Serie A
Roma-Torino, l’occasione per tornare a vincere fuori casa
Roma-Torino si prospettava una partita molto importante per il Toro: la squadra ospite, infatti, non vinceva fuori casa dallo scorso marzo. Ecco com’è andata.
I tifosi giallorossi sono in fermento: già pensano alla prossima partita, il famigerato Derby, per il quale stanno raccogliendo fondi per realizzare una spettacolare coreografia.
Ma oggi si guarda alla partita Roma-Torino, che non sarà appassionante quando la sfida tra le due rimane ma non è meno complessa. Il Torino, sotto la guida dell’ex allenatore biancoceleste Marco Baroni, era pronto a tutto per conquistare i primi tre punti dall’inizio di questo campionato, dopo una schiacciante sconfitta e un pareggio.
Roma-Torino, il primo tempo
Il Torino marca molto a uomo, riesce a tenere botta per i primi 15 minuti spendendosi molto fisicamente e psicologicamente. Al 16’ una bella occasione fallita per la Roma: un corner che finisce sopra la traversa della porta granata. Nemmeno la punizione calciata da Dybala al 20’ dà i frutti sperati.
Il Torino, di tigna, ci prova con coraggio: soprattutto con il tiro difficile, quasi impossibile, di Vlasic. Al 29’ tenta un’impresa analoga anche Hermoso, non riuscendo a sbloccare lo O a O.
Poche ammonizioni – la prima è il giallo per il fallo commesso su Manu Koné al 32’ – con alcuni cartellini gialli mancati. A portare un po’ di luce la conclusione apparentemente killer di Dybala al 34’, in realtà fuori e di molto. Poco dopo un colpo di testa di Mancini prova a fare la differenza. Ci prova anche Soulé, volando alto sopra la porta.
Tre minuti di recupero per un primo tempo che non si sblocca.
Il secondo tempo
Dopo la riunione di spogliatoio, la Roma cambia due elementi in campo: fuori El Aynaoudi, dentro Ferguson (che tutti si aspettavano titolare) e scambio Dybala-Baldanzi. Malgrado i cambi la partita prosegue a ranghi serrati, fino a una conclusione di Vlasic che insidia la porta al 56’, ma non centra l’obiettivo, e a quella di Ferguson al 57’ che finisce di poco fuori.
Poi il colpo di scena al 59’, con la cavalcata di Simeone che riesce ad infilare il pallone nella porta, sorprendendo Svilar.
La Roma prova a reagire, traghettata dall’entusiasmo di Soulé. Gasperini inietta un po’ di energie fresche mandando in campo Pisilli al posto di Cristante. Mentre il Torino provvede a sostituire Simeone, Casadei e Ngonge con Che Adams, Ilic e Aboukhlal.
Problemi con l’auricolare per l’arbitro Ayroldi, che brucia minuti utili che finiranno a pesare sul recupero. Il cronometro continua a scorrere, con un giocatore del Toro che finisce a terra. E i tifosi fischiano a gran voce.
Gasp tenta un ultimo cambio: fuori Hermoso e dentro Celik, fuori Angelino e dentro El Shaarawy. Per il Torino esce Asslani ed entra Tameze. Vlasic scodella ancora un tiro velenosissimo che viene trattenuto da Svilar. Poco dopo esce dal campo e viene sostituito da Anjorin.
Anche nel secondo tempo non succede nulla di sostanziale, con una Roma che ha difficoltà a rimontare senza Paulo Dybala in campo. Entrambi si mangiano qualche gol – leggi alla voce Aboukhlal all’86’ – ma la partita non si smuove dal risultato ottenuto, con fatica, dalla squadra ospite.
Il recupero monstre da 8 minuti include un tentativo di testa di Pisilli parato magistralmente dall’estremo difensore granata. La Roma ci prova, ma è imprecisa e non le basta provare ad affidarsi a Soulé, che come ultimo atto sbaglia un assordo colpo di testa a fine recupero. Un’idea dell’ultimo minuto viene a El Shaarawy, che conclude bene ma finisce tra le mani di Israel.
L’incanto degli zero gol subiti dalla Roma dall’inizio di questa stagione si spezza. E ci si prepara alla prossima sfida, la più attesa di ogni stagione in casa Roma.
Serie A
Roma, Gasperini: “Sarà una partita tesa. Ndicka ci sarà. Abbiamo fatti grandi passi in avanti”
Alla vigilia di Roma-Como, l’allenatore dei giallorossi, Gian Piero Gasperini, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico della Roma in vista della sfida contro il Como di Cesc Fabregas.

GIAN PIERO GASPERINI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, le parole di Gasperini
Partita.
“Sarà una partita tesa. Il Como rappresenta una realtà, non una sorpresa. Non solo per investimenti, ma per qualità di giocatori e gioco. Si misura anche contro le migliori squadre ed è una delle migliori realtà: veder giocare il Como è sempre molto piacevole. Le due squadre cercheranno di ottenere il massimo senza sotterfugi. Non sarà determinante. Dirà quali sono i valori di una classifica molto corta. Fabregas ha dato un’impronta importante a questa squadra: ha talenti molto interessanti e bravi, ma l’identità del gruppo è precisa. Predilige il risultato attraverso la prestazione e lo spettacolo, con varianti, come quella degli esterni al centro del campo, che propongono giocatori offensivi. Molto improntate sulla tecnica e sul palleggio”.
Ndicka e El Aynaoui.
“Ndicka sarà presente. Per i difensori da schierare, vedremo… Per El Aynaoui attendiamo la sentenza della Fifa. Sarà una giornata di campionato in cui chi ha giocato sabato ha potuto utilizzare i calciatori che andranno in Coppa d’Africa. Per noi è diverso. Attenderemo la Fifa”.
Le piacerebbe chiudere la carriera qui?
“Sì, mi piacerebbe… Ma non subito, non in fretta! (ride, ndr) L’impatto è stato positivo. Volevo fare un bel lavoro e pensavo che l’ambiente fosse quello giusto per poterlo fare, al di là di ciò che si dice in giro. Del fatto che Roma sia difficile, o che il mio arrivo non fosse benvoluto. Ma abbiamo fatto grandi passi in avanti. Dobbiamo essere ambiziosi, mai presuntuosi, e dobbiamo migliorarci molto. Tutte le società vogliono giocare per le zone alte della classifica, principalmente per motivi economici. Sono obiettivi appetibili per tutti e tutti sono ‘avvelenati’ per poter essere in alto. Noi non vogliamo essere ‘avvelenati’, ma coesi, compatti, tra la squadra, i tifosi e la società”.
Che cosa manca alla Roma rispetto alle prime?

“Diciamo che ci sono tutti gli ingredienti. Dobbiamo impastarli solo bene: c’è il pubblico, c’è una società facoltosa, si può fare uno stadio, far crescere una squadra… Se ci sono stati problemi ultimamente, è perché bisogna fare di più. Bisogna fare valutazioni giuste, per poi lavorare, migliorarsi. Ma le condizioni ci sono tutte. Non manca nulla”.
Dybala.
“Vediamo. C’è ancora l’allenamento di oggi. Come tutti, anche i più importanti devono stare molto bene, perché il calcio di oggi non permette condizioni precarie, sia mentali, sia fisiche. Le cose si vedono, nelle prestazioni come negli allenamenti. Quando sta molto bene, non c’è alcun dubbio”.
Ferguson.
“Non deve essere un giocatore da Gasperini, ma un giocatore alla Roma. Quello è importante. Vale così anche per gli altri. Devono essere utili per giocare a certe competizioni, certi livelli… La Roma è sopra a tutto. Quando le prestazioni sono utili alla squadra, si gioca”.
Serie A
Fiorentina-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Al Franchi si gioca una delle partite più tese del weekend, Fiorentina-Hellas Verona. Entrambe cercando la svolta stagionale e sarà battaglia vera.
Nessuna vittoria per i padroni di casa nelle prime 15 giornate, una sola invece per gli scaligeri che arrivano galvanizzato proprio da quella prestazione. Dopo l’Atalanta c’è voglia di trovare anche il primo successo esterno con l’ultimo che risale all’ultima giornata del campionato scorso.
Fiorentina-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Fiorentina (3-5-2): De Gea; Pongracic, Comuzzo, Ranieri; Dodô, Mandragora, Fagioli, Sohm, Parisi; Guðmundsson, Kean
Hellas Verona (3-5-2): Montipò; Nunez, Nelsson, Bella-Kotchap; Belghali, Niasse, Al-Musrati, Bernede, Frese; Giovane, Mosquera

Serie A
Udinese-Napoli, le formazioni ufficiali
Al Bluenergy Stadium continua la domenica di Serie A con Udinese-Napoli. Gli azzurri di Conte cercano il quarto successo di fila per mantenere la classifica.
Dopo la disfatta in Champions contro il Benfica, la squadra partenopea torna in campo in Friuli per continuare il cammino in campionato. Il primo posto a pari merito col Milan impone costanza e continuità nei risultati, che devono essere confermati anche contro i bianconeri. La sconfitta col Genoa brucia ancora e urge una reazione dopo i recenti risultati davanti al propio pubblico. Runjaic è chiamato a dimostrare la voglia e la fame di punti.
Udinese-Napoli, formazioni ufficiali
Udinese (3-5-2): Okoye; Kristensen, Kabasele, Solet; Zanoli, Piotrowski, Karlstrom, Ekkelenkamp, Bertola; Zaniolo, Davis
Napoli (3-4-3): Milinković-Savić; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Spinazzola; Neres, Hojlund, Lang

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