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Rivoluzione Sampdoria: Giampaolo e sei acquisti per cambiare rotta
Il mese di gennaio per la Sampdoria è stato disastroso, sono arrivate solo sconfitte in campionato e la società ha deciso per il cambio in panchina, da li sono sorte delle necessità che i dirigenti blucerchiati hanno cercato di soddisfare nelle ultime due settimane di trattative.
A gennaio risultati pessimi e l’esonero di D’Aversa
Nel mese di gennaio la Sampdoria ha giocato quattro partite di campionato e gli ottavi di Coppa Italia, in totale cinque sconfitte consecutive, contro Cagliari, Napoli, Torino, Juventus in coppa e Spezia.
Il match casalingo perso contro il Torino, di misura, il 15 gennaio ha fatto si che la società prendesse la decisione di esonerare il tecnico D’Aversa, si è poi concretizzato in fretta il ritorno a Genova del maestro Marco Giampaolo.
La Sampdoria di febbraio

Durante questo calciomercato il ds Faggiano ha portato alla Sampdoria diversi giocatori contrapposti anche ad alcune cessioni:
Acquisti: Magnani, difensore centrale, dall’Hellas Verona; Conti, esterno destro di difesa, dal Milan; Rincon, mediano di sostanza, dal Torino; Sensi, centrocampista di fosforo, dall’Inter; Sabiri, trequartista puro, dall’Ascoli; Supryaga, attaccante mobile, dalla Dinamo Kiev.
Cessioni: Dragusin (difensore); Chabot (difensore); Depaoli (difensore); Adrien Silva (centrocampista); Verre (centrocampista); Ihattaren (trequartista); Ciervo (attaccante); Torregrossa (attaccante).
Il mister sampdoriano Giampaolo come sappiamo predilige uno schieramento che non prescinde dalla difesa a 4, così ha sempre giocato negli anni alla Sampdoria e non solo.
Il centrocampo si schiererà molto probabilmente a rombo, anche perché a disposizione del mister l’unico che potrebbe esprimersi al meglio come esterno di centrocampo è Candreva, il migliore della Sampdoria nella prima metà di stagione, ma per giocare con gli esterni di ali ne servono almeno due.
Il reparto avanzato si muoverà invece con due attaccanti mobili che giocheranno uno accanto all’altro, alternandosi per venire incontro e buttarsi in profondità.
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Il possibile undici titolare
Modulo: 4-3-1-2
Audero, Augello, Colley, Magnani, Conti, Thorsby, Sensi, Rincon, Candreva, Gabbiadini, Caputo.
Questi i possibili titolari della seconda metà di stagione della Sampdoria, ci sono però molti possibili ballottaggi.
A partire dalla difesa dove Augello e Conti, due terzini piuttosto offensivi potrebbero non giocare spesso contemporaneamente, alternandosi con i più difensivi Murru e Bereszynski.
In mezzo al campo invece è da valutare la posizione in cui giocherà Candreva, mezzala o trequartista, poi chi sarà il faro davanti la difesa, se Sensi, Ekdal o Rincon.
Il reparto avanzato poi vede Quagliarella, un po’ poco utilizzato da D’Aversa, che con Giampaolo può diventare una letale arma per i finali di partita.
Da segnalare inoltre il giovanissimo centravanti ucraino, Supryaga classe 2000 attaccante molto interessante ed il trequartista tedesco di origine marocchina Sabiri.
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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