Serie A
Roma, 22 anni fa il 5-1 alla Lazio
Il 10 marzo 2002 la Roma surclassava la squadra biancoceleste nel derby della Capitale, e Totti celebrava il suo gol con una maglia iconica.
Ci sono delle partite che entrano nella leggenda. Penetrano nell’immaginario collettivo e lasciano un ricordo indelebile ai tifosi chiamati in causa, nel bene o nel male. Una di queste è sicuramente la stracittadina tra Lazio e Roma del 10 marzo 2002.
La squadra giallorossa, campione d’Italia in carica, è terza nella classifica di Serie A, mentre i biancocelesti sono distanziati di 14 punti. La Roma vuole approfittare del ì 2-2 tra Inter e Juventus per agganciare i nerazzurri in vetta.
E dire che, in casa romanista, prima del derby il clima non era serenissimo. Capello aveva scelto di escludere Batistuta dalla formazione titolare per problemi fisici, e in tutta risposta l’argentino si era rifiutato di sedersi in panchina. Al suo posto, affianco a Totti, andrà Montella, che ricorderà questa serata per sempre.

L’ aeroplanino vivrà una notte indimenticabile, segnando quattro reti e facendo impazzire Alessandro Nesta, uno dei migliori difensori d’Europa. Montella sfodererà tutto il suo repertorio del bomber di razza: dal gol di testa (che saranno due, il primo ed il terzo) al gol d’opportunismo approfittando della serata da incubo del capitano della Lazio. Il quarto gol, una bordata da fuori, sarà un mix di tecnica e potenza.
La Roma sembra incontenebile, la Lazio vorrebbe che questa partita finisse al più presto. Ma non è finita, perchè manca da descrivere ancora la quinta rete giallorossa della partita, forse la più bella: la masterclass del capitano Francesco Totti.
Il n.10 romanista riceve palla sulla trequarti e vede Peruzzi fuori dai pali, e allora decide di far andare un morbido pallonetto che bacia la traversa e si insacca alle spalle dell’estremo difensore biancoceleste. Sarà una delle reti più belle della carriera del Bimbo de Oro. Il pubblico giallorosso è in delirio, Totti corre verso la tribuna Monte Mario, si inginocchia, e si raccoglie la maglia sopra la testa. Sotto, un altra maglia bianca con una scritta rossa: 6 Unica!

Totti racconterà che quella maglia era dedicata alla sua nuova fidanzata Ilary Blasi, che per la prima volta lo era venuta a vedere giocare allo Stadio Olimpico.
La rete di Stankovic (un gran gol dalla distanza) sarà l’ultimo gol di una partita leggendaria. La Roma vince il derby per 5-1 e si riporta prima in classifica. Quell’anno lo scudetto lo vincerà la Juventus nel famoso 5 maggio. La squadra giallorossa non riuscirà a ripetersi come l’anno prima, complice qualche pareggio di troppo con squadre di bassa classifica.
Nonostante questo, però, il derby del 10 marzo 2002 resterà nella storia e nei cuori di tutti i tifosi romanisti.
Serie A
Torino, Cairo rassicura Baroni: “Esonero? Non è in discussione”
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, conferma la fiducia a Marco Baroni, nonostante i soli quattro punti di margine sulla zona retrocessione.

Torino, le parole di Cairo
Sconfitta bruciante con il Milan
Dopo la sconfitta per 3-2 contro il Milan, il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo alla posizione dell’allenatore Marco Baroni. Cairo ha sottolineato che Baroni non è in discussione, nonostante il risultato negativo. “Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato”, ha affermato Cairo, indicando che la squadra avrebbe dovuto gestire meglio la situazione dopo l’espulsione che ha lasciato i granata in dieci uomini. Ha anche elogiato la prestazione di Zapata, definendola una bella partita. La prossima sfida contro la Cremonese è cruciale, e Cairo ha dichiarato che la squadra deve affrontarla come se fosse l’ultima gara della stagione.
Verso la sfida contro la Cremonese
Con l’ombra della sconfitta ancora presente, il Torino si prepara per la prossima partita di campionato contro la Cremonese. L’incontro sarà decisivo per rialzare il morale della squadra e dimostrare che il percorso intrapreso con Baroni è quello giusto. L’enfasi sarà posta sulla concentrazione e sulla capacità di non ripetere gli errori commessi contro il Milan. Baroni avrà l’occasione di dimostrare che la fiducia di Cairo in lui è ben riposta, cercando di ottenere un risultato positivo che possa rilanciare le ambizioni del Torino in campionato.
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Fonte: l’account X di Schira.
Urbano #Cairo: “#Baroni non si discute. Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato. Abbiamo preso il 3-2 del #Milan quando eravamo in dieci: dovevamo essere più furbi noi. Oggi bella partita di #Zapata. Sabato contro la Cremonese dobbiamo giocare come se fosse l’ultima gara”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 8, 2025
Serie A
Pisa, la Nigeria convoca Akinsanmiro per la Coppa d’Africa
Ebenezer Akinsanmiro convocato dalla Nigeria per la Coppa d’Africa: il giovane talento è attualmente in prestito al Pisa con un futuro ancora incerto.

ALBERTO GILARDINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Convocazione di Ebenezer Akinsanmiro
La Federcalcio della Nigeria ha deciso di convocare Ebenezer Akinsanmiro, giovane centrocampista nato nel 2004, per la prossima Coppa d’Africa. Attualmente in prestito al Pisa, il giocatore ha attirato l’attenzione grazie alle sue prestazioni sul campo. Il Pisa ha un’opzione di acquisto fissata a 6 milioni di euro, ma l’Inter, club proprietario del suo cartellino, ha inserito una clausola di riacquisto del valore di 7 milioni di euro. Questa mossa strategica potrebbe permettere all’Inter di mantenere un controllo sul futuro del giocatore, garantendosi la possibilità di riportarlo a Milano se le sue prestazioni continueranno a essere all’altezza delle aspettative.
Opportunità e Scenari Futuri
La convocazione per la Coppa d’Africa rappresenta un’importante opportunità per Akinsanmiro di mettersi in mostra su un palcoscenico internazionale. Le sue prestazioni con la nazionale potrebbero influenzare le decisioni future sia del Pisa che dell’Inter riguardo al suo trasferimento definitivo o a un eventuale ritorno alla base. Questa situazione offre al giovane centrocampista non solo una vetrina per dimostrare il suo valore, ma anche la chance di far salire il suo valore di mercato. Gli occhi di molti osservatori saranno puntati su di lui durante la competizione, e le sue performance potrebbero essere decisive per il suo futuro professionale.
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Fonte: l’account X di Schira.
#Nigeria’s Football Federation have called Ebenezer #Akinsanmiro (born in 2004) for African Cup. The midfielder is currently on loan at #Pisa, which have the option to buy (€6M) but #Inter have a buyback clause (€7M). #transfers 🇳🇬
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 9, 2025
Serie A
Serie A, classifica marcatori: è derby per la vetta
Dopo la 14° giornata la classifica marcatori della Serie A si aggiorna e vede al comando due attaccanti contemporaneamente. Sfida che sa di derby.
Con i posticipi del lunedì anche questa giornata si è conclusa. L’ultimo incontro in ordine di tempo nello specifico ha avuto un grosso peso sulla classifica marcatori.
Serie A, Pulisic e Lautaro guidano la classifica marcatori
Questa nuova stagione ha evidenziato un problema che più degli altri identifica il calcio italiano nel resto d’Europa, ovvero quello del gol. Una delle giornate passate (la 7°) ha addirittura registrato il più basso numero di reti segnate nella storia della Serie A e di conseguenza anche la classifica marcatori è stata pesantemente influenzata.
Attualmente in Italia infatti, rispetto alle altre leghe europee, il numero di gol segnati dai giocatori nelle prime posizioni è di gran lunga inferiore a quello dei leader di Liga, Premier League, Bundesliga e Ligue 1. L’egemonia di Mbappé (16 gol in 16 partite), Harry Kane (17 gol in 13 partite), Greenwood (10 gol in 15 partite) e Haaland (15 gol in 15 partite) non è paragonabile a quella dei leader della Serie A.
Infatti, al comando della classifica marcatori della Serie A ci sono Lautaro Martinez e Christian Pulisic entrambi a 7 gol. Lo statunitense ha siglato proprio ieri sera una doppietta contro il Torino, che gli ha permesso di agganciare il toro. Attualmente dunque il duello per il titolo è fra Inter e Milan, in un vero e proprio derby anche tra singoli.
Un dato sicuramente negativo ma che rispecchia in pieno la mancanza innanzitutto di giocatori di caratura internazionale e inoltre dimostra la differenza di ritmi tra partite giocate in patria e in Europa. La tattica prevale quasi sempre e dunque il giocatore ritenuto minaccia principale spesso viene efficacemente eclissato.

LAUTARO MARTINEZ PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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