Serie A
Posticipi Serie A: Como spumeggiante, Bologna si fa male da solo
Si è definitivamente conclusa l’ultima giornata di Serie A del 2024 con i due posticipi del lunedì. Il Como domina il Lecce, mentre il Bologna si disfa da solo.
Con la sfida del Sinigaglia tra Como e Lecce e con il posticipo serale tra Bologna e Verona, si è chiuso ufficialmente il 2024 di Serie A. Fabregas da una lezione di calcio al maestro Gianpaolo, dominando, creando occasioni e avendo il pallino del gioco sempre sotto il proprio dominio. Il Bologna invece, compie un vero e proprio suicidio sportivo tra autogol, espulsioni e gravi errori tecnici, e regala i 3 punti ad un Verona cinico e volenteroso.
Serie A: il Como vince nel segno di Nico Paz e Cutrone
Il Como vince davanti ai suoi tifosi con lo stesso risultato con la quale aveva battuto la Roma nella partita casalinga precedente. Contro un Lecce decisamente opaco e sotto tono, la squadra di Fabregas ha sempre avuto in mano il pallino del gioco ed ha prodotto occasioni dall’inizio alla fine dell’incontro. Se il risultato non è poi così rotondo, lo si deve solamente a Falcone, il quale ha blindato la sua porta in più di un’occasione evitando una possibile imbarcata.
Torna a segnare anche Patrik Cutrone, autore di una partita strepitosa condita anche dall’assist che ha portato al gol il talentuoso argentino Nico Paz. Fabregas sembra che piano piano stia trovando le misure giuste ed il Como sta cominciando a giocare bene e macinare punti, facendo un leggero balzo in avanti rispetto alla zona calda della classifica.
Il Bologna si fa male da solo e spreca l’occasione di accorciare
Il Bologna per i primi 40 minuti di partita sembrava essere in pieno controllo della gara, avendo trovato il vantaggio e producendo una buona qualità di gioco. Aveva tutti i presupposti per diventare una serata in discesa, fino a quando Lucumi non ha commesso un errore clamoroso che ha mandato in porta la coppia degli attaccanti del Verona, i quali non se lo sono fatti ripetere 2 volte.
Di li a poco arriva anche il raddoppio di Tengsted, causato da un non buon posizionamento della difesa rossoblu. Nel secondo tempo i ragazzi di Italiano scendono in campo per ribaltare il risultato, ma Pobega compie un’ingenuità ai livelli di quella dell’Olimpico contro la Lazio e si fa espellere per una sbracciata volontaria sul volto dell’avversario.
Uno strepitoso Dominguez tenta di caricarsi la squadra sulle spalle, ma non basta, poiché uno sfortunato Castro colpisce il pallone nella sua area e lo insacca nella porta sbagliata. Una serie di ingenuità condannano il Bologna, che in questo modo fallisce l’opportunità di accorciare su Juventus e Fiorentina.

TOMMASO POBEGA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Inter, Chivu: “Serve una partita perfetta anche per noi, il Genoa ha ritrovato entusiasmo e punti””
Il tecnico dell’Inter Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa alla viglia della sfida contro il Genoa, in programma domani alle 18:00.
L’Inter deve rialzarsi dopo lo scivolone casalingo in Champions League contro il Liverpool. In campionato i nerazzurri devono dare continuità di risultati, ma per farlo servirà battere un Genoa rivitalizzato dalla cura De Rossi. Della partita e del momento della squadra ha parlato Cristian Chivu in conferenza stampa alla vigilia del match.
Inter, le parole di Chivu
De Rossi ha detto che serve la partita perfetta, che gara dovete fare voi?
“Serve una partita perfetta anche per noi. Contano atteggiamento, voglia e approccio. Il Genoa ha ritrovato entusiasmo e punti”.
Come ha vissuto i giorni post Liverpool? Che cosa rappresenta la partita?
“Ho vissuto questi giorni con serenità perchè siamo consapevoli del nostro lavoro. Noi in campo dobbiamo sempre mettere il meglio che abbiamo, a volte bisogna mettere anche qualcosa in più sotto ogni punto di vista. Nonostante tutto stiamo facendo una grande stagione e un gran campionato. Ci sono alti e bassi ma siamo fiduciosi e i risultati e le prestazioni si vedono”.
Cosa portate come nuova scuola di allenatori? Cosa pensa di De Rossi?
“Potrei dire che abbiamo l’umiltà di dover imparare dai più bravi di noi e da chi ha esperienza. Dal punto di vista tattico abbiamo sempre cercato di rubare qualcosa. Stimo molto Daniele, abbiamo vissuto anni meravigliosi a Roma. Era capitano anche prima di portare la fascia. Si è subito messo a disposizione ho sempre apprezzato la sua intelligenza umana e anche calcistica. Di lui posso solo parlare bene perché è vero leale e onesto”.
Cos’ha detto ai giocatori?
“Noi dobbiamo continuare a fare le nostre cose. Non dobbiamo perdere consapevolezza.
Questo gruppo ha voglia e sa fare, ha anche voglia di essere dominante. La realtà del campo è diversa da quello che qualcuno vuole dire”.
Cosa chiedi alla squadra per migliorare?
“Chiedo tante cose, loro hanno voglia di fare. Siamo sempre partiti sotto la lente di ingrandimento. Dicevano che eravamo falliti e finiti ma siamo li. Il gruppo ha sempre messo la faccia e queste sono cose importanti. Non era scontato. Siamo a dicembre e sappiamo che abbiamo margini di miglioramento. Non abbiamo perso fame per essere dominanti in
Serie A ed Europa. Possiamo ancora migliorare”.
Come mai non riuscite a rimontare? C’è una spiegazione?
“Noi abbiamo sbagliato il primo tempo con l’Udinese e il secondo tempo a Napoli. La squadra però è sempre stata li. Abbiamo sempre cercato di mettere dentro al campo i nostri principi. lo mi prendo quello che è la nostra identità”.
Con il Como avete speso molto, nel secondo tempo con il Liverpool avete pagato?
“lo dico che contro il Liverpool come impegno e intensità abbiamo raggiunto qualcosa in più. Non abbiamo abbassato il livello, poi è ovvio che la Champions League è diversa e nonostante rispetti molto il Como non sono il Liverpool. Noi come atteggiamento e gioco non siamo stati inferiori al Liverpool. Mi prendo tutto quello che di buono abbiamo fatto”.
Senti pressioni e critiche eccessive?
“lo non ho sassolini da togliere dalle scarpe. Poi possiamo anche parlare di come mai non si vince uno scontro diretto. All’Inter ci sono grandi aspettative con alte pressioni. lo guardo quello che noi portiamo in campo. Non valuto solo una vittoria o una sconfitta. Non mi piacciono le etichette”.
Come stanno i giocatori?
“Abbiamo i problemi di Acerbi e Calhanoglu, loro sono indisponibili insieme a Darmian e Dumfries e Di Gennaro”

LAUTARO MARTINEZ PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Milan, Allegri: “Nkunku Deve sorridere un po’ di più, cosi le cose vanno meglio”
Milan-Sassuolo, Allegri presenta in conferenza stampa la sfida del quindicesimo turno di Serie A in programma a mezzogiorno a San Siro.
Domani a mezzogiorno, il Milan sarà impegnato sul proprio campo per sfidare il Sassuolo, nella partita valida per il quindicesimo turno di Serie A.
Il tecnico rossonero, Massimiliano Allegri, si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti in vista della gara.
Di seguito, le sue dichiarazioni.
Sassuolo Tabù
“Domani cerchiamo di invertire la rotta, perché i numeri col Sassuolo e con le neopromosse non sono a nostra favore. È una di quelle squadre contro cui le partite non finiscono mai, sia che tu sia in svantaggio sia che tu sia in vantaggio. Partita che andrà giocata con rispetto e ordine”.
Bollettino medico.
“Leao non ci sarà domani, ma ci sarà contro il Napoli. Fofana è rientrato del tutto, ma domani lo lascio a casa. Convocato Athekame. Gimenez speriamo di averlo nel più breve tempo possibile”.
Pulisic a che livello è?
“Margini di crescita li ha. Nella vita privata è molto schivo, però quando è in campo si trasforma. Poi è diabolico davanti alla porta. Deve trovare ancora la condizione migliore, cosi come Nkunku, la cui condizione fisica è migliorata molto; a Torino ha fatto una bellissima partita”.
Perché spesso approccio non così dominante?
“In una stagione ci sono vari fasi. Partivamo bene all’inizio e iniziavamo il secondo tempo facendoci il segno della croce. Da ora si è capovolta la situazione. Dobbiamo raggiungere un equilibrio per avere sempre l’approccio giusto. A Torino è stato fatto un bel secondo tempo, però nel primo quarto d’ora abbiamo subito due gol che ci potevano costare i tre punti. Col Sassuolo speriamo di non prendere gol. Domani è la prima alle 12.30, ci avviamo verso le feste… La priorità nostra è di affrontare il Sassuolo con grande ordine, le partite durano 100 minuti. Giochiamo contro una squadra che può fare gol in qualunque momento: la fase difensiva dovrà essere molto molto buona per non dargli la possibilità di esaltare le loro caratteristiche sugli esterni. Volpato e Laurientè nell’uno contro uno e nell’attacco alla profondità sono molto bravi. Partita complica che va portata a casa. Poi dobbiamo affrontare un viaggio in Arabia. Un conto è andarci con tre punti, un altro con una sconfitta…”.
Nkunku ha poca fiducia?
“Deve essere più sereno. Lo abbiamo voluto tutti. L’allenatore e la società hanno piena fiducia in lui. Deve sorridere un po’ di più, cosi le cose vanno meglio. Come Chivu a Lautaro?
Non lo cosa cosa dica Chivu, ma deve fare cosi”.
Perché Inter e Napoli favorite?
“Inter e Napoli sono la seconda e la prima dell’anno scorso, quindi è normale che siano le favorite. Il Milan ha cambiato tanti giocatori, ne sono arrivati di ottimi che si sono mischiati con altri di ottimo valore. Stiamo facendo un percorso: dobbiamo avere la convinzione di poter fare il massimo, partendo dalla consapevolezza che l’obiettivo è tornare a giocare la Champions. È vero che abbiamo 31 punti e siamo in testa, ma il campionato è lungo. Sarò noioso, ma l’importante è arrivare a marzo nelle migliori condizioni”.
Ti preoccupa essere corto in attacco?
“Corto, non corto… Fino a gennaio anche se volessimo non può arrivare nessuno. Devo trovare soluzioni interne in un gruppo di ragazzi che me le danno. In qualche modo faremo.
La società è vigile per il mercato, ma ora noi dobbiamo essere concentrati sulla partita di domani. Fatta la partita di domani penseremo a Riyad e alla trasferta di Supercoppa”.
Che squadra è il Sassuolo?
“Abbiamo visto che il Sassuolo ha caratteristiche ben precise. Anche con l’Inter a San Siro ha fatto una buona partita. Noi dobbiamo avere grande rispetto e grande ordine nella fase difensiva. Se andiamo in giro per il campo posso creare difficoltà. Per i tre punti domani dobbiamo fare una partita molto seria sotto tutti i punti di vista: tecnica, fisica e mentale”.
Si aspettava di essere in testa prima di Natale?
“All’inizio non sapevo se avrebbero recepito le mie indicazioni, ma si sono messi tutto subito a disposizione. L’obiettivo è tornare in Champions”.
Molti dicono che il Milan è in vantaggio sulle rivali…
“Mah, giocare a nascondino fa parte del gioco. lo avrei piacere a giocare la Champions, perché lavoriamo per questo. Le altre chiacchiere, il vantaggio o lo svantaggio… Il vantaggio è avere una squadra forte, una società forte e un ambiente che sostiene. La bellezza è giocare la Champions, a me piace questo”.
Ha in mente una gestione di Modric per le prossime partite?
“Jashari è cresciuto molto”
A Torino era più tranquillo che a Udine…
“Mah, tranquillo. Sapevo che c’era tempo. Contro la Lazio siamo andati dietro alla partita, buttando troppe palle. Anche ad un minuto dalla fine devi creare l’azione”
Che cosa aggiunge Torino alla convinzione della squadra?
“Aggiunge tre punti importanti, ci ha portato entusiasmo e energia, ma più alzi l’asticella, più si assottiglia il margine d’errore. Il pericolo è dietro l’angolo: domani bisogna alzare di più l’attenzione. Quando c’è troppa energia positiva all’interno, dopo si possono abbassare le difese immunitarie. Invece bisogna alzarle”.
Bartesaghi?
“I ragazzi hanno capito che hanno la grande opportunità di giocare nel Milan. E ora se lo devono tenere, con passione, professionalità ed entusiasmo”.
Lettera a Babbo Natale?
“Quest’anno ci alleniamo, rischiamo che non ci si possa scrivere. Sono contento di chi ho a disposizione. Dobbiamo concentrarci sul lavoro. Ho un gruppo straordinario. Ma anche l’ambiente sta bene. Ma restiamo con i piedi per terra, che non abbiamo ancora fatto niente.
Da Roma abbiamo avuto una bella reazione, silenziosa, che ha dato dimostrazione della responsabilità che sente ognuno dei giocatori”.
Come battere anche le piccole?
“Il calcio è illogico. Ci sono momenti in cui prendi gol con le piccole, altri in cui non li prendi, altri in cui vinci gli scontri diretti e altri in cui li perdi. Importante è non farsi condizionare da questa situazione”.
Ha senso cercare un attaccante sul mercato con questo Pulisic?
“Dobbiamo cercare di recuperare Gimenez, soprattutto per avere quattro attaccanti davanti con cui poter scegliere. Il fatto di recuperare Athekame, poi Fofana e Leao riempiamo più la rosa e la panchina”.
Nkunku bene nella ripresa di Torino…
“Aveva bisogno di recuperare la condizione fisica. A Torino il terzo gol arriva grazie a lui. È molto bravo, ha qualità tecniche straordinarie e può fare gol”.
Landucci ha detto che è uno dei gruppi migliori che avete allenato…
“E un gruppo che non si lamenta mai nel lavoro e in ciò che gli chiediamo, perché tutti hanno un obiettivo chiaro, per lasciare scritto nell’albero del Milan qualcosa di importante”.

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Torino-Cremonese, le formazioni ufficiali: la scelta su Simeone
Alle 15:00 andrà in scena la sfida tra Torino–Cremonese. Scopriamo quali sono le scelte di formazione di Marco Baroni e Davide Nicola.
La squadra di casa ha bisogno di riscattarsi dopo la brutta rimonta subita contro il Milan nell’ultimo turno. Dall’altra parte invece, la Cremonese è reduce da una bella vittoria con il Lecce, in cui ha dimostrato di avere ambizioni che vanno oltre la semplice salvezza. Vediamo quali sono le scelte ufficiali dei due allenatori per questa grande sfida.
Torino-Cremonese, le formazioni ufficiali
Torino (3-4-1-2): Paleari; Ismajli, Maripan, Coco; Pedersen, Asllani, Gineitis, Lazaro; Vlasic; Che Adams, Zapata. Allenatore: Marco Baroni.
Cremonese (3-5-2): Audero; Terracciano, Baschirotto, Bianchetti; Barbieri, Payero, Bondo, Vandeputte, Pezzella; Bonazzoli, Vardy. Allenatore: Davide Nicola.

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