Serie A
Monza-Inter 1-5, cinque sorrisi con vista Supercoppa | Le pagelle nerazzurre
Monza-Inter 1-5, partita ricca di gol per i nerazzurri, che non danno scampo ai brianzoli. Rammarico per Calhanoglu che, squalificato, salterà la Fiorentina. Le pagelle degli uomini di Inzaghi.
Sommer 6: poco impegnato, con un rigore sul quale non si deve cospargere il capo di cenere.
Pavard 7: il suo supporto in attacco e’ una variabile che mette in crisi l’impalcatura difensiva di Palladino (dall’81’ Bisseck sv).
De Vrij 6,5: l’olandese vive una fase di tensione solo a metà secondo tempo, quando il Monza rialza la testa. Per tutto il resto dei minuti vive senza patemi.
Bastoni 7: anche i suoi cross e le la sua dinamicità contribuiscono a mettere alle corde il Monza (dal 72′ Acerbi 6: poco più di 20 minuti di tranquillità).
Darmian 6: sufficienza per la sicurezza e la determinazione che si riconoscono sempre in lui. Una macchia, ovvero il fallo da rigore su Pessina.
Barella 6,5: un po’ meno necessario il suo lavoro rispetto ad altre serate, ma comunque porta una prestazione più che convincente (dal 62′ Frattesi 6: si guadagna un rigore, mette la guida automatica).
Calhanoglu 8: una macchia gialla gli costerà la Fiorentina, ma sul resto c’è solo da constatare la sua infallibilità dal dischetto. Doppietta (prima in Italia) che lo fa salire a nove in campionato (dal 62′ Asllani 6: poco da segnalare).
Mkhitaryan 7: si diverte più ora che non ai tempi di Arsenal e Borussia Dortmund. Sta vivendo una seconda giovinezza.
Dimarco 7: 72′ di alta qualità, tra partecipazione alle azioni e servizi interessanti (dal 72′ Carlos Augusto 6: entra e partecipa alla festa).
Thuram 7: torna al gol anche il ragazzo francese, ma ciò che mostra meglio e’ la sua capacità di metterci lo zampino sempre e comunque la davanti.
Lautaro 8: doppietta per la classifica cannonieri. Inzaghi con lui gioca ancora con il fuoco sul rigore, il Toro lo realizza, forse anche più leggero di animo, visto il risultato già in cassaforte.
Simone Inzaghi 7: spazza via le polemiche settimanali con un altro derby lombardo portato a casa. Finisce 5-1, come nella stracittadina d’andata. Calhanoglu l’unica nota dolente di una serata che porta solo sorrisi.
Serie A
Atalanta – Fiorentina 2-3: vittoria viola, ma il tempo è scaduto | Le pagelle gigliate
Atalanta – Fiorentina chiude la stagione della Serie A 2023-24: i viola s’impogono con i gol di Belotti e Nico Gonzalez.
La Fiorentina rovina i piani della Dea, che voleva entrare nel podio finale della Serie A, con la vittoria della squadra di Italiano, Gasperini e i suoi si fermano al quarto posto finale.
La squadra di Italiano onora l’impegno e con un doppio Belotti e un gol di Nico Gonzalez portano la squadra a 60 punti, ma la classifica rimane sempre la stessa: ottavo posto. Sicuramente c’è del rammarico nell’ambiente viola per un campionato che poteva essere migliore, con la zona Europa League non troppo distante, ma i punti e gol sono stati troppi quelli lasciati per strada.
Italiano chiude con una bella vittoria il triennio in viola.
Atalanta – Fiorentina, le pagelle viola
MARTINELLI 6,5 – L’unica vera novità per la passerella finale, esordio in Serie A per il 2006 di Bagno a Ripoli. Nel finale un’ottima parata salva la vittoria, prima dimostra una grande tranquillità con i piedi.
KAYODE 6 – Una gara senza sbavatura, ci mette attenzione e fisico per tutta la gara.
Dall’88 FARAONI – Aiuta nel finale. SV
MARTINEZ QUARTA 6 – Una partita ben giocata, con un grande recupero nel primo tempo su Lookman e qualche errore in uscita.
RANIERI 6 – Perde Lookman nel gol dell’1-1, poi gioca con tenacia e qualche cenno, abituale ormai, di nervosismo.
BIRAGHI 6,5 – Serve l’assist del gol di Nico Gonzalez, poi gioca e corre sulla fascia con attenzione.
LOPEZ 6,5 – Una buona prova per l’ex Sassuolo, che fa qualche buona giocata nel primo tempo.
DUNCAN 6 – Il ghanese fa legna in mezzo al campo, sbaglia un gol clamoroso nella ripresa.
Dal 77’ INFANTINO SV – Assaggia il campo dopo tanti mesi.
GONZALEZ 6 – Un grande gol, ma anche una prestazione non troppo convincente, come il suo finale di stagione.
Dall’88 BARAK – SV
BELTRAN 6 – Gli ultimi mesi per il giovane argentino sono andati in scadendo, resta solo il rigore di Bruges. Chissà che il prossimo allenatori sfrutti maggiormente le sue doti d’attacco.
Dal 77’ IKONÉ SV – Senza voto per non dare un ultimo voto negativo per un’avventura viola che sembra al termine.
CASTROVILLI 6,5 – Un primo tempo di ottima fattura, con l’assist a Belotti in risalto. Poi una buona gara tra alti e bassi. Sarà l’ultima in maglia viola?
Dall 66’ KOUAME 6 – Il solito movimento ad infastidire la difesa avversaria.
BELOTTI 7 – Chiude probabilmente la sua avventura in viola con una doppietta… che arriva sicuramente tardi. Un plauso ad un giocatore che comunque ci mette il cuore.
Serie A
Atalanta, fiato sospeso per Scalvini
Scalvini lascia Spalletti con il fiato sospeso. Il difensore ha abbandonato il campo per un problema al ginocchio. Scopri con noi le sue condizioni.
La dinamica dell’infortunio di Scalvini
Scalvini ha lasciato il campo per una forte botta al ginocchio. Da capire l’entità dell’infortunio, che potrebbe portare Luciano Spalletti a nuovi stravolgimenti difensivi dopo il forfait di Francesco Acerbi per pubalgia.
Il difensore della Dea ha lasciato il campo all’84esimo minuto per una botta al ginocchio, subita dopo aver rincorso un avversario. Giorgio Scalvini ha lasciato il terreno di gioco sulle sue gambe, ma resta da capire dell’infortunio. Qualora si trattasse di un infortunio serio, l’italiano rischierebbe di perdere gli Europei.
Serie A
Inter, Carlos Augusto: “La Serie A mi ha aiutato a crescere difensivamente. Sul Brasile…”
Carlos Augusto ha rilasciato una lunga intervista, raccontando le tappe della sua carriera sino ad oggi. Leggi con noi le parole dell’esterno dell’Inter.
Inter, l’intervista di Carlos Augusto
Carlos Augusto ha rilasciato una lunga intervista a TNT Sport, ripercorrendo le tappe della sua carriera sino all’Inter. In particolare, l’esterno nerazzurro si è soffermato sul sogno di disputare il Mondiale e di giocare una finale di Champions League.
L’inizio di carriera.
“Ho trascorso tutta la mia vita al Corinthians. Quando sono diventato titolare ho finito per lasciare la squadra e partire per il Monza per giocare in Serie B italiana. Ricordo che molti consideravano quella una decisione difficile, perché lasciavo un top club brasiliano per scendere nella Serie B italiana. Tuttavia, penso che sia stato positivo per me adattarmi al calcio lì. A Monza ho scritto la storia: abbiamo ottenuto la prima promozione in Serie A nella storia del club e quest’anno sono arrivato all’Inter. Ora mi godo il momento”.
Sulla Serie A.
“È molto tattico, e si lavora molto sulla difesa. Anche in Serie B, questo aspetto era evidente: attaccare queste squadre era molto difficile. Quando sono arrivato all’Inter, ho notato una differenza totale di ritmo; giocando con il Monza contro grandi club, la differenza era molto marcata. Si sente molto questo ritmo. Certo, la Premier League è molto più intensa, ma in Italia l’intensità è altrettanto alta ed è anche molto tattica. In particolare la parte difensiva è molto curata.”.
L’arrivo all’Inter.
“Quando entri in una squadra, specialmente in una che ha giocato la finale di Champions League, è molto difficile integrarsi nel gruppo. La parte più difficile è stata comprendere il metodo di gioco dell’allenatore. Alla fine l’ho imparato piuttosto rapidamente grazie all’unità del gruppo. Ci siamo sentiti davvero come una famiglia, e questo ha aiutato la nostra stagione. Sono riuscito ad adattarmi bene allo stile di gioco e ho avuto una buona sequenza di partite, giocando praticamente ogni gara”.
La convocazione con il Brasile
“Quando sono entrato in Nazionale, la situazione non era delle migliori. Dato che ero andato in Europa molto tempo prima e alla fine sono finito in Serie B. Non ero molto conosciuto nemmeno tra i tifosi, e questo ha avuto un certo peso. Ho cercato di mantenere la calma e, nelle occasioni che ho avuto, ho fatto del mio meglio.
Certo, concludere senza una vittoria è un po’ diverso. Il mio obiettivo principale è continuare a giocare una serie di partite con la Nazionale, accumulare più minuti all’Inter e vedere cosa riserva questa nuova stagione. Anche se Dorival non mi ha chiamato, sono tranquillo e spero che la Seleção faccia del suo meglio in Copa América e torni in cima al mondo”.
-
Notizie5 giorni fa
Milan, tutta la verità su Antonio Conte: l’accordo era totale
-
Notizie5 giorni fa
Milan, tutto fatto per Fonseca ma … Ibrahimovic ha incontrato De Zerbi
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, Theo Hernandez ai saluti: decisione irrevocabile
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, l’addio di Theo Hernandez non sarà solo per motivi economici
-
Notizie3 giorni fa
Milan, il problema non si chiama Fonseca: l’editoriale di Mauro Vigna
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, Theo Hernandez difficile da trattenere: il Bayern Monaco alza la posta
-
Calciomercato2 giorni fa
Milan, salta definitivamente Zirkzee?
-
Calciomercato12 ore fa
Milan, ancora un veto di Cardinale per Zirkzee: i dettagli