Serie A
Repice: “Mourinho non è bollito. L’Italia può farcela. E su Dybala”
Francesco Repice, giornalista Rai, è intervenuto ai microfoni de il Diabolico e il Divino dove ha parlato del derby e dell’Italia di Roberto Mancini.

Francesco Repice, giornalista e radiocronista Rai, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione condotta da Giuseppe Falcao, Simone LP e Gabriele Ziantoni, in onda su New Sound Level 90FM.
Il noto giornalista ha parlato del derby vinto dalla Roma di Mourinho ma anche della possibilità di approdare da parte dell’Italia ai Mondiali del Qatar ma anche delle situazioni contrattuali di Dybala e Kessie, che lasceranno rispettivamente Juventus e Milan.
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Repice: “Abraham è un giocatore vero. Milan e Juventus grandi società a livello contrattuale”
Queste le sue parole:
È stato il derby di Mourinho?
“Sì, senza dubbio; Immobile per esempio è stato annullato dalla mossa di Mourinho, che ha fatto fare il libero a Smalling per non concedergli la profondità e togliergli il tempo sulla palla lunga. Mourinho deve approfittare di quello che ha, non può inventarsi cose che vanno oltre il patrimonio tecnico della squadra. Siccome Mourinho è Mourinho può permettersi di imporre il proprio volere, di tenere fuori Zaniolo, di chiudersi e tenere la squadra concentrata.
Comunque, notizia dell’ultima ora: Zaniolo e Zalewski alla Juve più soldi per la metà di Frabotta (ride, ndr). Zaniolo ha esultato schizzando dalla panchina a ogni gol dei compagni e a fine partita ha abbracciato tutti. Non c’è nulla che mi lasci pensare a qualche malumore e questo è quello che vuol dire avere Mourinho in panchina. Gli hanno detto che è bollito solo perché non parla di braccetti o di quinti di centrocampo, ma Mourinho è sempre lui e sta gestendo il gruppo come solo lui sa fare”.
Su Abraham:
“I numeri certamente contano e Abraham sta facendo dei gol pesanti e ne sta facendo tanti in un campionato nuovo per lui. Io penso che lui sia un giocatore vero visto che Italia c’è la tendenza a marcare l’uomo mentre in Premier League ti lasciano più spazio. Abraham è molto forte”.
Sei convinto della scelta di Mourinho di concedere 5 giorni di riposo ai calciatori?
“Sono d’accordo perché comunque da qui ai primi di maggio se le cose andranno come speriamo la Roma giocherà sempre tre partite a settimana. Comunque se l’ha deciso Mourinho vuol dire che è giusto. L’allenatore portoghese ha fatto benissimo secondo me perché questo è un momento dove bisogna staccare la spina”.
Sulla Nazionale:
“Lo sanno tutti chi sono i giocatori decisivi per questa Nazionale: l’Italia ha due calciatori che devono risultare decisivi, Marco Verratti e Nicolò Zaniolo. Credo molto in questa Nazionale anche se l’ansia la sto accusando. Penso però che l’Italia sia in grado di superare questo ostacolo. Certo, se invece di piazzare i rigori si spaccasse la porta qualche volta…”
Kessie, Dybala e gli affari a zero:
“L’atteggiamento del Milan è un atteggiamento da società vincente, perché non si fa metter sotto dal calciatore. Le grandi società ti portano fino a scadenza di contratto, non cedono sui soldi con i calciatori perché significherebbe che sei una società perdente. Maldini ha detto prima a Donnarumma e poi a Kessie che se volevano più soldi potevano anche andarsene, li ha portati a scadenza di contratto facendoli rendere al massimo. Così ha fatto anche Arrivabene con Dybala, la Juventus ha avuto un atteggiamento di serietà in questa situazione. Friedkin porterà indubbiamente calciatori perché un presidente che fattura 11 miliardi l’anno e prende Mourinho ha voglia di costruire qualcosa di importante”.
Serie A
Napoli, a gennaio arriva anche un attaccante?
Il Napoli guarda al mercato di gennaio con l’obbligo di operare a saldo zero. La priorità è rinforzare il centrocampo, ma non sono da escludere mosse in avanti.
In casa Napoli si stanno facendo molte valutazioni in vista del mercato di gennaio, anche alla luce delle nuove regole della Authority che costringeranno il club ad operare a saldo zero. Questo significa che per acquistare qualcuno sarà necessario prima cedere.
Tra i possibili partenti c’è anche Lorenzo Lucca, che finora non ha convinto e non sembra essere entrato nelle grazie di Antonio Conte. Le parole del ds Giovanni Manna hanno aperto alla possibilità di una cessione, con diversi club italiani ed esteri pronti a farsi avanti.
Una partenza, però, non è così semplice da gestire. Romelu Lukaku è tornato finalmente in gruppo, ma è ancora lontano dalla condizione migliore, e un’eventuale ricaduta rischierebbe di lasciare il Napoli senza alternative. Per questo il club non vuole correre rischi inutili e sta ragionando anche sulla possibilità di inserire un nuovo attaccante.

LORENZO LUCCA RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, tutto dipende da Lucca
L’idea del Napoli sarebbe quella di prendere un attaccante low cost, possibilmente in prestito con diritto di riscatto, e soprattutto un giocatore giovane che non occupi spazio in lista. È proprio in questo scenario che negli ultimi giorni è spuntato il nome di Evan Ferguson, che potrebbe lasciare la Roma e fare ritorno al Brighton a gennaio.
Le priorità restano comunque a centrocampo, con l’obiettivo di trovare un rinforzo vero per il reparto, e solo dopo si penserà all’attacco. Prima, però, bisogna chiarire il destino di Lucca: offerte e interessamenti non mancano, ma il Napoli non vuole rinforzare dirette concorrenti e preferirebbe una cessione all’estero.
Non è esclusa neppure una sua permanenza, qualora non arrivassero proposte soddisfacenti o non si trovasse un sostituto adeguato — ma in quel caso sarebbe indispensabile un cambio di marcia da parte dell’attaccante nei prossimi mesi.
Insomma, il Napoli riflette. L’attacco non è la priorità assoluta, ma lo diventerà se dovesse muoversi Lucca. E a quel punto un nuovo innesto, giovane ed economicamente sostenibile, potrebbe davvero arrivare.
Serie A
Milan, Rabiot rivela: “Maignan provò a portarmi qui già in passato. Su Allegri…”
Adrien Rabiot, centrocampista del Milan, ha rivelato alcuni retroscena interessanti sulla sua carriera in un’intervista concessa ai microfoni di Sky Sport.
Il calciatore francese Adrien Rabiot, durante un’intervista rilasciata a Sky Sport, ha svelato alcuni retroscena interessanti sulla sua carriera e sul suo attuale rapporto con il Milan e in particolare con l’allenatore Massimiliano Allegri.

LA GRINTA DI ADRIEN RABIOT ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, le parole di Rabiot
Il “forcing” di Maignan
Rabiot ha rivelato che il portiere Maignan aveva provato a portarlo al Milan già tre anni fa. Non è chiaro come si siano svolti i fatti e perché il trasferimento non sia andato a buon fine, ma è certo che Maignan ha visto in Rabiot un potenziale talento per il Milan.
Il rapporto con Allegri
Riguardo al suo attuale rapporto con l’allenatore Allegri, Rabiot ha dichiarato che tra loro “basta uno sguardo per capirci”. Questo dimostra un forte legame e una grande intesa tra i due, caratteristiche essenziali per il successo di una squadra di calcio.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
Serie A
Juventus, Perin vuole tornare al Genoa! Ecco le alternative
Mattia Perin sta spingendo per tornare a giocare nel Genoa e, la Juventus, starebbe valutando le possibili alternative. Scopriamo insieme i dettagli.
La Juventus potrebbe veder partire Perin nella sessione invernale di calciomercato. Il portiere italiano vuole più spazio e, il club ligure, potrebbe concedergli questa possibilità.
Di conseguenza i bianconeri potrebbero essere costretti a operare sul mercato e, secondo quanto riportato da Tuttosport, la dirigenza starebbe valutando i profili di Leali, Livaković e Mandas.
L’obiettivo è anche quello di risparmiare sul monte ingaggi e, grazie a queste operazioni, sarebbe facilmente realizzabile tale idea.

LUCIANO SPALLETTI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, gli obiettivi in porta
Nicola Leali ha sorpreso la scorsa stagione e, anche in questa stagione, è un titolare del Genoa (contratto in scadenza a fine stagione). Una sorta di scambio potrebbe avvenire e ne trarrebbero vantaggio entrambe le squadre.
Un rinforzo per il grifone (dato l’arrivo di Perin), un sostituto di Di Gregorio affidabile, con esperienza e che permetta di risparmiare sul monte ingaggi.
Livaković non ha trovato ancora spazio con il Girona e ha un contratto che lo lega con la squadra spagnola solo fino a giugno 2026.
Un addio è quasi certo e alla Juventus un profilo simile sarebbe utilissimo. Infine abbiamo Mandas, che rappresenta l’opzione più costosa ma la più futuribile.
Probabile una sua cessione da parte della Lazio in questa sessione di mercato, ma il contratto del portiere greco scadrà nel 2029 e raggiungere un accordo potrebbe risultare molto più complicato.
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