Serie A
Sabatini: “Non vado al Genoa perché non c’è identità di vedute”
L’esperto dirigente Walter Sabatini, ha spiegato i motivi che lo hanno indotto a rifiutare la proposta del Genoa come nuovo direttore sportivo del club
Dopo l’ufficializzazione del cambio di proprietà, l’annuncio del nuovo presidente, il professore Alberto Zangrillo, e del nuovo allenatore, Andriy Shevchenko, il Genoa ha anche tracciato la linea per quel che riguarda la figura del suo prossimo direttore sportivo. Nei giorni scorsi sembrava esserci Walter Sabatini. L’ex direttore sportivo, tra le altre, della Roma, del Palermo e del Bologna, è stato ad un passo dall’accordo con il Genoa, ma alla fine l’accordo è saltato.
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Raggiunto telefonicamente dai colleghi di Radio Rai, l’esperto dirigente Walter Sabatini, corteggiato nelle scorse settimane dalla nuova proprietà del Genoa, ha spiegato così le ragioni del mancato accordo. Ecco le sue parole: “Non vado al Genoa perché non c’è identità di vedute nella gestione del club, quindi è una cosa che non posso e non voglio fare”.
Serie A
Cagliari-Roma, Gasperini: “L’espulsione ha cambiato la partita. Sul mercato…”
Il tecnico della Roma ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta di quest’oggi all’Unipol Domus contro il Cagliari per 1-0.
Un Cagliari più voglioso e più vivace batte una Roma spenta e a tratti nervosa per 1-0 grazie ad una rete di Gaetano. Al termine del match il tecnico dei giallorossi Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa.
“Dell’espulsione non ho ancora parlato con nessuno”
“Nel primo tempo è stata la gara che ci aspettavamo, cercando di fare una partita un po’ più tecnica, ma il Cagliari è stato più bravo. Nel secondo tempo abbiamo concesso e fatto qualche errorino di troppo. L’espulsione? Data per un fallo da ultimo uomo, ma non ne ho nemmeno parlato con l’arbitro.”

L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Dobbiamo recuperare i giocatori che abbiamo”
“Penso che sia troppo preso per parlare di gennaio e del mercato. Non è il momento. Speravo di riuscire a dare più qualità con i cambi, ma non ci siamo riusciti. Non penso che sia mancato l’impegno, ma non siamo stati abbastanza bravi. Questo momento del campionato ha molte partite agonistiche e spezzettate.”
Serie A
Napoli, De Laurentiis “Il Maradona è inadeguato per competere con Milan e Inter”
Il presidente del Napoli De Laurentiis continua a parlare delle condizioni dello stadio Maradona: “Per competere con Milan e Inter serve uno stadio moderno”
Napoli, le dichiarazioni di De Laurentiis sulla sfida contro la Juventus
Durante una recente intervista, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha espresso la sua fiducia nel centrocampo della squadra per la prossima sfida contro la Juventus. “Confido nel centrocampo: noi napoletani facciamo di necessità virtù”, ha affermato De Laurentiis, sottolineando l’importanza di sfruttare al massimo le risorse disponibili per affrontare una delle squadre più forti del campionato. Questa dichiarazione arriva in un momento cruciale della stagione, dove i partenopei cercano di consolidare la loro posizione in classifica.
Le critiche di De Laurentiis sulle infrastrutture sportive
De Laurentiis non ha risparmiato critiche riguardo alle infrastrutture sportive della sua squadra, lamentando la mancanza di un impianto moderno che possa competere con quelli di Milan e Inter. “Come posso competere senza uno stadio da 70mila posti e senza 120 skybox moderni?”, ha dichiarato il presidente, evidenziando le difficoltà nell’attrarre spettatori e sponsor senza adeguati servizi. Ha aggiunto con ironia: “Non c’è nemmeno spazio per un antibagno! Non siamo in Africa…”. Le sue parole sottolineano la necessità di investimenti significativi per migliorare le strutture e rendere il Napoli competitivo anche fuori dal campo.
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Fonte: l’account X di Schira
#DeLaurentiis: “Contro la #Juve confido nel centrocampo: noi napoletani facciamo di necessità virtù. Stadio? Come posso competere con Milan e Inter senza uno stadio da 70mila posti e senza 120 skybox moderni: non c’è nemmeno spazio per un antibagno! Non siamo in Africa…”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 6, 2025
Serie A
Una Roma spenta, il Cagliari ne approfitta: 1-0 all’Unipol Domus
Una rete di Gaetano a dieci minuti dalla fine regala la vittoria al Cagliari e condanna la Roma (rimasta in 10 uomini) alla seconda sconfitta consecutiva.
Una brutta Roma esce sconfitta dall’Unipol Domus contro un Cagliari coriaceo. I rossoblù vincono 1-0 grazie ad una rete di Gaetano nel secondo tempo e battono i giallorossi, al secondo k.o. consecutivo.

GIAN PIERO GASPERINI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Cagliari è più vivace, la Roma fatica
Sin dalle prime battute la squadra di Pisacane sembra molto più brillante rispetto agli uomini di Gasperini. Borrelli, schierato in coppia d’attacco con Esposito, impegna subito la retroguardia romanista, con N’Dicka che lo soffre sin dall’inizio della partita quando, sull’attaccante lanciato a rete dopo un suo scivolone, riesce a recuperare in extremis.
La Roma prova a controbattere con dei fraseggi brevi contro il centrocampo aggressivo dei sardi, ma i dialoghi tra Baldanzi e Pellegrini nel breve non impensieriscono più di tanto la retroguardia del Cagliari. L’uomo più vivace dei giallorossi sembra Soulé, che tenta più volte l’1 vs 1 sulla fascia per cercare di scardinare il fortino dei cagliaritani.
Il Cagliari però sembra molto più in palla, e nella parte centrale del primo tempo si rende ancora pericoloso con Folorunsho, il cui colpo di testa è troppo debole per Svilar. Anche Esposito impensierisce l’estremo difensore giallorosso, che però si fa trovare ancora una volta pronto.
Gli uomini di Gasperini non riescono a trovare la chiave di volta per arrivare sulle seconde palle, se non quando Konè a fine primo tempo prova un break e serve a Pellegrini un pallone dentro l’area: il n.7 giallorosso si fa però rimpallare il tiro.

Celik viene espulso, ed il Cagliari prende coraggio
Nel secondo tempo il copione non cambia. Il Cagliari parte forte, e ad inizio ripresa un calcio di punizione di Esposito causa un rimpallo in area al termine del quale Svilar blocca. La Roma prova a reagire con Pellegrini, ma la sua conclusione è facile da bloccare per Caprile.
I rossoblù sembrano avere un’altra gamba rispetto ai giallorossi, e al 52esimo minuto avviene l’episodio chiave. Break a centrocampo di Folorunsho che si incunea verso l’area di rigore lanciato a rete, Celik prova a contrastarlo ma finisce col sbilanciarlo con una spinta: Zufferli fischia il calcio di rigore.
Dopo essere stato richiamato al VAR, però, il direttore di gara revoca il rigore poiché il contatto è avvenuto fuori, ma il fallo di Celik viene considerato come fallo da ultimo uomo, ed il difensore turco viene espulso. Gasperini inserisce Rensch al posto di Baldanzi, ma da quel momento in poi il Cagliari prende sempre di più il possesso della partita, causando molti pensieri alla retroguardia giallorossa su cui Svilar è ancora decisivo, come quando riesce ad uscire sul tiro di Obert.
La Roma fatica ad uscire e a superare la metà campo in inferiorità numerica. Gasperini prova a scombinare le carte inserendo Ferguson, Dybala ed El Aynaoui al posto di Cristante, Soulé e Pellegrini. Il copione però non cambia, i giallorossi non trovano le contromisure giuste, ed il Cagliari sembra andare al doppio della velocità.
Pisacane capisce il momento di difficoltà della Roma, e prova ad inserire forte fresche come Gaetano e Prati al posto di Zappa e Borrelli. La contromossa di Gasperini è l’inserimento di Ghilardi al posto di Tsimikas per fermare un Palestra in stato di grazia.
All’ 82esimo arriva il vantaggio del Cagliari. Un calcio di punizione battuto dal vertice destro dell’area di rigore piove su Gaetano dopo una deviazione, controllo e tiro forte sul quale El Aynaoui non riesce ad allontanare sulla linea: 1-0 per i rossoblù.
La Roma prova a portarsi in avanti con le palle lunghe sul quale Ferguson fa quello che può senza riuscire mai ad impensierire più di tanto la difesa del Cagliari. Nei giallorossi monta un certo nervosismo che diventa lampante quando, dopo le proteste per un contatto su Palestra, Hermoso lo accusa di simulazione e Zufferli ha il suo da fare per provare a placare gli animi.
I giallorossi provano a riversarsi davanti ed il Cagliari cerca di ripartire e di approfittare dei grandi spazi. Gli ultimi cinque minuti sono un mix di gioco spezzettato e nervosismo da ambi i lati.
Al triplice fischio di Zufferli l’Unipol Domus esplode: il Cagliari vince 1-0 e interrompe un digiuno che durava da metà settembre. I giallorossi escono sconfitti per la seconda volta consecutiva in campionato e restano in quarta posizione.
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