Serie A
Napoli: un mercoledì buio per Spalletti
Dopo gli infortuni di Victor Osimhen e Franck Anguissa, ieri durante la sfida infrasettimanale a Reggio Emiilia contro il Sassuolo, il Napoli perde anche Insigne, Fabian Ruiz e Koulibaly.
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Il punto sulla partita di ieri
Fino al 66 di ieri sera per l’ambiente azzurro sembrava l’ennesima nottata di euforia per i tifosi. Dopo una partita complicata nel primo tempo, il Napoli riesce a sbloccarla grazie ad un grande recupero di Mertens sulla trequarti del Sassuolo, che passa la palla a Zielinski che trova Fabian che secca consiglia sul primo palo. Dopo nove minuti dal gol la squadra di Spalletti trova il raddoppio con Dries Mertens.
La partita sembra indirizzata e invece il Sassuolo si rifà sotto con un grandissimo gol d Gianluca Scamacca. In tutto questo dopo il cambio di Insigne forzato per un indurimento al polpaccio, si aggiungono al Napoli i cambi per infortunio di Ruiz e Koulibaly.
All’89 su calcio da fermo di testa la pareggia Ferrari, dopo il Sassuolo continua ad attaccare per cercare il 3-2 che trova al 93, poi annullato per fallo di Berardi.
Gli infortuni e i prossimi impegni
Sabato alle 20:45 gli azzurri affrontano l’Atalanta e l’emergenza comincia a farsi preoccupante.
Oltre alle assenze già sicure di Osimhen, Anguissa e Manolas, si aggiungono quelli di ieri sera di Fabian Ruiz con un risentimento muscolare, quella della colonna portante difensiva Kalidou Koulibaly che rischia di non vedersi per due mesi, uno per infortunio l’altro per la Coppa D’Africa e Lorenzo Insigne alle prese con un indurimento al polpaccio che rischia di lasciarlo fuori Sabato.
In tutto questo vanno segnalate le condizioni di Demme e Politano che sono appena tornati dal covid e come visto ieri sera non sono ancora brillantissimi.
Un periodo nero per Spalletti che con i pochi che gli restano deve riuscire a preparare nei prossimi 20 giorni partite contro Leicester, Atalanta e Milan
Media
Ultras Juventus, messaggio profondo e incisivo
Gli ultras della Juventus sono pronti a sostenere la squadra fino alla fine della stagione, senza contestazioni, ma con una condizione chiara.
Ultras dei 7 Gruppi annunciano sostegno alla Juventus
Nel cuore di Torino, di fronte alla maestosità dell’Allianz Stadium e agli occhi vigili della Continassa, quartier generale della Juventus, si è verificato un momento di comunione straordinaria tra la squadra e i suoi tifosi più appassionati. Gli Ultras della Juventus hanno dato vita a un gesto che ha fatto eco nell’animo di molti: uno striscione, imponente e carico di significato, è stato srotolato con orgoglio e determinazione.
La frase incisa su questo striscione è stata una dichiarazione di intenti, una promessa di sostegno eterno: “Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità. Forza Juve, noi siamo la Serie A”. Questo potente messaggio è stato firmato dagli “Ultras Juve“, una firma che porta con sé un senso di autenticità e appartenenza profonda.
La citazione, tratta dal celebre film “Il Gladiatore”, non è stata scelta a caso. Evoca un senso di grandezza e immortalità, suggerendo che le azioni compiute durante la vita lasciano un’impronta indelebile nella storia. È un richiamo alla grandezza della Juventus, una squadra che ha scritto pagine di gloria nel panorama calcistico nazionale e internazionale, e che continuerà a farlo per sempre.
Ma il messaggio va oltre la semplice glorificazione del passato. Con la frase “Forza Juve, noi siamo la Serie A”, gli ultras ribadiscono il loro impegno totale verso la squadra e la competizione stessa. Essi si identificano con la Serie A, la massima espressione del calcio italiano, e considerano la Juventus come il suo cuore pulsante, il fulcro intorno al quale ruota tutto il mondo calcistico nazionale.
Questo gesto non è solo un atto di tifo, ma una testimonianza della profonda relazione che lega la squadra ai suoi tifosi più accesi. In un’epoca in cui il calcio è spesso dominato da polemiche e controversie, gli ultras della Juventus offrono un esempio di passione e dedizione.
Oltre al suo impatto emotivo, questo striscione rappresenta anche un richiamo alla responsabilità che la Juventus ha nei confronti dei suoi tifosi. È un impegno a dare sempre il massimo sul campo, a lottare per ogni pallone e a perseguire la gloria con determinazione e spirito di squadra.
In conclusione, lo striscione “Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità. Forza Juve, noi siamo la Serie A”, rimarrà come un simbolo tangibile della passione e della dedizione che caratterizzano il rapporto tra la Juventus e i suoi tifosi. E mentre la stagione calcistica continua il suo corso, questo messaggio continuerà a risuonare nell’anima di tutti coloro che amano e sostengono la Vecchia Signora.
Serie A
Juventus: Milik e Alcaraz fuori all’Olimpico
Le ultime dalla Continassa hanno confermato le indisponibilità da parte di Milik e Alcaraz, che non partiranno per Roma con il resto della squadra.
Chi invece punta ad una convocazione a sorpresa è l’italo macedone, Nikola Sekulov. Il classe 2002 partirà con molta probabilità verso la Capitale, per dare qualche risorsa offensiva in più a Massimiliano Allegri, visto anche la squalifica di Vlahovic.
Il tecnico toscano domani alle 11 sarà atteso davanti alla stampa per parlare in conferenza riguardante la sfida contro i bianco celesti.
Non dovrebbero esserci tanti dubbi di formazione con Chiesa favorito su Yildiz nell’affiancare Kean.
Torna il centrocampo titolare, dopo il recupero di Rabiot e McKennie. L’altro dubbio è Iling Junior, potrebbe spuntarla su Kostic, dopo l’ottima prova con la nazionale inglese under 21.
In difesa nonostante due partite da titolari con il Brasile per Danilo, la sua titolarità non è messa in discussione.
Serie A
Roma, a Lecce trasferta ostica per De Rossi
La Roma Andrea al Via del Mare per continuare a rincorrere l’Europa
Daniele De Rossi non vuole perdere l’occasione di rimanere incollato al treno che porterebbe il prossimo anno la Roma in Champions League. La trasferta contro i salentini, però, non è semplice e rischia di mettere i bastoni tra le ruote ai capitolini. I numerosi infortuni dovranno essere valutati quotidianamente dal tecnico che, insieme al suo staff, cercherà di recuperare quanti più pezzi pregiati disponibili.
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