Serie A
Roma-Udinese, 2-0: Pellegrini riconquista tutti
L’Olimpico si infiamma per Roma-Udinese, la partita che riporta Nicolò Zaniolo nella sua ex casa. Tra le contestazioni dei tifosi giallorossi.
Lo si ripete sempre più spesso, ultimamente: non ci sono partite facili. E di certo questa Roma-Udinese non fa eccezione. Non solo per la titolarità di uno Zaniolo in gran forma – e libero dal pensiero della Nazionale – ma più in generale per una squadra che, nelle ultime 5 partite, ha perso solo contro la Juventus, soggiogando l’Atalanta il 1 novembre.
Tuttavia, in questa partita, la Roma è riuscita a trovare il vantaggio nel primo tempo, grazie a un gol su palla inattiva: un rigore sapientemente calciato da Lorenzo Pellegrini. Cui è seguito un altro gol, da un attore del tutto inaspettato. Mentre Zaniolo esce dal campo senza aver segnato il tanto temuto gol dell’ex.
La classifica dopo parte di questa undicesima giornata sorride alla Roma, che può avvantaggiarsi dei numerosi pareggi registrati dalle sue principali rivali potenziali per lo scudetto (Napoli, anche Juventus. Inter è presto per dirlo).
Sono stati 61.684 gli spettatori in occasione di questa partita.
Roma-Udinese, il primo tempo
La partita si apre sul prevedibilissimo fischio dei tifosi giallorossi all’indirizzo di Zaniolo, designato per calciare il pallone di inizio.
Kabasele finisce a terra dopo neanche un minuto dal fischio di inizio. La prima frazione del primo tempo scorre senza grandi emozioni, con molta fatica da parte di entrambe le compagini.
La prima occasione vera per la Roma si concretizza al 13’, con Koné a un passo da una porta e Okoye a raccogliere un pallone pericoloso.
Kabasele è bravo a ingabbiare Dovbyk, mentre qualche minaccia arriva dalla difesa. Al 21’ Celik cerca la porta ma finisce esterno a sinistra dello specchio. E fa più bella figura rispetto alla papera fatta contro il Rangers in Europa League.
Al 26’ Atta arriva a un passo dall’1-0, ma per fortuna di Svilar la traiettoria del pallone è troppo diagonale ed esce sulla sinistra del primo palo. Al 30’ lo stadio rumoreggia di fronte al tiro sbagliato di Cristante, che colpendo il primo palo della porta avversaria sciupa un’occasione d’oro, servitagli involontariamente da Dovbyk.
Al 36’ uno spiraglio di luce, con Dovbyk che riesce a liberarsi dalla stretta avversaria e calcia molto bene, intercettando però le mani del portiere. Poi si fa male. Ma il suo ultimo atto include un check per possibile fallo di mano di Kamara. Nel frattempo il centravanti ucraino esce dal campo e si prepara per l’ingresso Tommaso Baldanzi, che va a giocare proprio davanti alla porta.
L’Olimpico esulta quando Collu, il giudice di gara, dopo il check assegna il rigore alla Roma: lo batte Pellegrini, e non lo sbaglia. Per il capitano giallorosso è di nuovo grande l’emozione di essere acclamato dalla sua gente.
Roma-Udinese, il secondo tempo
Sostituzione per i friulani: esce Kabasele ed entra Palma. Al 55’ la Roma ottiene un corner, ed è di nuovo Pellegrini a battere, troppo a effetto. La tifoseria fomenta i suoi, mentre al 62’, all’improvviso, è Celik a regalare una nuova luce alla Curva Sud con un bel gol: l’Olimpico lo applaude, dopo averlo tanto svalutato, in passato. Questo 2-0 testimonia la grande crescita del difensore turco in questi anni, da “scarso”a titolare pressoché inamovibile del reparto difensivo di Gasperini.
L’Udinese in difficoltà e Runjak fuori Karlstrom e dentro Piotrowski, fuori anche Buksa e dentro Davis. Poco dopo, un errore di N’Dicka consegna un pallone velenoso a Zaniolo, ma Svilar salva la situazione contrapponendo tutto il suo corpo.
Pellegrini esc3 sotto gli applausi scroscianti dei tifosi, rimpiazzato da El Aynaoui. Esce anche Soulé, mentre entra il Faraone El Shaarawy.
Al 78’ il fraseggio tra Baldanzi e Cristante porta a una conclusione troppo alta di quest’ultimo. Poco dopo, si inserisce nel duetto anche El Shaarawy, che conclude tra le manone di Okoye.
Runjaic tenta un altro rimpasto: fuori Kamara dentro Zemura, fuori Zaniolo – tra fischi assordanti – e dentro Bayo. Negli ultimi minuti Gasperini fa uscire Celik e Wesley ed entrare Ziolkowski e Ghilardi.
Il recupero è di 4 minuti, ma non cambia l’essenziale: la Roma conquista tre punti e si riporta in cima alla classifica. Perlomeno fino a conoscere l’esito della sfida nerazzurra.
Serie A
Juventus, Spalletti: “Yildiz? Ci ha aiutato, ma deve aumentare il contributo. La storia con Napoli resterà per sempre””
Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa in seguito alla sconfitta contro il Napoli di Conte per 2-1.
Juventus, le parole di Spalletti
Mister, come valuta la prestazione complessiva della squadra?
“Abbiamo fatto meno di quanto avremmo potuto. In alcuni momenti sono riemerse le stesse esitazioni nella gestione del pallone, sia in avvio sia dopo il pareggio. Abbiamo provato a schierare due giocatori rapidi davanti, ma l’andamento è stato quello dell’intera partita: c’erano situazioni da sfruttare meglio e non siamo riusciti a portare la gara sui binari che volevamo. Abbiamo perso troppi palloni banali e non sfruttato la superiorità numerica in mezzo al campo. Nella ripresa meglio con David, ma ci siamo sbilanciati lasciando la difesa troppo esposta. Nel 3 contro 3 loro sono fortissimi: hanno fisicità e velocità. Abbiamo provato a essere più incisivi, ma siamo mancati in determinazione”.
Le scelte iniziali sono state molto discusse: cosa aveva in mente?
“L’idea era farli giocare tra i loro tre difensori, avendo un centrocampista in più per gestire l’eventuale pressing uomo su uomo. Yildiz, schierato centrale, aveva sempre l’uomo alle spalle e non è riuscito a esprimersi come può — e noi non siamo stati bravi a metterlo nelle condizioni giuste”.
Perché il cambio di Yildiz?
“Una settimana fa mi chiedevate se avrebbe dovuto riposare. Ho inserito Openda, pagato 45-50 milioni: deve dare di più anche lui. Ha segnato e può offrirci tanto, ma se la squadra ha bisogno di quelle vampate e intuizioni, anche lui deve aumentare il contributo”.

KENAN YILDIZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Koopmeiners braccetto è stata una scelta obbligata?
“Sì, quando si hanno fuori tre difensori da mesi non ci sono alternative. Koopmeiners sta facendo bene: sa costruire, sa imbucare, mi convince. È chiaro che contro giocatori forti nell’uno contro uno possa andare in difficoltà, ma non ho altre soluzioni con Gatti, Rugani e Bremer indisponibili”.
Che emozioni ha provato nel tornare al Maradona?
“Mi emoziono facilmente, ma poi torno subito concentrato. A Napoli torno spesso, anche senza farlo sapere. Ho tanti amici qui. Quella storia resterà per sempre: non solo per il risultato, ma per il valore economico riportato nelle casse del club, che ha permesso di ricostruire una squadra fortissima”.
Come sta Zhegrova?
“Nessun problema personale, ma viene da un lungo stop. È un giocatore devastante negli ultimi 15 metri, però questa settimana ha accusato fastidi ed è rimasto fuori dagli allenamenti. Serve tempo per riportarlo a ritmi alti: vorrei usarlo di più, ma deve ritrovare condizione”.
Il problema del gol quanto pesa?
“Serve sistemare i comportamenti in tutto il campo, non solo nell’ultimo passaggio o davanti alla porta”.
Serie A
Napoli, Conte: “In un momento di difficoltà stiamo facendo cose incredibili”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa dopo la bella vittoria casalinga per 2-1 contro la Juventus di Spalletti.
Il Napoli vince lo scontro diretto contro i bianconeri e si catapulta nuovamente in vetta alla classifica. La gara la decide una doppietta del danese Hojlund. Della partita e della prestazione ha parlato il tecnico Antonio Conte.
Napoli, le parole di Conte

ANTONIO CONTE PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Complimenti ai calciatori, c’è da continuare a dirgli grazie perché in un momento di grandissima difficoltà a livello numerico stiamo facendo delle cose incredibili. Chi gioca risponde sempre presente con grande senso di responsabilità, sono cresciuti molto questi ragazzi e sicuramente mi riempie di orgoglio perché hanno capito il momento particolare che stiamo attraversando.
Si riferisce a qualcuno in particolare?
“McTominay così come tutti gli altri stanno facendo qualcosa di importante, di straordinario a livello di presa di coscienza della situazione e questo si vede i in tutti i ragazzi. Elmas ha fatto una grande prestazione in mezzo al campo, era la prima volta in questo ruolo: è difficile trovare parole. Abbiamo giocato contro Atalanta, Roma e Juventus che sono squadre molto forti in una situazione di emergenza che continua. Rimango sbalordito dall’entusiasmo che ci stanno mettendo, adesso bisogna riposare: c’è da preparare una partita ma cercheremo di prepararla alla lavagna perché abbiamo bisogno di più energie.
Potresti recuperare qualcuno a centrocampo?
“Ogni partita ci sono diverse fasi, se possiamo andare a pressare molto alto lo dobbiamo fare anche perché facendo così eviti di perdere i punti di riferimento: difendere correndo in avanti non ci fa correre grossi rischi, stasera abbiamo subito solo due tiri. Non recupera nessuno, Lobotka per fortuna non ha avuto niente al soleo ma solo al tibiale anteriore, calcoliamo 10-15 giorni per recuperarlo. Poteva andare peggio, però quest’anno è un po’ particolare. Lo avevo fatto riposare col Cagliari per evitare problemi, ma si è fatto male nel torello. Però nelle difficoltà stiamo trovando delle soluzioni e il merito va ai giocatori”
Serie A
Napoli-Juventus, finalmente Hojlund: finisce 2-1 al Maradona con la doppietta del danese
Termina 2-1 la sfida del Maradona tra Napoli–Juventus. A deciderla ci pensa la doppietta di Hojlund, che torna decisivo dopo un lungo digiuno.
La squadra di Antonio Conte esce vincitrice dal big match contro la Juventus e riconquista la vetta della classifica, rispondendo all’Inter. Spalletti, accolto con i fischi al Maradona, non riesce a mettere il bastone tra le ruote alla sua ex squadra e inciampa nel suo vecchio stadio.
Napoli-Juventus, la decide la doppietta di Hojlund
Dopo un’accoglienza da Brividi del grande ex di giornata, ovvero Luciano Spalletti, la sfida parte subito con il botto. Passano solamente 7 minuti e il Napoli va già in vantaggio: sviluppo sulla destra con Neres che lascia sul posto Koopmeiners, mette il pallone in mezzo e il bomber danese si avventa come un vero avvoltoio e spinge in porta la rete dell’1-0.
I partenopei prendono fiducia e continuano a creare occasioni, contro una Juventus apparentemente in confusione. Nel primo tempo sono dunque i padroni di casa a condurre i ritmi di gioco, ma nella ripresa tira tutta un’altra aria.
I bianconeri rientrano in campo con le idee decisamente più chiare e con l’ambizione di riprendere in mano la partita. Detto fatto e al 79′ minuto arriva il pareggio firmato da Kenan Yildiz: McKennie dalla destra imbuca per il turco che con un tocco da biliardo lascia immobile Milinkovic-Savic.

KENAN YILDIZ E LEONARDO SPINAZZOLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Juventus alza i giri del motore ma il Napoli non si scopre e a circa 10 minuti dalla fine riesce a ritrovare il vantaggio, con il colpo di testa ancora una volta di Hojlund.
Spalletti prova il tutto per tutto mettendo in campo giocatori offensivi, ma nonostante il forcing finale i bianconeri non riescono a trovare il pareggio. Termina dunque 2-1 in favore della squadra di casa una partita divertente ed equilibrata.
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