Serie A
Serie A: i centrocampisti che hanno deluso le aspettative

Il calciomercato estivo di Serie A ha portato colpi di scena, ma alcuni acquisti, soprattutto a centrocampo, sono stati deludenti. Ecco i principali fallimenti.
In Serie A per la Juventus doppietta deludente
Douglas Luiz, acquistato dalla Juventus per quasi 50 milioni di euro, ha deluso. Solo 16 presenze e nessun gol. Tra infortuni e prestazioni sotto tono, il brasiliano non è riuscito ad imporsi come sperato. Lontano anni luce dal suo brillante periodo all’AstonVilla, ha lasciato un segno ben poco positivo.

DOUGLAS LUIZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Teun Koopmeiners, un tempo pilastro dell’Atalanta, non è riuscito a adattarsi alla Juventus. Il suo rendimento è stato altalenante, segnando solo 3 gol e 3 assist in 28 partite. Il ruolo poco definito e l’approccio poco incisivo hanno limitato la sua capacità di emergere.

Teun Koopmeiners invita tutti alla calma ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A, Colpani e Zaniolo: cartellino.. Viola!
Andrea Colpani, dopo aver salvato il Monza, si è trasferito alla Fiorentina con grandi aspettative. Tuttavia, non ha trovato la sua dimensione a Firenze. Soltanto 2 gol e 1 assist in campionato, prestazioni ben al di sotto delle sue potenzialità. La Viola ha comunque mostrato di poter fare a meno di lui.

ANDREA COLPANI IN AZIONE ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Nicolò Zaniolo, dopo un anno travagliato, ha avuto una stagione deludente tra Atalanta e Fiorentina. I numeri parlano chiaro: 1 gol in 7 partite con Gasperini e 8 presenze a Firenze. Gli infortuni e l’atteggiamento incostante hanno ulteriormente offuscato il suo talento, facendolo sembrare sempre più lontano dalle aspettative.

LUCIANO SPALLETTI CHIAMA NICOLO ZANIOLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Strisce nerazzurre, ma su Samardzic e Zielinski la vediamo grigia
Lazar Samardzic, acquisito dall’Atalanta dopo l’esperienza all’Udinese, non ha mai trovato spazio. Poche presenze e prestazioni poco convincenti hanno reso il suo passaggio bergamasco un fallimento. Solo 2 gol e 1 assist in 29 partite, e un futuro incerto.

Lazar Samardzic (Udinese) portrait during italian soccer Serie A match Udinese Calcio vs Genoa CFC at the Friuli – Dacia Arena stadium in Udine, Italy, November 28, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
Piotr Zielinski, visto come il colpo a costo zero dell’Inter, ha avuto una stagione da comparsa. Non ha trovato posto nel centrocampo interista e ha messo insieme 2 gol e 2 assist. Le sue difficoltà fisiche e la mancanza di continuità lo hanno reso un acquisto non all’altezza.

Piotr Zieliński ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Enzo le Free fuori dalla tana della Lupa
Infine, Enzo Le Fee, comprato dalla Roma per 23 milioni, non ha mai avuto spazio. Dopo il fallimento con De Rossi, è stato messo ai margini dal nuovo staff tecnico. A gennaio ha lasciato per il Sunderland, senza mai lasciare il segno.

ENZO LE FEE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Questi centrocampisti, accolti con grandi aspettative, hanno visto il loro arrivo in Serie A scontrarsi con le difficoltà del campionato. E soprattutto deludendo le loro squadre e non riuscendo a esprimere il potenziale sperato.
Serie A
Napoli, Di Lorenzo: “Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente.”

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri.
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.

GIOVANNI DI LORENZO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Di Lorenzo: “Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio…”
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.
Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così
“Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente. Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio… Aver ricreato questa unione dopo un anno è bellissimo, e ci siamo meritati tutto questo. Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così”.
Al mister devo tanto
“Al mister devo tanto. Io, come tutta la squadra, avevamo bisogno di lui per tornare a livelli altissimi. È stato fenomenale, e farlo in così poco tempo dimostra che è un numero uno”.
Serie A
Como, Iovine emozionato: “Dormirò con la maglietta su. Sono riusciti a farmi piangere”

Alessio Iovine, centrocampista del Como, ha commentato la sconfitta dei lagunari in casa per 0-2 contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Il giocatore del Como di Cesc Fabregas ha parlato della partita in sè, sottolineando però il grande peso sentimentale che ha assunto, in quanto l’ultima partita della carriera del 34enne.
Como, le parole di Iovine
Alessio Iovine ha parlato nel post partita contro l’Inter. Di seguito le sue parole.
“Se terrò la maglia del Como addosso per sempre? No, devo toglierla perché puzzo tantissimo (ride, ndr). No, però l’altra, ce la danno sempre dopo la partita… ci dormirò su. Sono felicissimo, frastornato anche, non ho parole per descrivere l’affetto che mi hanno dato stasera e negli anni passati. Anche i tifosi, stasera pure troppo. È stato un viaggio bellissimo, non avrei mai pensato di smettere in un contesto del genere. Oggi è tutto bellissimo, voglio riposare ma è finita solo nelle prossime settimane quando arriveranno i programmi dei ritiri dove ovviamente non ci sarò. Sono riusciti a farmi piangere, mi ero ripromesso di non farlo ma sono caduto”.
E cosa diresti al te raccattapalle di 11 anni?
“Non sai cosa ti capiterà, sarà un viaggio bellissimo e inaspettato. Alla fine è difficile fare certe considerazioni, ho sempre pensato al presente, alla domenica a giocare, a preparare i campionati e salvarmi. Mai ad arrivare in Serie A, ma alla fine ci sono arrivato a 33 anni. Orgoglio incredibile, sono contento. E in pace con me stesso, che significa che hai dato tutto”.
Hai qualche rimpianto?
“Io penso semplicemente che è andata come doveva andare. La storia è una bella storia, son contento di aver seminato e raccolto tutto in questi anni di carriera”.
L’é finita, come si dice da queste parti. Quale partita o momento hai nel cuore?
“Non lo so, probabilmente la promozione dello scorso anno, il Como tornava in Serie A dopo tanti anni. Come la chiusura del cerchio, da protagonista, la cavalcata in B è stata fantastica. Ma è stata una gioia unica”.
Serie A
Napoli, Conte: “Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale.”

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte: “Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri.”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.
Che sapore ha questo scudetto?
“All’estero ho vinto, è una gioia incredibile. Quando siamo arrivati al campo ho visto tutta questa gente e ho pensato: ma se li mandiamo a casa senza scudetto, che delusione sarebbe stata? Prima di tutto mia, avrei avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi. Ho sentito una pressione che non potevamo non portare a casa. Ho fatto il calciatore, e quando vedi certe scene ti carichi di tanta pressione perché hai un popolo dietro che ti spinge e che alla fine vuole festeggiare.”
Momento di svolta?
“Il pareggio con l’Inter. Se non vinciamo, poi scappano. Invece pareggiamo, il gol di Billing: dissi che se volevamo, potevamo. Quello è stato importante; avessimo perso, l’Inter sarebbe scappata in maniera assoluta e non ci sarebbe stata possibilità di riprenderli. Adesso, invece, con tante difficoltà da gennaio in poi, abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile e straordinario. Il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, hanno visto compagni importanti infortunati e cose che a gennaio non sono andate come dovevano. È lo scudetto di tutti: di Scuffet che gioca all’ultimo a Bologna, di Rafa Marin, di Pasquale Mazzocchi che sostituisce Di Lorenzo, lo scudetto dell’undici titolare e di chi ha sempre risposto presente nonostante un non grandissimo minutaggio. Il mio grazie va a loro.”
L’emozione dei tifosi?
“Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri. Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale. Di Lorenzo e gli altri reduci sono nella storia di Napoli e ci riempiono di orgoglio. Non sarà mai semplice per tante cose, ce la dobbiamo godere perché è stata un’annata durissima sotto tutti i punti di vista. Però abbiamo vinto, messi in fila le più accreditate, e siamo contenti. Avevo bisogno di questa sfida, l’abbiamo vinta insieme.”
Si va avanti insieme?
“Nel frattempo festeggiamo.”
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