Serie A
Napoli, De Bruyne: “Questa è una nuova sfida per me, devo continuare a spingere.”
Il centrocampista del Napoli Kevin De Bruyne, ha rilasciato una lunga intervista a DAZN, dove ha parlato in generale del suo primo mese in Italia.
Il centrocampista del Napoli Kevin De Bruyne ha rilasciato una lunga intervista a DAZN, dove ha parlato del suo primo mese in Italia, degli obiettivi in azzurro ed anche del tecnico dei partenopei Antonio Conte.

Depositphotos_793844178_S
Napoli, De Bruyne: “Abbiamo una bella squadra e un grande allenatore, possiamo fare bene”.
Il centrocampista del Napoli Kevin De Bruyne ha rilasciato una lunga intervista a DAZN, dove ha parlato del suo primo mese in Italia, degli obiettivi in azzurro ed anche del tecnico dei partenopei Antonio Conte. Iniziando l’intervista, De Bruyne ha parlato del suo primo mese in Italia, con la voglia di far davvero bene: “”Da professionista hai sempre grandi sogni. Ho sempre cercato di ottenere il massimo da me. Questa è una nuova sfida per me, devo continuare a spingere. Senza questo stimolo, non sarei qui. Voglio dimostrare di poter giocare ancora a un buon livello. Abbiamo una bella squadra e un grande allenatore, possiamo fare bene”.
Poi, De Bruyne ha parlato degli obiettivi stagionali degli azzurri, soprattutto l’obiettivo Champions League, che da lui ritenuto il principale: “Tutti i grandi club europei vogliono andare avanti in Europa. Per noi sarà un po’ diverso, l’anno scorso non eravamo in Europa. Bisogna equilibrare gli impegni, ma il club sta costruendo una buona rosa e abbiamo due giocatori per ogni ruolo e questo ci aiuterà a tenere alta l’intensità per tutta la stagione”.
Infine, alcune considerazione sul tecnico degli azzurri Antonio Conte: “Penso sia molto diretto, chiede tanto ai suoi giocatori, allena in un modo diverso rispetto a quello a cui ero abituato, qui c’è un’altra filosofia. Sto lavorando bene, ho fatto tutte le sedute di allenamento che sono molto stancanti, ma mi sento bene. L’allenatore sta amalgamando i suoi schemi con la squadra. Avrò tempo per imparare tutto, alla mia età ti puoi prendere più tempo per capire le cose. Nessuna fretta…”.
Serie A
Lazio-Cremonese 0-0, all’Olimpico regna la noia
All’Olimpico finisce 0-0 Lazio-Cremonese, poche emozioni e possibile svolta nel finale ma il risultato non si sblocca con le squadre che si dividono la posta.
La 16° giornata, formato spezzatino, di Serie A si è aperta a Roma con la sfida tra i biancocelesti di Sarri e i grigiorossi guidati da Davide Nicola.
Lazio-Cremonese 0-0, mancato l’aggancio alla zona Europa
Match decisamente bloccato per tutta la durata del primo tempo con tanti errori in impostazione dei padroni di casa, che più di qualche volta hanno rischiato di favorire le ripartenze di Bonazzoli e Vardy. L’assenza di Zaccagni pesa e Pedro non da più le garanzie di un tempo, sulla fascia opposta invece un ispirato Cancellieri è stato più volte coinvolto nella manovra offensiva.
Dall’altra parte il centrocampo formato da Bondo, Folino, Barbieri, Grassi e Pezzella ha inizialmente retto bene la qualità di Guendouzi e nella ripresa il copione, almeno nella prima parte, è stato lo stesso. Poche occasioni e partita sugli scudi per più di un’ora, i cambi hanno visto il rientro dopo il rosso nel derby di Belahyane insieme a Noslin.
I due ex Hellas Verona, in particolare l’olandese, hanno inciso positivamente ma non sono bastati a sbloccare il risultato in favore dei biancocelesti. All’Olimpico regna la noia per tutto il resto del secondo tempo, senza emozioni e occasioni degne di nota.
Il picco si raggiunge negli ultimi secondi di partita quando uno strappo di Guendouzi lancia Cancellieri davanti al portiere, che viene steso al limite dell’area da Ceccherini. Rosso diretto spulso e punzione dal limite dell’area a Cataldi che però spedisce alto di pochissimo.
Termina dunque 0-0 tra Lazio e Cremonese, i padroni di casa salgono a quota 23 punti mentre i lombardi toccano quota 21. Nel prossimo turno i biancocelesti saranno ospiti dell’Udinese mentre allo Zini arriverà il Napoli di Conte.

GUENDOUZI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus-Roma, le formazioni ufficiali
Juventus-Roma, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bianconeri di Spalletti (padroni di casa) e i giallorossi di Gasperini.
Juventus-Roma, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Conceicao, Yildiz; Openda. Allenatore: Luciano Spalletti.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Rensch, Ziolkowski, Mancini; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Serie A
Theo Hernandez su Maldini: “Io e Calabria a Milanello con la sua maglia”
Theo Hernandez critica la gestione del Milan e l’assenza di “milanismo” nel club dopo l’addio di Paolo Maldini, citando un episodio vissuto insieme a Calabria.
Theo Hernandez e il legame con Maldini
Theo Hernandez ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del Milan, sottolineando la mancanza di “milanismo” nel club. In un’intervista, il terzino sinistro ha rivelato che lui e il capitano Davide Calabria si erano presentati l’anno scorso a Milanello indossando la maglia di Paolo Maldini, un gesto che non è stato accolto favorevolmente da alcuni membri del club. Hernandez ha evidenziato come la rimozione di Maldini sia stata un errore, affermando che “hanno strappato una bandiera per nulla”.
L’assenza di una famiglia rossonera
Hernandez ha continuato a parlare della mancanza di identità nel Milan attuale, riferendosi alla partenza di Zlatan Ibrahimovic come un altro colpo importante per la squadra. Ha descritto gli anni passati come “magici”, sottolineando che il club aveva una forte identità familiare. Secondo il giocatore, la presenza di figure storiche come Maldini e Ibrahimovic è fondamentale per mantenere lo spirito e l’identità del Milan.

Theo Hernandez
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira
#TheoHernandez su #Maldini: “Io e Calabria l’anno scorso ci presentammo con la maglia di Paolo a Milanello, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra si sente mancanza di milanismo nel club. Eravamo una famiglia: sono stati anni magici” #Milan
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 20, 2025
-
Notizie4 giorni faMilan, è ancora duello Furlani-Allegri: anche su Fullkrug idee divergenti
-
Serie A1 giorno faSpunta una “cordata viola” per salvare la Fiorentina
-
Calciomercato5 giorni faMilan, summit di mercato Tare-Allegri: cosa è emerso | Max ne chiede tre
-
Calciomercato7 giorni faRoma, Bailey già ai saluti? L’accordo con l’Aston Villa
-
Calciomercato1 giorno faMilan, clamoroso e ultimo tentativo di Pini Zahavi: si parla di Nkunku e Lewandowski
-
Serie A6 giorni faMilan a due velocità: grande con le big, fragile con le piccole
-
Serie A3 giorni faDaniel Maldini, ultima chiamata nerazzurra
-
Notizie5 giorni faMilan, Fullkrug segna poco? No…il problema è un altro!
