Serie A
Monza, Castrovilli: “Voglio ritrovare la condizione. Salvezza? C’è ancora speranza”

Le speranze salvezza per il Monza non sono ancora svanite. Lo afferma il centrocampista Gaetano Castrovilli, che punta a ritrovare la condizione migliore.
Stagione da dimenticare fin qui per il Monza, ultimo in classifica con 14 punti, a -9 dalla zona salvezza. Il valzer in panchina certifica le difficoltà anche all’interno della gestione del club: ha cominciato la stagione Alessandro Nesta, che è stato esonerato alla 17a giornata per fare posto a Salvatore Bocchetti, ma è tornato alla guida della squadra da un paio di settimane.
La rosa non sembra all’altezza della competizione, motivo per il quale le responsabilità di Nesta e Bocchetti sono relative. Rispetto all’anno scorso non ci sono più i vari Di Gregorio, Colpani e Valentin Carboni. Marì, Bondo e Djuric sono partiti a gennaio, mentre Pessina è fuori per infortunio da novembre. In estate è arrivato Daniel Maldini, ma anche lui ha lasciato il club nella finestra invernale di mercato.

MONZA CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Monza, Gaetano Castrovilli crede ancora alla salvezza
Uno dei nuovi acquisti nel mercato di gennaio è stato Gaetano Castrovilli, arrivato in prestito dalla Lazio. Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di DAZN, il centrocampista ex Fiorentina ha parlato della sua nuova squadra, delle difficoltà che sta incontrando ma che si possono superare. Di seguito le sue parole.
Le speranze salvezza
“A me piacciono le sfide, mi hanno detto che era quasi impossibile, ma io credo che tutto sia possibile e niente sia impossibile. Penso che ci sia ancora una speranza perché mancano ancora tante partite, abbiamo tanti scontri diretti, bastano due vittorie per avvicinarsi alla salvezza e poi pensare partita dopo partita. Futuro? Voglio pensare al presente. Cerco di fare del bene al Monza e di dare una mano per questa impresa, quindi vivo giorno per giorno“.
Su Nesta
“Mi sono informato con Bianco perché lo aveva già avuto. È molto preparato, ha idee che a me piacciono. Siamo all’inizio, è una settimana che sono qui, ma devo dire che mi piace molto. Giocando 5-3-2 mi vedo come mezzala, ruolo che ho già fatto a Firenze. Ho fatto pure il mediano e penso che se il mister mi darà l’opportunità dovrò sfruttarla. Non mi interessa il ruolo, ma dare il mio apporto alla squadra“.
Gli infortuni
“Mentalmente mi hanno cambiato tanto, prima non avevo questa forza mentale. Purtroppo mi sono capitati tanti infortuni… Il primo è stato il più brutto perché ho rotto praticamente tutto, ma dopo 8 mesi sono rientrato e mi sentivo più forte di prima. Poi purtroppo dopo la finale di Coppa Italia contro l’Inter ho subito un’entrata e mi sono rotto nuovamente il legamento. Lì mi è crollato un po’ il mondo addosso. Le mie forze sono state mia moglie e soprattutto mio figlio e li ringrazio. Mi hanno cambiato molto, mi fa ancora oggi male pensare a ciò che ho passato, ma devo guardare avanti, pensare che sono giovane e che ho ancora tanto da dare al calcio“.
Pregi e difetti
“La mia qualità migliore penso sia la tecnica, mentre quello che devo migliorare forse è la concretezza, scegliere meglio l’ultimo passaggio oppure tante volte non calcio perché preferisco passarla. Fuori dal campo invece sono un po’ troppo permaloso, ma per il resto, chiedete a chiunque, penso di essere bravo, molto umile e pieno di valori, grazie alla mia famiglia“.
Che squadra è il Monza
“Quando sono arrivato ho trovato un gruppo demotivato, ma conosco ogni giocatore e so benissimo che è una squadra piena di qualità, che non merita i punti che ha. Come dico sempre però la testa fa tutto, ora col ritorno di Nesta e tanti nuovi ragazzi penso ci sia un po’ di entusiasmo e questo farà bene alla squadra“.
Su Pessina e Ganvoula
“Non vedo l’ora che rientri Pessina perché è reduce da un infortunio. All’Europeo eravamo un gruppo meraviglioso, ho un bel rapporto con lui e gli ho scritto appena ho saputo che sarei arrivato al Monza e lui era felice. Ganvoula è arrivato da poco, ma ha una grande forza e può darci una grande mano”.
Chi sono i suoi idoli
“Ne ho avuti due, Kakà e Ronaldinho: quando guardo il calcio mi devo divertire e loro mi danno questa sensazione. Tra quelli di oggi direi Bellingham“.
L’obiettivo personale
“Certamente devo ritrovare la condizione, quindi i minuti giocati mi hanno fatto bene. In allenamento sto spingendo perché voglio tornare a essere protagonista fin dall’inizio. Sto bene, non vedo l’ora di dare una mano alla squadra e tornare al massimo della condizione“.
Serie A
Cagliari, col Monza obbligo di vittoria: il tempo stringe

Il Cagliari di Nicola sta attraversando un momento piuttosto negativo e la vittoria manca da parecchio. Nel prossimo turno arriva il Monza, c’è un risultato.
I sardi si trovano attualmente a 26 punti, a 4 lunghezze dalla zona retrocessione e in questo momento più che mai urge un cambiamento radicale nell’atteggiamento.
Cagliari, col Monza quasi una finale
La sconfitta di Roma ha lasciato dell’amaro in bocca per come è arrivata ma le 3 sconfitte nelle ultime 5 partite a questo punto della stagione sono piuttosto preoccupanti. Il prossimo turno vedrà arrivare nel capolouogo sardo la squadra che occupa l’ultima posizione in classifica, e per questo motivo, sarà fondamentale conquistare i 3 punti per mantenere vive le speranze.
Lo stato di forma della squadra è piuttosto buono e con un Piccoli in grande spolvero le possibilità di salvezza aumentano. Contro i brianzoli si spera nel rientro di Luvumbo dall’infortunio alla coscia. L’angolano è indisponibile dal match col Bologna ma era appena rientrato dopo una contusione alla caviglia, che l’aveva costretto a saltare tanti match dal 22 dicembre.
Il finale di stagione si prospetta molto duro tra scontri salvezza e sfide contro le big (Inter e Napoli su tutte) ma la concentrazione deve essere massima soprattutto nei prossimi 2 incontri, infatti oltre a quello contro la squadra di Nesta c’è anche il delicatissimo scontro contro l’Empoli al Castellani.
Serie A
Serie A, quali giocatori subiscono più falli?

Sono sempre meno i giocatori che fanno del dribbling la loro abilità migliore e diventano dunque i bersagli dei difensori. Ma in Serie A, chi subisce più falli?
Un dato rilevante è sicuramente quello di sapere quali sono i calciatori ai quali vengono fischiati più falli. Questo perché da qui si può dedurre chi sono quei profili centrali nel gioco delle rispettive squadre e che sono dunque in grado di accelerare, tenere tanto il pallone e giocare anche un pò d’astuzia e di esperienza facendo respirare i propri compagni. In Serie A la vetta è contesa da 2 pretendenti.
Serie A, chi subisce più falli?
1° Dan Ndoye, Bologna= 76 falli subiti
1° Mattia Zaccagni, Lazio= 76 falli subiti
2° Gaetano Oristanio, Venezia= 64 falli subiti
3° Manu Koné, Roma= 61 falli subiti
4° Paulo Dybala, Roma= 60 falli subiti
5° Samuele Ricci, Torino= 59 falli subiti
5° Gabriel Strefezza, Como= 59 falli subiti
5° Tomas Suslov, Hellas Verona= 59 falli subiti
Serie A
Genoa, possibili un paio di rientri contro la Juventus

Il Genoa prosegue il lavoro di avvicinamento all’importante sfida contro la Juventus, a Torino sabato 29 marzo alle ore 18.
Come riporta l’edizione genovese di Repubblica prosegue il lavoro di Vieira al Signorini per preparare la sfida alla Vecchia Signora, tra infortunati e giocatori impegnati con le nazionali, il tecnico rossoblu ha dovuto chiamare qualche ragazzi delle giovanili per avere dei numeri sufficienti per gli allenamenti.
Ad inizio settimana Vieira spera di avere a disposizione alcuni dei giocatori assenti contro il Lecce, che erano ben 11. Il tecnico francese potrebbe recuperare per la sfida all’ex Motta tre giocatori: Thorsby, Messias e Vitinha.
Il centrocampista norvegese fermatosi ad inizio febbraio per un problema al polpaccio sta già lavorando parzialmente in gruppo, Messias che è fermo non per un guaio muscolare, ma per un’infiammazione tendinea, potrebbe rientrare in maniera graduale. Il suo passato, fatto di diverse complicazioni fisica, pretende cautela e non vi è emergenza per accelerarne il rientro.
Più possibile il rientro del portoghese Vitinha, che si è infortunato a Venezia il 17 febbraio scorso e quindi fermo da oltre un mese. Il rientro sembra vicino, si sottoporrà agli ultimi test, ma per la sfida di Torino potrebbe essere utile almeno dalla panchina.
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