Serie A
Napoli vince a Genova sotto il diluvio. Ma era da rinviare?
Ieri sera Il Napoli ha superato il Genoa per 2 a 1 grazie ad un autogol di Biraschi nel finale di partita.
Indice
Condizioni di gioco pessime
La squadra azzurra è riuscita a portare a casa i tre punti pur al termine di una gara difficilissima sia per il valore dei rossoblù che per le condizioni penose del campo.Infatti poco dopo l’inizio del secondo tempo su Marassi si è abbattuto un autentico diluvio che ha letteralmente impedito la prosecuzione del gioco. Così, sul punteggio di 1 a 0 per la squadra di casa, l’arbitro Abisso si è visto costretto ad interrompere la partita. Fin qui nulla quaestio, ma dopo pochi minuti, appena terminato l’acquazone, incredibilmente lo stesso fischietto ha ordinato alle squadre di riprendere la partita.
Ebbene chiarire che ormai il terreno di gioco era ridotto ad un autentico acquitrinio, soprattutto a centrocampo, ed i giocatori si vedevano costretti a giocare con palloni alti, essendo impossibili i rasoterra.
C’erano gli estremi per il rinvio
Una situazione del genere da sempre favorisce la squadra meno tecnica, oltretutto in vantaggio in quel momento, ma anche gli stessi genoani si lamentavano a più riprese delle condizioni impossibili del terreno di gioco.
A fine partita lo hanno fatto anche i componenti dello staff del Napoli, e va a loro merito. Sarebbe stato facile infatti sottolineare un errore così marchiano da parte dell’arbitro, adducendo come scusa di una eventuale sconfitta proprio la pozzanghera in cui si è giocato, ma è stato fatto dopo una vittoria. Ciò evidenzia la lealtà dei partenopei che avrebbero potuto tranquillamente tenere la bocca chiusa. L’arbitro Abisso avrebbe dovuto avere in maggior conto non solo le esigenze dei ventidue in campo, ma soprattutto quelle degli spettatori, i quali hanno pagato un salato biglietto per assistere ad un match di campionato e non ad una gara di pallanuoto! Quanto alla partita Il Napoli non ha giocato una delle sue migliori gare, ma ha comunque messo sotto gli avversari ed accumulato più occasioni da rete.
La cronaca del match
Ecco tutte le azioni del primo tempo:
- 8’: Ottimo rasoterra di Piatek che si perde fuori;
- 10’: Hamsik tira dal limite , ma il suo destro è alto;
- 12’: Azione personale di Insigne al limite dell’area rossoblù tra tre difensori avversari, il suo tiro rasoterra colpisce il palo alla destra di Radu, sul rimbalzo Mario Rui tira alto;
- 19’: Tiro di Zielinski a colpo sicuro, ma Biraschi interviene sulla traiettoria e salva Radu;
- 21’: GOL del GENOA: bel cross teso di Romulo dalla destra e Kouamè colpisce di testa , approfittando della distrazione di Hysaj, e batte Ospina!
- 36’: Occasionissima per gli azzurri.Insigne trova Callejon in area genoana, lo spagnolo passa al centro a Milik che batte a colpo sicuro ma Radu compie una parata eccezionale che salva la sua squadra;
- 39’: Tiro centrale di Piatek, nessun problema per Ospina.
Nel secondo tempo, prima lo stop e poi la rimonta partenopea. Subito doppio cambio nel Napoli: escono Milik e Zielinski ( pessima partita di entrambi) ed entrano Mertens e Fabiàn Ruiz.
Il Napoli ha il pallino del gioco, ma il campo, sotto il diluvio, è una autentica pozzanghera e si vedono solo scivoloni da ambo le parti.
- 59’: Abisso ferma la partita essendo impossibile giocare. Pochi minuti dopo, appena finita la pioggia, Abisso ordina la ripresa del gioco.Ma il campo è letteralmente impraticabile
- 62’: Pareggio del Napoli.Sponda di tacco di Mertens, su passaggio di Allan, che smarca Fabiàn Ruiz al limite dell’area genoana; sinistro a giro dello spagnolo che batte inesorabilmente Radu!
- 68’: Insigne batte una splendida punizione da posizione defilata e Radu compie un’altra grande parata
- 86’: Raddoppio del Napoli. Calcio di punizione per gli azzurri sulla sinistra dell’attacco partenopeo; bel cross di Mario Rui in area, Biraschi scivola ed infila il proprio portiere. Napoli in vantaggio! Abisso, dopo aver consultato il VAR, convalida.
- 90’+4’: L’arbitro fischia la fine della partita.
Le pagelle
Ecco di seguito le pagelle del Napoli:
Ospina 6: Incolpevole in occasione del gol di Kouamè, poi ordinaria amministrazione;
Hysaj 5: In occasione del gol genoano si fa attrarre dal pallone e perde la marcatura su Kouamè che segna. Dall’80’ Malcuit s.v.;
Mario Rui 6,5: lotta sotto la pioggia, attacca e difende bene.Da una sua punizione nasce il gol della vittoria azzurra;
Albiol 6: affidabile come sempre, sufficiente partita per il difensore;
Koulibaly 6,5: sbroglia molte situazioni difficili in area partenopea;
Callejon 6,5: sempre lucido, anche sotto il diluvio.Serve un pallone a Milik che chiede solo di essere spinto in rete;
Allan 7: il solito combattente tecnico che si esalta tra le pozzanghere;
Hamsik 6,5: lucidità e concretezza;
Zielinski 5: sbaglia la gara e Ancelotti lo cambia nell’intervallo. Dal 46′ Fabiàn Ruiz 7,5: potenza, tecnica, grinta, lucidità.Nettamente il migliore in campo.Regala ai compagni il pareggio con uno splendido gol.Per chi lo aveva visto nel Betis c’è poco da meravigliarsi. Il migliore in campo!
Milik 5: Sempre estraneo ai fraseggi dei compagni, fallisce un gol incredibile. Dal 46′ Mertens 7: Cambia la partita insieme a Fabiàn Ruiz, decisivo il suo assist di tacco per il pareggio del Napoli;
Insigne 7: colpisce un palo sullo 0-0, e assiste bene i compagni in attacco;
Ancelotti 7: fa valere la sua esperienza necessaria per poter vincere la partita in condizioni quasi impossibili.
Nel Genoa buona prestazione di Kouamè e Romero, mentre Piatek stavolta non incide. Juric fa quel che può.
Serie A
Rassegna stampa: i quotidiani del 25 aprile
Rassegna stampa, le prime pagine dei quotidiani sportivi: l’Atalanta batte la Fiorentina e raggiunge la Juventus in Finale di Coppa Italia.
Serie A
Inter, Marotta domina la classifica dei dirigenti
L’Inter ha vinto la sua seconda stella proprio nel derby di Milano
La conquista del tricolore è un misto tra preparazione, programmazione ed attuazione. I giocatori in campo sono solo l’ultimo riflesso che va considerato perchè dietro c’è un lavoro enorme che proietta una società in testa alla classifica del campionato. Il successo non è scontato ma senza un lavoro certosino difficilmente si raggiungono certi traguardi. Dal 2010 ad oggi c’è un dirigente che sta facendo scuola a molti – se non a tutti – e che ha portato le sue squadre al trionfo in maniera incredibile. In quattordici anni è riuscito a conquistare ben dieci scudetti dietro le scrivanie di Juventus ed Inter. Il classe 1957 ha strappato lo scettro a Branca che vinse il titolo proprio con l’Inter nel 2010.
Nel 2019 e nel 2020 è stata la volta di Paratici che ha costruito una Vecchia Signora di livello dando continuità al lavoro di Marotta che l’anno successivo portò al trionfo il Biscione. Neanche il tempo di festeggiare che Paolo Maldini riuscì nell’impresa di portare alla vittoria il Milan. Giuntoli del Napoli, nella passata stagione, ha stupito tutti quanti tanto che i bianconeri lo hanno voluto nelle loro fila. In Italia, però, ad oggi c’è un dirigente che riesce a migliorare qualsiasi squadra e vincere dieci campionati non è affare da poco.
Serie A
Inter, insidia tedesca per un terzino spagnolo del Real Madrid
Inter, Rafa Marin, terzino sinistro spagnolo classe 02′, in questa stagione con la maglia dell’Alaves ha collezionato 29 presenze.
Arrivato nei paesi baschi nell’estate 2023, in prestito secco fino a giugno 2024 dal Real Madrid, dal suo approdo in squadra si è dimostrato un calciatore importante per il club.
Grazie alle sue ottime prestazioni, il difensore ha attirato le mire di diversi top club europei che stanno provando a portarlo via da Madrid nella prossima estate.
Inter, insidia tedesca per un terzino spagnolo del Real Madrid
Secondo SportBild, il Bayer Leverkusen sta valutando diversi nomi per rinforzare il reparto difensivo per la prossima stagione e Marin è in questa lista di giocatori.
Oltre ai neo campioni di Germania, sul difensore del Real Madrid c’è da registrare anche il tentativo dell’Inter. I nerazzurri, attraverso alcuni intermediari, hanno preso informazioni per un possibile acquisto nel mercato estivo.
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