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Salernitana: quali sono i problemi?

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La Salernitana di Colantuono è in grande difficoltà, solo una vittoria nelle ultime cinque e ultimo posto in classifica. La salvezza ora è utopia?

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Ok la difesa, ma mancano i gol

Salernitana

Dopo 13 giornate di campionato, la Salernitana si trova in fondo alla classifica di Serie A con 7 punti insieme al Cagliari.

Nonostante il cambio in panchina, che ha visto Fabrizio Castori lasciare il posto a Stefano Colantuono, la squadra campana non ha invertito il trend negativo. Solo una vittoria nelle ultime cinque gare da quando è arrivato il nuovo tecnico.

La Salernitana sembra mancare di un’anima di gioco soprattutto sul fronte offensivo, nonostante vada ribadito che l’approccio alle partite è quasi sempre buono.

Infatti, 28 gol subiti sono tanti, ma non tantissimi se pensiamo che lo Spezia, in piena zona salvezza, ne ha incassati ben tre in più.

Il dato che maggiormente risalta all’occhio è quello legato ai gol segnati: solo 10 che rendono la Salernitana la meno prolifica.

Tutte le squadre nelle posizioni subito sopra ne hanno segnati almeno cinque in più.

Mister Colantuono ha l’obbligo di rispolverare le grandi doti tecniche due acquisti che in estate avevano portato tanto entusiasmo tra i tifosi e che ora stanno deludendo le aspettative.

Nello scorso campionato Nwankwo Simy si è reso protagonista nel Crotone segnando ben 20 gol per la gioia di tifosi e fantallenatori.

Molti in estate gli avevano messo gli occhi addosso, tra cui la Lazio orfana di Felipe Caicedo.

Appena arrivato a Salerno, le aspettative sull’attaccante nigeriano erano altissime, ma ora lui non sta ripagando la fiducia dei granata.

Appena una rete siglata in questo campionato contro lo Spezia il 16 ottobre scorso, un digiuno lungo più di un mese.

E’ chiamato a fare sicuramente di più anche nell’aiutare la squadra in fase di non possesso, altrimenti dovranno essere fatte delle scelte anche in ottica mercato.

 

Salernitana

Frank Ribery non è di certo un giovane di primo pelo, ma può ancora essere utile nel nostro campionato e lo ha dimostrato anche lo scorso anno alla Fiorentina.

La sua presentazione a Salerno è stata da vero top player e il calore dei tifosi intorno al campione francese non è mancato.

Tuttavia in queste prime uscite di stagione sta stentando a trovare una certa continuità, complici anche diversi problemi fisici.

Appena 9 presenze, 2 assist e 0 gol per un campione che nonostante l’età può e deve fare molto meglio di cosi.

Salterà anche il match salvezza contro il Cagliari che si giocherà domani sera all’Unipol Domus di Cagliari.

Se vuole lottare per la salvezza, Colantuono dovrà ripartire proprio dal ritrovare questi due giocatori che poche squadre di Serie A possono schierare nel proprio undici.

Serie A

Juventus, c’è una “soluzione” per Koopmeiners

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Juventus

La Juventus è in piena emergenza in attacco ed è pronta a far indossare a Koopmeiners una protezione speciale per farlo rientrare contro la Lazio. 

La Juventus deve fare i conti con l’assenza di Teun Koopmeiners, vittima di una frattura lievemente scomposta alla seconda costa anteriore destra. L’infortunio, subito durante la partita di Champions League contro il Lipsia, richiederebbe uno stop di almeno un mese, ma il club bianconero sta esplorando una soluzione per anticipare i tempi di recupero.

Juventus

Teun Koopmeiners punta il dito in alto ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Juventus: arriva Iron-Koop!

Secondo le ultime indiscrezioni, il centrocampista olandese potrebbe provare a rientrare in campo già per il match di sabato 19 ottobre contro la Lazio, grazie all’uso di una protezione speciale per il costato, una sorta di armatura, che lo tutelerebbe da ulteriori colpi.

Nella giornata di ieri, Koopmeiners è stato sottoposto a una valutazione clinica presso il J|Medical che ha confermato la frattura alla costola. Generalmente, per questo tipo di infortuni, i tempi di recupero si aggirano intorno alle 3-4 settimane. Tuttavia, il club bianconero non vuole forzare i tempi: molto dipenderà dalle sensazioni del giocatore stesso.

La Juventus non nasconde la speranza di avere Koopmeiners almeno in panchina per la sfida contro la Lazio, considerando anche le tante assenze nella rosa di Thiago Motta. Tuttavia, l’obiettivo primario è quello di avere l’olandese a pieno regime per il derby d’Italia contro l’Inter del 27 ottobre. Nel frattempo, la Juventus sarà impegnata anche in Champions League contro lo Stoccarda il 22 ottobre, ma la dirigenza è consapevole che affrettare i tempi potrebbe rivelarsi rischioso.

Juventus

Un precedente incoraggiante riguarda Manuel Locatelli, che subì un infortunio simile lo scorso anno. Dopo la sosta per le nazionali di novembre, Locatelli rientrò in campo nella sfida contro l’Inter del 26, indossando una protezione per il costato e giocando gli ultimi minuti della partita. Anche l’olandese potrebbe seguire un percorso simile, se le sue condizioni lo permetteranno.

La società rimane in attesa di ulteriori sviluppi clinici, consapevole che la prudenza è fondamentale per evitare ricadute.

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Serie A

Pellegrini esce tra i fischi: il futuro è in bilico

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Lorenzo Pellegrini non trova pace. Ripercorriamo assieme il brutto momento del capitano giallorosso che ora vede il suo futuro in bilico.

Nella partita all’Olimpico contro il Belgio, l’Italia sembrava aver tutto sotto controllo. Gli azzurri erano in vantaggio 2-0 e il copione sembrava essere lo stesso che abbiamo visto contro Francia e Israele. Al 41′ ecco l’episodio che cambia la partita. Il fallo di Pellegrini ai danni di Theate costa al numero dieci azzurro il cartellino rosso. Da quel momento in poi la partita per l’Italia diventa in discesa e il Belgio riesce a recuperare lo svantaggio. Il match termina 2-2.

Dopo l’espulsione Pellegrini è uscito tra i fischi, nello stesso stadio che ancora non gli perdona l’esonero di De Rossi. 

pellegrini

Pellegrini, le statistiche non sono incoraggianti. Ecco i numeri

Le prestazioni poco convincenti dell’ultimo periodo sono accompagnate da numeri inaccettabili per il ruolo che gli è riservato.

Ancora non ha trovato la via del gol e l’ultimo risale appena a maggio contro l’Atalanta (su rigore) ma non segna su azione da marzo. Mentre quest’anno è arrivato solo un assist, un semplice passaggio per il compagno Cristante che troverà poi il gol su deviazione.

Un giocatore ormai perso, inciampato in una voragine di brutte prestazioni ed episodi goffi che finiscono per condizionare negativamente le partite. Il capitano della Roma non è in condizione, troppo fiacco e poco dinamico all’interno dei 90 minuti.

Ora, dopo l’espulsione, è arrivato a Trigoria per allenarsi con il resto dei compagni. L’obbiettivo è di tornare a grandi ritmi già dal prossimo impegno contro i nerazzurri e lasciarsi alle spalle questo brutto periodo.

Il contratto

Per il momento il futuro del giocatore in giallorosso non è affatto sicuro. Il suo contratto con la Roma è valido fino a giugno 2026 ma le due parti non si sono ancora accordate per un prolungamento. Pellegrini percepisce dalla Roma una grande somma, 4 milioni più bonus. È chiaro che il club si aspetta un cambio di rotta da parte del giocatore.

Per Pellegrini è fondamentale ritrovare la sua forma ideale. Soprattutto in vista del suo futuro che si scriverà quest’estate e, per il momento, potrebbe anche essere lontano da Roma.

FLORENT GHISOLFI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Lazio, Lotito: “Nel calcio ci sono norme stringenti, ma…”

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lazio, lotito

Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha preso la parola durante il Festival dello Sport tenutosi a Trento, parlando anche delle questioni finanziarie legate al calcio.

Di seguito le sue parole in merito.

Lotito fa il punto

“Le norme devono trovare il consenso, ma se noi continuiamo a sparare sul calcio… Si parla di presidenti paperoni, ma non è così. Qua i paperoni sono solo calciatori e agenti. Il presidente deve fare i conti alla lira, per portare avanti una società in termini di autosussistenza. Quando sono arrivato la Lazio fatturava 84 milioni e ne spendeva 86. E aveva oltre 500 milioni di debiti.

Oggi è impensabile, altrimenti non ti iscrivi al campionato. Abbiamo norme sportive stringenti. Ma ci sono altre cose aberranti, retaggio di norme di tanti anni fa.

Iniziamo a riformulare la figura del giocatore: un giocatore di Serie A che prende 5 milioni è un dipendente o un libero professionista? Oggi ha i diritti del dipendente e i doveri del libero professionista e non è possibile. Basterebbe cambiare 5-6 formulette.

Il Decreto Dignità impedisce di fare pubblicità in diretta, non puoi mettere per esempio le sponsorizzazioni delle scommesse sulla maglia. Ma a marzo lo stato darà in concessione le macchinette di video poker e le sale bingo… Noi invece ne subiamo solo le conseguenze senza avere il ritorno economico. Una piccola percentuale, come successo in Francia, non si può mettere a disposizione dei club? Parlo dello 0,5%, dell’1%, cifre che non andrebbero a incidere sullo stato.”

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