Serie A
Milan, Sacchi: “quella rossonera non è una squadra, inutile girarci tanto intorno”

L’ex tecnico del Milan Arrigo Sacchi, ha fatto una sua analisi alla Gazzetta dello Sport della partita di ieri dei rossoneri persa contro la Lazio.
L’ex tecnico del Milan ed opinionista della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi, ha fatto una sua analisi del match di ieri perso in zona Cesarini contro la Lazio, non lesinando critiche alla sua ex squadra.
Milan, Sacchi: “Resto convinto del fatto che tutto dipende dalle decisioni prese in estate, in sede di mercato.”
L’ex tecnico del Milan Arrigo Sacchi, ha fatto stamattina, da opinionista della Gazzetta dello Sport, un analisi del match di ieri perso dai rossoneri contro la Lazio. L’ex tecnico del Milan non lesina critiche alla sua ex squadra, chiamando anche in causa la società di via Aldo Rossi.
L’ex tecnico fusignanese inizia la sua analisi partendo proprio dal rigore negli ultimi minuti di recupero che hanno sancito la vittoria della Lazio: “Finale incredibile, perché la Lazio vince con un calcio di rigore nel periodo di recupero, ma la sostanza è sempre la stessa: quella rossonera non è una squadra, inutile girarci tanto intorno.”.
Poi, Sacchi si è schierato dalla parte della tifoseria rossonera, che lungamente fischiato la squadra: “Il pubblico rossonero ha fischiato parecchio, dimostrando tutta la sua insoddisfazione per una stagione che finora è stata insufficiente.”.
Ecco poi, ciò che Sacchi ha visto nel gioco rossonero di ieri al Meazza: “c’è stata troppa confusione, un’esagerata frenesia che ha determinato uno sviluppo della manovra decisamente poco pulito. A volte i rossoneri acceleravano, a volte rallentavano, ma senza che tutto ciò rientrasse in un preciso piano tattico.”.
Di seguito, ha detto chiaramente che le colpe della non esaltante stagione vanno soprattutto alla società rossonera, colpevole di aver fatto scelte sbagliate in sede mercato: “Resto convinto del fatto che tutto dipende dalle decisioni prese in estate, in sede di mercato. Decisioni che ho sempre giudicato sbagliate, perché è stato ingaggiato un allenatore (Fonseca) che non aveva la totale fiducia dei dirigenti e perché sono stati acquistati giocatori che non erano funzionali al suo progetto di gioco. In simili condizioni, è difficile poter fare bene.”.
Infine, la chiusura della sua analisi sul tecnico Conceicao, che ha ereditato una squadra non sua: “Conceiçao ha ereditato una squadra che lui non aveva costruito e alla quale, finora, non è riuscito a dare il proprio stile.”.
Serie A
Cagliari, col Monza obbligo di vittoria: il tempo stringe

Il Cagliari di Nicola sta attraversando un momento piuttosto negativo e la vittoria manca da parecchio. Nel prossimo turno arriva il Monza, c’è un risultato.
I sardi si trovano attualmente a 26 punti, a 4 lunghezze dalla zona retrocessione e in questo momento più che mai urge un cambiamento radicale nell’atteggiamento.
Cagliari, col Monza quasi una finale
La sconfitta di Roma ha lasciato dell’amaro in bocca per come è arrivata ma le 3 sconfitte nelle ultime 5 partite a questo punto della stagione sono piuttosto preoccupanti. Il prossimo turno vedrà arrivare nel capolouogo sardo la squadra che occupa l’ultima posizione in classifica, e per questo motivo, sarà fondamentale conquistare i 3 punti per mantenere vive le speranze.
Lo stato di forma della squadra è piuttosto buono e con un Piccoli in grande spolvero le possibilità di salvezza aumentano. Contro i brianzoli si spera nel rientro di Luvumbo dall’infortunio alla coscia. L’angolano è indisponibile dal match col Bologna ma era appena rientrato dopo una contusione alla caviglia, che l’aveva costretto a saltare tanti match dal 22 dicembre.
Il finale di stagione si prospetta molto duro tra scontri salvezza e sfide contro le big (Inter e Napoli su tutte) ma la concentrazione deve essere massima soprattutto nei prossimi 2 incontri, infatti oltre a quello contro la squadra di Nesta c’è anche il delicatissimo scontro contro l’Empoli al Castellani.
Serie A
Serie A, quali giocatori subiscono più falli?

Sono sempre meno i giocatori che fanno del dribbling la loro abilità migliore e diventano dunque i bersagli dei difensori. Ma in Serie A, chi subisce più falli?
Un dato rilevante è sicuramente quello di sapere quali sono i calciatori ai quali vengono fischiati più falli. Questo perché da qui si può dedurre chi sono quei profili centrali nel gioco delle rispettive squadre e che sono dunque in grado di accelerare, tenere tanto il pallone e giocare anche un pò d’astuzia e di esperienza facendo respirare i propri compagni. In Serie A la vetta è contesa da 2 pretendenti.
Serie A, chi subisce più falli?
1° Dan Ndoye, Bologna= 76 falli subiti
1° Mattia Zaccagni, Lazio= 76 falli subiti
2° Gaetano Oristanio, Venezia= 64 falli subiti
3° Manu Koné, Roma= 61 falli subiti
4° Paulo Dybala, Roma= 60 falli subiti
5° Samuele Ricci, Torino= 59 falli subiti
5° Gabriel Strefezza, Como= 59 falli subiti
5° Tomas Suslov, Hellas Verona= 59 falli subiti
Serie A
Genoa, possibili un paio di rientri contro la Juventus

Il Genoa prosegue il lavoro di avvicinamento all’importante sfida contro la Juventus, a Torino sabato 29 marzo alle ore 18.
Come riporta l’edizione genovese di Repubblica prosegue il lavoro di Vieira al Signorini per preparare la sfida alla Vecchia Signora, tra infortunati e giocatori impegnati con le nazionali, il tecnico rossoblu ha dovuto chiamare qualche ragazzi delle giovanili per avere dei numeri sufficienti per gli allenamenti.
Ad inizio settimana Vieira spera di avere a disposizione alcuni dei giocatori assenti contro il Lecce, che erano ben 11. Il tecnico francese potrebbe recuperare per la sfida all’ex Motta tre giocatori: Thorsby, Messias e Vitinha.
Il centrocampista norvegese fermatosi ad inizio febbraio per un problema al polpaccio sta già lavorando parzialmente in gruppo, Messias che è fermo non per un guaio muscolare, ma per un’infiammazione tendinea, potrebbe rientrare in maniera graduale. Il suo passato, fatto di diverse complicazioni fisica, pretende cautela e non vi è emergenza per accelerarne il rientro.
Più possibile il rientro del portoghese Vitinha, che si è infortunato a Venezia il 17 febbraio scorso e quindi fermo da oltre un mese. Il rientro sembra vicino, si sottoporrà agli ultimi test, ma per la sfida di Torino potrebbe essere utile almeno dalla panchina.
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