Serie A
Milan: saracinesca abbassata grazie ad una leggenda del club
Il ritorno di Dida come preparatore dei portieri è tra i principali motivi dell’ultimo anno e mezzo da sogno.
E’ l’agosto del 2020 quando viene annunciato, tra la gioia dei tifosi milanisti, il ritorno di Nelson Dida al Milan come preparatore dei portieri.
Le sue gesta, al netto di qualche importante passaggio a vuoto, sono impresse nella mente di chi tifa il diavolo.
Su tutte, l’indimenticabile serie di rigori che decise la finale di Champions League tutta italiana di Manchester contro la Juventus nel 2003.
Quello che però i tifosi non potevano nemmeno intuire è l’impatto che Nelson avrebbe avuto su chi viene allenato da lui.
Indice
Donnarumma e la sua migliore stagione
Non è un caso, infatti, che Donnarumma nella stagione 2020-21 si sia reso protagonista di parate al limite dell’inverosimile e che sia migliorato nel gioco con i piedi, abilità peraltro fondamentale nel calcio moderno.
Se già con Turci e Fiori il forte portiere stabiese si era attestato su livelli molto alti, è soprattutto con il brasiliano che completerà la sua maturazione arrivando ad essere eletto miglior portiere di Euro 2020.
Maignan, il nuovo Dida
Partito Donnarumma destinazione PSG, il Milan si fionda su uno dei profili più interessanti d’Europa: Mike Maignan.
L’impatto dell’estremo difensore francese è devastante e subito i tifosi rossoneri lo paragonano proprio all’ex numero 1 brasiliano.
Analogamente a Dida infatti il francese vanta elasticità e velocità invidiabili, oltre che un piede molto raffinato.
Se dunque con Maignan il grosso del lavoro può essere stato di affinamento, riteniamo sia un altro il vero capolavoro di Nelson.
Tătărușanu: l’eroe che non ti aspetti
E’ proprio a seguito del brutto infortunio di Maignan che emerge la qualità del lavoro svolto da Dida
Viene chiamato in causa infatti il secondo portiere, quel Tătărușanu sul quale nessun tifoso milanista è pronto a scommettere.
L’estremo difensore romeno parte piano e con il passare delle partite mette in mostra qualità mai viste prima.
In particolare possiamo notare una forza mentale ed una concentrazione che hanno positivamente sorpreso tutti gli addetti ai lavori.
Per non parlare del rigore parato (il primo in 87 gare di Serie A) nell’ultimo derby.
In conclusione possiamo dunque affermare che Dida stia regalando ancora gioie ai tifosi che tanto lo avevano amato quando difendeva la porta rossonera.
Serie A
Salernitana, le ripercussioni della B sulla rosa: in tre al passo d’addio
Salernitana, da ieri e’ matematica la retrocessione in serie B per i campani. Un evento che scaturirà conseguenze importanti sul mercato. Andiamo a vederle qui di seguito.
Dopo un campionato di tribolazioni e scossoni, la Salernitana se ne torna mestamente in serie B.
Il 3-0 subito dal Frosinone ha certificato ciò che, ormai, era certo da tempo. Una discesa negli inferi che non potrà non essere seguita da conseguenze importanti, alcune delle quali riguardano il mercato.
Come previsto, e messo nero su bianco in gennaio, Jerome Boateng e Kostas Manolas saranno i primi a salutare la maglia granata.
I due difensori, che avrebbero goduto del rinnovo automatico in casa di salvezza, saranno liberi da vincoli alla fine del campionato.
Destino che appare segnato anche per il portiere, Guilhermo Ochoa. Il messicano, infatti, ha nel contratto una clausola che gli permette di svincolarsi in caso di retrocessione.
Serie A
Sassuolo, Ballardini: “Brutta prestazione con il Lecce, ora c’è voglia di riscatto”
Il mister del Sassuolo Davide Ballardini ha parlato ai microfoni del club emiliano visto che il club è in ritiro dopo la brutta prestazione di Lecce.
Sassuolo, le parole di Ballardini
Di seguito le parole dell’allenatore del Sassuolo, ex Genoa, Davide Ballardini rilasciate ai microfoni del club emiliano in vista del match contro la Fiorentina , visto che oggi non è prevista nessuna conferenza stampa perchè il club è in ritiro dopo la brutta prestazione di Lecce:
“Dopo questi giorni di ritiro la squadra credo stia bene perché tutti abbiamo una gran voglia di fare una buona partita dopo la brutta, la bruttissima partita che abbiamo fatto contro il Lecce ma dopo la sconfitta contro il Lecce c’era poco da dire perché davvero è stata una brutta prestazione”.
“Probabilmente la tensione ci ha davvero bloccato molto e quindi non c’era molto da dire. Abbiamo visto la partita, gli errori che abbiamo commesso, i tanti errori che abbiamo commesso, e quindi cerchiamo di fare meglio.
È chiaro che è straordinariamente importante la prestazione che andremo a fare perché bisogna davvero fare una grande partita, perché giochiamo contro una grande squadra e quindi per noi sarà di straordinaria importanza fare una buona partita”.
“Ci aspettiamo la solita Fiorentina anche perché hanno una rosa talmente talmente importante che loro hanno 24-25 titolari, sono giocatori di di altissimo livello e quindi che giochi un 11 o che giochi un altro 11 per loro poco cambia.
Ho detto una grande prestazione, un grande atteggiamento, lo spirito di squadra che la squadra deve avere, servirà tutto questo.
Assenti? Ad oggi noi abbiamo Laurienté che è squalificato, Lipani che adesso deve fare degli esami perché non sta bene e poi il dubbio può essere Thorstvedt che oggi riposa e vediamo domani come sta, ma ad oggi i dubbi sono questi
Serie A
Esclusiva CS, incontro Giuntoli-Elkann: la ricostruzione
Settimana scorsa è andato in scena un incontro fra il direttore sportivo della Juventus Cristiano Giuntoli e l’amministratore di Exor, John Elkann.
Juventus, la ricostruzione del bilaterale
Stando a quanto appreso dalla nostra redazione, settimana scorsa sarebbe andato in scena un incontro fra il direttore sportivo bianconero Cristiano Giuntoli e l’amministratore del Gruppo Exor John Elkann.
Un summit propedeutico a preparare la prossima stagione, dato che quella attuale (se si eccettua la finale di Coppa Italia da disputare a Roma contro l’Atalanta) sta volgendo al termine senza sussulti.
La Juventus è alla ricerca dell’agognato connubio virtuoso fra sostenibilità economica (diktat della nuova proprietà) e risultati sportivi, con Giuntoli che avrebbe confermato ad Elkann la propria volontà di passare tramite Thiago Motta per costruire una squadra nuova, giovane e competitiva.
Giuntoli, che fai con Allegri?
Il sogno della dirigenza bianconera rimane Zidane, ma l’arrivo del francese a Torino è virtualmente impossibile. L’ex-Real Madrid è molto vicino al Bayern Monaco e non si sposerebbe con la progettualità che il nuovo board juventino ha in mente, il quale per tornare in sella chiede espressamente un instant team.
Più defilato Antonio Conte, nome caldeggiato dalla corrente interna capeggiata da Francesco Calvo, che rischia di dover rimandare ancora una volta il ritorno in Italia dato che anche il Milan sembrerebbe aver scelto un altro allenatore per il nuovo corso in luogo del leccese: ovvero lo spagnolo Julien Lopetegui.
E Allegri? In tutto ciò il tecnico labronico non ci sta di certo ad aver fatto da traghettatore. Max sa che la scelta di mandarlo via sarebbe politica e non legata ai risultati, dato che se si giudicasse soltanto in base a quelli non ci sarebbero dubbi sul fatto che meriti di continuare ad allenare la Juventus.
Se Giuntoli è davvero intenzionato ad affidare la rivoluzione tecnica a Motta (per lui pronto un biennale con opzione per un terzo anno) allora dovrà esonerare Allegri. Tutt’al più armarsi di pazienza e trovare una soluzione diplomatica con il livornese, che tradotto significa riconoscergli una lauta buonuscita.
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