Categorie: Serie A

Roma, Amantino Mancini: “De Rossi scelta…”

L’ex ala brasiliana della Roma ha parlato del momento della squadra giallorossa e del suo passato nella capitale.

Amantino Mancini si racconta. L’esterno brasiliano ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha raccontato il suo momento personale e parlato di quella Roma, con la quale ha giocato dal 2003 al 2008 collezionando 222 presenze e 59 gol tra Serie A, Coppa Italia e Coppe europee.

La tua carriera da allenatore? “Al momento sono in stand by. Ora ho un progetto molto bello come direttore sportivo della squadra Aymores che voglio portare avanti.”

Lei ha avuto come allenatori Capello, Spalletti e Mourinho. A quale di questi si ispira di più? “Sono stato fortunato ad essere stato allenato da loro, ma ognuno ha le sue qualità. Capello è un generale, e a me ha dato subito fiducia: il primo anno con la Roma sono partito subito titolare e da lì non mi ha più tolto. Lo ringrazierò per sempre. Mourinho è uno che sulla comunicazione è molto bravo, ed ha vinto tutto quello che poteva vincere. Entra dentro di te e lavora molto sul piano psicologico. Quello con cui mi sono trovato meglio è Luciano Spalletti. Lui capisce tantissimo di calcio, come gli altri ovviamente. Mi prendeva per il braccio, mi spiegava i movimenti. Io con lui mi sono trovato veramente benissimo e mi ha fatto crescere tanto come calciatore.”

Adesso il suo ex compagno De Rossi allena la Roma. Cosa ne pensa? “Prendere De Rossi in quel momento è stata la scelta perfetta. Un romano e romanista che conosce benissimo la piazza, il club ed i tifosi. Con lui la Roma è migliorata tantissimo a livello di gioco, di fiducia ed entusiasmo. Per esempio Pellegrini, che con Mourinho era un po’ giù, adesso sta facendo la differenza. De Rossi ha capito bene il suo momento.”

Si aspettava De Rossi allenatore? “Per me non è stata una sorpresa. Conosco la sua passione e la sua grinta e sapevo volesse continuare nel mondo del calcio.”

Che idea si è fatto dell’esonero di Mourinho? “In quel periodo Josè Mourinho non stava riuscendo a far rendere i suoi giocatori. I risultati parlavano da soli, e la Roma non giocava bene e soffriva tanto. Cambiare allenatore cambia anche l’ambiente e gli stimoli dei giocatori. L’arrivo di De Rossi è stato positivo per la squadra.

ZAPORIZHZHIA, UKRAINE – SEPTEMBER 28, 2021: JOSE MOURINHO in conference press. The UEFA Conference League match between FC Zorya Luhansk vs AC Roma

Dove può arrivare questa Roma? “In campionato la Roma sta facendo molti risultati positivi, e se continua così potrà arrivare tra le prime quattro. In Coppa il livello è diverso, perchè nelle partite di andata e ritorno può succedere di tutto. Non so dove può arrivare, ma spero il più lontano possibile.

In questa Roma c’è un giocatore che le assomiglia di più? “Non mi piace fare paragoni tra epoche diverse. Oggi il calcio è un po’ diverso, l’uno contro uno non c’è più come un tempo. Quando giocavo lo cercavo sempre per creare la superiorità numerica, oggi vedo molto più possesso palla. Nella Roma di oggi come qualità di gioco non penso ci sia nessuno come me.”

La notte magica col Feyenoord: cosa ha pensato? “E’ stata una bella partita, la Roma ha reagito subito al gol preso, poi sono arrivati ai supplementari e ai rigori. È stato un vero e proprio test cardiaco. L’atmosfera era troppo bella perchè la Roma non passasse il turno. Faccio i miei complimenti alla squadra e a Svilar: una partita così ti dà tanta fiducia.”

Quando lei giocava c’erano tanti campioni nella Roma. E adesso? “Ho giocato con giocatori importanti: De Rossi, Totti e tanti altri. In questa Roma di oggi non vedo grandi campioni, ma grazie a De Rossi la forza della Roma è quella mentale e soprattutto collettiva.”

Aggiornato al 05/03/2024 11:09

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Pubblicato da
Michele Capolupo
Tag: Roma

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