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Napoli-Roma: match e pagelle degli azzurri

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Allo stadio San Paolo quello che una volta era definito ” derby del sole” è arrivata la Roma di mister Di Francesco accompagnata da nuvoloni grigi e vento forte. Le brillanti prestazioni infrasettimanali in Champion di entrambe le squadre hanno dato vita ad una partita divertente ed a  lunghi tratti dominata dagli azzurri regalando numeri e fraseggi ai numerosi tifosi accorsi per la partita di cartello dell’ ottava giornata di serie A.

Mini turnover per Ancelotti

Cambia pochissimo mister Ancelotti stavolta complice anche l’infortunio del jolly di centrocampo Verdi: è un Napoli quasi simile a quello sceso in campo mercoledì a Parigi, con la riconferma del talento spagnolo Fabian Ruiz a centrocampo protagonista con un gol ed una prestazione sontuosa al Parco dei principi e dell’ariete polacco Milik in attacco al posto del belga Mertens ma partiamo da dietro.

In porta confermato il vice titolare Ospina, sulle fasce si riprendono rispettivamente le loro fascie : Hisay e Mario rui, mentre la diga centrale di difesa è composta dai giganti : Albiol e Koulibaly. A centrocampo il capitano Hamsik che stasera entra definitivamente nella storia del club partenopeo :sono 511 presenze nel Napoli superando la bandiera azzurra Bruscolotti, accanto giocherà l’imprescindibile Allan fresco di convocazione nella nazionale brasiliana con il supporto di Callejon e Ruiz sulle fasce, mentre il tandem davanti è formato dal bomber azzurro Insigne supportato da Milik.

Nella Roma anche mister Di Francesco cambia causa infortuni ed affaticamenti :Olsen tra i pali  in difesa si rivede Santon al posto di Florenzi e Juan Jesus al posto di Fazio con Kolarov e Manolas a formare la difesa a quattro,  mentre a centrocampo tutto confermato con il capitano De Rossi con Nzozi, Pellegrini L. e Under mentre il tandem d’attacco è composto dal re di coppe Edin Dzeko con El Shaarawy a supporto.

La cronaca della partita: un goal per tempo

Inizia il match con problemi tecnici al VAR che sarà ripristinato dopo 10 minuti con gli azzurri di Ancelotti che da subito iniziano a pressare con giro palla e scambi veloci : un’azione sulla sinistra di Fabian Ruiz dove con due finte mette a sedere i due difensori giallorossi e si ritrova dinanzi ad Olsen ma invece di calciare a rete preferisce servire Insigne dove il suo tiro viene respinto in corner. Gol mangianto e capovolgimento di fronti  la Roma inaspettatamente passa in vantaggio al suo primo affondo :Under scende sulla fascia riesce a far passare in mezzo un pallone rasoterra dove al centro si ritrova solo El Shaavawy che con delicatezza la appoggia in rete.

Si riprende con un monologo partenopeo di azioni goal che si susseguono ma un po’ per la scarsa precisione un po’ per la poca buona sorte gli attaccanti azzurri non riescono a spingere dentro la palla del meritato pareggio nonostante la grande mole di gioco costruita, un sussulto di Dzeko in avanti dove trova il salvataggio sulla linea di porta di Albiol evita al Napoli la beffa di finire sotto di due goal.

Al ’42 esce De Rossi per infortunio ed entra Cristante ma cambia poco l’inerzia della partita e finisce così il primo tempo. Il secondo tempo inizia sempre sotto il dominio dei padroni di casa che complici il goal di svantaggio cercano in tutti i modi di poter riportare il match sul pari, al minuto ’55 Ancelotti getta in mischia il funanbolo Mertens al posto dell’ariete Milik per dare più vivacità all’attacco anche perchè quello di stasera non è il solito Insigne visto fin qui , impreciso sotto porta e che si lascia sempre anticipare dalla buona prestazione di Juan Jesus.

Nonostante la percentuale schiacciante di possesso palla, il Napoli non riesce a sfondare nonostante le innumerevoli occasioni goal, cosi il tecnico dei partenopei decide di far entrare prima Malcuit per Hisay e poi Zielisky per Hamsik spronando il centrocampista polacco a provare la soluzione da fuori.

Anche Di Francesco effettua cambi : fuori uno zoppicante Manolas e dentro Fazio, e fuori Under ammonito per Florenzi. Roma quasi mai pericolosa è sempre il Napoli a cercare il sospirato goal del pareggio che dopo diverse occasioni mancate a due centrimetri da Olsen arriva al ’90 la zampata di Mertens che approfitta di una palla sporcata dal compagno Callejon e infila sotto porta il pallone del sospirato pareggio.

Il San Paolo diventa una bolgia, il direttore di gara concede quattro minuti di recupero ma nonostante il forcing gli azzurri non riescono nel miracolo di capovolgere il risultato e rimanere la distanza invariata sulla capolista Juve.

Triplice fischio e tutti negli spogliatoi sul risultato di 1-1 accompagnati dagli applausi del pubblico di casa ai suoi giocatori

mertens esultanza

Il giudizio dei tecnici

Ancelotti: nonostante la partita di Champion ci abbia portato via parecchie energie sono soddisfatto ed orgoglioso della prova dei ragazzi, anche perchè non giocavamo con l’ultima in classifica anche se loro hanno optato per la classica partita da trasferta : contropiede e copertura della difesa in 10 uomini. E’ dura riprendere una gara dove gestisci il possesso palla per ’90 mininuti e dopo ’14 vai sotto…. Si è soffermato sul centrocampo Ancelotti , lodando i suoi ragazzi di reparto e dicendo che proprio da quella parte di campo che si organizza l’equilibrio della squadra

 

Di Francesco: ottimo risultato quello conquistato stasera contro questa squadra che per gioco espresso ed occasioni mancate è la degna antagonista della Juve. Brucia un po’ pensare che a pochi minuti dalla fine potevamo portare via tutta la posta in palio, ma il calcio è così dovevamo essere più lucidi in uscita con palla al piede e sfruttare di più le incursioni dei nostri giocatori laterali come abbiamo fatto nel primo tempo.

Le pagelle

Ospina 6,5  incolpevole sul goal della roma e sempre pronto nelle uscite sui contropiedi dei giallorossi

Hisay 6 prova sotto tono del laterale albanese, ci ha abituati a giocare ed affondare di più sulla sua fascia paga anche un po’ di stanchezza  (dal ’69 sostituito da Malcuitt 6 )

Albiol 6 putroppo la palla del vantaggio giallorosso gli passa proprio davanti ai suoi piedi e non riesce a chiudere. Bene sulla chiusura sul tiro di Dzeko che salva praticamente partita e risultato.

Koulibaly 5,5 cerca di spingere e si porta diverse volte a ridosso dell’area avversaria con palla al piede, non sempre preciso nelle chiusure ma il cliente di stasera era scomodo da tenere a bada.

Mario Rui 6,5 un pendolino sull’ out mancino, ottimi affondi e tocchi nel brevilinea con i compagni di squadra, uno dei migliori in campo

Callejon 6,5 da una sua svirgolata nasce il goal del pareggio, una prova di maturità anche come posizione. Si abbassa e riparte in ogni parte del campo ecco spiegato il motivo delle sue pochissime assenze in questi anni al Napoli

 Allan 6 non è il mastino ruba palloni di Parigi che ha strabiliato anche i tifosi del PSG ma comunque conquista palloni importanti ed imposta sempre con duttile agonismo

Hamsik 6 non riesce a mettere la ciliegina sulla torta questa sera con il goal per festeggiare il suo traguardo di presenze ma partecipa attivamente alla causa del centrocampo tenendo a bada clienti come Pellegrini L e Under.Al suo posto Zielisky 6,5 porta velocità di gioco e cambi di passo che permette al compagno di reparto di affondare e crossare.

Fabian Ruiz 7 il migliore in campo. Il nazionale spagnolo si sta facendo largo nelle gerarchie di Ancelotti con numeri e prestazioni altisonanti. Destro e sinistro di piedi è mancato solo il goal

Insigne 6 partita stregata la sua, ha provato più volte la conclusione ma è stata sempre questione di centrimentri.Il cross del pareggio parte dai suoi piedi

Milik 5,5 Ancelotti lo lancia titolare sperando di riuscire a colpire la Roma con l’incornata del polacco che nel primo tempo per questione di pochi centrimetri non realizza di testa.  Al suo posto Mertens 7,   decisivo il suo ingresso dalla panchina dando vivacità al gioco e pronto a sfruttare la spizzata del compagno di Callejon sotto porta

Ancelotti 6,5 è un Napoli sempre votato a fare la partita, che passa dai fraseggi ai cambi campo dando sempre l’idea di tenere il pallino del gioco e poter realizzare ma talvolta le imprecisioni e la sfortuna come questa sera tengono lontano il napoli dalla vetta di 6 punti

 

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Atalanta, stop per Bellanova: i tempi di recupero

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Atalanta

Tegola in casa Atalanta. Raoul Bellanova resterà fuori dai campi per 40-45 giorni: confermata la lesione al bicipite femorale per il terzino.

Atalanta, Palladino perde Bellanova

Dopo esser uscito anzitempo nella sfida casalinga contro il Chelsea di Maresca, Raoul Bellanova è stato sottoposto a esami strumentali per chiarire le sue condizioni fisiche. Il responso medico ha evidenziato una lesione muscolare di grado fra il primo e il secondo del bicipite femorale destro. Brutte notizie, dunque, per l’Atalanta di Palladino, che dovrà fare a meno per diverse settimane di una pedina importante del suo scacchiere in questo avvio di stagione.

Champions League

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Impatto sull’Atalanta

La perdita di Bellanova non sarà facile da gestire. Il giovane terzino ha dimostrato di essere un elemento fondamentale per la difesa dell’Atalanta, con la sua velocità e capacità di coprire l’intera fascia. La sua assenza costringerà Palladino a rivedere le strategie di gioco e a trovare soluzioni alternative per mantenere alta la competitività della squadra in campionato e nelle competizioni europee. La speranza è che il giocatore possa tornare in campo il prima possibile, in piena forma e pronto a dare il suo contributo alla squadra.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Schira

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Torino, Petrachi: “Qui per riprendere ciò che ho lasciato. Voglio trasmettere senso di appartenenza. Mercato? Niente rivoluzioni”

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Torino

Il Torino presenta in conferenza stampa il nuovo direttore sportivo del club Gianluca Petrachi. Per il dirigente si tratta di un ritorno dopo l’esperienza avuta nei granata tra il 2010 e il 2019.

Il Torino riparte da Gianluca Petrachi dietro la scrivania. Nella giornata di ieri il club ha comunicato a sorpresa di aver sollevato dal ruolo di ds Davide Vagnati, annunciando al suo posto il ritorno dell’ex dirigente della Roma. Per Petrachi si tratta di un ritorno a distanza di 6 anni da quando ha lasciato Torino, in cui era stato direttore sportivo dal 2010 al 2019. Oggi è arrivata la presentazione ufficiale in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni.

Torino, Petrachi si presenta

Ritorno.

Non ero più tornato a Torino e rientrarci è stato emozionante, effettivamente quando si sprigiona un sentimento è sempre qualcosa di positivo, questo sentimento c’è in me. Non è stata una cosa studiata o pensata, ci siamo sentiti col presidente e mi ha fatto percepire c’era qualcosa che poteva nascere e voleva capire se fossi pronto a questo ritorno e se avessi le motivazioni giuste per poterlo fare, ho risposto che sono nato pronto. Sono arrivato di notte”.

Baroni.

“Mi sono fatto delle idee ed era giusto che fosse così, l’idea più importante la sviluppi col tecnico, chiarire tematiche tattiche che lo comprendono e provare a fare dei correttivi. Oggi ho le idee più chiare, ho passato la giornata con Marco e mi ha dato delle linee da seguire perché non devono esserci equivoci, da oggi in poi si parte così“.

Obiettivi.

“Da fuori, ho notato una cosa e cercherò di lavorarci: è come se ci fosse uno scollamento. Il senso di appartenenza è la priorità. Da calciatore non ho capito cosa fosse il Toro, da dirigente è stato è stato un altro mondo. Ho capito la mission, qui si entra in un club diverso. E il senso di appartenenza per tutti i giocatori deve essere rimarcato e bisogna anche farlo capire loro. Cercherò di comprendere il senso di appartenenza, ho cercato sempre di creare un senso di famiglia: voglio risentire quel calore, voglio ricreare quella sinergia. E, se possibile, alimentandola con la gente”.

Mercato di gennaio.

“Non sarà mercato di rivoluzione ma di riparazione, nel 3-5-2 c’è qualche mezzapunta di troppo, rispetto al 4-3-3 iniziale in cui aveva più senso. Valuteremo possibili cessioni e aggiustamenti“.

Errori del passato.

“Magari nell’ultimo anno ero in una situazione, dopo nove e anni e mezzo, avevo stanchezza mentale e mi sarei dovuto confrontare con il presidente. Succede anche tra moglie e marito, a volte qualcosa non va alla perfezione. Questo è stato l’errore che non commetterei più. Sono qui a riprendermi ciò che ho lasciato, con tutta l’esperienza e conoscendo la piazza posso dare qualcosa in più per crescere”.

Verso gara con la Cremonese.

“A Baroni ho chiesto di fare il Marco Baroni che conosco, di tirare fuori tutto ciò che ha dentro. Abbiamo giocato insieme a Lecce, è sempre stato uno caratteriale: da calciatore era cazzutissimo, da allenatore voglio che tiri fuori ciò che ha dentro. Marco può e deve fare di più, gliel’ho detto. Mi aspetto che la squadra gli somigli. Baroni è un grande lavoratore e ha temperamento: l’unica cosa c deve fare, è pretendere dai suoi giocatori che questa è la squadra di Baroni: deve trasmettere al gruppo le sue caratteristiche”.

Ripartire dal 3-5-2?

“Sì. Il 3-5-2 sarà il modulo da qui alla fine: può capitare che con qualche defezione, per necessità o soluzione di partita ci può stare che si cambi. Stiamo andando avanti con il 3-5-2 e sarà così fino a fine campionato”.

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Inter, ecco come sta Calhanoglu: ci sarà per la Supercoppa?

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Inter

Arrivano delle novità per l’Inter riguardo le condizioni di Calhanoglu. Il centrocampista turco è uscito nel primo tempo contro il Liverpool.

C’è apprensione in casa Inter per le condizioni di Calhanoglu e Acerbi. Entrambi sono usciti nel primo tempo della partita di Champions contro il Liverpool per infortunio.

Se da un lato l’ex centrale della Lazio dovrebbe rientrare a gennaio 2026, ecco le condizioni del mediano ex Milan.

Inter, Calhanoglu salta il Genoa: da valutare per la Supercoppa

Inter

IL GOL DI CALHANOGLU ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Come riportato da SKY Sport, Calhanoglu non dovrebbe essere sottoposto alla risonanza magnetica: tuttavia, non ci sarà per la trasferta contro il Genoa in programma domenica alle 18.

Le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni per la partita di Supercoppa contro il Bologna in programma venerdì 19 dicembre.

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