Serie A
Parma-Frosinone a reti bianche. Le pagelle dei crociati
Si è da poco conclusa la partita che ha visto affrontarsi il Parma e il Frosinone. Uno scialbo 0-0 che non fa male a nessuna delle due.
La partita
Primo tempo abbastanza equilibrato con entrambe le compagini che provano ad impensierire l’avversario, senza mai concludere a rete. Per il Parma si fa subito dura nel secondo tempo, a causa dell’espulsione al 60′ minuto di Stulac.
Di conseguenza sarà il Frosinone a gestire il pallino del gioco, per tutta la frazione di gioco. Nonostante ciò non impensierirà quasi mai i crociati, se non all’ultimo minuto, con Vloet che con un bel colpo di testa fa sperare i tifosi ciociari presenti al Tardini, ma è Sepe che compie un vero e proprio miracolo, salvando così il pareggio.
Le pagelle dei crociati
Sepe 7: la parata al 94′ vale come un gol. Salva il Parma compiendo un miracolo;
Iacoponi 6: regge bene in difesa e non commette sbavature. Timido in fase di spinta, ma nel secondo tempo si limita alla fase difensiva
Bruno Alves 6,5: solita prestazione di spessore per il capitano crociato. Sempre attento e preciso, non lascia scampo a Ciofani;
Gagliolo 6,5: anche per lui, come per il suo compagno di reparto, partita senza sbavature. Insieme ad Alves annulla Ciofani, vincendo ogni contrasto aereo;
Gobbi 6,5: buona prestazione del terzino ex Chievo. In fase difensiva è bravo a concedere poco. Nel finale soffre po’ Zampano. Bravo in fase di spinta, un po’ meno in quella di impostazione;
Stulac 4: condiziona per tutto il secondo tempo i suoi compagni, a causa di una entrata inutile e scomposta che gli costa l’espulsione. Anche nel primo tempo sbaglia tanto e non lancia mai i suoi compagni, giornata da dimenticare;
Deiola 5: partita anonima e priva di mordente la sua. A centrocampo si vede poco e commette diversi errori. Tanta corsa ma poca sostanza, deve correre per due a causa dell’uomo in meno, arriva al 90′ sfiancato;
Rigoni 5,5: anche lui soffre tanto e corre a vuoto. Nel primo tempo difende bene ma sbaglia diversi passaggi. Nel secondo esce esausto;
Dal 85′ minuto Grassi s/v;
Gervinho 5: anche oggi la freccia non colpisce. Ha pochi spunti e appare spento. Corre tanto ma spesso a vuoto;
Siligardi 6: è l’unico che tenta il tiro nell’attacco crociato. Cerca di impostare il gioco ma spesso è chiuso dalla difesa ciociara;
Dal 79′ minuto Inglese 6,5: rientra bene dopo l’infortunio. Mette subito in difficoltà i difensori avversari con le sue sponde, ma è isolato;
Ceravolo 5: corre tanto ma incide poco e niente. È chiuso fra i difensori Frusinati e spesso è isolato;
Dal 75′ minuto Bastoni 6: si aggiunge alla linea difensiva e lo fa bene. Non rischia mai ed è lucido, nonostante il poco minutaggio.
Serie A
Bologna, Immobile ancora lontano dal top della forma: la strategia dei felsinei
In casa Bologna tiene banco la situazione legata a Immobile. L’attaccante, arrivato in estate, ancora non è riuscito ad incidere, anche causa infortuni.
Un mese di dicembre non troppo positivo per il Bologna di Italiano. Infatti, in casa rossoblù la vittoria manca oramai dallo scorso 22 novembre. Da lì in poi sono arrivate due sconfitte (contro Cremonese e Juventus) e due pareggi.
Quello che sta un pò mancando alla banda di Orsolini e compagni è l’apporto in zona goal del reparto punte a disposizione dell’ex Fiorentina. Oltre a Castro, rimasto sui livelli dello scorso anno, stanno mancando Dallinga e Immobile. L’attenzione in casa rossoblù è in particolare rivolta all’ex attaccante della Lazio.

CIRO IMMOBILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Infatti, Immobile, arrivato in estate dopo l’esperienza in Turchia, è approdato nel capoluogo romagnolo con dei numeri da capogiro in Serie A. L’attaccante, molto apprezzato in maglia biancoceleste, però ancora non si è visto. Complice gli infortuni che lo hanno bloccato più volte, pian piano Italiano sta aspettando un ritorno al top della forma.
Il tecnico felsineo, al termine del match pareggiato contro il Sassuolo, ha parlato proprio delle condizioni di Immobile, facendo intendere la volontà di voler puntare ancora sul miglior marcatore della storia della Lazio.
Bologna, le parole di Italiano
Immobile?
“In questo momento è in gran ritardo. Ha massimo 20-30 minuti nelle gambe. Il 31 dicembre faremo un’amichevole per fargli aumentare il minutaggio. Stiamo facendo di tutto per farlo tornare in condizione”.
Serie A
Fiorentina, il 2025 è da dimenticare: peggior annata della storia viola
Il 2025 in casa Fiorentina si è chiuso con l’ennesima sconfitta di questo campionato. Mai così male in tutta la sua storia: un anno da dimenticare.
24 sconfitte complessive. Questo è il dato che contraddistingue la Fiorentina nel 2025: un anno da buttare completamente quello che vedrà chiudersi tra qualche giorno in casa Viola.
Certo le 13 sconfitte complessive, tra Serie A e Conference League, da inizio stagione pesano parecchio sul groppone della banda guidata da Vanoli, ma anche nella stagione passata le cose non sono andate nel migliore dei modi.

STEFANO PIOLI PENSIEROSO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Dopo una prima parte di stagione con Palladino in cui i tifosi viola hanno potuto sognare di ambire a piazzamenti europei migliori rispetto alla Conference, da inizio 2025 la Viola ha perso smalto e le diatribe tra tifosi e società non hanno fatto altro che ingigantire i problemi di fine stagione. Palladino se ne è andato e al suo posto è stato chiamato Pioli.
Per l’ex Milan è stato un ritorno traumatico. Neanche una vittoria e ultimo posto in classifica. Un problema che si è pensato di poter risolvere con il suo esonero e l’arrivo di Vanoli, ma anche con l’ex Torino la musica non è cambiata. Adesso, dopo 17 giornate di Serie A la Fiorentina si ritrova ultima in classifica con 9 punti realizzati, a fronte di 1 vittoria e 6 pareggi.
Una situazione molto pericolosa che vede già adesso la Viola a rischio retrocessione. Per evitare ciò la società deve cancellare questo 2025 orrendo e sperare in un nuovo anno che porti energie fresche e una serie di risultati che possano evitare il peggio.
Serie A
Atalanta, si chiude con un ko il 2025 dei cambiamenti
Atalanta, l’ultima partita dell’anno e’ un deja-vu dei trascorsi contro l’Inter. L’inizio dell’era post Gasperini parte in salita.
Alla fine, in quella che e’ stata l’ultima contesa del 2025, l’Atalanta ha stabilito un record, purtroppo negativo.
Erano tre anni, infatti, che la Dea non usciva dal campo senza nemmeno concludere in porta una sola volta.
Alla New Balance Arena, i nerazzurri hanno subito gli strascichi di una tradizione che li vuole soccombere all’Inter spesso e volentieri da cinque anni.
Una abitudine, dunque, che ha caratterizzato anche il primo scontro tutto nerazzurro con in panchina Raffaele Palladino.
L’ex Monza ha provato invano, e per poco non ci riusciva, a spingere i suoi verso il colpo di coda, che alla fine non e’ arrivato.
Negativo, quindi, e’ stato il sipario su un 2025 che ha portato con sé una svolta dopo nove anni di regno ininterrotto firmato Gianpiero Gasperini.
L’ultimo regalo, l’ennesima qualificazione in Champions League, ha fatto da porta per il nuovo corso, che i Percassi avevano disegnato su misura di Ivan Juric.
Una fiducia mal riposta, se si pensa a quanto poco ha impiegato il tecnico croato a entrare in conflitto con l’ambiente.
Il simbolo delle discordie e’ stato, non a casa, Ademola Lookman, ovvero chi si vedeva ormai da giugno lontano da Zingonia.
Veleni, mancanza di feeling, nonché una certa dose di avversione da parte dell’ambiente, hanno fatto si che si spingesse, ben presto, per il cambio.
A uno dei (pochissimi) errori compiuti dalla dirigenza atalantina negli ultimi anni, dunque, si e’ deciso di porre rimedio ben presto, consapevoli che traccheggiare a lungo avrebbe compromesso definitivamente la rincorsa al treno Europa.
Fino ad ora la scelta appare corretta, con Palladino che sta dimostrando di saper essere un buon condottiero per una Dea che non vuole uscire dal circolo delle grandi.
Un posto in Champions League sarà arduo da raggiungere, ma una chance per quanto riguarda l’Europa League sembra esserci.
Se perdere contro l’Inter può essere messo agli atti come un incidente di percorso, e’ assolutamente sicuro che, da gennaio a maggio, gli scivoloni saranno banditi dal vocabolario di Bergamo.
Soprattutto contro quelle grandi che rappresentano le vere contendenti per regalarsi, per l’ennesima volta, il biglietto con destinazione una nuova campagna europea.
-
Calciomercato5 giorni faMilan, Schira: “No allo scambio Ricci-Gatti: proposti altri due giocatori alla Juventus”
-
Calciomercato5 giorni faMilan-Gatti, è arrivata la risposta della Juventus sulla cessione
-
Notizie6 giorni faMilan, morsa Elliott: perché Cardinale vuole liquidarlo in fretta
-
Calciomercato6 giorni faMilan, Disasi mette d’accordo un po’ tutti: la formula del trasferimento
-
Focus4 giorni faSerie A: quando si giocava anche il giorno di Natale
-
Serie A6 giorni faSerie A, le designazioni arbitrali della 17° giornata
-
Livinmantra3 giorni faFantacalcio: consigli e probabili formazioni
-
Calciomercato5 giorni faMilan, Leao e Gabriel Jesus destini incrociati: linea rovente con l’Arsenal
