Serie A
Roma: le tappe della rinascita giallorossa
I prossimi saranno 30 giorni di fuoco quelli che la Roma dovrà vivere fino al 9 Gennaio 2022. Tra un pandoro ed un brindisi di buon anno la squadra dello Special One dovrà giocare contro Spezia, Atalanta e Sampdoria a Dicembre per poi iniziare con Milan e Juventus il nuovo anno. Una serie di partite di cui due sulla carta più abbordabile e tre con squadre di grande livello.
Nel dettaglio
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Incontri che la squadra giallorossa non vince ormai da tanto, troppo, tempo. Con la fine del 2021 terminerà anche il girone di andata, e così potremo fare un primo bilancio sulla squadra allenata dal portoghese e capire quali saranno i reali obiettivi della stagione. All’inizio della stagione si era partiti con l’idea di poter lottare concretamente per raggiungere il quarto posto, che servirebbe per la Champions League che ormai a Trigoria manca da tre anni. E’ inutile però nascondere che si sapeva benissimo che questo traguardo sarebbe stato molto difficile.
Diverse squadre sono tecnicamente e come profondità di rosa superiori anche per averlo dimostrato negli ultimi due/ tre anni come: Inter, Milan, Napoli, Atalanta oltre alla Juventus. Al giro di boa però le cose non sono andate proprio come ci si augurava, infatti, per adesso i primi verdetti lascerebbero fuori dai primi quattro posti squadre come la Juventus di Allegri, la Roma di Mourinho e la Lazio di Sarri.
La compagine dei Friedkin ha fatto una prima parte di campionato molto altalenante e piena di sconfitte, anche se è un progetto iniziato da pochi mesi e quindi avrà ancora bisogno di diverso tempo per portare i frutti sperati. La sessione di mercato di Gennaio speriamo potrà portare quei correttivi che aiuteranno i capitolini a rimescolare le carte delle prime posizioni in classifica avendo una rosa non solo più ampia e adeguata in tutti i reparti, ma dando all’allenatore la possibilità di fare un gioco più fluido e più riconoscibile alternandolo alle giocate dei singoli.
Serie A
Tardelli: “Basterebbe ammettere l’errore”
L’ex campione del mondo ’82 Tardelli ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport. L’ex Inter e Juventus ha parlato della questione Acerbi-Juan Jesus, rimarcando l’importanza delle iniziative contro il razzismo.
Le parole di Tardelli
Questione Acerbi-Juan Jesus
“I calciatori sono sotto i riflettori e dovrebbero essere esempi di educazione, quante volte lo sentiamo ripetere? Basterebbe avere la forza di dire “ho sbagliato” e non “sciacquatevi la bocca” come ho letto sui social”.
E’ una decisione giusta?
“Diciamo che nell’ultimo periodo sono state emesse delle condanne particolari da parte della giustizia sportiva. Sinceramente, credo che Acerbi abbia commesso una sciocchezza perché è un bravo ragazzo e un professionista serio. Ma penso anche che una sciocchezza più grande l’abbia commessa chi l’ha giudicato. Però è solo una mia idea”.
Qualcuno ne esce pulito?
“Non tutti. Juan Jesus aveva sistemato tutto, perdonando Acerbi già in campo. Lui è il vero vincitore”.
La corsa scudetto della Juve.
“A un certo punto ci hanno creduto, ma oggettivamente la distanza con l’Inter era e resta enorme”.
Sulla stagione dell’Inter.
“Si sono mossi bene sul mercato e Inzaghi è stato bravissimo. Peccato per la Champions a Madrid, ma hanno buttato la qualificazione nella gara d’andata a San Siro”.
Serie A
Cagliari: Ranieri ritrova due giocatori fondamentali
Cagliari: continuano gli allenamenti in casa rossoblù in vista del match contro l’Hellas Verona di Marco Baroni. Match in programma Lunedì alle ore 15.00
Continua il lavoro in casa Cagliari in vista del match di Lunedì contro l’Hellas Verona.
Nella giornata di oggi mister Claudio Ranieri avrà a disposizione quasi l’intero gruppo, tranne Gianluca Lapadula che riprenderà gli allenamenti domani mattina.
Il tecnico ha recuperato sia Luvumbo che Gaetano, entrambi al lavoro anche ieri con il resto del gruppo.
Ancora ai box Yerry Mina, che invece continua a lavorare a parte
Serie A
Inter, auguri al jolly della difesa Benjamin Pavard
Oggi si festeggia un compleanno in casa Inter: quello di Benjamin Pavard, nato in Francia il 28 marzo di 28 anni fa. Ecco qualche curiosità sul difensore.
Il difensore dell’Inter Benjamin Pavard è nato il 28 marzo 1996 a Maubeuge. Cresciuto a Jeumont, ha iniziato la carriera nel settore giovanile del Lille, per poi trasferirsi allo Stoccarda in Germania nel 2016, ottenendo una promozione in Bundesliga.
Nel 2018 ha vinto la Coppa del Mondo con la Francia prima di passare al Bayern Monaco nel 2019 e, successivamente, all’Inter.
Soprannominato Benji l’Interista, in passato ha segnato anche contro l’Inter in Champions League, indossando la maglia del Bayern Monaco. Alla fine dello scorso anno, Pavard è stato costretto in panchina da un infortunio di lieve entità (una lussazione della rotula, ndr).
Questa stagione, per lui, in maglia nerazzurra ha totalizzato 25 presenze e due assist.
Per lui, come ha svelato in un’intervista a DAZN tempo fa, il pallone è un affare di famiglia: “Mia madre giocava a basket, io giocavo con lei ma con i piedi e così mi ha iscritto subito in una squadra di pallone insieme a mio papà che era il mio allenatore.
Ho iniziato a 4-5 anni. Se non fossi diventato calciatore? Forse sarei diventato un barbiere. Non saprei davvero, ma mi sono sempre piaciuti i capelli. Ma non ci ho mai pensato”.
Nel tempo libero, Pavard pratica yoga, ama ascoltare musica, guardare le serie tv e le partite di tennis.
Il suo idolo nerazzurro? Javier Zanetti.
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