Serie A
Roma, Ranieri: “La squadra sta bene, domani sarà una partita difficilissima. Svilar vuole restare qui”
Il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida interna contro l’Hellas Verona.
Claudio Ranieri, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dalla sfida casalinga contro l’Hellas Verona di Zanetti. Importante per i giallorossi trovare i tre punti per continuare la corsa per l’ultimo posto valido per la qualificazione alla prossima Champions League.

MILE SVILAR GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, le parole di Ranieri
Com’è la situazione della squadra? Dovbyk ed El Shaarawy come stanno?
“Hanno fatto oggi allenamento differenziato. Come al solito, sceglierò tra stasera e domani mattina. La partita con il Verona è difficilissima perchè si sono quadrati a meraviglia. In pratica il terzo gol che hanno fatto nel girone di andata contro la Roma, lo riproporranno 10-15 volte. Dobbiamo stare attenti a quello. Non dobbiamo affondare nella loro ragnatela. Vogliamo far bene e vogliamo i tre punti. Ma sarà difficile”.
Stagione pesante dal punto di vista mentale. Come sta la squadra mentalmente e fisicamente? Sta accusando il ritmo?
“Sono sincero quello che hanno fatto i ragazzi è prodigioso. Fisicamente la squadra sta bene. Lo stato di forma non è ottimale. Prima si giocava a 2 tocchi, con leggerezza. Ora non lo stiamo facendo, merito anche della controparte (Juve e Lazio), ma dico che la squadra sta facendo il massimo e tira fuori il meglio che può. Cambiare? Sì, si può cambiare ma si deve avere il bilancino del farmacista”.
Svilar, com’è la situazione? Sta facendo molto bene e non ha paura che andando avanti in questa trattativa ci siano dei rischi?
“Non credo che ci siano rischi. Il procuratore fa il suo lavoro e noi il nostro, ma alla fine sono sicuro che si concluderà al meglio. Il ragazzo vuole restare”.
Dovbyk come sta? Come giudica la partita contro la Lazio? E’ colpa della squadra o la sua?
“Le colpe non ci sono. Lui si dovrebbe far vedere di più. La squadra dovrebbe servirlo quando lui si muove. La colpa è 50 e 50. Oltre al gol lui deve lottare, pressare, far vedere. Ci sta lavorando. Ancora io non è soddisfatto e neanche io lo sono. Mi deve dare di più”.
Qual’è la direzione del futuro? Lo scorso anno DDR parlava di mancanza di giocatori di gamba, lei quest’anno si è ritrovato questa squadra. La vede anche lei così?
“Ora pensiamo a quest’anno. Quello che ha detto Daniele è vero. Mancano giocatori di gamba. Noi per ora abbiamo fatto il massimo. Abbiamo giovani che devono crescere. Il gap con le 4-5 squadre è notevole. Lo vedono tutti. Anche chi non sa di calcio”.
Non è rimasto deluso da come ha subito il gol contro la Lazio?
“Deluso e molto arrabbiato. Dobbiamo lavorare di più. A volte ci manca la scaltrezza, la furbizia, l’essere determinati a non far entrare l’avversario nell’area di rigore. Tutta questione di carattere e allenamento. Ma alcuni momenti pensiamo di andare a prendere la palla da soli. No. Per cui dobbiamo ricompattare. Sono 9-10, i gol presi da calci d’angolo e punizione. Una squadra così non deve permettere tutto ciò”.
Su Pisilli?
“Lui ha fatto bene da quando sono venuto. In questo periodo era sceso molto di condizione. E’ normale e adesso si sta riprendendo. Quindi ha la stessa possibilità dei compagni. Non è questione del perchè ha firmato il contratto si è sentito sazio. Dà sempre tutto. Ma un allenatore si accorge se ad un giocatore gli vengono naturalmente oppure no. Un po’ e sarà il Pisilli che conosciamo tutti”.
Su Hummels…
“Lui è una colonna. Grande giocatore e io sono convinto che se lo metto dentro fa la sua prestazione”.
Obiettivo Champions League. I ragazzi ci credono?
“Lei scommetterebbe un euro sulla Roma in Chmapions? Lo vuole perdere! Siamo onesti eh. Se raggiungiamo la Chanpions League è perchè le altre sbrigano e noi facciamo meraviglie. Siamo onesti e seri. Diamo il massimo. alla fine vedremo quello che potremo fare. La squadra ha fatto una ripresa incredibile e non voglio prendere i meriti io eh. Teniamoci stretti questi ragazzi che stanno lottando con tutta la passione e voglia di far bene. Chiedo ai tifosi l’aiuto. Non dico che quello che riusciremo a fare dipenderà da loro. Ma sarà molto importante che loro capiscano la situazione che stiamo vivendo”.
Molti sono i tifosi che stanno seguendo la Roma. Lei parla con la società e fa presente che i tifosi…
I tifosi? Meritano il massimo. Meritano quello che la proprietà vuole raggiungere- Una squadra che possa lottare per vincere uno o più campionati. Come dico sempre Roma non è stata fatta in una nota. Aspettiamo che il mercato per noi possa essere più libero. E poi cercheremo di tirare su la rete e vedere che pesce abbiamo preso. Se c’è un pesce sughero e se c’è una spigola. Non fare i furbi”.
Su Soulè…I giocatori poi le chiedono di restare o si sono arresi?
“Hanno capito e rispettano la mia decisione. Soulè sta andando bene. Ve lo avevo detto all’inizio. Quando non giocava vi avevo detto che sarebbe stato il futuro della Roma. E’ un diamante grezzo e dobbiamo sgrezzarlo. Io sto cercando di afre il mio meglio. Chi arriverà, farà sicuramente meglio di me”.
Il mercato prossimo verte sulla caratteristica che prima ha detto, ossia ‘agonisticamente più furbi’?
“Sicuramente. Quando si va a scegliere un giocatore si vede l’uomo, è un aspetto molto importante. Se vai a prendere una testa matta che rovina lo spogliatoio spendi soldi e non combini niente. SE c’è una parità di valutazione, naturalmente chi è più cattivo e tenace in alcune circostanze, come quella delle palle inattive, sicuramente si sceglie quello là”.
Serie A
Torino, Baroni: “Chiaro che siamo contenti per la vittoria, per la classifica, la società, il presidente, i tifosi, il direttore, la squadra”
Il tecnico del Torino Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Sassuolo 1 a 0 a Reggio Emilia.
Il tecnico del Torino Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Sassuolo 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro gli emiliani, quanto conta questa vittoria e la porta inviolata per la settima volta.

MARCO BARONI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, Baroni: “Io ho sempre avuto fiducia nella squadra perché la vedevo lavorare”
Il tecnico del Torino Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Sassuolo 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro gli emiliani, quanto conta questa vittoria e la porta inviolata per la settima volta.
“Chiaro che siamo contenti per la vittoria, per la classifica, la società, il presidente, i tifosi, il direttore, la squadra, ma quello che mi rende più soddisfatto è come la squadra ha approcciato perché gli ho chiesto una partita di fiducia e lo abbiamo fatto andando a difenderci in avanti. Questo è quello che voglio. Il Sassuolo non riusciva a gestire la palla, abbiamo creato occasioni. Questo lo ha fatto per la nostra pressione non perché non fosse in giornata. Con questa prestazione è arrivata una prestazione importante e non dobbiamo scendere da questo livello”.
Quanto sono importanti prove come queste per i tifosi?
“È fondamentale e tocca a noi perché il Torino ha una storia bellissima. Il popolo granata è meraviglioso, dobbiamo essere noi a far scattare questa scintilla con le prestazioni e la dedizione. Ho detto alla squadra che chi indossa questa maglia deve sentirsi addosso il mantra ‘vogliamo gente che lotta’ come hanno cantato i tifosi”.
Questo è il settimo clean sheet stagionale…
“Io ho sempre avuto fiducia nella squadra perché la vedevo lavorare. Quando ci sono queste componenti è chiaro che il tuo lavoro può avere i frutti. Noi abbiamo fatto un percorso strano perché dopo alcune difficoltà la squadra si è trovata a fare risultati importanti. Vittorie importanti come la vittoria col Napoli, il pareggio a Bologna e forse contro il Como abbiamo perso 4 giocatori fondamentali e non eravamo pronti a sopperire in quel momento. La squadra poi si è sciolta negli ultimi minuti. Negli ultimi 33 anni solo questo Torino e un altro hanno fatto 7 clean sheet ma siamo la peggior difesa perché 4 partite hanno sporcato questo percorso. Con l’Atalanta in meno di 7 minuti abbiamo preso 3 gol, ma questa partita deve segnare un livello sotto il quale non si può scendere”.
Questa vittoria può essere un trampolino di lancio? Vlasic quanto è importante?
“Sì, può esserlo perché viene contro una squadra che gioca bene a calcio, ha fisicità, tecnica, e vinci con questa personalità, generosità. Vlasic ha messo dentro le due fasi, sta giocando bene da mezzala, sta dando un contributo importante però possiamo e dobbiamo crescere”.
Gli ingressi di Ilic e Simeone hanno spaccato la partita…
“Sì, ci serviva, era anche preventivata. Duvan era più sporco oggi, ma fa parte del recupero, è stato fermo a lungo. C’era lo spazio per andare a far male a loro e credo che chi è andato dentro ha fatto bene. Anche Ilic che ha tanta qualità, ogni tanto si smarrisce ma io lo voglio riprendere perché può dare ancora molto. Tameze ha fatto una grandissima partita, non voleva uscire ma aveva i cramp. Non potevo rischiare perché lì abbiamo due assenze. Bene dai, ci serviva questa personalità e questo atteggiamento nella gara”.
Serie A
Sassuolo, Grosso: “Per me oggi è una partita con poche occasioni da gol”
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Torino per 1 a 0 a Reggio Emilia.
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Torino per 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro i granata, quanto hanno pesato le assenze e se era rimasto soddisfatto dalla prova dell’attacco neroverde.

FABIO GROSSO PUNTA IL DITO ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Sassuolo, Grosso: “Nella ripresa abbiamo creato diverse occasioni, abbiamo avuto il pallino del gioco”
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Torino per 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro i granata, quanto hanno pesato le assenze e se era rimasto soddisfatto dalla prova dell’attacco neroverde.
È un passo indietro per le assenze o un passo indietro e basta? “Per me oggi è una partita con poche occasioni da gol, nel primo tempo siamo entrati timidi e con ritmi diversi da quelli che esaltano le nostre caratteristiche, nonostante questo la gara è rimasta equilibrata. Nella ripresa abbiamo creato diverse occasioni, abbiamo avuto il pallino del gioco, ma poi in una gara così equilibrata l’episodio ti incanala la gara e poi non abbiamo avuto la forza anche per merito degli avversari di rimettere in piedi la partita”.
Le assenze contemporanee di Pinamonti, Thorstvedt, Berardi non hanno pesato tanto? “Non è la cosa che mi piace sottolineare perché nel pre-partita ho detto una cosa che confermo oggi: noi vogliamo che rientrino i nostri ragazzi ma quando ci sono delle assenze ci sono delle opportunità per gli altri e noi oggi avremmo potuto prenderla meglio perché c’erano i presupposti per fare una partita diversa da quella che abbiamo fatto, soprattutto nella prima frazione. La gara è rimasta sempre in equilibrio e lo spunto di questa gara è che quando non sei in grado di esprimere il tuo potenziale siamo rimasti in partita, il dettaglio di quella situazione ha spostato questo equilibrio e ha fatto sì che loro vincessero questa gara. Un’altra esperienza che ci deve dare degli insegnamenti”.
È rimasto comunque soddisfatto del reparto offensivo? Perché ha tolto Volpato e Laurienté? “Sono scelte che uno cerca di fare in maniera ponderata, avere delle energie fresche in determinati momenti della gara. Mi piace avere una coerenza che uso per portare avanti il nostro percorso, per me in panchina c’erano dei ragazzi che avrebbero potuto portare energia perché oggi non è mancata l’attenzione, la concentrazione, determinati episodi avremmo potuto farli meglio. L’analisi generale più che del dettaglio, pongo l’attenzione che negli altri momenti con tanti ragazzi avremmo potuto esprimere meglio e non lo abbiamo fatto”.
Matic un po’ sottotono… “Per valorizzare i giocatori offensivi devi essere bravo a partecipare e a metterli in moto, quando sei poco incisivo non è demerito dei giocatori offensivi, li devi mettere in condizione. Matic è un giocatore talmente forte che fa uno sport di squadra con 10 compagni, vengono esaltate le sue caratteristiche se la squadra ha i giri giusti”.
Serie A
Ultim’ora Fiorentina: De Gea è il nuovo Capitano
Fiorentina – Scelta a sorpresa di Vanoli in una sfida delicata per i viola: fascia al portiere spagnolo, ma Ranieri resta titolare.
La prima sorpresa di Fiorentina-Udinese arriva ancor prima del fischio d’inizio. In una gara cruciale per i viola, soprattutto in ottica salvezza, Paolo Vanoli decide di non stravolgere l’assetto tattico, ma di intervenire su un simbolo: il capitano.
Luca Ranieri scende regolarmente in campo dal primo minuto, ma senza la fascia al braccio. Al suo posto, almeno per questa partita, il ruolo di capitano viene affidato a David De Gea, uno dei giocatori più esperti e carismatici dell’intera rosa viola.
Cambiano le gerarchie in casa Fiorentina?
Ranieri ha rappresentato un punto di riferimento in questo complicato avvio di stagione, ma il suo ruolo era finito sotto osservazione nelle ultime settimane. A pesare, anche l’episodio della gara contro il Lecce, quando il difensore aveva protestato in maniera troppo accesa per un rigore non concesso, attirando critiche e attenzioni.

LUCA RANIERI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Non a caso, pochi giorni fa lo stesso Ranieri aveva ammesso quanto fosse difficile indossare la fascia in un momento così delicato per la squadra. Da qui la decisione di Vanoli, che sembra voler alleggerire la pressione affidando la leadership a De Gea.
Resta ora da capire se si tratti di una scelta temporanea o di un cambio definitivo, e se la decisione sia stata condivisa con società e giocatore. Non è escluso, infine, che la fascia possa ruotare nelle prossime partite. Intanto, contro l’Udinese, la Viola volta pagina, affidandosi all’esperienza del suo portiere.
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