Serie A
Milan, una vittoria per continuare a crederci!
Nel Monday Night il Milan batte il Bologna 2-1 e rivede un po’ di luce. I tre punti portati a casa dagli uomini di Gattuso tengono in vita la corsa per la volata Champions. La sfida contro i felsinei guidati dall’ex Mihajlovic non si presentava per nulla facile alla vigilia: le tensioni, i brutti risultati in casa rossonera avevano portato Gattuso a ringhiare contro i suoi e a portarli in ritiro, durato 5 giorni, e il Bologna stesso era una delle squadre più in forma dell’intero camponato grazie alla rivitalizzazione data dall’allenatore serbo.
Il Milan ne è venuto a capo al termine di una gara fatta di diversi momenti, il primo tempo è stato il Bologna a mettere in gran difficoltà i rossoneri: rapidi contropiedi che andavano ad infilzare una mediana e un reparto centrale difensivo in perenne ansia. Il MIlan resiste e tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa trova il doppio vantaggio. Prima Suso con un’azione personale e una bella rasoiata di sinistro supera Skorupski, poi con Borini che è lesto a mettere in rete una ribattuta della difesa rossoblu. Curiosamente, i due giocatori sono tornati a segnare nello stesso giorno come nello stesso giorno avevano firmato la loro ultima rete in Serie A. Il numero undici e il numero otto milanisti, infatti, avevano deciso anche la sfida dello scorso 21 gennaio contro il Genoa. Nel finale segna l’ex Destro e, complice l’espulsione a un quarto d’ora dalla fine per doppia ammonizione di Paquetà, la vittoria viene portata a casa con fatica e tenacia. Una vittoria che porta il Milan -3 dal quarto posto dell’Atalanta e rende il rush finale per i posti in Europa emozionante.
Nervosismo e infortuni in casa rossonera
Nonostante la vittoria, il clima teso nell’ambiente è stato evidente anche nella serata di ieri: al 27′ del primo tempo Biglia è stato costretto a uscire dal campo per un colpo alla schiena e l’allenatore del Milan ha chiesto all’ex Chelsea Bakayoko di scaldarsi. Il giocatore però si è rifiutato e ha discusso a muso duro con il tecnico che gli ha fatto un eloquente gesto per dirgli che i due si sarebbero chiariti dopo. Gattuso ha quindi inserito José Mauri al posto di Biglia ma ormai la frattura con Bakayoko sembra insanabile dopo il suo ritardo in settimana. Altro sintomo di una situazione tesa è stata l’espulsione di Paquetà al 75′, lasciando i compagni di squadra in inferiorità numerica in un momento in cui il Bologna si era riversato dalle parti di Donnarumma.
A Firenze oltre a mancare Paquetà che sarà squalificato, con ogni probabilità saranno assenti anche Biglia e Calhanoglu uscito al 60′ per un problema muscolare: entrambi saranno comunque monitorati in vista dell’anticipo di sabato sera al Franchi.
Le parole del post gara
Abate nel dopo gara è intervenuto a Milan TV: «Il mister ha fatto bene con la scelta del ritiro, arrivavamo da episodi spiacevoli ed un periodo di insuccessi sportivi. Ci siamo guardati negli occhi, e anche se credo poco ai ritiri era fondamentale, serviva. Non possiamo accettare gli eventi, bisogna raddrizzare la situazione e raggiungere la Champions in ogni modo. Sono contento dei tre punti, dell’atteggiamento positivo in campo nonostante le tante difficoltà. In questi momenti abbiamo tirato fuori gli attributi, ci siamo compattati e abbiamo dato tutto. Servono solo nove punti nelle prossime tre, anche a Firenze sarà una battaglia come questa sera». Anche Leonardo, intervistato da Sky, è tornato a ribadire alla necessità di arrivare in zona Champions per poter fare investimenti importanti: «È vero, siamo in una situazione non semplice, dobbiamo rispettare i parametri UEFA in poco tempo. Nel caso non ci qualicassimo dovremmo parlarne ma non ci sarà una smobilitazione ma sicuramente non ci saranno grandi investimenti».
Serie A
Genoa – Lazio: le scelte di Gilardino e Tudor
Alle 18,30 allo stadio Marassi, va in scena Genoa-Lazio primo anticipo del venerdì della 33esima giornata di Serie A. Le scelte ufficiali dei due allenatori.
Indice
Genoa – Lazio: Gilardino per allungare e mettere al sicuro la salvezza, Tudor per continuare a credere in un piazzamento Champions
Allo stadio Marassi di Genova si gioca il primo anticipo della 33esima di A, si affrontano due squadre dal passato recente diametralmente diverso.
Il Genoa, artefice di una buonissima stagione sotto la guida di Alberto Gilardino che è valsa la palma di miglior neopromossa d’Europa per media punti e la Lazio, che aveva iniziato la stagione con aspettative completamente diverse sotto gli ordini di Sarri e che adesso, con Tudor al timone subentrato al tecnico toscano, si trova a dover rincorrere sia in Coppa Italia che in campionato, per un piazzamento Champions.
Qui Genoa
Gilardino manda di nuovo nella mischia dal 1′ Mateo Retegui, dopo l’esclusione della scorsa, panchina per Badelj e Sabelli al loro posto rispettivamente Strootman e Spence. Il tecnico rossoblù oltre ai già noti Messias, Vitinha e Malinovskyi, deve fare a meno anche di Bani, nel terzetto difensivo arretrerà Vasquez.
Qui Lazio
Ancora out Immobile, così come Guendouzi, Provedel e Zaccagni. Ci sono sia Luis Alberto che Felipe Anderson, nonostante le ultime vicende extracampo, davanti per sostituire il capitano agirà il solito Castellanos. In mediana Vecino e Kamada scalzano la concorrenza. Romagnoli recupera e va in panchina.
Le formazioni ufficiali:
Genoa (3-4-2-1): Martinez, Vogliacco, De Winter, Vasquez, Spence, Strootman, Frendrup, Martin, Gudmundsson, Ekuban, Retegui. All. Gilardino
Lazio (3-4-2-1): Mandas, Patric, Casale, Gila, Marusic, Vecino, Kamada, Lazzari, Luis Alberto, Felipe Anderson, Castellanos. All. Tudor
Serie A
Hellas Verona-Udinese, probabili formazioni e dove vederla
L’anticipo del sabato sera offre una partita dall’importanza assoluta in chiave salvezza, Hellas Verona-Udinese. Baroni deve vincere, Cioffi affamato di punti.
Indice
Qui Hellas Verona
Baroni ritrova due pedine importanti rispetto alla partita con l’Atalanta. Duda e Serdar tornano a disposizione rispettivamente da infortunio e squalifica. I due ricopriranno con tutta probabilità la coppia di mediani nel 4-2-3-1. Davanti a Montipò confermati Magnani e Dawidowicz con Centonze, in ballottaggio ma in vantaggio su Tchatchoua, e Cabal sulle corsie esterne.
Sicuro di un posto anche Suslov che agirà nella posizione di trequartista con Noslin e Folorunsho ai suoi fianchi. In attacco ballottaggio tra Bonazzoli e Swiderski col 99 in vantaggio.
Qui Udinese
Cioffi è deciso a portare a casa punti dopo l’interruzione di Udinese-Roma. Gli infortuni di Lovric e Thauvin sono compensati dal ritorno di Brenner e Davis che porteranno più opzioni in attacco. Lucca partirà dall’inizio con Pereyra e probabilmente Samardzic come coppia di trequartisti.
A centrocampo conferme per Ehizibue e Kamara sulle corsie laterali mentre al centro possibile coppia Payero–Walace.
Davanti a Okoye ancora il trio composto da Nehuen Perez, Kristensen e Bijol.
Hellas Verona-Udinese, probabili formazioni
Hellas Verona (4-2-3-1): Montipò, Centonze, Magnani, Dawidowicz, Cabal, Duda, Serdar, Folorunsho, Suslov, Noslin, Bonazzoli;
Udinese (3-4-2-1): Okoye, Perez, Kristensen, Bijol, Ehizubue, Payero, Walace, Kamara, Samardzic, Pereyra, Lucca.
Hellas Verona-Udinese: dove vederla
La sfida del Bentegodi sarà trasmessa in co esclusiva su Sky, DAZN e NOW.
Serie A
Cellino: “Allegri deve comandare su Giuntoli, non il contrario. La Juve gli rinnovi il contratto”
L’ex-presidente del Cagliari, Massimo Cellino, ha parlato di Massimiliano Allegri (che ha lanciato in Sardegna) e del suo futuro.
Cellino su Allegri, ecco cosa ha detto
Di seguito, ecco l’intervista dell’imprenditore italiano a “La Gazzetta dello Sport“:
❝Max è un fuoriclasse, ma non dimenticatevi che è del segno del Leone. Il Leone ha bisogno di avvertire fiducia attorno a sé per esprimere tutto il proprio talento. Giuntoli è dell’Acquario e i due segni possono anche convivere, però il Leone si mangia sempre l’Acquario ed è il vero leader. Fossi in John Elkann partirei da Allegri e poi sistemerei tutto il resto. Max se riporta la Juve in Champions è un po’ come avesse vinto lo scudetto. Allegri ha compiuto una scelta di cuore tornando alla Juventus. Nel 2021 ha fatto arrabbiare pure me quando ha detto ‘no, grazie’ al Real Madrid. Adesso sta guidando un periodo di transizione della società. È uno dei pochi allenatori che pensa prima all’azienda e poi a se stesso.
Se Giuntoli è intelligente, e ha dimostrato di esserlo, la pensa come me e riparte da Max. Giuntoli è bravo e ha vinto con il Napoli, ma i dirigenti maghi non esistono: serve tempo nel calcio. Fossi al suo posto rinnoverei il contratto ad Allegri per tre anni, chiedendogli di spalmare parte dello stipendio. Così risparmierei tenendomi un allenatore top e avrei più soldi per comprare i giocatori.❞
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