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Napoli-Empoli: miglior difesa vs peggior attacco. E Meret…

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Napoli

Sfida conclusiva della 32esima giornata di Serie A quella tra Napoli ed Empoli, che mette in palio punti pesanti sia per lo Scudetto sia per la salvezza.

La squadra di Antonio Conte vuole rispondere all’Inter di Inzaghi, vincente col Cagliari. L’Empoli di Roberto D’Aversa deve cercare di ottenere punti per uscire dalla zona retrocessione (al momento 18esimo a 2 punti dal Lecce).

napoli

ALEX MERET PUNTA IL DITO (FOTO DI SALVATORE FORNELLI)

Napoli-Empoli: la situazione

Dalla 23esima giornata, il Napoli ha cominciato a pareggiare con costanza. Cinque delle ultime partite su otto giocate dagli azzurri in campionato sono finite con la divisione della posta. Quanto all’Empoli, per la squadra di D’Aversa ogni settimana si ripete lo stesso ritornello, oltre al digiuno di vittorie. Sono quattro i mesi senza successi in Serie A per la squadra toscana (ultima affermazione il 4-1 a Verona dell’8 dicembre scorso).

Tuttavia, in terra campana, L’Empoli in 3 occasioni ha portato a casa l’intera posta in campionato, tra A e B. Il dato significativo di questa statistica sta nel fatto che due di questi 3 successi si sono verificati nelle ultime 3 gare giocate al Maradona. In entrambi i casi il match è terminato 1-0 per i toscani.

Antonio Conte può contare sulla solidità difensiva della sua squadra. I partenopei  vantano, ad oggi, la miglior difesa del torneo con 25 reti subite in 31 partite.

In più Meret insidia da vicino Milinkovic-Savic nel ruolo di para rigori di questo campionato. L’estremo difensore granata ne ha neutralizzati 4 (sui 5 calciati contro il Toro), mentre il numero uno dei partenopei è arrivato a quota 3 (su 4).

Al contrario la squadra di D’Aversa possiede il secondo peggior attacco della competizione. Gli Azzurri Empolesi, con i loro 24 gol segnati, sono dietri solamente al Lecce con 23. In particolare fa specie vedere quanto poco segnino gli azzurri toscani nell’ultimo terzo di gara: solamente 4 reti con uno zero spaccato nei recuperi.

I precedenti

I precedenti totali tra le due squadre sono 15: 10 vittorie campane, 3 quelle toscane e 2 pareggi. Il dato, poi, sulle reti segnate è ampiamente impari: 32 a 12 per il Napoli.

Il primo match, in terra partenopea, tra le due compagini risale alla stagione 1948/49, in Serie B, e ad imporsi fu il Napoli per 2-o. Mentre l’ultima alla stagione 2023/24, quando fu l’Empoli ad espugnare l’allora San Paolo di misura (1-0).

Chi la spunterà?

Serie A

Udinese, Runjaic: ” Contro il Genoa abbiamo commesso errori che ci sono costati una sconfitta, ora giochiamo contro il napoli e faremo di tutto per vincere”

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Udinese-Genoa

Udinese-Napoli: Kosta Runjaic presenta la sfida del 15° turno di Serie A e risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.

Domani l’Udinese sarà impegnata sul proprio campo di casa per sfidare il Napoli di Antonio Conte nella partita valida per il quindicesimo turno di Serie A.

Il tecnico dei friulani, Kosta Runjaic, a tal proposito si è presentato in conferenza stampa, intenzionato a rispondere alle domande dei giornalisti in vista della gara.
Ecco le sue dichiarazioni.

 

Che squadra ha visto dopo il Genoa?
“Nessuno perde volentieri in casa propria, ma a volte il calcio è cosi. Sappiamo che dobbiamo approcciare meglio le partite, indipendentemente dall’avversario. Dobbiamo scendere in campo con la giusta intensità, è qualcosa che ci è mancato in alcune gare. Ora giochiamo contro i campioni in carica, ma possiamo fare bene, se non si è in grado di vincere la gara bisogna cercare di non perdere, vogliamo fare bene sempre davanti ai nostri tifosi, io sono qui per il secondo anno ed è molto importante per una squadra di taglia media, in una città relativamente piccola, fare molto bene in casa e stiamo lavorando sotto questo aspetto.
Stiamo lavorando intensamente, indipendentemente da come si chiama l’avversario dobbiamo metterci l’intensità giusta”.

Come si spiega i continui sali scendi di questa squadra? Più facile giocare contro le grandi?
“Sono due approcci diversi se c’è davanti una big o una squadra più alla portata, però l’intensità non deve variare, indipendentemente dall’avversario che si ha di fronte. In alcune gare hai meno possesso palla, ma abbiamo fatto comunque gare intense, con il Genoa abbiamo avuto tanto possesso palla, ma siamo stati poco efficaci. Al momento questo è il
nostro livello, in generale l’Udinese acquista giocatori giovani con potenziale ma che hanno bisogno di tempo per crescere, sono concentrato sul lavoro da fare, sappiamo che abbiamo alti e bassi e che ne avremo anche in futuro. Bisogna assumersi la giusta responsabilità e il mio lavoro è far si che le basi vengano sempre portate in campo, mettendo nelle giuste condizioni i ragazzi per fare il massimo. In allenamento è una squadra che di errori non ne commette. Lavoriamo per essere costanti, contro il Genoa non abbiamo fatto bene, anche se a livello statistico non abbiamo fatto cosi male. Sui gol subiti abbiamo fatto degli errori. Non ci volevamo accontentare del pareggio, ma abbiamo commesso errori che ci sono costati una sconfitta. Ora giochiamo contro una grande come il napoli e faremo di tutto per vincere

 Senza Zemura sulla sinistra chi? Lo ha convinto Rui Modesto? Ehizibue è stato provato li ma potrebbe giocare li Ekkelenkamp?
“Ekkelenkamp non è un esterno, è un centrocampista importante per noi, questi infortuni possono capitare, fa parte del mondo del calcio. Attualmente non abbiamo entrambi gli esterni, Rui Modesto negli ultimi mesi si è allenato bene e con il Genoa l’ho fatto entrare.
Non è stato semplice perché non giocava da tempo, alcune cose le poteva fare meglio ma non era un contesto facile. Ha dato del suo meglio, noi abbiamo bisogno sulle fasce del giusto atteggiamento difensivo, non stiamo avendo attualmente un grande contributo in fase offensivo. Rui Modesto, senza entrare nello specifico, qualche errore lo ha commesso nella sua prestazione, c’è anche Ehizibue che potrebbe giocare lì, c’è ancora la rifinitura e qualche ora per decidere”.

Molti giocatori dell’Udinese avrebbero capacità al tiro da fuori, ma spesso è una via che viene provata poco:
“Dipende a che giocatori si riferisce, io sono un po’ più pratico e concreto, conosco i nostri dati, lo scorso anno abbiamo fatto molti traversoni ma senza sfruttarli. Anche con il Genoa abbiamo avuto occasioni ma non le abbiamo sfruttate, contro il Genoa abbiamo avuto diversi piazzati senza sfruttarli. Ci sono diverse cose in cui migliorare e non stiamo trovando stabilità difensiva e questo è un problema. Anche contro la Juventus qualche occasione, senza sfruttarla, l’abbiamo trovata. Non bisogna essere troppo negativi, bisogna lavorare e ricordarsi che comunque nonostante tutti i cambiamenti fatti in estate ha un punto in più dell’anno scorso. E’ normale essere insoddisfatti, però sappiamo qual è stata la situazione dell’Udinese negli ultimi anni, non ha lottato per lo Scudetto con l’Inter. Lavoriamo per migliorare, non bisogna guardare tutto in negativo, in squadre come l’Udinese è normale, bisogna capire perché occupano una posizione di metà classifica. Ci sono dei motivi e ognuno ha la sua opinione e il suo punto di vista, ma se si è troppo negativi non serve a molto. Preferisco rimanere tranquillo, è importante rimanere positivi e lavorare guardando al futuro. L’Udinese negli ultimi anni ha venduto molto, comprato tanti ragazzi, ma per tanto tempo non ha perso la Serie A: Sono qui da due anni ma io sto dando tutto per questa squadra, cosi come vedo tutti in società dare tutto per il club e sicuramente lo ha fatto anche chi era qui prima di me, altrimenti non saremmo ancora in Serie A. Bisogna tenere conto del passato e vogliamo essere squadra difficile da affrontare in casa migliorando le prestazioni, cosi i risultati arriveranno e abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi. Arriva il Napoli ora e sappiamo che metà stadio tiferà Napoli, in Italia funziona cosi, cose che in Germania o altrove non accadono. So che abbiamo tanto lavoro da fare, gli alti e bassi fanno parte del processo di crescita, conosco a memoria carriera e dati di tutti i nostri giocatori e lavoriamo per trovare i giusti frutti”.

 dato della discontinuità è molto diffuso in Serie A, ci soffermiamo sull’Udinese ma tante squadre faticano a essere continui, come se lo spiega?
“Non bisogna fare troppo un mischione, bisogna tenere separate le squadre che giocano anche le coppe da quelle che fanno solo campionato, in coppa si perdono tante energie, bisogna tenere conto poi delle aspettative della squadra. Non giochiamo la Champions League o la Conference, siamo usciti dalla Coppa Italia e ci concentricamo sulla Serie A.
Non posso dirvi molto sulla mancanza di costanza delle altre, abbiamo già abbastanza lavoro pensando. alle nostre sfide e al nostro obiettivo. Lavoriamo sulla costanza, in questa stagione stiamo concedendo troppi rigori e subendo troppi gol, anche perché quelli segnati non compensano quelli subiti. Non saprei sulle altre squadre, il Napoli lotta di nuovo per lo Scudetto, le squadre top sono là davanti, Roma e Milan l’anno scorso faticavano mentre quest’anno sono lassù, la Juventus magari è un po’ in ritardo ma non è un problema che riguarda me, il mio compito è trovare la giusta costanza a Udine, aiutando i giovani nel loro processo di crescita, contro il Napoli domenica c’è un’ulteriore possibilità di migliorare, spero che abbiamo imparato dagli errori del passato. Al Napoli mancheranno alcuni giocatori ma hanno una rosa profonda. Hanno vinto uno Scudetto e pareggiare per loro è quasi come una sconfitta, noi dobbiamo da questo punto di vista dobbiamo migliorare, ogni punto conta, vogliamo i tre punti ma dobbiamo capire che se non si può vincere bisogna stare attenti e portare a casa almeno il punto. Dobbiamo lottare su ogni punto, loro verranno qui e non per pareggiare”

 Duello danese tra Kristensen e Hojlund? Un bene che Okoye non parta per la Coppa? Lucca l’ha ringraziata quando è andato a Napoli come ha fatto Thauvin prima di partire?
“Siamo contenti che Okoye resti con noi perché è importante per garantirgli costanza, ha tutte le qualità per essere un portiere di valore, ora dev’essere costante. Durante la preparazione ha sofferto a livello di lavoro svolto perchè sapeva che nei primi mesi non avrebbe giocato. La Coppa d’Africa sarebbe stata una bella esperienza ma restare qui può aiutarlo per migliorare qui in Serie A, è il nostro portiere titolare. E’ possibile poi che giochi Kristensen, ma non parlo di formazione. Lucca non ha preso commiato da me, quindi non ci siamo sentiti, ognuno deve pensare a quello che è meglio per se, gli auguro il meglio, magari domani lo vedremo sul campo, noi dovremo invece portare la giusta rabbia sul campo dopo la prestazione con il Genoa”

Udinese

NICOLO ZANIOLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Bologna, Lucumí gestito come un figlio: ci sarà contro la Juventus?

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Vincenzo Italiano ieri sera ha preferito far giocare Lykogiannis come difensore centrale (dati gli infortuni di Vitík e Casale per il Bologna), piuttosto che rischiare un altro infortunio di Lucumí.

Una scelta criticata da molti, dato che mercoledì il difensore colombiano, alla rifinitura, aveva corso e dato segnali incoraggianti.

Nonostante l’importante sfida d’Europa League contro il Celta Vigo, Vincenzo Italiano ha preferito la massima prudenza.

In vista della sfida contro la Juventus, quella del tecnico ex Fiorentina è stata una scelta coraggiosa ma che alla fine gli ha dato ragione.

Bologna

Jhon Janer Lucumí Bonilla fa il segno ok ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Bologna, la scelta nasce dalla Coppa Italia

Dopo la gara di Coppa Italia vinta contro il Parma, l’allenatore dei rossoblù si è espresso così: “Abbiamo forzato Lucumì nonostante un problema al tendine. Spero di averlo a Roma”. 

Tuttavia una semplice constatazione è diventato allarme. A Roma, contro la Lazio, Lucumì non ha visto il campo, costringendo Italiano ad affidarsi prima a Casale, poi infortunatosi e successivamente a De Silvestri. Il tecnico ha dovuto trovare delle soluzioni creative al problema.

Non sorprende che la squadra emiliana stia cercando dei rinforzi in difesa, data la situazione di grande emergenza che si è creata nelle ultime partite affrontate.

È molto difficile pensare a un forfait di Lucumí anche contro la Juventus, specie dopo averlo visto nell’ultimo allenamento prima della trasferta spagnola.

Qualsiasi decisione arriverà solo all’ultimo, con lo stato tendineo del n.26 rossoblù che resta la variabile decisiva.

Se il colombiano non dovesse farcela, Italiano sarebbe costretto a l’ennesima soluzione di emergenza nel reparto difensivo: De Silvestri centrale in coppia con Heggem. Un’opzione possibile, ma tutt’altro che ideale per una delle partite più sentite dell’anno in città.

La situazione del centrale seguirà aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni, ma la strategia a lungo termine adottata sino ad ora dal tecnico italiano è chiara: preservare oggi, per avere domani.

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Serie A

Parma, Cuesta: “Lo abbiamo fatto con il Milan e con l’Atalanta. Il nostro focus è fare una grande prestazione per ottenere il risultato”

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Parma

Parma-Lazio: Carlos Cuesta presenta la sfida del 15° turno di Serie A e risponde alle domande in conferenza stampa alla vigilia del match.

Domani il Parma sarà impegnato sul proprio campo di casa per sfidare la Lazio di Maurizio Sarri nella partita valida per il quindicesimo turno di Serie A.

Il tecnico crociato, Carlos Cuesta, a tal proposito si è presentato in conferenza stampa, intenzionato a rispondere alle domande dei giornalisti in vista della gara.
Ecco le sue dichiarazioni.

 

Parma-Lazio per dare continuità?
“Assolutamente si. Il nostro focus è essere mentalizzati sull’importanza della partita. Vogliamo consolidare quanto fatto. Per quello bisogna fare in modo di fare punti”.

Una squadra che non usa il 3-5-2.
“Ho avuto l’opportunità di imparare molto da Sarri, un allenatore con un’identità chiara e precisa, vincente in molte realtà. Affrontiamo la partita con umiltà e la massima volontà di portarla dove vogliamo”.

Come sta la squadra? Bernabé recupera il problema all’anca?
“Tutti gli stessi disponibili. Conde non sarà convocato. Troilo torna dalla squalifica. Speriamo che torni Circati, gli altri rimangono nei loro percorsi di riabilitazione”.

Quale sistema di gioco adotterà?
“La formazione la vedremo domani. Per me la continuità sta più nei principi, in quello sta la consistenza, il modulo è solo un come. Ma cosa vogliamo in partita lo facciamo ogni giorno”.

Il Parma squadra dai due volti, in trasferta e in casa, come se lo spiega?
“Vinciamo anche in casa! Ci sono partite che vinci e perdi, vogliamo avere una serata di gioia con i nostri tifosi, sappiamo che dobbiamo lavorare tantissimo contro un avversario di qualità”.

Vinto tre scontri diretti. Cosa manca per fare punti con chi è sopra?
“Lo abbiamo fatto con il Milan e con l’Atalanta. Il nostro focus è fare una grande prestazione per ottenere il risultato”.

Ha parlato con Oristanio?
“Gli ho parlato con assoluta onestà. A volte devi fare cose che non ti piacciono, devi fare ciò che senti che è giusto per il collettivo, che a volte non è quello che desideri. Abbiamo un gruppo sano e consapevole di ciò che vogliamo, che dobbiamo lavorare per raggiungere i nostri obiettivi. Allo stesso modo Oristanio è stato coerente, sa che quello che ho fatto è legato a un aspetto collettivo, ha capito e non ci sono problemi. A me dispiace ma devo fare ciò che sento sia giusto per la squadra”.

Ondrejka? Lo vede speculare con Oristanio?
“Possono giocare insieme e sono giocatori che hanno caratteristiche diverse. Uno ha capacità di ricevere tra le linee e uno nell’uno contro uno. Entrambi hanno similitudini e ci devono dare tantissimo”.

Cosa deve temere della Lazio?
“Non c’è timore ma rispetto. Rispetto un avversario di livello ma anche noi abbiamo qualità soprattutto quando siamo consapevoli e abbiamo i tifosi che ci supportano”.

A che punto di condizione è Ondrejka?
“E in un percorso dove è stato tanto senza giocare una partita ufficiale. Adesso dobbiamo avere quella continuità che gli permetta di essere sempre più incisivo nella nostra squadra, ci teniamo tanto e siamo convinti ci darà molto”.

Estevez può essere il fattore per scegliere il modulo?
“Possiamo giocare a cinque anche con lui, abbiamo flessibilità. Domani la scelta sarà fatta in funzione rispetto a quanto vedrò in allenamento e in base a ciò che penso sia giusto per la partita”.

Si aspetta la Lazio col 4-2-3-1? O altro?
“Loro hanno una continuità molto chiara. Mi aspetto quello che hai detto, con la Lazio che palleggia e con rotazioni e inserimenti, oltre a giocatori di qualità sulle zone esterne. La Lazio è quello che mi aspetto, noi proveremo a portare la partita dove vogliamo”.

Si può vedere la difesa a quattro?
“Certo, così come la difesa a cinque. Il modulo lo vedremo domani. Noi cerchiamo continuità nella prestazione e nei principi, che siano ogni volta più consolidati”.

Parma

ADRIAN BERNABE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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