Serie A
Milan, UFFICIALE l’arrivo di Santiago Gimenez

Il Milan ha finalmente ufficializzato l’arrivo di Santiago Gimenez, il messicano arriva per sostituire Alvaro Morata, trasferitosi al Galatasaray.
Il Milan ha finalmente ufficializzato l’arrivo di Santiago Gimenez dal Feyenoord, il messicano indosserà la maglietta numero 7.

Photo Source: A.C. Milan Official Website.
Milan, il comunicato del club
AC Milan è lieto di comunicare di aver acquisito a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore Santiago Tomás Gimenez dal Feyenoord Rotterdam. L’attaccante messicano ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2029.
Nato a Buenos Aires (Argentina) il 18 aprile 2001, cresce nel Settore Giovanile del Cruz Azul con cui debutta in Prima Squadra nell’agosto 2017, e totalizza 105 presenze e 21 gol, vincendo una Coppa e una Supercoppa del Messico. Nell’estate 2022 passa al Feyenoord con cui colleziona 105 presenze e 65 gol, conquistando un campionato olandese, una Coppa e una Supercoppa d’Olanda.
Santiago, nell’ottobre 2021 debutta nella Nazionale messicana, con cui vanta 32 presenze e 4 reti.
Gimenez indosserà la maglia rossonera numero 7.
Serie A
Serie A, con la 24esima giornata si riaccendono le polemiche sul Var

In occasione della 24esima giornata di Serie A, ancora in corso, si riaccendono le polemiche legate al Var. Complice un episodio che ha coinvolto Tomori.
Dopo ogni tempesta arbitrale, si ripete la solita sequenza di interrogativi: dov’era il Var? Perché non è intervenuto? Perché l’arbitro non è stato richiamato? Domande che finiscono per alimentare polemiche sterili e inasprire i toni, allontanando sempre di più i tifosi dalla classe arbitrale, il cui compito dovrebbe essere proprio quello di garantire equità. Un paradosso. Forse, una domanda più costruttiva sarebbe: perché non introdurre la Var a chiamata, il cosiddetto challenge già utilizzato nel basket e nella pallavolo?
All’inizio della stagione, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, aveva espresso la volontà di sperimentare nuove soluzioni per modernizzare il calcio e renderlo più accattivante. Tra le innovazioni proposte: il tempo effettivo, un sistema elettronico di comunicazione tra allenatore e capitano, la possibilità per l’arbitro di spiegare in campo le decisioni prese con l’ausilio della tecnologia e, soprattutto, la Var a chiamata.
Gravina aveva formalmente chiesto all’Ifab – l’organo internazionale che disciplina le regole del gioco – di permettere all’Italia di fare da apripista per queste sperimentazioni. “Vogliamo contribuire a rendere il calcio più spettacolare e attrattivo, soprattutto per i giovani“, aveva dichiarato. L’invito è stato accolto e il challenge è ora allo studio dell’Ifab.
I limiti del Var in Serie A
La Var è nata con un protocollo ristretto per evitare di trasformare il gioco in una moviola continua, spezzandone il ritmo. Tuttavia, questa stessa limitazione negli interventi – prevista solo per gol, rigori, espulsioni dirette (non per doppia ammonizione) e scambi d’identità – crea problemi. Si pensi a quello che abbiamo visto sabato a Empoli: Tomori espulso per doppia ammonizione nel tentativo di fermare un avversario in possibile fuorigioco, ma il Var non ha potuto verificare l’azione perché il regolamento non consente di rivedere i cartellini gialli. Un cortocircuito regolamentare.
La seconda ammonizione, di fatto, incide tanto quanto un’espulsione diretta sia sulla partita in corso sia su quella successiva, a causa della squalifica. Gli episodi controversi in questa stagione sono stati numerosi: dal mancato secondo giallo a Di Lorenzo in Napoli-Lecce, al cartellino eccessivo dato a Conceição in Juventus-Cagliari, fino al caso eclatante di Lazio-Como, dove Pellegrini ha evitato una seconda ammonizione mentre Tchaouna è stato espulso ingiustamente.
Una possibile soluzione? Ampliare il protocollo Var, permettendo di rivedere anche le seconde ammonizioni, ma limitare il numero di revisioni tramite l’introduzione del challenge. Un compromesso che potrebbe ridurre gli errori senza compromettere la fluidità del gioco.
Serie A
Genoa, Pinamonti cuore rossoblu: l’ultimo a mollare

Andrea Pinamonti ha messo ancora una volta la firma su un punto del Genoa. Il gol al Torino e l’esultanza dimostra quanto il giocatore sia attaccato alla maglia.
La seconda avventura in Liguria dell’attaccante trentino si sta rivelando una vera e propria scelta di cuore, le reti messe in saccoccia finora ne sono la dimostrazione.
Genoa, Pinamonti duro a morire: per Vieira è intoccabile
La posizione dell’attaccante ex Sassuolo e Inter, tra le altre, è centrale nel progetto del club rossoblu e lui stesso sta restituendo la fiducia che gli viene data da inizio stagione.
In totale sono 7 le reti messe a segno da Pinamonti e la maggior parte di esse sono arrivate contro concorrenti alla salvezza. Il vero exploit è arrivato sotto la guida di Patrick Vieira che ha ridato profondità e intensità al gioco del Genoa e il gol segnato al Grande Torino ne è la dimostrazione più lampante.

ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il terminale offensivo che in Serie A vanta ormai una grande esperienza è riuscito a farsi carico dell’intero attacco e risollevare le sorti, almeno per il momento, proiettando la squadra al 12esimo posto.
All’orizzonte c’è un finale di stagione molto intenso che i tifosi si augurano possa terminare in modo positivo, soprattutto dopo gli ultimi anni. Pinamonti sarà sempre al centro del progetto e in cima alle gerarchie, dalla sua parte anche tutta la tifoseria.
Serie A
Conte-Napoli, seconda miglior partenza in carriera: i numeri a confronto

Antonio Conte ha totalizzato 55 punti nelle prime 24 partite con il club, superando il suo record precedente che risale alla sua prima stagione in Premier.
Antonio Conte, allenatore del Napoli, continua a stupire con i suoi risultati. Dopo il pareggio con l’Udinese, il Napoli resta primo in classifica in Serie A, con 55 punti totalizzati in 24 partite. Conte ha così superato il suo record personale di punti totalizzati nelle prime partite di una stagione, record che risaliva alla sua prima stagione con il Chelsea.
Il tecnico ha commentato: “La richiesta era di entrare in Europa, poi se riusciamo a entrare dalla porta principale è tanto di guadagnato. Oggi ci troviamo in una posizione di classifica che dà lustro a tutti, e noi dobbiamo cavalcare quest’onda sapendo che più stiamo in cima e più ci vogliono buttare giù“.

LA DELUSIONE DI ANTONIO CONTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, il record di Antonio Conte non è con la Juve…
Il primo scudetto conquistato da Conte, nella stagione 2011-12 con la Juventus, vide i bianconeri conquistare “appena” 49 punti nelle prime ventiquattro partite. Meglio aveva fatto all’Inter nella stagione 2019-20, con 54 punti in ventiquattro partite.
Ma è con il Napoli che Conte ha raggiunto il suo record in Serie A: 17 vittorie, 4 pareggi e solo 3 sconfitte. Nonostante ciò, il suo record assoluto rimane quello con il Chelsea, quando nella stagione 2016/17 ha totalizzato addirittura 59 punti nelle prime ventiquattro giornate, risultato che gli fece vincere la Premier League.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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