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Torino, annuncio shock di Juric: “Se vado in Europa resto, altrimenti vado via. Chiedo scusa ai tifosi”

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Roma, Juric - Depositphotos

Il tecnico del Torino, Ivan Juric, ha parlato in conferenza stampa all’indomani dello scialbo pareggio in casa contro la Salernitana, ultima in classifica.

Ivan Juric torna a parlare. Le sue parole nell’immediato post partita della gara contro la Salernitana avevano fatto storcere il naso a molti tifosi granata. Sui social in particolare sono andati su tutte le furie a causa della frase “Non tutti i tifosi hanno lo spirito Toro”, la quale ha alzato un gran polverone.

Il tecnico del Torino quest’oggi si è presentato in conferenza stampa all’indomani del match. Presenti anche dirigenti Vagnati e Moretti.

torino

Torino, le parole di Juric

“Volevo parlare e capirci meglio. Le mie parole e le mie idee erano altamente propositive per ottenere un obiettivo favoloso, non c’era volontà di creare delusioni. Volevo riprendere le parole di Peyote, è tutto lì. Il discorso è: siamo vicini a un obiettivo importante, dobbiamo stare tutti insieme per ottenere qualcosa di fantastico”.
Le sue sono delle scuse?
“Un po’ ci conosciamo, ho letto cose di strumentalizzazione. Per me è, tutto il contrario. in questi due anni e mezzo abbiamo fatto cose favolose considerando come siamo partiti. abbiamo lavorato come cani per arrivare nella parte sinistra della classifica.

Ora poteva andare tutto male, ma con lo spirito Toro dei miei ragazzi siamo una squadra credibile e non prende gol da tantissime partite e batte alcune big come Napoli e Atalanta.

Io sono venuto al Toro perché qui c’è una storia, non è uno spirito qualcosa: questa è una ragione per la quale sono qua. Mi ha dato fastidio che la partita di Genova per me era stata fantastica, ma qui non era recepita così.

La mia scusa è questa: se qualcuno si è offeso, non era mia intenzione. Non volevo offendere qualcuno o la storia del Toro, o i tifosi, mai mi è passato per la testa. Sono qui per ottenere un grande obiettivo.

Abbiamo fatto tante cose, ora dobbiamo fare di più: non ci dormo la notte. Io forse faccio male a dire sempre la verità, forse dovrei essere più paraculo. Le parole di ieri erano di unione per ottenere un obiettivo fantastico e tutti ce lo meritiamo”.
Quali sono le prospettive di contratto?
“Se non vado in Europa, cosa ci faccio qui? Prendo altri soldi? Se vado in Europa, mi parlo e ragioniamo. Altrimenti, vuol dire che la parte sinistra è un grande risultato perché davanti abbiamo grandi squadre, ma cosa ci faccio qui senza Europa? Prendo i soldi e poi magari mi mandano a casa…Ma non è quello che voglio. Non dobbiamo vivacchiare.
Il mio pensiero è questo: con i dirigenti e il presidente va bene, il Filadelfia è bellissimo abbiamo messo tutto. Abbiamo fatto un lavoro straordinario. Se vado in Europa, sto al Toro. Altrimenti, me ne vado via”.
Forse lei è un po’ troppo schietto…
Io non do risposte classiche. Ieri abbiamo fatto una brutta prestazione, ma nessuno ha mollato nemmeno ieri. I giocatori sono miei, hanno spirito Toro. Anche mia moglie ha detto che sono un cretino… Ieri sono stato stupido, non volevo entrare in questo. Se ho offeso qualcuno o non si è sentito, umilmente chiedo scusa. Io sono molto spirito Toro, la squadra è spirito Toro. I primi due mesi non eravamo spirito Toro, mi sono vergognato. E anche ieri, giocando male, siamo stati spirito Toro”.
Lei andrebbe volentieri avanti al Toro?
“Io con onesto e schiettezza direi anche che me ne vado. Si può dire di tutto, non che io non abbia avuto rispetto per società o per il lavoro. Ho detto a tutti di non parlare di rinnovo. Dentro di me, continuo a dirmi ‘che ci faccio qui?’. E’ dura competere con chi sta davanti.
Qui non posso essere uno che prende solo i soldi: se non ottengo ciò che tutti sono prefissati…Vogliamo alzare l’asticella per aumentare i valori, lavoriamo per questo. L’anno scorso si poteva vivacchiare, ora no. Se noi otteniamo questo obiettivo, ci sediamo e ne parliamo; se non lo ottengo, la mia presenza qui non ha senso e serve un altro con lo spirito per portare il Toro in Europa”.
Ci sono le basi per migliorare ancora qualcosa?
“Sicuramente…Noi dobbiamo finire l’anno, ora c’è un capitale che abbiamo creato valorizzando i giocatori. E’ una situazione diversa da due anni e mezzo fa. Qui c’è una base, anche il settore giovanile va a mille. Seguiamo anche ogni cosa della Primavera, vogliamo ricreare nuovi Buongiorno.
E prima non c’era. Io arrivo alle 8 e vado a casa alle 20, lavoro come un cane. Parliamo di tutti i dati dei ragazzi della Primavera, spendiamo tempo per il bene del Toro. Qua c’è una base, con o senza Ivan (Juric, ndr)”.
La squadra sa che la sua permanenza è legata all’Europa?
“No, non lo sanno. La mia idea è da tempo che è questa. Il rapporto con la squadra è fantastico. Loro vogliono crescere e lavorano come cani, abbiamo rapporti belli e giusti. Vedo una grande crescita: chi stava per retrocedere ci sta dando tanti. E anche i giovani vogliono migliorarsi, hanno lo spirito Toro e glielo abbiamo inculcato a tutti. E’ una bellezza allenarli”.
Non è un rischio aspettare fino alla fine per il rinnovo?
“Non si poteva fare di più in questo mercato. C’è una grande base di giocatore, c’è una mentalità giusta. Quando sono venuto qua, mi avevano contattato a fine campionato e ci siamo visti dopo. Si vedrà in questi mesi come vanno le cose, non credo ci sia un problema per chi deve pianificare”.
E sulle porte aperte al Filadelfia?
“Non ci abbiamo pensato, sono schietto. Noi prepariamo i piazzati e gli altri lo sanno, ma come è possibile? Anche con le vele che sono state installate, si vede…L’anno scorso abbiamo aperto molto, ma quando lavoriamo di tattica credo sia normale non far vedere perché sono fanatico dei dettagli. In questi mesi, nessuno mi ha chiesto di aprire. Oggi mi avrebbe fatto meno piacere dopo la Salernitana, ma mi sarebbe piaciuto tipo dopo l’Atalanta”.
Aprire le porte del Fila può portare punti?
“Secondo me sì. Abbiamo rifatto tante cose, come la cucina. E abbiamo costruito la zona recupero giocatori, mi sono speso e ho battagliato per queste migliorie. Se vogliamo ottenere l’obiettivo, dobbiamo essere tutti in sintonia, compresi i tifosi.
Quella roba lì ci porta punti, sicuramente. Ieri è stato fantastico il pubblico, non ho sentito un fischio, ma con l’Udinese. Con l’Udinese sentivamo gli insulti, ieri abbiamo deluso ma ci sono stati sempre vicini. Potevamo fare di più. Io sono per l’unione totale, è fondamentale”.

Serie A

Torino, Baroni: “Prestazione molto buona, dobbiamo trovare forza mentale”

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Torino

Il tecnico del Torino, Marco Baroni, ha avuto modo di esprimersi sulla partita contro il Milan. Ecco le parole dell’allenatore. 

Torino

IVAN ILIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Torino, le parole di Marco Baroni

“É mancata un po’ di pressione sulla palla, il Milan è una squadra forte e da questo punto di vista ci siamo abbassati un pochino: è una cosa che non dobbiamo fare, bisogna intensificare il lavoro ma vedo grande partecipazione. C’è da rimboccarsi le maniche, però credo che la prestazione sia stata molto buona”. 

Manca la forza mentale per tutta la gara?

“La dobbiamo trovare, nel secondo tempo ho chiesto di non difendere il risultato perché sarebbe stato un errore. La squadra mi è piaciuta, adesso rientrerà Simeone che è un giocatore fondamentale per noi, così come Ismajli. Zapata ha ritrovato il gol. Ci sono anche cose positive e sono abituato a guardare quelle oltre alle cose sbagliate da valutare con la massima severità da parte mia”. 

Perché Masina non è entrato subito?

“É uscito fuori il giocatore, loro hanno ripreso velocemente il gioco. La palla non è uscita fuori prima e l’azione è continuata, sono situazioni che ti penalizzano ma quando le cose non vano bene devi mettere maggior attenzione anche su queste cose. Però ho la massima fiducia nella squadra e dobbiamo guardare anche gli aspetti positivi della partita”. 

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Serie A

Milan, Landucci: “Leão? Speriamo niente di grave. Pulišić? Un cecchino”

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Dopo la vittoria in rimonta per 2-3, il vice allenatore del Milan Marco Landucci, ha avuto modo di esprimersi sulla partita. Ecco le parole del tecnico. 

Milan

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Milan, le parole di Landucci

“Nel primo tempo loro ci aspettavano, noi siamo stati un po’ polli perché non allargavamo il gioco, ma poi abbiamo dimostrato grande carattere. Siamo una squadra che non molla mai. Dobbiamo ringraziare la squadra e i dottori, Pulisic si è messo a disposizione e ci ha dato una grossa mano. Questo Milan ha dimostrato un grande spirito, non ha mollato e ci ha creduto fino alla fine”. 

Sulla reazione nella ripresa

“Il gol di Rabiot ci ha dato forza e convinzione. Nella ripresa siamo stati più ordinati, più offensivi e abbiamo fatto girare meglio la palla. Questa è una vittoria molto importante per noi”.

Sull’infortunio di Rafael Leão

“Leão farà domattina gli esami. Ha avuto un fastidio all’adduttore, speriamo non sia niente di grave”. 

Su Christian Pulišić

“Pulisic lo vedi negli spogliatoi e sembra molto tranquillo. In campo però è un cecchino, è un calciatore forte che vuole sempre fare gol”.

Su Loftus-Cheek

“Lui ha tutto per essere un grandissimo giocatore: tecnica, forza, fisicità. Nella sua carriera è stato frenato dagli infortuni, ma stasera ha fatto un grande secondo tempo”. 

Su Samuele Ricci

“Ricci è cresciuto tanto, è intelligente, uno che capisce le cose al volo. È un professionista serio, che all’inizio ha avuto delle difficoltà e giocava poco, ma non ha mollato niente e si è sempre allenato al massimo, col sorriso. Anche oggi ha dimostrato di essere molto utile al Milan”. 

Sul gruppo squadra

“Io e Allegri abbiamo lavorato con tanti gruppi di calciatori, ma questo gruppo lavora duro e non si lamenta mai. Fa proprio piacere starci insieme, condividiamo tante cose. Avanti così, con umiltà”.

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Serie A

Serie A, i rossoneri rimontano la partita! Finisce 2-3 Torino-Milan

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Il primo tempo di Torino-Milan ha visto i granata dominare per i primi 20 minuti, con un 2-0 intimidatorio. I rossoneri hanno poi ripreso il pallino del gioco, con Rabiot che ha accorciato le distanze.  

All’8′ minuto di gioco Tomori colpisce in area di rigore, con il braccio, il pallone. Pochi dubbi, calcio di rigore per gli uomini di Baroni.

Nikola Vlašić non sbaglia e insacca la palla in rete. Tiro rasoterra che batte Maignan; il francese tocca il pallone,  senza riuscire a intercettarlo. 1-0.

Milan in difficoltà, che non riesce a riprendere in mano la partita. Situazione che peggiora con la seconda rete del toro, con Zapata che torna al gol dopo un anno.

Tameze recupera palla e fa partire il contropiede di Vlašić, che porta palla fino al limite dell’area e poi allarga per Zapata. Il colombiano controlla e calcia fortissimo sul secondo palo, sorprendendo Maignan. 2-0 dopo 17 minuti.

Al 24′ ci pensa Rabiot a riaccendere le speranze dei rossoneri. Tomori appoggia in orizzontale per il francese, che controlla e calcia fortissimo da circa 25 metri, battendo Israel e trovando un grandissimo gol.

Leão al 31′ è costretto a uscire per infortunio, dopo un problema all’inguine causato da un tiro al 27′ minuto.

Verso la fine dei primi 45 minuti, Rabiot ha un’altra grande occasione per segnare. Il francese calcia al volo su passaggio di Saelemaekers, ma la palla va solamente vicino al palo.

Torino-Milan

Il secondo tempo di Torino-Milan

La seconda metà di gara si riapre con una doppia parata di Israel al 55′. Rabiot crossa per l’inserimento di Bartesaghi, che colpisce di testa, ma viene fermato da una parata dell’ex .

Sulla ribattuta arriva Ricci, che prova a ribadire in rete, ma Israel riesce di nuovo a respingere.

Al 66′ Pulišić entra al posto di Bartesaghi e dopo un minuto, alla prima occasione, trova la rete del 2-2.

Saelemaekers rientra sul sinistro e crossa sul secondo palo per lo statunitense, che controlla e calcia con il sinistro. Israel battuto, partita ripresa dal Milan.

Gol annullato al Torino al 71′. Adams incrocia il destro e segna, però prima Pedersen ha commesso fallo su Saelemaekers e l’arbitro punisce il gesto.

6 minuti dopo arriva la doppietta di Pulišić. Loftus-Cheek tocca in verticale per Ricci, che dal fondo crossa di prima per l’inserimento dello statunitense. Sinistro di controbalzo, doppietta e Milan in vantaggio. 2-3.

Gol annullato ai rossoneri al 90′. Loftus-Cheek serve in profondità Nkunku, che a tu per tu con Israel appoggia in orizzontale per Pulišić, il quale spinge in rete da due passi, Chiffi, però, annulla per fuorigioco di Nkunku.

Finisce dunque per 2-3 Torino-Milan, una partita che ha dato grande spettacolo. I rossoneri arrivano al 1⁰ posto in classifica con una vittoria fondamentale, arrivata con una grandissima rimonta.

31 punti guadagnati in 14 partite, 22 gol  segnati e 11 reti subite. La squadra di Allegri, insieme al Napoli, si trova ora in vetta alla classifica di Serie A.

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