Serie A
Parma-Torino, curiosità e statistiche
Statistiche e curiosità su Parma-Torino, partita valida per la 28a giornata di Serie A, in programma sabato 8 marzo alle 15 al Tardini.
Sfida di medio-bassa classifica quella tra Parma e Torino, che scenderanno in campo domani alle 15 allo stadio Ennio Tardini. I padroni di casa sono quartultimi con 23 punti, a +1 sulla zona retrocessione, e vogliono riscattare il ko di Udine. Le due vittorie di fila contro Milan e Monza hanno proiettato gli ospiti a quota 34, più o meno a metà tra la zona Europa e quella salvezza.
Parma-Torino: statistiche e curiosità
Il Parma in casa viaggia al doppio della velocità rispetto a quando gioca in trasferta: 15 dei 23 punti conquistati sono arrivati al Tardini, dove ha collezionato 7 sconfitte, 3 pari e 4 vittorie, l’ultima delle quali 2 settimane fa contro il Bologna. Per i granata invece giocare nel proprio stadio o fuori casa non fa differenza, poiché hanno diviso equamente i 34 punti collezionati fin qui. Il Toro ha perso solo una delle ultime 6 trasferte, a fronte di 2 successi e 4 pareggi.

IL TORINO FA GRUPPO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tra le squadre della seconda metà della classifica, il Como ha il miglior attacco, con 33 reti segnate. Alle sue spalle ci sono proprio il Parma con 32 e il Torino con 31. Le due compagini sono assai distanti invece per solidità difensiva: i ducali sono la seconda peggior difesa con 46 gol incassati (peggio ha fatto solo l’Hellas Verona con 56). I piemontesi ne hanno subiti appena 32: nessuno tra le ultime 10 della classifica ha fatto meglio.
Parma che conferma questi dati negli incontri casalinghi, dove ha segnato 20 gol (uno in più del Napoli) ma ne ha subiti 23 (gli stessi del Cagliari). Nonostante abbia lo stesso numero di punti sia in casa che fuori, lontano dall’Olimpico Grande Torino la squadra di Vanoli ha un bilancio di 19 reti realizzate e 20 incassate, mentre tra le mura amiche è a 12-12.
I precedenti sorridono largamente ai gialloblù, che hanno vinto 14 volte, contro le 8 affermazioni granata e i 13 pareggi. Bilancio ancor più favorevole quando si gioca a Parma, dove il Toro ha collezionato 4 vittorie, 4 pari e 9 sconfitte. Gli emiliani sono a secco però negli ultimi 4 confronti, con 2 successi del Torino e 2 pareggi, tra cui lo 0-0 dell’andata lo scorso 5 gennaio. L’ultimo successo dei ducali risale al 30 settembre 2019: 3-2 il risultato.
Non ci sono precedenti tra i due allenatori Cristian Chivu e Paolo Vanoli. Il tecnico rumeno, da poco arrivato sulla panchina del Parma al posto dell’esonerato Fabio Pecchia, sfida il Torino per la prima volta. Vanoli invece ha afforntato il Parma in 5 occasioni, tra Serie A e Serie B, con un bilancio in negativo di una vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte.
Serie A
Napoli, mistero Lucca: è ancora parte del progetto?
La sconfitta di Udine accende dubbi in casa Napoli: tra la stanchezza e le scelte di Conte, il caso Lucca torna al centro del dibattito.
La sconfitta contro l’Udinese ha riacceso più di un campanello d’allarme in casa Napoli. Il secondo ko consecutivo in trasferta, dopo quello in Champions League contro il Benfica, ha mostrato una squadra visibilmente stanca e con poche idee. Un passaggio a vuoto che ha fatto discutere non solo per il risultato, ma anche per alcune scelte tecniche che hanno lasciato perplessi tifosi e addetti ai lavori.
In particolare, torna d’attualità il tema legato a quei giocatori che avrebbero potuto garantire freschezza e nuove soluzioni, ma che ancora una volta sono rimasti a lungo in panchina. Su tutti Lorenzo Lucca.
L’attaccante, grande ex della gara, è subentrato soltanto all’83°, nonostante una prestazione offensiva tutt’altro che memorabile e un Højlund apparso isolato e in evidente difficoltà contro la retroguardia friulana. Una gestione che ha alimentato interrogativi, soprattutto perché nei pochi minuti concessi Lucca, a differenza di altre occasioni, non ha affatto sfigurato.

LORENZO LUCCA PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Lucca verso l’addio a gennaio?
La sensazione è che Conte avrebbe potuto chiamarlo in causa prima, anche alla luce di quanto visto a inizio stagione, quando proprio Lucca era stato il titolare designato dopo l’infortunio di Lukaku.
Eppure, qualcosa sembra essersi incrinato nel rapporto tecnico. Già nel prepartita, le parole del direttore sportivo Manna avevano lasciato intendere che la scelta di relegarlo spesso in panchina non è casuale: in allenamento, secondo il club, l’attaccante non mostrerebbe quella continuità e quella determinazione necessarie per convincere Conte a puntare su di lui dal primo minuto.
Uno scenario che rischia di complicarsi ulteriormente con il rientro ormai imminente di Lukaku, che potrebbe ridurre ancora di più lo spazio a sua disposizione. A quel punto, il rischio è che l’attaccante scivoli definitivamente ai margini delle rotazioni.
Da qui la domanda che inizia a circolare con sempre maggiore insistenza: Lucca è ancora parte del progetto Napoli? Le voci su una possibile partenza nel mercato di gennaio sono sempre più insistenti e, se la situazione dovesse restare invariata, non è da escludere che le strade possano separarsi già tra pochi mesi.
Una soluzione che, forse, potrebbe rivelarsi la migliore per entrambe le parti.
Serie A
Milan, Gimenez va sotto i ferri: si complica il mercato?
Il Milan è alle prese con il Problema Gimenez: deludente la sua stagione, con 0 gol fuori da fine ottobre: ora dovrà essere operato, problemi per gennaio?
Il Milan è alle prese con il problema Gimenez: il messicano è la vera delusione stagionale, nessun gol all’attivo già fuori da fine ottobre. Ora dovrà essere operato, un problema sia per il prosieguo della stagione ma anche in vista del mercato di gennaio.

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Milan, problema Gimenez: il messicano deve operarsi, si complicano i piani per gennaio
Per il Milan, tra le delusioni stagionali, c’è sicuramente Santiago Gimenez fino ad ora zero gol per il messicano e fuori squadra dall’ottobre scorso per via di un infortunio. Il problema alla caviglia si è riacutizzato, tanto che il messicano sarà costretto ad operarsi. Una vera delusione, acquistato lo scorso anno 30 milioni di euro, cercato da quasi mezza Europa.
Una cosa è certa, Gimenez non sarà tra i convocati per la Supercoppa italiana, inoltre anche i club interessati a lui, inglesi e tedeschi, hanno raffreddato le trattative visto che starà fuori a lungo. Ecco che all’ora spunta l’opzione Fullkrug dal West Ham, che arriverebbe con la formula del prestito, consentendo di non sborsare soldi per il cartellino del tedesco ma di pagare solo il suo ingaggio.
Vedremo il prosieguo della vicenda, con il messicano che ormai è ai margini del progetto Allegri, che comunque per questa stagione puntava su di lui per fare buoni risultati.
Serie A
Roma-Como, le formazioni ufficiali
La 15° giornata di Serie A si chiude questa sera all’Olimpico con la sfida tra Roma e Como. Di seguito le scelte ufficiali di Gasperini e Fabregas.
Roma e Como si apprestano a chiudere la 15° giornata di Serie A. All’Olimpico va in scena un vero e proprio scontro diretto per il 4° posto, che promette gol e spettacolo, tra due squadre abituate ad un gioco propositivo. I giallorossi hanno la grande occasione di riavvicinarsi alla vetta della classifica, e di ristabilire 4 lunghezze di vantaggio sulla Juventus prima dello scontro diretto di Torino in programma nel prossimo turno. Dopo aver ritrovato il successo in Europa League, la squadra di Gasperini vuole interrompere la serie di sconfitte consecutive in Serie A.
Dall’altra parte c’è il Como di Fabregas, che vuole riscattarsi dopo la pesante sconfitta di San Siro contro l’Inter. I lariani hanno la grande chance, in caso di vittoria, di entrare per la prima volta tra le prime 4° della classifica, scavalcando in un colpo solo Juve e Bologna. Di seguito le scelte iniziali dei due allenatori per la gara delle 20:45.
Roma-Como, le formazioni ufficiali
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Rensch, Koné, Cristante, Wesley; Soulé, Pellegrini; Ferguson
Como (4-2-3-1): Butez; Smolčić, Kempf, Ramón, Valle; Caqueret, Da Cunha; Addai, Baturina, Diao; Nico Paz

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