Serie A
Monza, Palladino: “Non c’è nessuna sfida tra me e Motta. Futuro? Ne parlerò a fine stagione”
Il mister del Monza Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro il Bologna di Thiago Motta, in programma domani alle 20:45.
Monza, le parole di Palladino
Di seguito le parole rilasciate dall’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, in conferenza stampa, in vista del match contro il Bologna in programma domani alle 20:45:
Quella con il Bologna è in un certo senso anche la sfida fra Palladino e Thiago Motta, due fra i migliori giovani allenatori?
“No, non è una sfida tra me e Thiago Motta ma tra il Monza e il Bologna che ritengo essere due squadre molto migliorate rispetto alla passata stagione.
Il Bologna sta facendo cose inimmaginabili, va dato merito alla società, all’allenatore e a tutto l’ambiente. Meritano la qualificazione in Champions League. Noi non siamo riusciti a fare qualcosa di straordinario come loro ma abbiamo comunque fatto meglio dell’anno scorso.
Non c’è nessun traguardo da tagliare, saremo chiamati ad affrontare un Bologna che sta facendo cose strepitose. Sarà importante andare da loro con una identità chiara”.
Le ultime sconfitte con Torino e Napoli cosa vi hanno lasciato?
“Non abbiamo perso la sfrontatezza che ci ha contraddistinto. Con il Napoli per grandi tratti della partita abbiamo fatto bene poi loro hanno fatto gol strepitosi ed è andata in quel modo.
Ma il Monza sta molto bene e domani ci misureremo di nuovo con una squadra più forte di noi. Daremo il massimo consapevoli che anche nelle sconfitte con Torino e Napoli le prestazioni sono state giuste.
A Bologna servirà una partita di grande livello e personalità, cosa che però non è mai mancata”.
I vostri tifosi e il loro entusiasmo sono una base su cui ripartire e dimenticare la delusione delle ultime due partite?
“Il tifo è un valore aggiunto. Sia in casa che in trasferta il seguito nei nostri confronti sta aumentando sempre di più e anche questo aspetto fa parte del nostro percorso.
La passione arriva attraverso le vittorie e dipende da noi. Vedo una bella partecipazione dei tifosi e grande calore. Dopo la partita con il Napoli non ero deluso, ma rammaricato.
C’era rammarico perché loro hanno trovato gol da campioni. Comunque abbiamo azzerato tutto, pensiamo esclusivamente alla sfida con il Bologna“.
Pablo Marì ha detto che sogna di giocare in Europa con il Monza. E’ anche il vostro obiettivo per il futuro?
“Pablo Marì si riferiva al futuro in tema di Europa. Lui è un calciatore ambizioso ed è bello avere questa ambizione. Lui come tanti in squadra.
Il nostro obiettivo attuale è fare più possibile. Il mio futuro sono queste 7 partite, poi ne parlerò con Adriano Galliani a fine campionato”.
Quale sistema di gioco userete per affrontare il Bologna?
“Contro il Napoli abbiamo impostato a tre, la mia è una squadra con una grande duttilità. Il Monza ha avuto il coraggio di fare un percorso dalla passata stagione che ci ha permesso di cambiare sistema di gioco e per questo devo fare i complimenti allo staff.
Parte sempre tutto dal lavoro settimanale, dall’attivazione tecnica fino al giorno della partita. Io vengo da un’epoca in cui il calcio era diverso e se vuoi giocare da dietro devi avere coraggio.
Noi proviamo a farlo, il Bologna prova a farlo e il calcio ormai è improntato in questa direzione”.
Serie A
Napoli, Zielinski saluta con una toccante lettera: “Rispecchiati i miei sogni”
Il centrocampista polacco del Napoli, Piotr Zielinski, nel corso della sua festa di compleanno ha voluto leggere la lettera d’addio alla squadra.
Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli, al termine della stagione saluterà il club partenopeo per approdare alla corte dell’Inter di Simone Inzaghi. Il polacco lascia la formazione campana dopo aver indossato per 364 match la maglia azzurra, conditi da 51 reti e 46 assist.
In occasione della sua festa di compleanno per i suoi trent’anni raggiunti, l’ex Udinese ha voluto leggere davanti ai suoi compagni una lettera d’addio dedicata alla società e ai tifosi partenopei.
Napoli, la lettera di Zielinski
“Napoli, vorrei ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me. Non mi sono mai sentito più sicuro di quanto mi sia sentito qui con la mia famiglia. Ricorderò sempre le cose belle che mi sono capitate qui e le persone meravigliose che ho conosciuto a Napoli. Siete persone straordinarie, di cui potete essere orgogliosi e la cui mentalità ammirerò sempre. Non dimenticherò mai il vostro supporto e la vostra amicizia. Grazie a voi ho raggiunto tutto ciò che potevo desiderare nel nostro club.
Insieme a voi abbiamo lottato per partite importanti e abbiamo vissuto emozioni indimenticabili. Siete i migliori tifosi che potessi desiderare. Mi avete mostrato quanto possa essere bello il mondo del calcio. Qui sono diventato un uomo, un leader, un padre per mio figlio. Insieme a mia moglie siamo grati per tutto ciò che ci è capitato qui. La vostra ospitalità e apertura sono qualcosa da cui tutti possiamo imparare. Grazie per il vostro supporto. Siete i miei amici. Ora è il momento di festeggiare e divertirci insieme.
Siete persone straordinarie, ho imparato a conoscervi, ad amarvi e a rispettarvi. Mi piace la vostra mentalità di cui potete essere orgogliosi e che ammiro. Vi ringrazio perché nessuno di voi mi ha mai offeso dopo la mia decisione di cambiare squadra. Significa molto per me. I successi che ho ottenuto col nostro club rispecchiano i miei sogni”.
Serie A
Fiorentina, Italiano: “Vogliamo regalare un trofeo a Firenze. Sul ricordo di Barone…”
L’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano ha parlato in occasione dell’evento Inside The Sport, in merito alla finale di Conference League e non solo.
Fiorentina, le parole di Italiano
Di seguito le parole del tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano, rilasciate in occasione dell’evento Inside The Sport e relative alla finale di Conference League, che vedrà impegnata i viola nella giornata di mercoledì 29 maggio, e non solo:
“La finale è sempre un contesto delicato. Barone? È stato davvero un bruttissimo momento per tutti noi. Lo vivevamo quotidianamente, era una presenza costante.
Ogni giorno cerchiamo energia e forze per dare una soddisfazione a lui, alla famiglia, ai figli. Sono convinto che ci darà una spinta ulteriore verso la finale…
Firenze merita un trofeo: lo scorso anno abbiamo perso due finali ma ci siamo tornati e stavolta vogliamo affrontarla con la giusta attenzione. Il particolare farà la differenza, noi vogliamo dare una gioia a tutti”
Serie A
Cagliari, il sogno continua: si festeggia la permanenza in A
Cagliari, è ufficiale: per i sardi la Serie A continua. Provvidenziali i tre punti conquistati domenica al Mapei Stadium contro il Sassuolo.
Il Cagliari può festeggiare: dopo la promozione dello scorso anno, domenica è arrivata la salvezza e la conferma della permanenza in Serie A. Complice la vittoria fuori casa 2-1 contro il Sassuolo.
Ranieri? Altro che bollito…
Ranieri, ormai prossimo ai 73 anni, è stato celebrato dai tifosi e dai giocatori, alcuni dei quali potrebbero essere suoi nipoti, come il ventenne Matteo Prati, autore del primo gol nella partita.
“Mi davano del bollito, e invece…”, ha dichiarato. Come altri grandi allenatori, Ranieri dimostra che l’esperienza e la passione possono sfidare il tempo. La sua carriera è ricca di successi, dalla storica impresa con il Leicester alla promozione e salvezza con il Cagliari.
Dall’inizio della sua carriera di allenatore, nel lontano 1986, ha sempre detto ciò che pensa. La sua versatilità e la capacità di adattarsi alle situazioni lo hanno reso un maestro del calcio. Contro il Sassuolo, ha superato Ballardini su tutti i fronti: tattico, motivazionale e interpretativo.
E così i giocatori della squadra sarda hanno festeggiato. A modo loro: concedendosi un bagno notturno al Poetto, la spiaggia più famosa del capoluogo dell’Ichnusa, come mostrato in un video pubblicato sugli account social del club.
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Cagliari, le parole di Ranieri
La felicità è tanta. Mister Ranieri non nasconde la sua contentezza per l’ottimo risultato. Come ha dichiarato a Sky domenica scorsa: “L’ultima salvezza è sempre la più bella. Sono veloci a dirti che sei finito. La cosa curiosa è che la prima volta vincemmo 2-1 proprio il 19 maggio del 1991, in Emilia.
Cagliari è casa mia, l’ho detto fin dall’inizio, lotteremo ogni giorno. Sono felice di festeggiare davanti ai nostri tifosi. L’anno scorso a Bari, Gigi Riva mi ha chiesto di dire ai ragazzi che non ci sono solo i tifosi allo stadio, ma un’intera isola”.
Sul suo futuro al club sardo: “Io ho un altro anno di contratto. Credo che il fuoco si sia acceso. Ho sempre detto ai ragazzi che giochi come ti alleni, e loro si allenavano benissimo, ma giocavano male. Non erano concentrati. Allora ho pensato di andarmene, perché mi dicevo ‘Questi qui pensano di salvarsi solo perché ci sono io’.
Si sono ribellati e mi hanno chiesto di rimanere. I ragazzi hanno sempre dato tutto, anche quando giocavamo male. La squadra non era stanca, ma ci sono partite in cui non riesci a far male all’avversario”.
Recentemente, il tecnico ha rivelato anche un retroscena di mercato: “Ci sono state due occasioni in cui due Nazionali mi hanno contattato, ma ho detto che sarei rimasto. Ho sempre seguito il cuore”.
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