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Premio Calciobidone 2025: Koopmeiners candidato all’Oscar

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Juventus

Sotto il segno del Calciobidone 2025. Il calcio italiano ha i suoi Oscar, i suoi Palloni d’Oro, i suoi ‘Razzie Awards’. Ebbene sì, un particolare e ironico riconoscimento che, anno dopo anno, fa tremare i polpacci dei campioni mancati. Stiamo parlando del premio Calciobidone 2025, un premio unico nel suo genere, un sondaggio che entra nel cuore degli appassionati di calcio. Giunto alla 17ª edizione, questo trofeo al contrario incorona il flop più clamoroso della Serie A. Non è un premio che si espone in bacheca, ma un brand ‘bello pungente’ che resta addosso come una macchia di sugo sulla maglia bianca. La lista dei candidati (per la Serie A 2025) è un mix di nomi altisonanti e delusioni cocenti, nel pieno stile Calciobidone. Dalla Juventus arrivano Douglas Luiz e Koopmeiners, il Milan si presenta con Emerson Royal, la Roma schiera Dovbyk. Poi ci sono Joao Felix, Taremi e altri protagonisti che hanno trasformato le aspettative in sbadigli. Ma andiamo per ordine e scopriamo di più.

CALCIOBIDONE 2025: IL BELLO (E IL BRUTTO…) DELLA SERIE A. ECCO I ‘RAZZIE AWARDS 2025’ DEL CALCIO ITALIANO

Il bello – o il brutto, dipende dai punti di vista (non ci sono dubbi) – è che il Calciobidone non guarda in faccia nessuno. Puoi essere stato pagato milioni, puoi aver avuto hype da superstar, ma se in campo hai reso meno di un motorino senza benzina, eccoti candidato. Eh già, negli ultimi anni la Juventus ha fatto incetta di “bidoni”. E anche stavolta la Vecchia Signora sembra non volersi tirare indietro. Evidentemente a Torino hanno deciso che il flop è una tradizione da difendere. Battute a parte come sempre, la Roma ci prova con Dovbyk, che doveva essere il bomber di riferimento e invece ha lasciato più rimpianti che gol. Il Milan, dal canto suo, ha puntato su Emerson Royal. Ma il brasiliano ha dimostrato che il titolo di “Royal” non basta per regnare in Serie A. E poi c’è Joao Felix, eterno talento incompiuto, che sembra voler continuare (così ha fatto nel 2025 al Milan) a collezionare più meme che reti.

NON SOLO EMERSON ROYAL DEL MILAN E DOVBYK DELLA ROMA: IL ‘CALCIOBIDONE 2025’ NON FA SCONTI A NESSUNO

Il Calciobidone (in giuria spiccano Ivan Zazzaroni Direttore Corriere dello Sport e Darwin Pastorin) è un premio ‘ironico’ che fa discutere, ridere e arrabbiare. È la cartolina ironica di un campionato che non perdona e che sa trasformare i sogni di gloria in incubi da bar sport. Per i tifosi è un’occasione per sfogarsi, per i giornalisti un assist perfetto per titoli al vetriolo. E per i giocatori una sorta di campanello d’allarme: qui non si premia chi “ci ha provato”, ma chi ha deluso davvero, nel pieno rispetto dei valori del Calciobidone che ha lanciato in questi giorni il comunicato ufficiale. La verità è che il Calciobidone è diventato un fenomeno culturale nel corso degli anni, un rito che racconta la Serie A meglio di mille statistiche.

IL CALCIO NON E’ SOLO GOL E VITTORIE: SOTTO IL SEGNO DEL “BIDONE D’ORO”

Meriti al deus ex machina Cristian Vitali, blogger e scrittore pontino di rilievo. Che altro aggiungere… D’altronde il calcio non è solo gol e vittorie: è anche aspettative tradite, investimenti bruciati e campioni che si rivelano… bidoni della Serie A. E allora, che vinca il peggiore. Maggiori dettagli sul portale dedicato dove è possibile trovare ulteriori dettagli e tutti i candidati (oltre alle modalità per votare). Fonte/immagine locandina del premio (fonte Calciobidone)

koopmeiners juve

Koopmeiners in lizza per il Calciobidone 2025, premio satirico del calcio italiano

Inter

Mehdi Taremi of Fc Porto during the Uefa Champions League round of 16 first leg match between Fc Internazionale and Fc Porto on February 22, 2023 in Milano Italy .

Torna il Premio #Calciobidone, l’erede del Bidone d’Oro: in questo Video (canale YouTube Calciobidone) la Presentazione dei membri della Giuria, deputati a selezionare i Candidati della ‘Flop Ten’ da votare a Dicembre! La Giuria, presieduta e coordinata da Cristian Vitali, è composta quest’anno dai giornalisti Daniele Bartocci, Emanuele Giulianelli, Darwin Pastorin, Matteo Politanò, Fabrizio Ponciroli, la new entry Eleonora Rossi e Ivan Zazzaroni (Direttore Corriere dello Sport)

Giornalista marchigiano classe 1989, in oltre 17 anni di giornalismo si occupa di argomenti quali cronaca e sport. Laureato in Economia e Commercio (110 e lode), ha lavorato come telecronista, radiocronista e inviato, rivestendo l’incarico di responsabile ufficio stampa (Jesina Calcio) e collaborando con magazine, settimanali, quotidiani cartacei (Corriere Adriatico) e online. Eletto Professionista dell’anno 2021 Giornalismo Sport & Food a novembre 2021 presso Hotel Principe Savoia Milano, in occasione del prestigioso premio Le Fonti Awards. Ha partecipato negli anni a eventi sportivi come Gran Galà Calcio Serie A Milano, Gran Galà Calcio Serie B, Sport Digital Marketing Festival e Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Nel suo cv un Master Sport – Digital Marketing & Communication del Sole 24 Ore. A marzo 2022 è stato eletto Professionista dell’Anno Comunicazione e Giornalismo Settoriale a Piazza Affari – Borsa Italiana Milano in occasione di Innovation&Leadership Awards. Risulta tra i vincitori del premio ‘Overtime Web Festival 2018’ (miglior articolo sport individuali), si conferma nel 2019 e ottiene il premio giornalistico nazionale Mimmo Ferrara 2019 (menzione speciale all’Odg - Napoli). E’ tra i vincitori del concorso letterario Racconti Sportivi 2019 (Centro Sportivo Italiano – Historica) la cui cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della settimana del Salone del Libro di Torino 2019 e al Teatro Arena di Bologna. Si ripete nell’edizione 2020 di Racconti Sportivi. È stato premiato a Maggio 2019 come miglior giornalista under 30 ‘Premio Renato Cesarini 2019’. Nominato tra i migliori 30 millennials d’Italia 2019, vincitore del prestigioso Myllennium Award all’Accademia di Francia a Roma in ambito comunicazione sportiva. A settembre 2019 riceve la menzione d’onore al Premio Letterario Città di Ascoli Piceno. Ha all’attivo interventi e docenze in giornalismo e comunicazione in università e master (Roma, Bologna, Ancona, Macerata). A luglio 2020 viene premiato dal Ministro Sport Vincenzo Spadafora al Myllennium Award 2020 (Accademia di Francia – Villa Medici), alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò, e ottiene il premio speciale di migliore giornalista giovane al Premio Cesarini ad agosto 2020. A Torino vince sempre nel 2020 il Premio Giovanni Arpino - Inedito dedicato alla letteratura sportiva. Vincitore del titolo di miglior blogger sportivo 2020 (Blog dell’Anno 2020) e del premio di giornalismo sportivo Simona Cigana 2020 (Friuli Venezia Giulia). Vince il Premio Giornalismo Internazionale Campania Terra Felix 2021 (sezione web), anche la menzione speciale al Premio Internazionale Città di Sarzana e al Premio Santucce Storm Festival sempre in ambito storytelling sportivo. Premiato al festival Nazionale del Giornalismo e Racconto Sportivo 2023 e al premio giornalismo internazionale Campania Terra Felix 2023. Autore del libro Happy Hour da fuoriclasse al Bartocci. E’ giornalista Giudice del programma King of Pizza 2022 (Sky Canale Italia - talent-show cucina gourmet). Il suo blog principale è www.danielebartocci.com Ha vinto anche il Premio Pizza d'oro 2022 (giornalismo - evento World Masterchef Milano Marittima) e il premio miglior giornalista giovane 2023 (Teatro dell'Aquila - Fermo - Premio R.Cesarini 2023). Eletto blogger dell'anno 2022 (Blog dell'Anno). Ha ricevuto il riconoscimento (food storytelling) a Excellence Food Innovation (Stadio Olimpico Roma - Cucina della Nonna), confermato tra i migliori professionisti horeca anche per il 2023 (BarAwards 2023). Vincitore del premio 100 Eccellenze Italiane alla Camera dei Deputati (food) e Food and Travel Awards 2022. Eletto miglior giornalista sportivo giovane in occasione del Premio Andrea Fortunato 2024 al Salone d'Onore del Coni; vincitore del Premio Sportivo Internazionale Pietro Mennea 2024 e premio comunicazione d'eccellenza 'Parola d'Oro in Campidoglio' nel 2025.

Serie A

Fiorentina, ecco la quarta maglia | Quando verrà utilizzata la prima volta

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La Fiorentina ha presentato sul proprio sito la quarta maglia ufficiale della stagione.

Per la tifoseria viola arriva la quarta maglia ufficiale, una novità totale: sarà arancione con stemma e sponsor in viola. Quella del portiere sarà verde acqua sempre con lo stemma, lo sponsor e i bordi in viola.

Questo il comunicato della Fiorentina:

La collaborazione tra Kappa® e ACF Fiorentina prosegue con il lancio ufficiale del nuovo Fourth KombatTM Kit 2025/26, una divisa speciale e per la prima volta double face, pensata per incarnare l’anima della tifoseria viola. Il nuovo FourFourth KombatTMsenta un tributo alla passione e all’identità dei sostenitori della Fiorentina, come se fosse cucita direttamente sulla loro pelle. Da un lato, il colore arancione e il pattern grafico ispirato al tessuto cucito evocano il legame profondo e autentico tra squadra e tifosi. Dall’altro, un design energico e dinamico interpreta il movimento e il battito della curva.

Il risultato è una maglia versatile, da vivere, indossare e capovolgere, simbolo tangibile dell’unione tra campo e curva, tra squadra e tifosi.

Insieme alla quarta maglia, Kappa® e ACF Fiorentina svelano anche il kit dedicato al portiere David De Gea: una divisa completamente verde, a maniche lunghe, che riflette lo stile unico e riconoscibile dell’estremo difensore viola.

Il nuovo Fourth KombatTM Kit 2025/26 è disponibile da oggi.

La nuova maglia farà il suo esordio nella sfida interna contro l’Hellas Verona al Franchi il prossimo 14 dicembre.

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Serie A

Inter-Como, le probabili formazioni e dove vederla

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Domani sera alle 18:00 si sfideranno in quel di San Siro Inter-Como. Vediamo quali sono le probabili scelte di formazione di Chivu e Fabregas per la gara.

Uno dei principali match di cartello in una giornata ricca di grandi partite è sicuramente Inter-Como. I nerazzurri continuano il loro inseguimento al primo posto in classifica, con Napoli e Milan che sono impegnate con le due torinesi. Dall’altra parte invece, i lariani vogliono dimostrare per l’ennesima volta di essere ormai diventati una grande realtà, e vorranno tentare l’impresa di espugnare San Siro per accorciare sui posti pregiati della classifica.

Qui Inter

Cristian Chivu per questa gara dovrà fare a meno del solito Dumfries sulla fascia e del suo sostituto Darmian. Tra i pali Sommer è in netto vantaggio su Martinez, così come Acerbi su Bisseck per un posto al centro della difesa. I grandi ballottaggi ci sono sulla destra con un solo posto disponibile per uno tra Carlos Augusto, Luis Henrique e Diouf e in mezzo al campo, con il rientro di Mkhitaryan che dovrebbe far riaccomodare in panchina Zielinski e Sucic.

Inter-Como

Qui Como

Fabregas per questo grande appuntamento si presenta con la rosa al completo, al netto di Sergi Roberto e Goldaniga. I principali dubbi per il tecnico spagnolo sono dal centrocampo in su: in mediana Caqueret e Da Cunha si contendono la maglia da titolare. Sulla trequarti l’unica certezza è Nico Paz con ai suoi lati Addai e Rodriguez, che al momento superano Kuhn e Diao. In avanti Douvikas sembra poter partire dall’inizio ai danni di Alvaro Morata.

Inter-Como, le probabili formazioni

Inter (3-5-2): Sommer, Akanji, Acerbi, Bastoni; Diouf, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. All. Chivu

Como (4-2-3-1): Butez, Smolcic, Diego Carlos, Ramon, Alberto Moreno; Caqueret, Perrone; Addai, Nico Paz, Rodriguez; Douvikas. All. Como

Inter-Como, dove vederla

Inter-Como andrà in onda sabato alle 18:00 in esclusiva su DAZN.

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Serie A

Fiorentina, Vanoli: “Dobbiamo trascinare i nostri tifosi. Tatticamente potremmo cambiare qualcosa”

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Fiorentina

Alla vigilia di Sassuolo-Fiorentina, il tecnico della Viola, Paolo Vanoli, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.

Di seguito un estratto delle parole dell’allenatore della Fiorentina in vista della sfida contro il Sassuolo, in programma domani alle ore 15.

Fiorentina, le parole di Vanoli

C’è margine per modifiche tattiche già da subito?

“Non sono un anarchico, la difesa a quattro è qualcosa che ho in mente. Vedremo domani..”

In che stato d’animo ha ritrovato la squadra in settimana?

“Ho sfruttato questa settimana prima del tour de force e ho lavorato sull’aspetto fisico, tattico e mentale. Sappiamo l’importanza di questo mese ma ragioniamo di gara in gara. Il Sassuolo ha una rosa competitiva, con alternative in ogni ruolo”.

Come ha percepito la risposta del pubblico nell’ultimo periodo?

“È stato un momento significativo. I tifosi ci dimostrano affetto. Adesso questo ci deve dare un’iniezione di fiducia. Adesso tocca a noi trascinare loro. A Bergamo abbiamo fatto buone cose nel secondo tempo, ora dobbiamo cercare un po’ più di fortuna e invertire questo periodo con lucidità”.

Quali sono le condizioni di Gosens?

“Gosens ha fatto una parte in gruppo oggi ma difficilmente sarà a disposizione domani. Sta lavorando forte ma domani non ci sarà. Fortini invece è recuperato, aveva la febbre fino a ieri ma ha ripreso. Non ci sarà invece Fazzini per il problema alla caviglia, credo di recuperarlo settimana prossima”.

È possibile organizzare presto un allenamento aperto ai tifosi?

“Sicuramente è una cosa bella, devo solo programmare tutto perché sono dentro da poco. Ma sicuramente è una gran cosa da fare”.

Gudmundsson e Fazzini possono essere considerati alternative sugli esterni?

“Fazzini l’ha fatto. Gud lo potrebbe fare ma lo preferisco dentro al campo. Ha le qualità tecniche per giocare lì e sarebbe una forzatura fargli fare giocare da esterno”.

Quando parla di due attaccanti, a cosa si riferisce esattamente?

“Quando parlo di due punte non parlo per forza di due punte fisiche: queste possono avere caratteristiche diverse. Piccoli e Kean devono stare davanti al difensore, se invece c’è Albert si può giocare più in verticale. Cambiano le caratteristiche. Kean in Nazionale ha giocato sia con Retegui che con Pellegrini. Gud ha altre caratteristiche che io vorrei giocare: con lui ad esempio ho bisogno più di mezzale che si inseriscono”.

Ha percepito Gudmundsson più sereno dopo la fine del procedimento giudiziario?

“Sì, l’ho stimolato molto. Dal punto di vista umano ha passato tre anni non facili. Adesso si è liberato e voglio che si liberi anche in campo e faccia vedere di ciò che è capace: credo molto in lui. Ora lo vedo più sereno e come ha detto lui, non vuole esser compatito e per questo deve dare tutto e aiutarci restando concentrato sul calcio”.

Fiorentina

ALBERT GUDMUNDSSON ( FOTO SALVATORE FORNELLI )

È possibile vedere Gudmundsson insieme a Piccoli e Kean?

“A livello tattico si può fare tutto, ma c’è sempre bisogno di equilibrio e di difendere. Certo, se vogliamo forzare la partita possono giocare tutti insieme”.

Come valuta la crescita recente di Fagioli e Nicolussi?

“Pretendo di più da tutti, dunque anche da loro. A centrocampo devono imparare a tenere meglio la posizione. Fagioli e Nicolussi sono completamente diversi: fagioli è una mezz’ala di palleggio, ma da play mi è piaciuto. Gli chiedo però più giocate in avanti, pretendo che guardi più avanti perché ha le qualità per farlo. Anche Nicolussi Caviglia deve imparare questo. Con l’Atalanta ho visto un centrocampo che deve essere più collegato, ogni tanto lo facevamo, ma spesso Sohm si apriva troppo: sono automatismi che stiamo cercando. Il segreto di una squadra è non perdere a centrocampo e avvolte, per voglia di fare, perdiamo il posizionamento e essere fuori posizione significa non riconquistare la seconda palla”.

Ha avuto modo di confrontarsi con il presidente Commisso?

“Il Presidente è sempre vicino a noi e per questo lo ringrazio. Nonostante il suo momento di salute sta soffrendo anche per la situazione della Fiorentina, ma ogni giorno ci è accanto”.

Perché la Fiorentina incassa così tante reti?

“Anche sotto questo punto di vista ultimamente abbiamo aumentato l’attenzione. Contro l’Atalanta abbiamo preso un gol su un cross sbagliato. L’attenzione dei difensori sta crescendo, prima difendevano più distanti all’uomo, io preferisco che vadano più sull’uomo e che lavorino più di linea. Certe volte dobbiamo essere più lucidi e non fare raddoppi che non servono ma ci stiamo lavorando”.

Cosa manca ai centrocampisti per essere più presenti in area?

“È vero, perché abbiamo giocatori con caratteristiche più di palleggio a parte Mandragora che ha grande intelligenza tattica. Sohm è bravo a farsi trovare in rifinitura per fare l’ultimo passaggio, ma non ha la caratteristica di andare ad attaccare forte l’area. Per questo servono trovare altri tipi di soluzione: Albert non deve abbassarsi, gli esterni devono essere più protagonisti in area… È una cosa da migliorare ma in questo momento facciamo fatica perché andiamo in transizione e rimaniamo poco nell’ultimo terzo di campo. Dobbiamo avere più pazienza quando siamo in attacco, magari un giro di palla in più ci permette di arrivare con più uomini in area. Ndour è uno che ha la gamba per attaccare la profondità e questo è un aspetto su cui stiamo cercando soluzioni”.

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