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Serie A, verso Juventus-Sassuolo: le parole di Pirlo alla vigilia del match
La Juventus è pronta a scendere in campo contro il Sassuolo in vista del match di campionato in programma domenica 10 gennaio 2021 alle ore 20.45. Ecco quanto dichiarato alla vigilia del match dall’allenatore bianconero Andrea Pirlo.
Le parole di Pirlo
“Mi aspetto una gara difficile. Il Sassuolo è un’ottima squadra che gioca insieme da qualche anno, con un bravo allenatore nella parte della costruzione del gioco. Dovremo stare attenti nella fase di non possesso a non concedere loro dei varchi perché sono molto bravi ad uscire sulla pressione degli avversari. Siamo una squadra che vince da 9 anni ed è normale che su di noi ci sia la pressione per vincere il campionato. Il Milan in questo momento è primo in classifica e adesso sono i rossoneri la formazione da battere”, ha affermato Pirlo in conferenza stampa alla vigilia del match.
Ha quindi proseguito: “Per quanto riguarda la difesa, Demiral è un po’ più pronto di Chiellini dato che viene da più partite giocate quest’anno. Giorgio sta molto meglio e si sta allenando con grande continuità e presto potrà partire dall’inizio anche lui. Kulusevski l’altra sera a San Siro è entrato bene, gli ho fatto i complimenti. Vedremo se domani partirà dall’inizio, potrebbe essere anche un’arma in più durante la partita. Morata sta meglio, si è allenato a parte, decideremo domani mattina se portarlo in panchina. Chiesa a Milano ha avuto un problema all’anca e ha chiesto di uscire, ma adesso è tutto a posto. Il suo rendimento non mi ha stupito, conoscevo le sue qualità. Può migliorare tanto, è un prototipo di un grande campione e deve crescere partita dopo partita. Arthur ha recuperato e ripreso la condizione, può giocare con chiunque in mezzo al campo perché conosce il calcio. Bernardeschi? É un giocatore affidabile in ogni momento della partita, avrà le sua chances perché è un giocatore importante».
Per quanto riguarda il rapporto con De Zerbi: “Ho un bel rapporto con il tecnico del Sassuolo, Roberto De Zerbi. Siamo entrambi bresciani e abbiamo la stessa età, ma lui allena da più anni. La scorsa estate l’ho sentito spesso, abbiamo sempre fatto dei bei discorsi sul calcio“. Per poi aggiungere: “Per noi le partite devono essere tutte uguali. La nostra voglia di raggiungere il risultato deve essere identica tutte le domeniche, i tre punti contro il Sassuolo sono importantissimi. Dove possiamo migliorare? Nella forza mentale, nei momenti successivi a quando passiamo in vantaggio”.
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La risposta di Lotito a Gravina: “La FIGC non è il suo granducato personale”
Continuano le schermaglie verbali a distanza fra il presidente della Lazio Claudio Lotito e quello della FIGC Gabriele Gravina.
Le parole di Lotito su Gravina
Non si è fatta attendere troppo la replica del presidente della Lazio Claudio Lotito alle accuse del numero uno della FIGC Gabriele Gravina. Repetita iuvant: stamane vi avevamo riportato le dichiarazioni del presidente federale, rilasciate a “Il Foglio“, in cui quest’ultimo attaccava frontalmente il patron bianco celeste.
In sostanza, Gravina accusava il vulcanico patron della società capitolina di voler dettare legge all’interno del consiglio federale. Oltre ad alludere a un presunto conflitto d’interesse, dato che Lotito è al tempo stesso membro del consiglio federale e membro del consiglio della Lega Calcio.
Oltre che, ovviamente, senatore della Repubblica Italiana e Presidente della Lazio. Tempo qualche ora ed è arrivata anche la replica del diretto interessato, affidata a un’intervista concessa all’Ansa.
❝Leggo con stupore le dichiarazioni del sig. Gravina sulla mia persona, che si commentano da sole. Chiare manifestazioni di pura ostilità e scomposto rancore nei miei confronti, al fine di difendersi dalle responsabilità circa lo stato attuale del calcio in Italia che tutti gli attribuiscono. I suoi rapporti personali con alcuni presidenti non escludono il disagio e la confusione che oggi regna nel sistema calcio, condivise da tutti gli operatori che cercano, nonostante gli ostacoli posti dal sig. Gravina, di rinnovarne le regole. La mia posizione di proprietario di club, consigliere federale, consigliere di Lega e componente del Senato, ruoli peraltro acquisiti con regolari e democratiche elezioni, mi consente di avere una visione più ampia e completa dei problemi e delle soluzioni possibili per eliminare i guasti prodotti. Il mondo del calcio non chiede isolamento, ma necessita di una visione ampia delle sue varie componenti. Alle quali i miei ruoli istituzionali, attesa l’importante ed alta valenza del calcio, mi danno la possibilità di offrire un contributo fattivo, facendolo uscire da un’autonomia erroneamente intesa come ‘granducato personale’.❞
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Mourinho: “Roma? Mi dissero di andare via dopo Budapest”
L’ex tecnico della Roma, José Mourinho, è tornato a parlare del suo passato sulla panchina giallorossa, terminato a gennaio 2024 per esonero.
José Mourinho torna a parlare della sua avventura a Roma sulla panchina giallorossa. Nell’intervista rilasciata qualche giorno fa al The Telegraph, Il tecnico portoghese si è soffermato sul post finale di Europa League di Budapest dove gli fu consigliato da amici e parenti di lasciare la società giallorossa.
Mourinho ha passato due anni e mezzo nella Capitale collezionando su 138 match 68 vittorie, 30 pareggi e 40 sconfitte con una media punti pari a 1,70. Nella sua avventura giallorossa il portoghese ha portato la Roma a giocare due finali consecutive in Conference League (trionfo contro il Feyenoord) ed in Europa League (sconfitta ai rigori contro il Siviglia).
Mourinho, l’addio dopo Budapest
“I miei amici, la mia famiglia, perfino il mio agente mi dissero di andare via dopo la finale di Europa League dello scorso anno. Ma ho sentito la spinta del club, dal punto di vista emotivo, e sono andato avanti. Ho rifiutato la panchina della nazionale portoghese e anche un’offerta molto conveniente dall’Arabia Saudita per restare alla Roma”.
Scelta, quella di rimanere ai giallorossi, risultata sbagliata visto l’esonero arrivato a fine gennaio dopo aver collezionato 29 punti in 20 partite.
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