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Taremi-Milan: si può fare a Giugno?
Mehdi Taremi é chiaramente uno dei giocatori più ambiti sul mercato internazionale. Il 31enne iraniano si svincolerà dal Porto a fine stagione, dato che il suo contratto con i dragoni scadrà il 30 Giugno 2024.
Taremi è (stato) vicino al Milan
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I rossoneri, fan di vecchia data del centravanti dell’Iran, avevano provato a portarlo a Milano già in estate. L’accordo con il Porto, che non voleva perdere il suo miglior giocatore a parametro zero, c’era.
Saltò tutto perché il giocatore non era interessato all’alternanza con Giroud. Tuttavia, il contratto del bomber francese scadrà quest’anno e, all’alba dei 38 anni, è difficile pensare che gli verrà offerto un prolungamento.
Più di Sesko
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Taremi potrebbe così diventare il nuovo centravanti titolare del Milan. Lui più di Sesko, data la concreta possibilità di acquistarlo a parametro zero. Il giocatore del Leipzig ha un profilo sicuramente più vicino al modus operandi del duo Moncada-Furlani rispetto a Taremi.
Tuttavia, gli ostacoli per arrivare allo sloveno appaiono insormontabili. La difficoltà logistica nello strapparlo ai tedeschi e l’esorbitante prezzo del cartellino fanno salire vertiginosamente le quotazioni di Taremi.
Il Milan potrebbe così assicurarsi un centravanti di alto livello con un esborso economico minimo. Permettendo una spartizione più equa del budget, come è stato questa estate con nessun acquisto superiore ai venticinque milioni. Una scelta doverosa per una società che, al netto dei proventi ricavati dalla cessione di Tonali, non può certo permettersi spese folli.
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Rassegna stampa: i quotidiani del 18 maggio
Rassegna stampa, le prime pagine dei quotidiani sportivi: l’esonero di Allegri e l’anticipo di Serie A pari tra Fiorentina e Napoli in primo piano.
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Allegri shock, la ricostruzione del Corriere della Sera: “Mi hanno trattato come un parafulmine. Non vedo l’ora che finisca tutto”
Il Corriere della Sera attribuisce ad Allegri alcuni frasi shock, risalenti alla scorsa stagione, che fanno luce sul suo nervosismo.
Perché Allegri è così nervoso: la ricostruzione
Quando Allegri, nell’estate di tre anni fa, rifiutò il Real Madrid per tornare alla Juventus, non era questo quello che si aspettava di trovare. La situazione attuale non rispecchia minimamente né le sue aspettative né tantomeno il ricordo della sua prima avventura in bianconero. Una sensazione di latente nervosismo, che è esplosa tutta assieme dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta ma che ha radici molto più profonde.
In particolare, l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” attribuisce al tecnico labronico alcune frasi che sarebbero state pronunciate la scorsa stagione. Sicuramente la più difficile degli otto anni che Max ha passato in bianconero, in cui è stato costretto a “fare da parafulmine” a una società assente ed esautorata.
❝Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa. Quest’anno sono stato io il parafulmine, vediamo chi lo sarà nella prossima stagione. È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica.❞
Giuntoli il pomo della discordia
Nell’impossibilità di appurare se queste frasi siano state pronunciate o meno, e se queste siano state le esatte parole pronunciate dal livornese, questa ricostruzione esemplifica perfettamente lo stato d’animo di un uomo lasciato solo e abbandonato al proprio destino. Il primo punto d’attrito con la dirigenza è stata la scelta di affidare le chiavi del reparto tecnico a Giuntoli: scelta non gradita al tecnico labronico.
Allegri avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna, all’epoca responsabile della Next Gen e attuale direttore sportivo del Napoli, o al limite l’ingaggio dell’amico Giovanni Rossi del Sassuolo. La rottura fra i due è arrivata in maniera definitiva nel corso del mercato di Gennaio, quando Allegri chiese un centrocampista (possibilmente di esperienza) come Bonaventura o Pereyra mentre Giuntoli si presentò con Djalo e Alcaraz.
Poi la fine di tutto. Il 4 Febbraio, dopo la sconfitta a San Siro nello scontro diretto con l’Inter che ha di fatto messo fine alle ambizioni scudetto dei nerazzurri, il primo incontro a Milano fra Giuntoli e Thiago Motta. Lì Allegri, che ha appreso della volontà della dirigenza di cambiare allenatore dai giornali, ha iniziato a covare acredine nei confronti della società, a cui rimprovera “una mancanza di rispetto e chiarezza” e che accusa di “averlo delegittimato agli occhi dei giocatori, pregiudicando il finale di stagione in campionato“.
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Milan, il tesoretto della Supercoppa Italiana: quanto incasseranno i rossoneri
Milan, sono ormai ufficiali gli accoppiamenti della Supercoppa Italiana, trofeo che porterà ai rossoneri un piccolo ulteriore tesoretto da sommarsi a quello della qualificazione alla Champions League. Qui di seguito i dettagli.
Un ulteriore tesoretto perverrà nelle casse rossonere, questa volta dalla Supercoppa Italiana. Competizione che si giocherà in Arabia Saudita nel mese di gennaio 2025.
Il Milan andrà ad affrontare la Juventus, neo vincitrice della Coppa Italia, mentre l’Inter se la giocherà contro l’Atalanta.
Ogni semifinalista incasserà 1,6 milioni di euro, mentre alle finaliste andranno 3,4 milioni. Alla vincitrice del trofeo andrà la cifra di 6,4 milioni.
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