Serie A
Serie A, Napoli-Milan 2-2: analisi e commento
Serie A, due punti persi per il Milan e uno guadagnato per il Napoli. I cambi degli allenatori fanno la differenza
Avanti 0-2 i rossoneri sono stati capaci di farsi rimontare e hanno rischiato addirittura di perdere, salvati ancora una volta da Maignan. Il francese aveva evitato un passivo più pesante contro il Psg.
L’allenatore del Milan dovrà prepararsi a giorni di critiche feroci per le scelte illogiche operate nel corso della partita e soprattutto il suo staff di preparatori atletici dovrebbe spiegare il perché di tanti infortuni muscolari.
Nella gestione del tecnico emiliano gli infortuni sono una costante irrisolta e le responsabilità sono precise. Cosi come quelle specifiche del mister sono sotto gli occhi di tutti, tranne a quanto pare della dirigenza.
Infortuni a parte, è la preparazione stessa delle partite a lasciare perplessi. Oltre agli approcci sbagliati della squadra e ad alcune scelte di formazione e cambi sbagliati nel corso della gara. Perché è ancora al Milan ?
Milan, Maldini cacciato per proteggere Pioli
Una carriera in rossonero, una leggenda vivente e l’architetto dell’ultimo scudetto: Maldini. Cacciato perché voleva esonerare Pioli: ne è valsa la pena ? Le reazioni di Leao e Giroud sono la risposta.
Al momento del cambio si sono lamentati con Pioli. Reazione che fa il paio con le parole di Calabria dopo il Psg. Appare evidente che il tecnico sta perdendo la bussola all’ interno del gruppo squadra.
Senza Maldini e Ibrahimovic è senza salvagente alcuno. Non solo, reitera determinati errori di gestione: perché insistere su Krunic che non ha nelle corde il senso del gioco, invece di liberare le geometrie di Adli ?
È una delle tante domande che ormai si fanno i tifosi, mentre aumenta il partito dei #Pioliout. Il credito è finito, così come la luna di miele. Pioli è un uomo solo al comando, perché non dimettersi?
Napoli, l’orgoglio di Garcia e Raspadori
Festa azzurra, Garcia azzecca tre cambi a fine primo tempo e addirittura rischia di vincere la partita. Fuori Rrahmani assente sulle reti di Giroud, Mario Rui che aveva lasciato crossare Calabria per il 2° gol ed Elmas anonimo.
Dentro Ostigard, molto solido. Olivera concreto e soprattutto Simeone che con Raspadori ha mandato in crisi i centrali rossoneri, puntando il giovane esordiente Pellegrino. Cosi Garcia ha ribaltato la partita.
Con scelte coraggiose, senza guardare in faccia a nessuno e cambiando il modulo in corso passando al 4-4-2. Quelle scelte e quel coraggio che non è nelle corde del collega Pioli. Il francese ha orgoglio, è un lottatore.
Questo è un punto che muove la classifica di entrambe le squadre, ma serve più al Napoli che è in serie positiva da tre partite e sembra compattarsi attorno al generale francese. Al contrario, Pioli vede diserzione…
Serie A
Lazio, scoppia il caso Provedel: il messaggio del portiere a Tudor
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, in casa Lazio sarebbe scoppiato il caso legato al portiere Ivan Provedel: la situazione.
Lazio-Provedel, la situazione
Stando a quanto riportato da Il Messaggero, in casa Lazio sarebbe scoppiato un caso legato all’estremo difensore biancoceleste Ivan Provedel: dovuto allo scarso minutaggio concessogli dal mister Igor Tudor.
Il portiere ex Spezia è tornato a pieno regime dopo l’infortunio rimediato nel corso del match contro l’Udinese e sta vivendo con grande sofferenza il fatto di non essere ancora titolare.
Il messaggio lanciato a Formello dal portiere è chiaro: Provedel vuole conquistarsi la convocazione agli europei.
Serie A
Ultim’ora Napoli: Osimhen out a Firenze
Ultim’ora Napoli, a guidare l’attacco venerdì prossimo al Franchi contro la Fiorentina non ci sarà la punta nigeriana.
Secondo quanto riporta Sky Sport, Osimhen non dovrebbe fare in tempo a recuperare al fastidio muscolare alla gamba per l’anticipo del penultimo turno di Serie A che vedrà il Napoli impegnato al Franchi contro la Fiorentina venerdì 17 alle 20.45.
Calzona perde quindi la sua punta di diamante questa sfida decisiva per i partenopei per restare in corsa almeno per la Conference League della prossima stagione.
Se la Fiorentina dovesse vincere, i viola avrebbero la matematica certezza di disputare ancora il trofeo per il quale sono attesi il 29 maggio alla finale di Atene contro l’Olympiacos.
iIl tecnico azzurro si affiderà all’ex Giovanni Simeone, il cui ultimo gol risale proprio a una sfida contro la Fiorentina (la semifinale di Supercoppa Italiana di Rhyad).
Serie A
Wilfried Singo: ” Il Torino è nel mio cuore, Cairo per me è come un padre e sul Monaco…”
L’ex difensore del Torino, ora al Monaco, Wilfried Singo ha parlato a La Gazzetta Dello Sport in merito alla sua esperienza in maglia granata.
Torino, le parole di Singo
Di seguito le parole del difensore ex Torino, attualmente al Monaco, Wilfried Singo, rilasciate a La Gazzetta Dello Sport in merito alla sua esperienza in granata durata dal 2019 al 2023:
LA STAGIONE AL MONACO
“È stata bellissima: siamo arrivati secondi, dietro al Psg che ha fatto una grande campionato, e siamo andati molto avanti anche in Europa.
Abbiamo meritato la qualificazione alla Champions League visto lo straordinario lavoro collettivo che abbiamo fatto e la concorrenza davvero agguerrita (il Marsiglia semifinalista di Europa League, il sorprendente Brest, il Lilla di Fonseca e il Nizza di Farioli, ndr)”.
I GIOVANI
“Qui ci sono tanti giovani forti: Maghnes Akliouche ha fatto una bellissima stagione, Ben Seghir ha doti importanti. Youssouf Fofana è un grande giocatore e un leader. Anche Caio Henrique è molto forte, ma si è infortunato a inizio stagione”.
LA VITA A MONTECARLO
“Sono un tipo tranquillo. Monaco è una città bella, ma io sono qui per giocare a calcio e non esco mai: sto a casa, guardo film o serie tv su Netflix, gioco alla PlayStation con gli amici, soprattutto a Fifa”.
SI SENTE GRANATA
“Sì, certo. Il Torino è sempre nel mio cuore perché è una grande squadra che mi ha cresciuto. Volevo tornare a salutare il mister e i ragazzi. Appena ho avuto qualche giorno libero, l’ho fatto”.
CAIRO
“Ringrazierò sempre il presidente Cairo, che ha avuto fiducia in me fin dal primo giorno, e il mio agente, Maxime Nana, che ha creato questa opportunità. Io ho lavorato duro fin dal primo giorno e ho aspettato il mio momento.
Spero che il presidente Cairo sia fiero di me. Nel calcio italiano nessuno avrebbe avuto il coraggio di fare ciò che ha fatto lui. Per me è come un padre”.
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