Serie A
Roma, Totti: “Tornerò all’Olimpico. Su Gasperini e Dybala…”
L’ex capitano giallorosso Francesco Totti ha parlato ad un nuovo format di DAZN, toccando tanti temi legati al suo passato e al momento attuale della Roma.
Se dici Roma, dici anche Francesco Totti. E’ ancora così, e lo sarà ancora per molto tempo. L’ex capitano giallorosso è stato il protagonista di “Legends Roads“, il nuovo programma su DAZN, rispondendo a tante domande sul suo passato, ma anche del presente della squadra giallorossa.
“Vengo a correre all’Olimpico, ma di nascosto”
“Per me è impossibile farlo in pace, quindi cerco di andarci la mattina presto o quando fa buio. Mi manca tanto. Se ritornerò all’Olimpico a vedere la Roma? L’ultima volta è stata tre anni fa, ma a breve ci ritornerò. Lo faccio per la gente, mi identifico in loro. Andare travestito con i baffi? No, se devo andare andrò senza travestimenti. Non sarà facile, anzi quasi impossibile.”
“Napoli? Una città che paragono a Roma”
“Nel 2001 se avessimo vinto contro il Napoli loro sarebbero andati in Serie B. Abbiamo pareggiato, e così il match point fu all’Olimpico. Probabilmente era il destino: quella stagione iniziò in casa con il Bologna e finì in casa con il Parma. Maradona? Ho avuto la fortuna di conoscerlo: una persona straordinaria. Per me è stato il calcio, ho un debole per lui come penso tutto il mondo. Quando ha detto che ero il calciatore italiano più forte è stata una cosa che mi è rimasta dentro. Noi due simili? Non penso a livello di qualità, ma abbiamo avute delle vite private pesanti entrambi. Non puoi fare una passeggiata in maniera tranquilla: senti l’amore e l’ affetto della gente.”
“Un tifoso mi ha fermato al semaforo”
“Mi aveva riconosciuto dallo specchietto, dicendomi “guarda che t’ho visto capità”. Io gli sorrido e lo saluto. Vado avanti e, durante un altro semaforo, lui si accosta e piangeva a dirotto. Mi dice che non potevo capire quello che gli avevo dato in 25 anni, dicendomi che mi amava più di sua madre. Mi dice che si è fatto l’abbonamento in Tribuna Tevere e spera che ogni domenica mi veda uscire dalle scalette: appena vede che non esco, prende e se ne va.”

LA GRINTA DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Gasperini? Ancora non vedo il suo gioco, ma contano i risultati”
“Spero che il gioco possa migliorare, ma i risultati ci sono, quindi va bene così. Dybala centravanti? Non ha le caratteristiche fisiche. Può giocare nelle due mezze punte. Aldilà dell’aspetto tecnico noi due siamo diversi nel modo di giocare.”
“Il capitano ha una responsabilità diversa rispetto agli altri”
“Fortunatamente conoscevo già Roma, Trigoria e dintorni. Ero diverso dagli altri, anche in campo. Salire le scale dell’Olimpico non è mai una cosa facile. Io geloso del numero 10? No, ma è un numero diverso da tutti gli altri. Va portato con la testa giusta, è difficile che a Roma qualcuno possa rimettere quel numero, ma i bambini devono sognare di indossarlo. Spero che qualcuno lo possa prendere, ma è difficile.”
“De Rossi? Gli è sempre piaciuto fare l’allenatore”
“L’ho sentito: è teso, agitato. Credo che con il tempo riuscirà a far vedere le proprie qualità ed i propri pensieri. Abbiamo due caratteri diversi: io sono timido, lui è più espansivo. Se ti deve dire una cosa te la dice, io cerco di aspettare il momento giusto. Lui ha quest’obiettivo, ma io non ci riuscirei: quando dall’altra parte ti si mettono contro 20 giocatori è un problema.
“Spalletti? Mi è dispiaciuto per il rapporto che avevo con lui”
“Ci siamo riavvicinati al Bambin Gesù, lì non ho potuto dire di no. Ho accantonato tutto quello che era successo, perché l’obiettivo era un altro. Non abbiamo parlato di ciò che è successo, ma spero di poterlo fare in futuro per capire come sono andate le cose. Qualcosa è successo, e a me è dispiaciuto per il rapporto che avevo con lui. Quante volte abbiamo girato la scena della pubblicità? Quasi buona la prima. Alla Juventus potrà far bene. E’ un allenatore che ti fa giocare con serenità, sa trovare sempre la soluzione. Chivu? Un ragazzo eccezionale, a Roma ci frequentavamo spesso. E’ umile, con tanti valori.”
“Io pronto ai 50 anni l’anno prossimo? No, è pesante”
“Mi sembra quasi finito tutto, almeno mentalmente. Hai altre responsabilità e pensieri, poi dopo i 50 anni è il giro di boa, è quasi tutto in discesa. Mi sarebbe piaciuto vivere a Madrid.”
Serie A
Inter, mistero Darmian: il rientro slitta nel 2026
Il nuovo tecnico dell’Inter sta facendo a meno ormai da mesi di un giocatore di cui si parla poco, ma che è di grande utilità per la squadra: Matteo Darmian.
A partire dalla gestione di Antonio Conte, Darmian è sempre stato un calciatore indispensabile: sempre disponibile, duttile ed affidabile. Nella stagione 2021 l’esterno ha anche messo a segno due gol fondamentali in chiave scudetto che sono valsi 6 punti contro Cagliari ed Hellas Verona.
Con Inzaghi la musica è stata la stessa, con l’ex Manchester United che veniva spesso utilizzato sia da quinto che da braccetto di destra. Quest’anno invece, probabilmente a causa dell’età, qualche problema fisico di troppo lo sta tenendo lontano dal campo e a Cristian Chivu sta mancando quella sicurezza e quella garanzia di prestazione, che trasmette un giocatore come Darmian.
La sua presenza avrebbe sicuramente aiutato l’inserimento di Luis Henrique, ma soprattutto avrebbe dato al tecnico un’alternativa più conservativa sulla fascia destra, dove ci sono in rosa tanti giocatori propensi ad offendere come il brasiliano, Dumfries e Andy Diouf.

Milano, Italy. 5 February 2023 . Matteo Darmian of Fc Internazionale during the Serie A football match between Fc Internazionale and Ac Milan.
Inter, Darmian torna nel 2026
Darmian è ormai fuori da ottobre per un problema al polpaccio. Il giocatore però sembra non aver ancora smaltito l’infortunio ed avrà bisogno di tempo per recuperare lo stato di forma.
Il suo ritorno, che inizialmente era previsto per il mese di dicembre, sembra avere tutti i presupposti per slittare al nuovo anno, ovvero a gennaio 2026.
Chivu nel frattempo sulla corsia di destra ha riscoperto il francese Diouf, ma per ritrovare l’affidabilità e l’esperienza di Darmian, dovrà aspettare ancora per un po’.
Serie A
Hellas Verona-Atalanta, le probabili formazioni e dove vederla
La sfida di Serie A Hellas Verona-Atalanta vedrà affrontarsi due squadre dal periodo di forma completamente opposto.
L’Hellas Verona non ha mai trovato la vittoria in campionato questa stagione, tanto che il 20⁰ posto in classifica è occupato proprio dai gialloblù.
Grandi difficoltà presenti anche in attacco, dato che è il peggiore della Serie A con soli 8 reti segnate in 13 giornate.
Per intenderci meglio, l’Atalanta ne ha realizzati 9 ma negli ultimi 3 match disputati (tra Champions League, Coppa Italia e Serie A).
Con l’arrivo di Palladino in panchina, al posto di Ivan Jurić, la Dea sembra essere in ripresa. 4 partite disputate, 3 vittorie per il tecnico ex Monza e Fiorentina.

Rome, Italy 31 August, 2025: Giovane Santana Do Nascimento of Verona seen in action during the Serie A Enilive 2025-2026, day 2, football match between SS Lazio and Hellas Verona at Olympic Stadium.
Qui Hellas Verona
Pochi cambi per gli uomini di Paolo Zanetti. Solito 3-5-2, ma questa volta alcuni interpreti troveranno posto rispetto ad altri.
Bradarić parte dalla panchina, al suo posto gioca Frese. Al posto di Gagliardini parte titolare Al-Musrati, mentre Orban dovrebbe partire nuovamente dalla panchina, con Mosquera favorito.
Qui Atalanta
Rispetto alla formazione scesa in campo contro il Genoa, vari cambiamenti dovrebbero venir eseguiti. Carnesecchi, Kossounou, Zappacosta, Éderson e Lookman dovrebbero tornare in campo dal primo minuto.
Discorso diverso per quanto riguarda Kolašinac, tornato in campo dal primo minuto dopo il lontano 13 aprile contro il Bologna dello scorso campionato.
Zalewski, Sulemana, Pašalić e Sportiello rimarranno in panchina, pronti a subentrare in caso di necessità.
Le probabili formazioni di Hellas Verona-Atalanta
Verona (3-5-2): Montipò; Unai Nunez, Nelsson, Valentini; Belghali, Niasse, Al-Musrati, Bernede, Frese; Giovane, Mosquera. Allenatore: Zanetti.
Infortunati: Serdar, Kastanos, Suslov, Bradaric, Akpa Akpro
Squalificati: nessuno
In dubbio: nessuno
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossonou, Hien, Djimsiti; Bellanova, De Roon, Éderson, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Scamacca. Allenatore: Palladino.
Infortunati: Scalvini, Bakker
Squalificati: nessuno
In dubbio: nessuno
Dove vedere Hellas Verona-Atalanta in TV
Hellas Verona-Atalanta sarà trasmessa su Sky Sport Uno (201), Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport (251), nonché visibile in diretta tv scaricando l’app di DAZN su un televisore compatibile oppure utilizzando: dispositivi Amazon Firestick e Google Chromecast, il TIMVISION Box o console PlayStation e XBox.
Serie A
Atalanta, quadra ritrovata con Palladino: possibile rimonta alla zona Champions?
L’Atalanta ha ritrovato la giusta serenità con l’arrivo in panchina di Raffaele Palladino. Prestazioni convincenti e risultati positivi: possibile rimonta?
La Dea dopo un inizio di stagione piuttosto negativo, con il cambio in panchina sembra essersi rivitalizzata. La gestione di Ivan Juric non ha portato i frutti sperati dalla famiglia Percassi, che però è stata umile e lucida nel fare un passo indietro e decidere di cambiare allenatore.
Con Palladino in squadra è tornata grande serenità e in queste prime prestazioni si è vista un’Atalanta in pieno stile Gasperini. Il tecnico dev’essere in grado di riprendere lo strepitoso lavoro fatto negli anni dall’attuale allenatore della Roma, aggiungendo ovviamente il proprio tocco.
Operazione che non è riuscita altrettanto bene a Juric, che era stato scelto proprio per la sua propensione alla marcatura a uomo a tutto campo e alla sua esperienza al fianco dello stesso Gasperini.

IVAN JURIC PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, l’obiettivo è la zona Europa?
Da quando la Dea ha cambiato gestione tecnica, sono arrivate 3 vittorie e 1 sconfitta tra tutte le competizioni. In Champions League l’Atalanta si accomoda in una buona posizione di classifica grazie al secco 0-3 rifilato all’Eintracht Francoforte, mentre in Coppa Italia accede ai quarti di finale dopo lo schiacciante 4-0 ai danni del Genoa di De Rossi. Quello che manca da rimettere a posto è la situazione in campionato, dove però c’è sicuramente bisogno di tempo.
L’Atalanta al momento occupa la 12° posizione in classifica a quota 16 punti. Nelle zone alte del tabellone però, c’è molto traffico con tante squadre in lotta per gli stessi obiettivi e che nel cammino si pestano i piedi le une con le altre.
Per questo, nonostante una situazione attuale non positiva, la Dea può e deve ancora sperare ad un piazzamento in Europa. La rosa a disposizione di Palladino ha un altissimo tasso qualitativo, con giocatori che hanno dimostrato di poter fare grandi cose.
Il tecnico deve riuscire a dare continuità di risultati, mantenendo alto l’umore e l’intensità, caratteristica alla base della squadra nerazzurra. Vedremo se l’Atalanta riuscirà nella rimonta alla zona Europa, entrando nelle prime 7 della classe.
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