Serie A
Roma, Baldanzi: “De Rossi mi ha dato l’onore di giocare qui. L’amore che vedi ogni giorno nei tifosi è meraviglioso”.
Tommaso Baldanzi ha rilasciato un’ intervista a Sky Sport Insider. Il trequartista della Roma, ha parlato del suo percorso in giallorosso, soffermandosi su due allenatori.
Dopo un avvio di stagione terribile, la Roma, da quando a guidarla c’è Claudio Ranieri, ha ritrovato continuità di gioco e risultati. I giallorossi, nonostante l’uscita dalle coppe, sono riusciti a rimontare in campionato fino alla parte alta della classifica.
Con l’infortunio di Paulo Dybala,in queste ultime 9 gare della stagione, avrà sempre più spazio sulla trequarti Tommaso Baldanzi. Il classe 2003, alla sua seconda stagione nella Capitale, ha raccontato ai microfoni di Sky Sport la sua esperienza alla Roma, le sue ambizioni e il suo rapporto con Daniele De Rossi e Claudio Ranieri. Di seguito le sue dichiarazioni:
Come giudichi la tua stagione e il tuo processo di crescita?
“Sto molto bene, sento che sto crescendo, sto migliorando tantissimo le mie prestazioni e voglio continuare così. Ma posso sicuramente fare di più e migliorare in termini di gol e assist. Però a me piace anche molto giocare con la squadra, divertirmi insieme ai compagni e ora mi sento contento del percorso e soprattutto dell’andamento generale della squadra”.
Il passaggio da Empoli alla Roma.
“Non ho trovato molte difficoltà, perché sia con il gruppo che con gli allenatori mi sono sempre trovato molto bene. I primi mesi sono stati un po’ di ambientamento, perché passare da una realtà totalmente diversa a qui è non è stato facilissimo, però è stato tutto molto veloce”.
Il tuo rapporto con Ranieri e l’impatto che ha avuto nello spogliatoio.
“Non so come abbia fatto, però è riuscito a toccare le corde giuste non solo a me, ma un po’ a tutti i giocatori. È riuscito a stimolare tutti, è un grandissimo allenatore. È stato bravissimo e ora siamo molto felici di aver trovato continuità e vogliamo continuare così fino alla fine della stagione”.
Che cosa ti ha lasciato De Rossi?
“Mi ha dato dato tantissimo. Mi ha portato alla Roma e mi ha dato l’onore di giocare in una squadra così prestigiosa e ha inciso nella mia crescita. A lui piacevo molto come mezzala offensiva e mi ha aiutato a migliorarmi in quella posizione, anche quando neanch’io ci credevo tanto”.
Giocare e imparare da un campione come Dybala.
“Da lui, e anche dagli altri campioni che abbiamo in squadra, posso imparare ogni giorno anche solo guardando. Io e Paulo abbiamo un rapporto bellissimo, è una persona bravissima e umile. Stando vicino a lui e potendoci giocare insieme posso crescere e imparare facilmente”.

TOMMASO BALDANZI PENSA ALL’EUROPA LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
tu, Dybala, Soulé e Dovbyk, c’è affinità fra di voi in campo?
“Io sto lavorando molto sulla fase difensiva e sul poter giocare su entrambe le fasce per poter stare in campo con loro. Anche se siamo tutti mancini, possiamo giocare insieme senza problemi. Quando hai tanti giocatori forti in quel ruolo, penso che ci si debba anche un po’ adattare a fare altro, anche se ti piace meno”.
Nel calcio moderno la struttura fisica e la potenza hanno un peso sempre maggiore: per te è stata una motivazione extra?
“Sì, è stata una bella motivazione, mi è sempre piaciuto scontrarmi con quelli più grossi e penso sia una motivazione anche per i ragazzi più piccoli che iniziano a giocare. È vero, il calcio va un po’ in quella direzione, però ci sono tantissimi giocatori di talento ‘piccolini’ che riescono a tener botta e a fare strada. Sono convinto che sarà ancora così”.
Hai iniziato a giocare ascoltando il nonno.
“Sì, mio nonno era molto innamorato di questo sport. Mi ha trasmesso lui l’amore per il calcio e ho iniziato a giocare con lui. Oggi per me essere qui, in un club così storico, è motivo di grande orgoglio anche per lui”.
Come si è ritrovato il gruppo dopo un’inizio difficile?
“Tutti noi dovevamo un po’ ritrovare noi stessi, capire le nostre qualità, che secondo me sono tante, e dimostrarle. Ci siamo riusciti, sicuramente con l’aiuto del mister, ma credo che la cosa più bella in questo è stato il gruppo, perché è sempre stato unito e ha sempre cercato di trovare una soluzione. All’inizio non ci siamo riusciti, siamo peggiorati, abbiamo fatto male, però piano piano tutti insieme siamo riusciti a uscire da quella situazione”.
Ora qual è l’obiettivo stagionale?
“Non ci poniamo limiti. Vista la nostra partenza, non abbiamo un obiettivo ben chiaro, però alla luce degli ultimi risultati vogliamo provare a vincere più partite possibili. Pensando una partita alla volta possiamo levarci delle belle soddisfazioni”.
Il calore dei tifosi è da sempre uno dei punti di forza della Roma.
“È una cosa incredibile, bellissima. L’amore che vedi ogni giorno nei tifosi della Roma è meraviglioso. Lo dimostrano ogni domenica, ogni partita… te lo senti proprio dentro. La partita in casa contro il Bilbao è stata bellissima a livello di tifo, stratosferica. I tifosi ci danno una grandissima mano, è più facile spingere e giocare con un tifo del genere. Vogliamo ripagare il loro sostegno finendo al meglio la stagione”.
Serie A
Sassuolo-Fiorentina, le formazioni ufficiali
A pochi minuti dal fischio d’inizio di Sassuolo-Fiorentina, sono state diramate le formazioni ufficiali che scenderanno in campo al Mapei Stadium alle 15.
Alle 15, al Mapei Stadium, Sassuolo e Fiorentina apriranno la 14° giornata di Serie A in una sfida tra due squadre in cerca di riscatto. I neroverdi, reduci dalla sconfitta contro il Como, vogliono ritrovare un successo che in casa manca dalla partita contro l’Udinese del 28 settembre.
Dall’altra parte c’è una Fiorentina ancora a caccia della prima vittoria in campionato, un dato che pesa e che rende la trasferta di Reggio Emilia un passaggio chiave per il presente e il futuro della squadra di Vanoli.

L’URLO ESULTANZA DI FABIO GROSSO ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Sassuolo-Fiorentina, le formazioni ufficiali
Sassuolo (in attesa):
Fiorentina (in attesa):
Serie A
Cagliari, Pisacane: “Mina non è disponibile. Con la Roma serve vincere i duelli”
Il tecnico del Cagliari Fabio Pisacane ha parlato in conferenza stampa alla viglia del match in programma domani alle 15:00 contro la Roma di Gasperini.
La squadra sarda è reduce da due ottime prove sul campo della Juventus e del Napoli, dove non ha raccolto ciò che meritava. I rossoblu in campionato hanno bisogno di punti e domani all’Unipol Domus arriverà la Roma. Della partita e della situazione del Cagliari ha parlato il tecnico Fabio Pisacane in conferenza stampa.
Cagliari, le parole di Pisacane

Tifosi, Fans, Supporters of Cagliari Calcio during Italian soccer Serie B match Cagliari Calcio vs AC Pisa at the Unipol Domus in Cagliari, Italy, November 12, 2022 – Credit: Luigi Canu
Mister facciamo un passo indietro sulla Coppa Italia e sulla situazione infortunati…
“Rimane l’amarezza per essere uscito ai rigori. Eravamo sul pezzo, ad undici metri dalla qualificazione, avremmo voluto regalare una gioia ai tifosi. In uno stadio del genere, fare una partita di grande sacrificio, ti fa ben sperare per il futuro. Mi auguro che domani potremo continuare su questa scia. Vogliamo, al netto dell’avversario, tornare alla vittoria. Infermeria? Mina è in personalizzato, in questo momento non è disponibile. Rimangono a casa Zé Pedro, Mazzitelli, Felici, Belotti”.
Quanto l’infortunio di Felici condizionerà la gara contro la Roma?
“Per Felici è un gran peccato, perdiamo un ragazzo con la voglia di spaccare il mondo. Sono momenti che pesano sulle scelte e sul lavoro. Ma mi piace pensare positivo. Spero che con questo infortunio si possa chiudere un momento complicato. Giocare contro Gasperini? Un’emozione. Esordii in A contro la sua Atalanta, una squadra che è stata fondamentale per il nostro calcio. Sarà un piacere abbracciarlo”.
Contro il Napoli c’è stato l’esordio di Rodriguez. Come ha trovato il ragazzo?
“Rodriguez è uno scugnizzo, sapevamo che non avrebbe tradito le attese. Viene da un paese dove è abituato a giocare. Ha sangue freddo ed è un ragazzo che secondo me può essere il futuro del Cagliari. Avere un giocatore del genere dà lustro al settore giovanile e ai nostri talent scout. Domani potrebbe partire titolare”.
State già pensando al mercato e avete già qualche idea per gennaio?
“Con la società siamo in sintonia sulla questione mercato. In questo momenti però preferisco concentrarmi sulle gare. Io mi sto concentrando sul ritrovare la vittoria e regalare la vittoria ai nostri tifosi”.
Questa che sta andando a concludersi è stata una settimana intensa. Come valuta anche la risposta avuta dalle seconde linee?
“Non posso condannare le seconde linee per la gara di Napoli. Hanno fatto una buona gara, sia Kiliçsoy, che Rodriguez, così come Di Pardo, Pavoletti e Luvumbo. Non meritavamo quell’epilogo. Hanno messo minutaggio nelle gambe e sono soddisfatto. Questa è stata una settimana intensa sì, ma abbiamo lavorato con lo staff per essere sempre al 100%”.
Il calendario delle partite, può mettere in difficoltà la squadra?
“Sappiamo qual è il nostro obiettivo. Cerchiamo sempre di essere positivi. Sappiamo che non possiamo giocare un torneo da parte sinistra della classifica. Qualora domani non dovessimo vincere penseremo al riguardo. Ma ciò non toglie che dobbiamo fare i conti con la realtà. Affronteremo un avversario importante e dovremo cercare di affrontare la tempesta in maniera verticale”.
Come si affronta la Roma?
“Mettendo i ragazzi nelle condizioni di vincere più duelli. Domani dovremo fare attenzione a questo punto, mettere il 100% nella parte difensiva ed il 110% in quella offensiva. La Roma ha tantissima qualità, ha prodotto tanto. Dybala? Me lo aspetto in campo con Pellegrini e Soulé”.
Che valutazione dà a Kiliçsoy e ad Esposito?
“Kiliçsoy ha qualità incredibili. Sta crescendo, sta capendo gradualmente i compiti assegnati. Stiamo cercando di metterlo nella condizione di esprimersi. Da qui alla fine del torneo avrà le sue possibilità. Esposito difficilmente lo posso rimproverare di qualcosa. Sta vivendo un gran momento in zona gol. Deve continuare così, non chiedo grandi vincoli nella posizione, ma deve cercare lui gli spazi”.
Serie A
Lecce, Di Francesco: “Assenze per la Coppa d’Africa? Sono sereno. Vardy ricorda Pippo Inzaghi”
Il tecnico del Lecce Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa alla viglia del match in programma domani alle 12:30 con la Cremonese.
Il Lecce è reduce da una bella vittoria casalinga contro il Torino, che ha mosso la classifica e alzato l’umore. Domani i giallorossi saranno impegnati in una trasferta ostica sul campo della Cremonese. Nicola sta facendo un grande lavoro e servirà una grande prestazione per uscire dal campo con i 3 punti. Della partita di domani ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Lecce Eusebio Di Francesco.
Lecce, le parole di Di Francesco
Come ha lavorato la squadra in settimana?
“Non abbiamo abbassato la guardia, nonostante la vittoria con il Torino. Abbiamo cercato di fare una settimana simile a quella precedente, per consolidare il lavoro fatto fin qui”.
Fra un po’ ci saranno le assenze per la Coppa d’Africa, ha già pensato a rotazioni per abituare chi sarà titolare in vista delle partenze?
“Ci penserò dopo la partita col Pisa, sicuramente stiamo lavorando in questa direzione, ma dobbiamo andare step by step. Perderemo tre giocatori, questo è certo. Valuteremo per quante partite. Ma sono sereno, chi potrà sostituirli sta lavorando al meglio. Cercherò sempre di mettere in campo la squadra migliore per affrontare il prossimo avversario”.
Sorpreso da Vardy?
“Alla sua età ha dimostrato di essere un campionato. E’ partito piano perché non aveva il ritmo all’inizio ma nelle ultime partite l’ho visto veramente bene. Attacca la profondità benissimo, lavora al limite con la linea difensiva, un po’ alla Pippo Inzaghi. Davanti perdona poco, è un’arma importante per loro”.
Ha quelle qualità che sta cercando di inculcare a Stulic e Camarda?
“L’esperienza cambia, ma le caratteristiche si vedono da subito. I nostri non hanno le caratteristiche di Vardy, lui è meno bravo a legare il gioco e più bravo ad attaccare la profondità. Noi dobbiamo migliorare nell’attaccare gli spazi e stiamo migliorando”.

FRANCESCO CAMARDA SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quanto saranno importanti i calci piazzati?
“Lo dicono i numeri, ma non sono in Italia. In tanti campionati si segna su calcio piazzato. E’ cambiato il modo di marcare anche per il var, prima si poteva avere una marcatura più rigida. La Cremonese è molto brava nei calci piazzati, hanno ottimi battitori come Vandeputte e Vazquez, sanno essere pericolosi. Vale per tutti, la Lazio ha superato il turno di Coppa Italia su calcio d’angolo per esempio. I calci piazzati possono indirizzare le partite”.
Ha dei dubbi sulle fasce?
“Possono giocare tutti, non voglio dare indicazioni agli avversari. Non dimentichiamo che al di là delle scelte iniziali sono fondamentali quelle successive. C’è un’alta percentuale di gol segnati negli ultimi minuti. Chi entra può indirizzare la partita. Anche lo stesso N’Dri, quando è entrato ha fatto anche gol, può essere determinante in base a come is mette la partita”.
Un parere su Bonazzoli?
“Lo conosco bene, avendolo allenato. Magari è mancato in continuità negli ultimi anni. In questo momento sta facendo molto bene da sottopunta.
Quali qualità deve sfruttare il Lecce domani?
“Dobbiamo dare continuità, leggendo bene i momenti della partita e facendo attenzione sui calci piazzati”.
Quali sono le sorprese in positivo e in negativo finora in questo campionato?
“La formazione più formata fra le neopromosse era il Sassuolo, poi la Cremonese sta sorprendendo, ha vinto una grande partita a Bologna. Noi dobbiamo continuare su questa direzione, la squadra sta crescendo, dobbiamo essere più qualitativi nelle scelte che andiamo a fare. Serve grande umiltà nell’approccio alle partite e nel lavoro”.
Domani sarà più importante distruggere che costruire?
“No, le due cose vanno di pari passo. Distruggere è un termine che non uso mai, ma bisogna essere aggressivi. A me piace costruire, anche costruire una fase difensiva adeguata. Le due fasi sono fondamentali, serve ricercare qualità maggiore nelle giocate”.
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