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Pirlo’s mistakes: dopo 34 partite non esiste una formazione ideale!
Pirlo ha commesso numerosi errori durante la stagione. Tanti, troppi. Questi hanno determinato l’assenza e il numero n raggiungimento dei risultati sperati. Analizziamo insieme un fattore fondamentale, che mette in luce l’andamento non soddisfacente della squadra
La Juventus è giunta alla giornata numero 34. La questione che davvero lascia perplessi è rappresentata dal fatto, che il tecnico bianconero ha messo in campo 34 formazioni differenti. Insomma la Juve non ha una formazione ideale, e nemmeno un sistema di gioco ben definito. Va bene il calcio liquido, ma così ci pare davvero troppo. La squadra non ha un’identità di gioco, una formazione ideale.
Pirlo’s mistakes, stagione persa
Non avere una formazione ideale, in undici ben definito ed uno schema identitario, e’ un errore gravissimo, imperdonabile. Questo è uno dei fattori che hanno determinato una stagione in chiaro scuro. Certo ci sono responsabilità diffuse, che vanno oltre quelle di Pirlo, e per questo anche altre teste salteranno. Quella di Pirlo è già stata impacchettata. Ha vinto una Supercoppa italiana, dovrà giocarsi la finale di Coppa Italia. Non è poco; ma altrove. Alla Juventus, la figuraccia rimediata contro il Porto in Champions League, non è stata digerita. E non è tollerabile, aver perso uno scudetto a causa dei punti persi con le “piccole”.
Si poteva vincere ancora, anche con questa rosa
In totale 1 punto contro il Benevento, 4 con il Crotone, 2 con il Verona, 1 con la Fiorentina. Solo in queste 4 gare si sono lasciati la bellezza di 16 punti. Aggiungendoli alla classifica attuale, la Juve vincerebbe anche quest’anno lo scudetto. Era impossibile fare i punti mancanti? La risposta è no. Almeno 13 andavano portati a casa. Una marcia che sarebbe stata normalissima, e che con un tecnico pragmatico come Allegri (per citarne uno a caso) sarebbe stata realtà. Errori che il tecnico pagherà a fine stagione.
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Maignan nella top 5 dei francesi all’estero: escluso Thuram
Diramate le nomination della Trophées UNFP. Ovvero il riconoscimento che, tra le altre cose, premia i migliori giocatori francesi all’estero: c’è Maignan.
Nomi illustri nella top 5, tra cui Maignan. Sorprende l’esclusione di Marcus Thuram e non solo
Come ogni anno in Francia vanno in scena le premiazioni per la Trophées UNFP, che oltre a premiare i migliori giocatori delle divisioni francesi ha una categoria riservata anche ai giocatori francesi che giocano all’estero.
Nelle nomination, come candidati a ricevere questo riconoscimento, c’è Mike Maignan. Il portiere del Milan non è stato certo protagonista della sua miglior stagione in carriera, ma rientra comunque nella lista dei migliori 5.
Discorso inverso per Marcus Thuram, che alla sua prima stagione in Italia con la maglia dell’Inter ha avuto un grande impatto sul nostro campionato e si è reso parte integrante del trionfo scudetto. Tuttavia, non potrà comunque ambire alla vittoria di questo premio in quanto escluso dalla top 5.
Gli altri esclusi di lusso sono Theo Hernandez, Benjamin Pavard e Olivier Giroud, mentre a concorrere col portiere rossonero per la vittoria finale ci sono Antoine Griezmann (Atletico Madrid), Aurelien Tchouameni (Real Madrid), Eduardo Camavinga (Real Madrid) e William Saliba (Arsenal).
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Juventus: maglie Home e Third 2024/2025
Ecco le proiezioni di quelle che dovrebbero essere le maglie Home e Third della Juventus per la stagione 2024/2025.
Home solo Bianco e Nero
Siamo quasi in dirittura d’arrivo della stagione della Juventus e la curiosità si spinge alle proiezioni delle nuove maglie degli Home e Third kit per la stagione 2024/2025. Di seguito riportiamo quelle che sembrano essere le proiezioni ufficiali delle maglie che i bianconeri utilizzeranno il prossimo anno.
La prima maglia, la Home, sembrerebbe un bel ritorno al passato del brand Juventus per la stagione 2024/25. Adidas punta al classico bianco e nero senza altri colori sulla divisa. Le strisce verticali saranno 5 delle quali 3 bianche e 2 nere. Sulle parti nere spiccano lo stemma della Juventus e quello del marchio tedesco.
Il retro è per la maggior parte bianco, con un leggero pattern tono su tono presente su tutta la maglia.
Bisognerà vedere se il colletto nero sarà presente anche nella versione Authentic, in effetti le immagini riguardano la versione Aeroready
Third kit con novità
Ci sono anche le anticipazioni sulla terza maglia della Juventus che presenta novità rispetto al classico colore sociale bianco e nero. La maglia avrà un colore diverso e sarà un antracite (simile al blu).
Il logo del club sarà diverso e sarà la zebra vibrante stilizzata stile anni ’80.
Sulla maglia è formata una trama ad elica con lo stemma della Juventus che si va’ ad intrecciare, così formando delle file in verticale sulla maglia.
Viene risaltata tutta la geometria dalla tonalità di grigio più chiaro rispetto al colore della maglia, questa è presente anche sulle famose strisce Adidas e sul colletto. Lo stemma Juventus e quello di Adidas invece saranno di color giallo/ocra, così come la scritta “Juventus” posizionata sulla retro del colletto.
Con questi nuovi design, la Juventus si prepara a portare avanti la sua tradizione di eleganza e innovazione nel mondo del calcio, mantenendo sempre viva l’essenza del suo storico brand.
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Milan, Theo Hernandez incedibile: si lavora al nuovo contratto | I dettagli
Milan, lavori in corso per il rinnovo del contratto del forte esterno sinistro. Andiamo a vedere i passi della dirigenza qui di seguito.
Il Milan considera incedibile Theo Hernandez. Si lavora in tal senso per potergli assicurare il miglior contratto, fatti salvi i paletti di sostenibilità imposti dalla proprietà Redbird.
Il francese sta bene a Milano, tuttavia il contratto in scadenza al 30 giugno 2026 va certamente rivisto per non rischiare di avere “scarsa presa contrattuale” nei prossimi periodi.
Attualmente Theo Hernandez percepisce 4,5 milioni di euro e la proposta sul piatto è un rinnovo fino al 30 giugno 2029 sulla base di un ingaggio intorno ai 7 milioni.
Ad oggi la dirigenza rossonera ha assolutamente ribadito all’entourage del giocatore la volontà di non volerlo cedere, a meno che ovviamente non arrivi una proposta superiore ai 100 milioni di euro la quale, quantomeno, verrebbe presa in considerazione.
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