Serie A
Serie A, 13^giornata: davanti si vola, dietro si combatte
Si è conclusa la 13^giornata di Serie A: la Juve allenta la presa. Inter, Lazio e Atalanta danno spettacolo, mentre Napoli e Fiorentina vanno dritte al sodo.
Passano le giornate e il campionato si fa sempre più bello ed intrigante. La vetta è ancora affollatissima e nessuna sembra voler mollare la presa, mentre nella parte bassa della classifica si sgomita per cercare di rimanere aggrappati.
Il sabato di Serie A
La giornata dell‘Inter si apre e si chiude in 45 minuti, contro un Verona difensivamente sfaldato e disunito. Ai ragazzi di Simone Inzaghi basta un primo tempo ad alta intensità, per portare a casa i 3 punti e spostare la testa e le energie sulla sfida di Champions contro il Lipsia.
Alle 18:00 è andato in scena quello che alla viglia sarebbe dovuto essere il big match di giornata, invece, si è rivelato essere una noiosa e fiacca partita a scacchi. Tra un Milan poco determinato e una Juventus decimata dagli infortuni, è uscito fuori un incontro sterile in cui ha regnato la tattica e la razionalità, lasciando poco spazio alle emozioni.
In serata, l’ormai solita Atalanta sconfigge un volenteroso Parma in una partita che è stata fatta sembrare dai ragazzi di Gasperini più semplice di quello che effettivamente era. I 3 gol sono stati segnati probabilmente da i tre uomini simbolo di questa squadra, Ederson, Lookman e Retegui, i quali stanno trascinando la Dea al raggiungimento di traguardi insperati.
L’ormai solita domenica
È stata una domenica che sembra quasi ripetersi da qualche settimana: Lazio e Fiorentina che vincono giocando un grande calcio, Napoli che si fa bastare un gol per portare a casa i 3 punti, Genoa, Cagliari, Torino e Monza che non riescono a ingranare e una Roma che continua a perdere.
Si devono accontentare di un punto a testa le squadre coinvolte nelle sfide di Marassi e dell’Olimpico grande Torino. Vieira non riesce a conquistare la vittoria nonostante una buona prestazione alla sua prima da allenatore del Genoa, a causa del rigore di Piccoli allo scadere. Vanoli e Nesta invece, le stanno provando tutte per rimanere aggrappati alle rispettive panchine, ma ne escono con un pareggio che ne soddisfa e ne condanna nessuno dei due.
Nel tardo pomeriggio, al Maradona si presenta una Roma leggermente rinvigorita dall’arrivo di Claudio Ranieri, ma che non riesce ad imporsi davanti ad un ottimo Napoli e torna per l’ennesima volta a Trigoria con il bottino vuoto. Antonio Conte, dopo aver alzato un polverone nell’ultima sfida contro l’Inter per un rigore leggero fischiato a suo sfavore, si fa scivolare addosso le proteste per un mancato doppio giallo a Lukaku ed in silenzio si gode il primo posto.
In serata, l’aquila biancoceleste lanciata dal falconiere Baroni continua a volare alto. La partita è stata indirizzata da un’ingenua espulsione nel primo tempo di Pobega, ma la Lazio non se lo è fatto ripetere due volte e ha castigato in 3 occasioni la porta difesa da Ravaglia, mettendo in sicurezza il risultato e la posizione in classifica.
Di lunedì ricomincia la scuola e puntualmente torna il Maestro
Nel posticipo delle 18:30 tra Empoli e Udinese, le due squadre non si fanno del male a vicenda e si accontentano di un pareggio firmato dai due rispettivi centroavanti. Nello scontro salvezza della serata tra Venezia e Lecce invece, basta una zampata di Dorgu per dare i 3 punti ai giallorossi. Si accontenta di uno scolastico 0-1 il maestro Giampaolo, per avviare la corsa salvezza della sua squadra e annunciare a tutti il suo ritorno in Serie A.
Serie A
Udinese-Napoli, le formazioni ufficiali: la scelta su Neres
Udinese-Napoli, match valido per la 16^ giornata di Serie A 2024/25: le scelte ufficiali di Kosta Runjaić e Antonio Conte per l’incontro delle 18.00.
Il match tra Udinese e Napoli mette in palio punti importanti per gli obiettivi di entrambe le formazioni in questa Serie A. I friulani arrivano della vittoria contro il Monza, mentre i campani sono reduci dalla sconfitta per 1-0 con la Lazio.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.
La designazione arbitrale
ARBITRO: DOVERI
ASSISTENTI: LO CICERO – BERCIGLI
IV: SACCHI
VAR: MARINI
AVAR: PEZZUTO
Udinese-Napoli, le formazioni ufficiali
Serie A
Bologna: i convocati di Italiano per la Fiorentina
Il tecnico del Bologna ha scelto la lista ufficiale dei giocatori che prenderanno parte alla sfida al Dall’Ara di domani contro la Fiorentina.
Domani alle 15:00 Bologna e Fiorentina si sfideranno nella gara che vale il sedicesimo turno di Serie A. I felsinei vogliono provare a fermare i lanciatissimi viola di Raffaele Palladino: una sfida che promette spettacolo.
Il tecnico dei felsinei Vincenzo Italiano ritrova per la prima volta da avversario la sua ex squadra, e quest’oggi ha scelto la lista dei giocatori che prenderanno parte alla gara di domani al Dall’Ara. Non ce la fa Orsolini, che aveva tentato il recupero di extremis. Out anche Miranda.
Bologna-Fiorentina: i convocati di Italiano
Portieri: Bagnolini, Ravaglia, Skorupski.
Difensori: Beukema, Casale, Corazza, De Silvestri, Erlic, Holm, Lucumi, Lykogiannis, Posch.
Centrocampisti: Fabbian, Ferguson, Freuler, Moro, Pobega, Urbanski.
Attaccanti: Castro, Dallinga, Dominguez, Iling-Junior, Karlsson, Ndoye, Odgaard.
Serie A
Como-Roma: l’ultima volta l’esordio di De Rossi in Serie A
L’ultima volta in cui Como e Roma si sono affrontate era il 2003, e Capello fece esordire nel campionato italiano la futura bandiera giallorossa.
Domani alle 18:00 Como e Roma si affronteranno allo Stadio Giuseppe Sinigallia nel match che vale la sedicesima giornata di Serie A. Ambizioni diverse per i comaschi e per i giallorossi, anche se in classifica sono separati solamente da quattro lunghezze.
Como e Roma: la prima volta di Daniele De Rossi in Serie A
L’ultima volta in cui Como e Roma avevano giocato contro era il lontano 25 gennaio del 2003. Sulla panchina dei lombardi sedeva Eugenio Fascetti, mentre su quella romanista c’era Fabio Capello.
In quella stagione la Roma faticherà non poco, dopo le due annate precedenti che avevano portato in dote la vittoria dello scudetto ed un altro sfiorato. Al termine del campionato i giallorossi chiuderanno all’ottavo posto, dopo un anno con più ombre che luci.
A dimostrare che in quella stagione la Roma fosse lontana parente di quella ammirata nell’anno dello scudetto fu proprio la gara contro il Como, che i giallorossi persero per 2-0 subendo le reti di Music e Carbone negli ultimi dieci minuti del match.
Una delle poche liete di quell’annata avvenne proprio in quella partita, quando Fabio Capello decise di far esordire in Serie A un quasi ventenne Daniele De Rossi, facendolo partire dal primo minuto a fianco di Dacourt e Tommasi.
Capello aveva già intravisto le clamorose potenzialità del giovane centrocampista di Ostia. La gara contro il Como per lui non fu la prima in assoluto con la maglia giallorossa, poiché quella era già arrivata addirittura due anni prima, nell’ottobre 2001. In quell’occasione la Roma ospitava l’Anderlecht in Champions League, e al 71esimo minuto il tecnico friulano decise di richiamare in panchina Tomic per far entrare De Rossi.
Da Como in poi Daniele De Rossi diventerà sempre di più una pedina fondamentale per la rosa giallorossa, tanto da diventarne “Capitan Futuro”, soprannome che gli resterà sempre attaccato per quasi tutta la sua carriera romanista.
Per De Rossi la gara contro il Como sarà la prima di 459 in Serie A, tutte ovviamente con la stessa maglia. Quella maglia che per lui sarà sempre una seconda pelle.
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