Serie A
Terim: “Peccato per la Fiorentina. L’Inter può farcela. Spalletti…”
L’ex allenatore tra le altre di Milan e Fiorentina Fatih Terim ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue parole.
Le sue dichiarazioni
“Peccato per la Fiorentina, ha fatto un grande lavoro arrivando in finale. Mi dispiace per la città, per i tifosi, per la squadra, che aveva fatto una grande stagione.”
L’Inter può battere il Manchester City?
“Sì, può farcela. Mi aspetto una grande finale. Conosco molto bene Calhanoglu e ogni anni gioca sempre meglio, partita dopo partita. Ha molta intelligenza, pè un grande giocatore che può fare qualsiasi cosa in campo. L’Inter è una grande squadra, non sarà facile per il Manchester City e in una finale tutto può succedere.”
Ha sentito Spalletti?
“Sì, mi ha detto che aveva bisogno di prendersi un anno di riposo, gli ho detto di aspettarmi, che facciamo un anno di vacanza insieme. Adesso lui è il migliore.“
Serie A
Milan, Pioli: “La scelta dell’ambiente va rispettata”
Al termine del match che ha visto il Milan pareggiare per 3-3 in casa contro il Genoa, Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di Dazn per dare un’analisi.
Indice
Pioli: “Partiti male, ma abbiamo creato tanto e sbagliato tantissimo”
Il Milan non sa più vincere. Dati alla mano, il responso è questo.
Nelle ultime 4 partite di Serie A, infatti, sono solo 3 i punti raccolti dai rossoneri tra Sassuolo, Inter, Juventus e Genoa. Tre pareggi e una sconfitta, cocente, nel derby contro i nerazzurri.
Contro il Genoa di Gilardino il Milan è apparso per l’ennesima volta troppo figlio di giocate individuali, troppo vulnerabile in fase difensiva e, probabilmente, anche troppo distratto dalle voci extra campo.
Voci extra campo che sono una delle cause, se non la causa principale, della protesta attuata dalla Curva Sud durante il match contro il Grifone: ovvero, il silenzio.
Leggiamo di seguito le parole di Stefano Pioli nel post gara:
“Siamo partiti male, senza compattezza ma poi abbiamo creato, sbagliando tantissimo. Non è questione di atteggiamento perché avevamo ripreso la partita con volontà e qualità.”
Sulla protesta della Curva:
“L’ambiente ha scelto questa forma di protesta e va rispettata, loro avranno le loro motivazioni per farlo ma noi dobbiamo fare meglio per finire il campionato.”
Nel corso dell’intervista si è poi soffermato su bilanci e valutazioni finali, “La doppia sfida con la Roma giustamente incide sulla valutazione e si poteva fare meglio, ma non siamo riusciti ad esprimerci e questo peserà nel bilancio finale”, ha dichiarato.
Sulla sostituzione di Leao:
“Quando faccio i cambi non è per dimostrare qualcosa. Lui è stato poco presente nell’area avversaria mentre Okafor lo ha fatto di più e meglio, non s0no tutte uguali le partite.”
Serie A
Salernitana-Atalanta, probabili formazioni e dove vederla
Salernitana-Atalanta, match valido per la 35ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà allo stadio Arechi di Salerno lunedì 6 maggio, alle ore 18:00.
Indice
Qui Salernitana
Mister Colantuono dovrebbe ritrovare Manolas, pronto a tornare titolare con Fazio e Pirola.
A centrocampo spazio per il duo Basic-Coulibay, mentre sulle fasce agiranno Zanoli e Bradaric.
Rientra Candreva sulla trequarti, pronto a tornare titolare dopo la squalifica.
In attacco più Ikwuemesi rispetto a Weissmann.
Qui Atalanta
Carnesecchi tra i pali
Difesa a tre composta da Djimsiti, Scalvini e Hien
A centrocampo Pasalic potrebbe giocare in coppia con il giovane Mendicino.
Sulla trequarti provati Miranchuk e Lookman a sostegno di El Bilal Touré, rischiano di rimanere in panchina i titolari Koopmeiners, De Ketelaere e Scamacca.
Probabili formazioni
Salernitana (3-4-2-1): Costil; Fazio, Manolas, Pirola; Zanoli, Basic, Coulibaly, Bradaric; Candreva, Tchaouna; Ikwuemesi
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Scalvini; Hateboer, Mendicino, Pasalic, Ruggeri; Miranchuk, Lookman; El Bilal Touré
Dove vederla
La partita Salernitana-Atalanta sarà trasmessa in diretta su Dazn a partire dalle 18:00 di lunedì 6 maggio 2024.
Serie A
Roma-Juventus, le formazioni ufficiali
Roma-Juventus è il big match della 35esima giornata di Serie A. Il Monday Night che chiude questo turno di calcio italiano.
Nel calcio è sempre rischioso focalizzarsi unicamente su un solo obiettivo. Se poi quell’obiettivo non lo centri, al netto magari anche di un percorso virtuoso, la tua stagione verrà ricordata come fallimentare poiché hai puntato tutte le tue fiches su un singolo obiettivo. E’ quello che ha fatto Mourinho nelle sue due stagioni sulla panchina della Roma. La prima volta gli è andata bene, mentre la seconda meno.
Eppure, oggi come allora, ribadisco che nel calcio nessuno sceglie scientemente di sacrificare un obiettivo per concentrarsi su un altro. Le squadre cercano sempre di rimanere aggrappate a quanti più obiettivi possibili, ma quando senti che uno ti sta sfuggendo di mano mentre l’altro si fa sempre più vicino allora subentra un meccanismo inconscio di ripartizione delle energie quando queste vengono meno.
Tuttavia, anche volendo ipotizzare che a qualcuno piaccia perdere e che quindi un agonista scenda in campo con la volontà di farlo (una follia legalizzata dal web), non si può affermare che Mourinho abbia sbagliato nel prendere la sua scelta. Soprattutto alla luce del rendimento attuale della Roma, che ha messo in luce un qualcosa che il portoghese andava sbandierando da tempo: ovvero l’inadeguatezza di parte della rosa.
Anche scegliere di non scegliere è una scelta, anzi forse è la peggiore di tutti poiché ti consegni scientemente al disegno divino che il fato ha scelto per te. E la Roma, prossima a salutare l’Europa League dopo lo 0-2 subito in casa dal Bayer Leverkusen nella semifinale d’andata, punta tutto sul quinto posto per tornare a giocare la Champions League dopo cinque anni e non dilapidare l’esaltazione generale portata da De Rossi.
Il tecnico romano, dopo aver speculato e lucrato sul lavoro del proprio predecessore e su una situazione che gli era totalmente favorevole a livello ambientale, è atteso alla sfida più difficile della sua esperienza sulla panchina della Roma: ovvero iniziare ad allenare per davvero. L’Atalanta deve ancora recuperare la partita contro la Fiorentina (piccolo inciso: solo in Italia si può pensare di far recuperare una partita a campionato finito) e se dovesse vincerla scavalcherebbe la Roma, mettendo De Rossi nelle condizioni di far peggio del suo predecessore.
L’anno scorso Mourinho è arrivato sesto (63 punti in campionato) e in finale di Europa League, uscendo invitto dal doppio confronto con il Bayer Leverkusen dello stesso Xabi Alonso. Se De Rossi dovesse ottenere lo stesso risultato a livello nazionale ma peggiore a livello internazionale, la stampa giochista, dopo mesi di vergognosa propaganda, ne uscirebbe a pezzi. Per scongiurare questo scenario, De Rossi deve battere la Juventus.
Ipotizzando l’attuale quinto posto della Roma (che, ripeto, potrebbe diventare sesto poiché Fiorentina-Atalanta è ancora sospesa nell’etere dell’incertezza) come benchmark per la qualificazione in Champions, con una vittoria stasera la Juventus sarebbe praticamente certa di centrare il proprio obiettivo stagionale e potrebbe concentrarsi sulla finale di Coppa Italia.
Tuttavia, considerando il calendario che attende romani e torinesi (alla prossima la Roma va a Bergamo mentre la Juventus ha la Salernitana in casa) anche un pareggio metterebbe una serie ipoteca sul terzo (o quarto) posto dei bianconeri. Roma-Juventus più che una partita di calcio sembra una seduta spiritica, con De Rossi che sente il fiato sul collo dello spirito di Mourinho mentre Allegri deve convivere con quello di Thiago Motta.
Tuttavia, se Allegri è consapevole di aver fatto il massimo possibile (sia quest’anno che nei precedenti sette in cui ha onorato la causa juventina) lo stesso non si può dire del suo collega, che avrebbe tutta la carriera davanti per rimediare ma si sa: nel calcio basta un attimo per vedere le stelle e un attimo per vedere le stalle.
Roma-Juventus, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
Di seguito, ecco le formazioni ufficiali di Roma-Juventus:
Roma (4-3-3): Svilar; Kristensen, Llorente, N’Dicka, Angelino; Cristante, Paredes, Pellegrini; Baldanzi, Lukaku, Dybala. Allenatore: De Rossi.
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, McKennie, Locatelli, Rabiot, Cambiaso; Vlahovic, Chiesa. Allenatore: Allegri.
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