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Serie A, i cambi in panchina danno la scossa?

Serie A, è di stamattina l’annuncio delle dimissioni di Maurizio Sarri dalla panchina della Lazio. È l’ultimo di una lunga lista che non arriva a fine stagione.

Non si cambia la vecchia strada per quella nuova se non ci sono ottime ragioni per farlo: i risultati scarsi, non all’altezza delle aspettative. O circostanze incresciose.

Quattro sconfitte e una sola vittoria in 5 partite di Serie A, unite alla bruciante sconfitta della Lazio contro il Bayern Monaco in Champions League, hanno portato alle dimissioni di Maurizio Sarri. Ora la squadra verrà affidata alle mani del suo fidato vice, Giovanni Martusciello.

Il 2023-2024 è una stagione horribilis in termini di stabilità degli allenatori in panchina. Oltre a Sarri, sono stati sostituiti anche D’Aversa (Lecce), Mazzarri e Garcia (Napoli), José Mourinho (Roma), Dionisi (Sassuolo), Inzaghi e Sousa (Salernitana), Andreazzoli e Zanetti (Empoli) e Sottil (Udinese).

Ma quale resa hanno avuto le squadre interessate dagli esoneri, all’indomani del loro ultimo cambio in panchina? Scopriamolo insieme.

Indice

Lazio

Ovviamente è presto per dire se il cambio di allenatore sortirà effetti positivi. Però, quel che è certo è che alcuni giocatori sono contenti delle dimissioni di Sarri, che venga sostituito da Martusciello o meno: è questo il caso, ad esempio, di Luis Alberto. Il cambio di leadership, visto il carisma in costante calo del precedessore, non potrà fare altro che bene. Soprattutto in vista del Derby contro la Roma di fine aprile.

Lecce

Quello dell’allenatore del club pugliese è stato un esonero non legato alle scarse prestazioni sul campo ma all’ormai arcinoto episodio della testata di D’Aversa ai danni del giocatore gialloblu Henry a margine della partita di campionato Lecce-Verona. Testata a parte, le prestazioni della squadra finora non sono state entusiasmanti: in 28 partite di Serie A, solo 5 vittorie, 10 pareggi e 13 sconfitte.

Il neo allenatore Luca Gotti è fresco di nomina: è arrivato in città solo ieri per il primo allenamento. Scopriremo presto se sarà in grado di tenere in mano le redini della squadra giallorossa. La prima vera prova, per lui, sarà la sfida Lecce-Roma a Via del Mare del 1 aprile.

Napoli

Il Napoli Campione d’Italia nella scorsa stagione in questa sembra un’altra squadra, malgrado la rosa sia rimasta pressoché intatta: effetto dell’abbandono di Luciano Spalletti, divenuto CT dell’Italia, e di Cristiano Giuntoli, passato alla Juventus. Nella prima porzione della stagione il tracollo è stato eclatante, e ha portato a un doppio cambio di gestione.
Rudi Garcia, che ha traghettato la squadra dalla prima alla 12esima giornata, ha riportato 7 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte.

Con il primo cambio di gestione e l’arrivo di Walter Mazzarri, se possibile, la squadra è andata anche peggio. L’arrivo di Francesco Calzona alla 21esima giornata, invece, sempre aver dato una scossa alla squadra: dal suo arrivo in panchina, in campionati i partenopei hanno raccolto 3 vittorie, 4 pareggi (di cui solo uno a reti inviolate) e una sola sconfitta (contro l’Inter).

Roma

Se c’è una squadra sulla quale il cambio in panchina ha sortito un effetto dirompente, questa è proprio la Roma: dall’esonero di Mourinho lo scorso 16 gennaio, il successore Daniele De Rossi ha riportato ben 9 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta (contro l’Inter capolista, come il Napoli di Calzona). Diventando il quarto miglior allenatore subentrante

nella storia della Serie A.

Con lui al timone il gioco della squadra giallorossa è cambiato radicalmente, diventando più aggressivo, veloce e basato sulla difesa a quattro, il suo marchio di fabbrica. Oltre che sul piano tecnico, i giallorossi sono cambiati nella testa, arrivando a credere di più in sé stessi e nelle proprie possibilità, respirando un clima più sereno a Trigoria. La Roma è la dimostrazione lampante del grande impulso che può arrivare da un cambio radicale di guida.

Sassuolo

Per il club neroverde questa stagione non s’ha da fare. L’infelice gestione di Dionisi, oltre a tanti altri fattori (tra cui la partenza di Frattesi) ha affossato il club, che ha riportato 7 vittorie, 5 pareggi e 16 sconfitte nell’arco di 28 partite totali, tra Serie A e Coppa Italia.

Il successore Davide Ballardini è arrivato solo il 1 marzo, quindi è presto per fare bilanci: nelle prime due partite giocate dopo il suo arrivo la squadra ha riportato una vittoria e una sconfitta. Attualmente il Sassuolo si trova in zona retrocessione (in 19esima posizione, ndr) e le sue prospettive nell’immediato futuro non sono rosee: al varco, il 17 marzo, l’attende la Roma di Daniele De Rossi.

Salernitana

I granata avevano iniziato la stagione sotto l’egida di Filippo Inzaghi, che in questa stagione ha riportato 3 vittorie, 4 pareggi e 11 sconfitte, raccogliendo solo 13 punti in 18 partite. L’esonero necessario, che ha portato in panchina Fabio Liverani lo scorso 11 febbraio, non ha prodotto grandi cambiamenti: in 4 partite della nuova gestione, le proporzioni sono le stesse, con zero vittorie, un pareggio e 3 sconfitte. Decretando un destino sempre più rosso, che decreta la probabile retrocessione in Serie B a fine stagione.

Filippo Inzaghi, foto presa da depositphotos.com

Empoli

Tutto è iniziato con la panchina di Paolo Zanetti, la cui permanenza in panchina è stata fulminea: un paio di mesi, fino al fatidico 19 settembre 2023. L’inizio di stagione è iniziato con l’amaro in bocca, con 5 sconfitte in 5 partite. Gli è succeduto Aurelio Andreazzoli, che è durato solo 4 mesi, fino allo scorso 15 gennaio. Fino ad allora, aveva raccolto 3 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte, su un totale di 16 partite.

Ma il vento sembra essere cambiato con il nuovo allenatore, Davide Nicola: con lui al timone, i toscani hanno conquistato 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Il club, attualmente in 17esima posizione, potrebbe scampare il rischio retrocessione.

Udinese

La stagione dei friulani sotto l’egida di Andrea Sottil è iniziata con una sola vittoria, 6 pareggi e 3 sconfitte: 9 punti in 10 partite complessive. Un bottino ritenuto insufficiente, che ha portato al suo esonero il 24 ottobre 2023. Gli è successo Gabriele Cioffi, che ha dato una netta svolta al trend della squadra, che ha centrato un paio di vittorie pesanti: contro la Juventus e contro la Lazio. A livello di numeri, il cambiamento non è così netto: 4 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte in 20 partite, e una media di poco superiore ad un punto per partita.

Aggiornato al 13/03/2024 16:27

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Pubblicato da
Giulia Bucelli

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