Serie A
Roma-Genoa, la sfida 3-1 [diretta]

Dopo la sfida del girone di andata, pareggiata all’ultimo secondo, è tempo di Roma-Genoa. Una partita nel segno di Dovbyk.
Genova, 15 settembre 2024. La Roma è in vantaggio, ma poi al 96′ viene beffata in extremis da Koni De Winter, che segna il gol del pareggio.
Oggi, a Roma-Genoa, i giallorossi scendono in campo rinnovati rispetto allo scorso autunno, con un nuovo allenatore e tutte le intenzioni di portare a casa i fatidici 3 punti.
È parecchio cambiato anche il Genoa, che come l’avversaria ha cambiato tecnico – da Gilardino a Vieira – ed è a un solo punto in classifica dalla Roma (23 punti).
Viviamo insieme le emozioni di questa partita, che significa tanto per entrambe le compagini in campo.
Roma-Genoa, il primo tempo
Il primo pallone spetta alla Roma, ad Artem Dovbyk. Appena entrati nel secondo minuto la Roma trova la sua prima occasione con Saelemaekers, che finisce troppo esterna.
Il pallone resta in possesso della Roma che prova a costruire dal basso con Hummels ma poi finisce in mano al Genoa.
Il primo fallo della partota, al 6′, coinvolge Koné. Poco dopo Dovbyk finisce a terra.
All’8′, Frendrup commette fallo su Paulo Dybala: la Roma guadagna la prima punizione del match. L’argentino calcia un tiro sontuoso, che finisce all’incrocio dei pali.
Al 14′ Angelino e Dovbyk provano a costruire una palla gol ma il pallone finisce in possesso rossoblu.
La Roma si guadagna un corner: sul punto di battuta è Paredes, ma il pallone termina tra le mani del portiere del Genoa.
A conquistare il primo giallo della partita è Vasquez per un fallo tattico su Mancini al 18′. Punizione per la Roma.
Al 21′ arriva una conclusione pericolosissima di Hummels che, però, finisce altissima sulla traversa.
Al 24′ si accende il Genoa, finora piuttosto opaco, finché non perde palla in favore della Roma. Ed è qui che Dovbyk assesta una zampata direttamente in porta e segna il primo gol della partita! È 1-0.
Il Genoa prova a riprendersi il possesso palla, ma diversi errori riconsegnano spesso il pallone nei piedi dei giallorossi.
Al 29′ Bani è a terra. Al 31′ esce dal campo per sospetto infortunio. Al 32′ viene sostituito da Sabelli.
Al 32′ sulla punizione battuta da Moretti, segna il gol del pareggio Masini.
La partita cambia ritmo, la Roma appare più infiacchita. Al 36′ è possesso rossoblu, con Pinamonti che finisce a terra e viene soccorso dallo staff medico.
Al 40′ è caos: a terra Pellegrini e Zanoli. Il capitano giallorosso esce temporaneamente dal campo.
Al 43′ il Genoa ci crede ma il pallone viene salvato da Paredes e riconsegnato alla Roma.
Al 45′ un fallo su Dybala regala ai padroni di casa una nuova punizione, destinata a essere battuta da Paredes, parata dal portiere e quindi ribattuta sempre dall’argentino.
Sono due i minuti di recupero, ma non servono a sbloccare la situazione, fissa sull’1-1.
Questo è stato un primo tempo privo di grandi emozioni, nel quale entrambe le squadre hanno tentato di mantenere o conquistare il possesso palla e costruire verticalmente. Una sostituzione per Vieira, nessuna per Ranieri.
Il secondo tempo
Il secondo tempo inizia con un cambio giallorosso: fuori Pellegrini e dentro El Shaarawy.
Un fallo su Dybala vale una punizione, calciata da Paredes, che finisce lontana e viene intercettata dai rossoblu.
Al 53′ il gioco si fa serrato, con entrambe le squadre intente a conquistare rimesse laterali e guadagnare terreno.
Al 54′ il Genoa rimedia una punizione che viene trasformata quasi in contropiede da El Shaarawy.
Grazie a Saelemaekers, al 56′, la Roma conquista un corner. A calciare è Dybala l’azione si interrompe poco dopo perché Sabelli finisce a terra: viene ammonito Paredes per una gomitata.
Non viene fischiato un rigore per fallo di mano: tutto l’Olimpico fischia. Poco dopo El Shaarawy fa esplodere la Curva Sud segnando il secondo gol giallorosso.
Al 62′ si concretizza un’occasione d’oro per la Roma, ma Dovbyk non riesce ad arrivare su un pallone appena troppo lungo.
Al 65′ il Genoa non riesce a sfruttare l’occasione di un corner, con un tiro di Masini che finisce altio sulla porta.
Esce Thorsby ed entra Ekhator, esce Zanoli ed entra Venturino.
Al 72′, il fallo su El Shaarawy in area di rigore non viene fischiato e l’Olimpico protesta ancora. Poco dopo un auto gol di Leali porta il risultato sul 3-1!
Due sostituzioni per la Roma: fuori Saelemaekers e Hummels, dentro Celik e Pisilli.
All’81’, dopo diversi minuti di passaggi infruttiosi, la Roma riesce a difendere il fortino della porta e a correre nella metà campo avversaria, dove Pisilli fallisce quello che sarebbe stato un bel gol.
A questo punto della partita, una grafica mostra che Masini, con oltre 11 km percorsi, è il giocatore che ha corso di più: tra i primi 6, per la Roma, figura solo Koné.
Sostituituzioni importanti per la Roma: fuori Dybala e Dovbyk, dentro Soulé e Shomurodov. Nel frattempo
Per il Genoa esce Moretti ed entra Kasa.
L’uzbeko giallorosso si fa sentire all’87’, dove tenta una conclusione precisa ma debole che finisce tra le manone di Leali.
Il recupero è di 4 minuti: la Roma deve difendere a tutti i costi il cospicuo vantaggio.
Al 93′ Soulé riesce quasi a segnare il gol del 4-1.
Poi il triplice fischio e cala il sipario sul trionfo della Roma.
Serie A
Empoli, Kouamé: “Io ho tanta voglia, e l’ho sempre messa in campo”

Oggi è il giorno della presentazione all’Empoli di un nuovo innesto della squadra toscana: Christian Kouamé. Ecco che cosa ha detto in conferenza stampa.
Ecco le prime dichiarazioni dell’ivoriano da giocatore dell’Empoli:
Che ne pensa dei compagni Esposito e Colombo?
“Esposito l’ho visto da fuori e ha tanta qualità. Coi suoi gol ha dato molto alla squadra. Anche Colombo è un giocatore forte, ora che sono arrivato anche io dobbiamo essere noi tre ad aiutare la squadra”.
Come mai ha lasciato la Fiorentina?
“All’inizio del mercato mi hanno chiamato in tanti. A me piace competere, mi è piaciuta la scelta di Empoli perché rimango vicino a casa. Spostarmi sarebbe stato difficile. L’Empoli mi aveva cercato spesso nel passato, poi parlando con il mister non ho esitato a venire qua.
Firenze è casa mia, mi sono sempre trovato bene, è una società che mi ha dato fiducia, che mi ha permesso di giocare in Europa, di andare in Nazionale e vincere la Coppa d’Africa“.
Quanta voglia ha di far vedere quello che vale?
“Io ho tanta voglia, e l’ho sempre messa in campo. Voglio dimostrare il mio valore e ho tanta voglia di giocare per questa squadra e i miei compagni”.
Ritrova una persona importante per la sua vita, Alessio Vignoli.
“Sì, lui mi ha dato tanto, mi ha fatto sentire appartenente alla sua famiglia. Ho vissuto tre anni da lui, per me rappresenta tanto, è una persona che porto nel cuore”.
Lei è arrivato dopo la sconfitta contro la Juve, che umore ha trovato?
“Dopo la sconfitta ho trovato i ragazzi con voglia, hanno dimenticato la sconfitta. Ho visto il primo tempo e hanno giocato benissimo, poi gli episodi hanno cambiato la partita. Sono dei grandi lavoratori, seri, e hanno tanta voglia di rifarsi. Si sono messi subito nella testa che c’è la prossima partita da giocare”.
Può giocare assieme a Colombo ed Esposito?
“Sì, possiamo, il mister non mi ha detto nulla ma sono io che devo capire come giocare con Colombo ed Esposito. Devo affrettarmi a farmi capire”.
Serie A
Danso: tra l’incubo delle visite mediche e il mancato approdo in Serie A

Kevin Danso nonostante il doppio interesse di Roma prima e Juventus poi nelle ultime due finestre di mercato, sceglie la Premier preferendo il Tottenham.
Lo scorso 28 agosto, in pieno mercato estivo, sbarcò a Roma per svolgere le consuete visite mediche Kevin Danso, a fronte di un accordo raggiunto tra le società sulla base di 22 milioni di euro più 3 di bonus. Successivamente dell’affare non se ne fece più nulla, fattore che che scaturì nella dirigenza del Lens una reazione lapidaria, esplicata al meglio nel comunicato che riesce in maniera esemplare a spiegare i motivi del mancato trasferimento lasciando spazio anche ad un leggero velo di dissenso da parte della società francese:
“Kevin Danso rimane al Lens, si sono interrotte le trattative con la Roma dopo aver raggiunto l’accordo. La lunga interpretazione di una visita medica è stata la causa di questo trasferimento interrotto. Ora il club va interrogandosi sulle ragioni di fondo della mancata validazione di questo movimento per un giocatore attentamente monitorato e che ha inanellato stagioni con più di 30 partite sia sui campi francesi che su quelli internazionali. Manteniamo la massima fiducia nel nostro pilastro difensivo, avremo il piacere di sottoporlo a un adeguato protocollo prima di fargli vestire nuovamente i nostri colori”.
Dunque quell’affare che sembrava ormai concluso, non avvenne mai. Con l’accordo tra Roma e Lens che cadde appunto nel dimenticatoio, e la dirigenza giallorossa che reagì impulsivamente comprando Hummels ed Hermoso, già salutato durante quest’inverno in direzione Bayern Leverkusen.
Danso alla Juventus
Diversa finestra di mercato ma la storia non cambia: una squadra italiana, la Juventus, si interessa al difensore classe ’98 austriaco (paese solamente nativo dato che si trasferì in Inghilterra all’età di 6 anni crescendo calcisticamente nelle academy del Reading) ma ancora una volta, nonostante un previo accordo tra le parti, dell’approdo di Danso in Seria A non se ne fa nulla.
Infatti la dirigenza guidata da Giuntoli prima di virare su Kelly, aveva raggiunto un accordo ben più vantaggioso con la dirigenza del Lens. Sulla base di un prestito oneroso per tre milioni di euro più altri eventuali bonus legati alle prestazioni del giocatore. Sembrava orami cosa fatta, con il difensore che aveva già rifiutato Wolverhampton, Rennes e Wolfsburg pur di trasferirsi in bianconero. A fare lo scherzetto alla Juventus questa volta non furono però le visite mediche ( o quache esame di cittadinanza non passato) ma bensì le solite sirene inglesi del Tottenham, che soffiarono così da sotto il naso Danso alla Juventus con un offerta di 25 milioni di euro. Gli Spurs infatti forti della volontà di voler acquisire il giocatore a titolo definitivo (dopo il secco no ricevuto da Tomori) riuscirono così a far strappare il precedente accordo tra Juve e Lens. La scelta del giocatore fu fondamentale, dettata oltre che dal fascino di ritornare lì dov’era cresciuto, anche dalla grande emergenza infortuni nel ruolo (data l’assenza di Drăgușin, Romero e Udogie) che gli garantirà almeno per le prime settimane la titolarità.

Ange Postecoglou Manager of Tottenham Hotspur embraces Son Heung-Min #7 of Tottenham Hotspur after the Premier League match Manchester City vs Tottenham Hotspur at Etihad Stadium, Manchester, United Kingdom, 3rd December 2023
(Photo by Conor Molloy/News Images)
Serie A
Lazio, Fabiani: “Oggi siamo soddisfatti di aver fatto alcune scelte, non erano semplici e ci stanno dando delle soddisfazioni”

Il ds della Lazio Angelo Fabiani ha parlato oggi in conferenza stampa alla presentazione ufficiale dei nuovi acquisti biancocelesti.
Il ds della Lazio Angelo Fabiani ha parlato oggi in conferenza stampa alla presentazione ufficiale dei nuovi acquisti biancocelesti Arijon Ibrahimovic, Oliver Provstgaard e Reda Belahyane.

IL DIRETTORE SPORTIVO DELLA LAZIO ANGELO MARIANO FABIANI PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, Fabiani: “Ero super tranquillo. La lista la consegneremo a breve, sono state fatte delle riflessioni con l’allenatore.”
Il ds della Lazio Angelo Fabiani ha parlato oggi in conferenza stampa alla presentazione ufficiale dei nuovi acquisti biancocelesti Arijon Ibrahimovic, Oliver Provstgaard e Reda Belahyane. Si è parlato pure dell’operazione Pellegrini e un confronto con il Milan e la Juventus rinforzate.
Provstgaard da noi era già attenzionato
“Il 25 agosto in una gara di Superliga mandai a vedere Provstgaard, questo sta a significare che era un giocatore da noi già attenzionato e che avevamo scovato tra i tanti profili che osserviamo durante lo scouting. È chiaro che poi va visto dal vivo, quello che fa vedere il video non dà mai la completezza. Lo mandai a vedere ad agosto da un nostro osservatore e ci confermò le nostre percezioni sul giocatore.”.
Chi sarà tra i nuovi nella lista UEFA?
“Ero super tranquillo. La lista la consegneremo a breve, sono state fatte delle riflessioni con l’allenatore. Non bisogna alterare equilibri che fin qui hanno fatto la differenza all’interno dello spogliatoio. Più tardi saprete i calciatori messi in lista UEFA”.
Operazione Pellegrini
“È un’operazione estremamente complessa perché dovrebbe essere trasferito alla Juventus, con la Juve che poi dovrebbe cedere definitivamente il giocatore. La vedo una soluzione abbastanza difficile e complicata, atteso che ufficialmente non abbiamo avuto nessuna richiesta. Di ufficiale non abbiamo ricevuto nulla”.
Con Milan e Juventus rinforzate più complesso entrare in Champions League?
“È una domanda difficile, alla 23esima giornata siamo in un’ottima posizione. Abbiamo iniziato un ciclo triennale, non si potrà valutare questo ciclo in pochi mesi ma in almeno tre anni. Oggi siamo soddisfatti di aver fatto alcune scelte, non erano semplici e ci stanno dando delle soddisfazioni. Mi auguro che questo avvio di campionato possa confermare tutto quello fatto fino ad oggi. Altre squadre si sono rinforzate, ma io devo guardare in casa Lazio. Se le altre sono ricorse in maniera massiccia sul mercato evidentemente non ha funzionato qualcosa”.
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