Serie A
L’angolo tecnico della quindicesima giornata di serie A
Nella quindicesima giornata, Napoli bloccato dal Sassuolo, brodino Juventus. Spettacolo Atalanta, rocambolesco 4-4 fra Lazio e Udinese. Il Milan riparte ma perde Kjaer.
Con il divertente 4-4 fra Lazio e Udinese all’ “Olimpico”, è andata in archivio la quindicesima giornata di serie A. Festival degli errori da parte delle difese e dei portieri, che hanno generato 8 gol e tanto divertimento fra il pubblico allo stadio e in tv. Altalena di emozioni, con la sequenza delle reti: apre Beto al 17′ e raddoppia al 32′, reazione laziale con Immobile al 34′, tris friuliano con Molina al 44′, accorcia Pedro al 51′, pareggia Milinkovic Savic 56′ e addirittura i biancocelesti passano in vantaggio con Acerbi al 79′. Finita ? No, Arslan fa 4-4 al minuto 99′, in pieno recupero !
Partite così, fanno bene al calcio italiano. Ma fa specie notare come il “Comandante” Sarri continui a imbarcare acqua in difesa e non intervenga: Beto ha segnato uno dei due gol, infilandosi sullo scatto fra i due centrali e non è la prima volta che Acerbi e Patric (o Luiz Felipe) vengono bruciati sullo scatto. E’ il motivo principale per il quale Inzaghi schierava la difesa a tre, nel suo periodo alla Lazio.
In casa Udinese, Gotti salva la panchina e dimostra che la squadra può giocarsela con tutti. Se sorride a metà la città laziale, piange quella romanista: un tiro di Svanberg regala la vittoria al Bologna dell’ex Mijhailovic che ormai è a ridosso dalle zone nobili e sancisce un’altra sconfitta per Mourinho. Che in sala stampa fa l’istrione: ringrazia e giustifica i suoi, spera in un futuro all’estero per Zaniolo a causa delle troppe critiche e pizzica l’Inter, prossima avversaria.
La capolista Napoli esce malissimo dalla partita con il Sassuolo, la squadra più in forma del momento e reduce dal sacco di Milano: perde Koulibaly per un grave infortunio muscolare (che si aggiunge alle già pesanti assenze di Osimhen e Anguissa), viene raggiunto sul 2-2 a un minuto dalla fine con un colpo di testa di Gian Marco Ferrari e si trova il Milan a -1 e l’Inter a -2. Spalletti (espulso e squalificato per due turni) comincia ad avere la coperta corta e a mandare segnali di nervosismo. Altra rete di Mertens: infinito.
Continua la scalata dell’Atalanta, che piazza un poker in faccia al Venezia, grazie alla vena dei suoi centrocampisti: tripletta di Pasalic e centro di Koopmeiners. Adesso la vetta dista 5 punti, sognare non è reato: Gasperini esprime il calcio migliore e più “inglese” per i ritmi atletici. Brodino invece per la Juventus a Salerno con Morata e Dybala, vista la totale inconsistenza degli avversari, che non sembrano in grado di mantenere la categoria, malgrado il cambio di allenatore voluto dalla proprietà.
Rilancio Milan ma perde Kjaer, vola l’Inter con il turnover. Continua a stupire la Fiorentina di Italiano e Vlahovic
Inizia male la partita del Milan a Genova, con il grave infortunio occorso a Kjaer (dopo nemmeno un minuto di gioco): il totem danese ha finito la stagione e la società dovrà valutare un sostituto dal mercato, soprattutto se continuerà l’avventura in Champions League. Ibrahimovic capisce la botta psicologica sui compagni di squadra e fa il leader: punizione vincente ed entra nel raddoppio della “rivelazione” Messias. Il brasiliano mette il sigillo alla partita con il colpo da biliardo dello 0-3.
La favola è finita, Messias merita di essere in una grande squadra. Shevchenko farà molta fatica a rianimare questo Genoa, specialmente se non dovessero entrare aiuti dal mercato di gennaio, perché la squadra ha molti punti deboli e in ogni reparto. Continua l’inseguimento dell’Inter alla testa della classifica (ora è a -1 dai cugini rossoneri e a -2 dal Napoli): Gagliardini e Martinez su rigore regolano la pratica Spezia. Turnover per Inzaghi, che si inventa Skriniar centrale con D’Ambrosio e Dimarco ai suoi lati, nella difesa a tre e rilancia Gagliardini dopo tanta naftalina.
Impressionante la corsa e la fame di Dumfries sulla fascia destra: se si disciplina può diventare meglio del suo predecessore Hakimi. Al sesto posto la Fiorentina che piega la Sampdoria al “Franchi”: in rete Vlahovic, sempre più capocannoniere della Viola e del campionato.
Italiano ha costruito una macchina che esalta le caratteristiche dei singoli e potrebbe ambire a un posto in Europa. Infine, pareggio a reti bianche fra Verona e Cagliari, che muovono la classifica e arrestano gli ultimi risultati negativi.
Serie A
Roma, da Trigoria al Real Betis Llorente risplende
L’ex difensore centrale della Roma Diego Llorente si sta imponendo a suon di prestazioni anche nella Liga con la maglia del Real Betis: un dato lo conferma.
Diego Llorente arriva a Roma nella stagione 22/23 alla corte di Josè Mourinho. Inizialmente doveva tappare il buco lasciato dall’infortunato Smalling e allungare il reparto difensivo, ma in seguito si è imposto come un perno della difesa giallorossa. Ha sempre dimostrato grande professionalità e fornito delle prestazioni costantemente più che sufficienti.
La Roma ha preferito non riscattare il giocatore spagnolo e puntare su altri tipi di profili per il proprio pacchetto arretrato, prendendo a parametro zero sia Hummels che Hermoso. Ad oggi veste la maglia del Real Betis, dove sta convincendo ed è già diventato un insostituibile.
Da titolare della Roma a insostituibile del Real Betis
Da quando è tornato in Spagna Diego Llorente ha avuto una facile fase di ambientamento ed è entrato fin da subito nello scacchiere di Manuel Pellegrini. Un dato mette in evidenza l’importanza e la centralità che ha nel nuovo progetto: è l’unico giocatore dell’intera Liga a non aver saltato neanche un minuto. Questo dato potrebbe cambiare a breve a causa di alcune dichiarazioni rilasciate sul Derby di Siviglia che potrebbero costargli un’espulsione. Nonostante questo, ha ancora una volta dimostrato di essere un ottimo difensore, confermando la buona impressione fatta a Roma.
Serie A
Empoli, tante squadre su Ismajli: urge rinnovo
Dopo l’ottimo avvio di stagione, l’Empoli pensa già al futuro, più nello specifico alla questione rinnovi: Ismajli priorità assoluta.
L’Empoli è senza dubbio una delle rivelazioni di questo inizio di stagione. La squadra di D’Aversa, arrivata alla sosta al decimo posto in classifica, vanta la seconda miglior difesa del campionato, alle spalle della Juventus.
Uno dei protagonisti principali di questa solidità è Ardian Ismajli, difensore albanese che dal suo arrivo nel 2021 ha costantemente migliorato le sue prestazioni. Nell’ultimo anno e mezzo, il suo rendimento è cresciuto ulteriormente, attirando l’attenzione di numerosi club, sia italiani che stranieri.
Diversi club su Ismajli: Empoli al lavoro per il rinnovo
Già la scorsa estate si era parlato di un forte interesse per Ismajli da parte del Napoli e del Besiktas, ma ora anche la Juventus pare abbia chiesto informazioni, alla ricerca di un sostituto per l’infortunato Bremer.
Il contratto del difensore con l’Empoli scade a giugno 2025, il che permetterebbe quindi ai club interessati di ingaggiarlo a parametro zero tra pochi mesi.
I toscani, consapevoli dell’importanza del giocatore, stanno lavorando per blindarlo con un rinnovo, ma al momento le trattative sono ancora in fase di stallo. Tuttavia, la permanenza di Ismajli è una priorità assoluta per il club azzurro.
Serie A
Meret, rientro lontano. E sul rinnovo c’è l’ombra di Caprile…
Per Alex Meret il rientro in campo si allontana e con lui il rinnovo di contratto, in scadenza nel 2025. Nel frattempo Caprile brilla.
Per Luca Marchegiani, Alex Meret è “tecnicamente il portiere italiano più forte“. Il Napoli, invece, non ha mai avuto piena fiducia in lui. Quella in corso è la prima stagione dove, grazie al placet di Antonio Conte, il friulano è il padrone della porta azzurra: senza sé e senza ma. Dopo un buon avvio, però, arriva l’infortunio.
Meret, slitta il rientro: pronti nuovi esami
Gli esami ai quali il portiere italiano si è sottoposto in questi giorni non hanno dato esiti incoraggianti. Meret si era procurato una distrazione di secondo grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra lo scorso 21 Settembre nel match dell’Allianz contro la Juventus. Inizialmente la sensazione era che si trattasse di un problema di poco conto, ma la risonanza ha evidenziato la necessità di nuovi e ulteriori esami.
Improbabile quindi un impiego del 27enne di Udine al rientro della sosta, quando la squadra partenopea sarà attesa al Castellani di Empoli. Più probabile un rientro in campo nella partita successiva, ovvero quella contro il Lecce al Maradona, ma anche qui c’è da andarci cauti. Una situazione che non può minare la ritrovata fiducia della dirigenza azzurra nei suoi confronti, ma che sicuramente pone degli interrogativi su un eventuale rinnovo.
Infatti, il contratto che lega Meret al Napoli scadrà nel 2025. I discorsi per il rinnovo attualmente sono fermi, ma non è escluso possano riprendere a breve: anche alla luce della volontà comune delle parti in causa di proseguire assieme. Tuttavia, non bisogna neppure sottovalutare l’investimento fatto due anni fa dal Napoli per prelevare Elia Caprile. Portiere di grande talento, pagato circa 10 milioni di euro dal Bari.
Elemento di grande prospettiva, su cui a Castel Volturno si punta parecchio. Se l’infortunio di Meret dovesse rivelarsi più grave del previsto e Caprile dovesse ben figurare in sua assenza, allora non è escluso che alle pendici del Vesuvio due conti possano farli. Caprile sin qui ha giocato tre partite da titolare (Palermo in Coppa Italia, poi Monza e Como in Serie A) e prima c’era stato il secondo tempo dello Stadium: con una sola rete al passivo.
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