Serie A
Napoli, Lukaku su Conte: “Mi ha fatto crescere e migliorare nel corso della carriera. Gli sarò sempre grato per questo”
Napoli-Lukaku: Il centravanti belga del Napoli ha parlato ai microfoni di Radio Crc riguardo il suo periodo di ambientamento in Campania. le sue parole:
Dopo una buonissima prima parte di stagione al Napoli, Romelu Lukaku, intervistato da Radio Crc, ha parlato del suo periodo di adattamento nel capoluogo campano e di quanto Dries Mertens, suo compagno in nazionale, forte dei suoi tanti anni passati al Napoli, gli abbia dato una mano. Le sue parole:
Come è stata la trattativa che l’ha portata a Napoli?
“Conte mi aveva chiamato con largo anticipo e io gli ho detto sì praticamente subito. Sappiamo entrambi ciò di cui ho bisogno per rendere al meglio, non servono tante parole”.
Ha un rapporto speciale con Conte?
“Non ho alcun trattamento di favore, anzi, con me è più severo perché si aspetta molto. A me piace questa responsabilità, mi ha fatto crescere e migliorare nel corso della carriera. Gli sarò sempre grato per questo”.
Lotta Scudetto con Inter e Atalanta?
“L’Inter parte favorita, lo dicono tutti. Hanno una rosa ampia e di grandissima qualità, bisogna essere onesti. L’Atalanta sta facendo un grande percorso, lo scorso anno ha vinto l’Europa League e ora sta crescendo ulteriormente. Noi vogliamo prenderci una rivincita, nessuno si aspettava ci saremmo trovati in questa posizione, ma ora siamo qui e dobbiamo continuare a lavorare duramente. Per realizzare i propri sogni bisogna dare tutto ogni giorno ed essere pronti a qualsiasi sfida. Quando sei parte di un ciclo vincente, devi alzare sempre l’asticella. Gli altri migliorano e tu devi fare lo stesso. I tifosi vogliono vivere ancora quella sensazione di vittoria, rivincere è ancora più bello. Il mister da calciatore ha sempre assaporato ogni vittoria come fosse la prima, vogliamo farlo anche noi per questa città. Non ci sentiamo appagati”.
Si sente un po’ napoletano?
“Ogni giorno di più. Ho parlato con Mertens di recente, lui vuole tornare qui a vivere dopo il ritiro. Grazie a lui ho conosciuto persone splendide, legami che dureranno per tutta la vita”.
Contro il Milan potrebbe arrivare il suo gol numero 400 in carriera. Ci pensa?
“Sarebbe incredibile, ma per me conta soprattutto la prestazione della squadra. Sappiamo di affrontare un avversario forte, pieno di qualità, ma ci prepareremo al meglio per ottenere un grande risultato. Ho fiducia nel lavoro che stiamo facendo con il mister”.
All’andata ha segnato uno dei gol più belli della stagione?
“Può essere, è una rete che mi rappresenta: attacco la profondità su un gran passaggio di Anguissa. Ma oltre al gol, è stata una prestazione di squadra molto positiva”.
Cosa ha provato quando ha segnato il primo gol al Maradona?
“Durante il riscaldamento ho sentito un calore incredibile dai tifosi, mai provato prima. Dopo la partita ho chiesto a Mertens se fosse sempre così, lui mi ha confermato che è una costante. L’urlo del pubblico ti spinge, mette pressione agli avversari. Quando succede, per loro diventa difficile, è una questione mentale che ti dà ancora più carica”.
Quanto è importante la comunicazione tra attaccanti?
“È essenziale. Parliamo molto tra noi, con Raspadori, Simeone, tutti abbiamo caratteristiche diverse ma possiamo giocare insieme. Questo aiuta anche il mister a prendere decisioni e, se c’è intesa, i risultati arrivano. Siamo un gruppo affiatato anche fuori dal campo: ogni martedì organizziamo tornei di Call of Duty, siamo sempre 10-12 giocatori. Gioco ai videogiochi anche con i miei figli, tra Fortnite e giochi di calcio. Mio figlio? Quest’anno è al secondo anno all’Anderlecht, si sta divertendo. Vuole giocare in attacco, non in difesa. Sicuramente è più tecnico di me, all’Anderlecht lavorano molto bene. Io non interferisco con gli allenatori, ovviamente”.
Qual è la parte di Napoli che preferisce?
“Mertens mi ha consigliato Posillipo, passeggiare guardando il mare mi dà pace. Non sono ancora riuscito ad andare sulle isole, con gli allenamenti è complicato. Ma il calcio per me viene prima di tutto, anche se ogni tanto staccare qualche ora fa bene”.
Serie A
Inter, fare cerchio per ripartire
Inter – dopo il ko in Supercoppa confronto interno ad Appiano: testa, responsabilità e Atalanta come primo banco di prova.
Guardarsi negli occhi per ripartire. È questa la strada scelta dall’Inter dopo la sconfitta in Supercoppa, un ko che ha riacceso dubbi antichi e messo a nudo fragilità soprattutto mentali. Più che cercare alibi o soluzioni all’esterno, la squadra nerazzurra ha deciso di affrontare i propri problemi dall’interno, con l’obiettivo di reagire subito, a partire dalla sfida di Bergamo contro l’Atalanta.
Inter, confronto duro nel team
Domenica ad Appiano Gentile il gruppo si è chiuso nello spogliatoio, senza la presenza della dirigenza, per un confronto diretto e schietto tra staff e calciatori. Un dibattito aperto, durato oltre un’ora, in cui tutti hanno provato a dire la propria, con un unico obiettivo: capire perché l’Inter continua a inciampare nei momenti decisivi, soprattutto negli scontri diretti.

Ange-Yoan Bonny e Lautaro Martinez ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il messaggio emerso è stato chiaro e, per certi versi, duro: il problema non è il gioco. L’Inter crea, domina, spesso gioca meglio degli avversari anche nei big match. Ma troppo spesso, alla fine, perde. Non è solo sfortuna né casualità, è la testa che cede, è la difficoltà ad accettare l’idea della sconfitta e a reagire con ferocia nei momenti chiave. La squadra si è riconosciuta un limite preciso, ovvero che l’impegno non manca, ma non sempre è totale.
Il confronto ha toccato anche episodi recenti, come la gestione dei rigori contro il Bologna, che ha lasciato qualche malumore. Segnali, indizi di una personalità che nei momenti di massima pressione tende a sfaldarsi. Proprio per questo la reazione deve essere immediata: Atalanta a Bergamo e Napoli a San Siro non concedono appelli.
Intanto, Marotta che fa?
Sul fronte mercato, la sensazione è che a gennaio si farà poco. La dirigenza ha lasciato intendere che non sarà semplice migliorare la rosa, ma i problemi strutturali restano: manca un vice Bastoni e servirebbe più qualità e personalità palla al piede. Se l’Inter vuole davvero stringersi attorno al proprio allenatore, il sostegno dovrà essere totale, dentro e fuori dal campo.
Ora la parola passa al campo. Il confronto è stato fatto, i nodi sono stati messi sul tavolo. Tocca all’Inter dimostrare di aver imparato la lezione, già dalla prossima, delicatissima, sfida.
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Serie A
Fiorentina-Udinese 5-1: clamoroso al Franchi, la Viola sa ancora vincere | Le pagelle gigliate
La Fiorentina trova sotto l’albero di Natale la prima vittoria in campionato: un netto 5-1 all’Udinese che regala qualche speranza.
L’Udinese porta bene alla viola, l’ultima vittoria Kean e compagni l’avevano ottenuta a Udine nell’ultimo turno dello scorso campionato, un 3-2 che aveva portato la squadra di Palladino ancora una volta in Conference.
Tre punti fondamentali, anche se i 9 in classifica sono ancora troppo pochi. Però la squadra di Vanoli, messa in campo con la difesa a quattro, stasera ha fatto travedere segnali di forte risveglio.
Certo, l’espulsione dopo 7 minuti del portiere bianconero Okoye ha spianato la strada alla vittoria, ma non era scontato che la squadra viola vista sin qui, potesse segnare cinque gol e creare altrettante nitide occasioni.
Una vittoria per ripartire. A Parma sabato prossimo scontro direttissimo, servirà la stessa Fiorentina.
Fiorentina-Udinese: le pagelle viola

Albert Guðmundsson ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
DE GEA 6– Vanoli lo sceglie come nuovo capitano. Neanche stasera riesce a tenere la porta inviolata, ma il tiro di Solet è imparabile.
DODÒ 6.5 – Gran primo tempo, coperto da Parisi soffre anche meno in difesa. Sforna diversi palloni buoni in attacco.
COMUZZO 6,5 – Partita solida del difensore friulano: anticipi e corpo a corpo con Davis a cui non concede nulla.
Dal 36’st VITI – S.v.
PONGRACIC 6 – Stasera l’attacco dell’Udinese, complice anche l’inferiorità numerica, non crea troppe apprensioni. Ma lui stasera è concentrato.
RANIERI 6 – Spogliato dalla fascia di capitano, gioca una partita di alta concentrazione e meno polemica.
MANDRAGORA 6,5 – All’inizio è lui ad avere le migliori occasioni e trova ancora il gol: il quinto. Speriamo l’infortunio non sia grave
Dal 7’st FORTINI 6 – Con il suo ingresso Vanoli passa dal 4-3-3 al 4-4-2: dinamismo e grinta.
FAGIOLI 6,5 – Continua con la sua striscia personale positiva di prestazione. Ottime giocate e assist anche stasera.
Dal 36’st NICOLUSSI CAVIGLIA – S.v.
NDOUR 6 – Non prende gli occhi, legnoso e non troppo tecnico. Dal suo ha la capacità d’inserimento, con il primo gol in A che chiude la partita nel finale della prima frazione.
PARISI 7,5 – Un’anima forte di questa Fiorentina. Si adatta alle richieste di Vanoli, inizia alto a destra, e ci mette corsa e cuore.
Dal 26’st KOUAMÈ 6 – Tiene la posizione e alimenta la vittoria finale.
GUDMUNDSSON 7,5 – Un primo tempo spettacolare: giocate e gol di livello superiore.
KEAN 7 – Oggi doppietta e qualche errore: serviranno diversi gol suoi per salvarsi.
Dal 26’st PICCOLI sv – Non trova la gloria personale
Serie A
Genoa-Atalanta, le formazioni ufficiali
L’ultima gara in programma nella domenica della 16° giornata di Serie A è quella tra Genoa e Atalanta. Di seguito le scelte ufficiali dei due allenatori per la sfida di Marassi.
La domenica della 16° giornata si chiude allo stadio Marassi di Genova con la sfida tra Genoa e Atalanta. I padroni di casa sono reduci dalla sconfitta interna contro l’Inter, che ha interrotto una serie di 4 gare consecutive senza sconfitte, dall’arrivo di Daniele De Rossi in panchina. Con 14 punti raccolti fin qui, il Grifone ha bisogno di ottenere punti per tenersi a distanza dalla zona retrocessione.
Dall’altra parte c’è l’Atalanta di Raffaele Palladino. i bergmaschi vengono dal successo interno contro il Cagliari, e sono alla ricerca di continuità di risultati. I nerazzurri devono risolvere il mal di trasferta: la Dea non vince fuori casa in Serie A dal 21 settembre scorso. Di seguito le scelte ufficiali dei due allenatori per la gara delle 20:45.
Genoa-Atalanta, le formazioni ufficiali
GENOA (3-5-2): Leali; Marcandalli, Otoa, Vasquez; Norton-Cuffy, Ellertsson, Frendrup, Malinovskyi, Martin; Vitinha, Ekuban. Allenatore: Daniele De Rossi.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; De Roon, Hien, Kolasinac; Zappacosta, Musah, Ederson, Bernasconi; De Ketelaere, Maldini; Scamacca. Allenatore: Raffaele Palladino.

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