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Milan-Roma: le probabili formazioni e dove vederla
I riflettori dello stadio San Siro saranno puntati sul match tra Milan e Roma di lunedì 26 ottobre con fischio d’inizio alle ore 20:45. I padroni di casa sono reduci da quattro vittorie su quattro e comandano in solitaria la classifica con 12 punti, il morale é alle stelle e ci tengono a fare risultato per proseguire una striscia positiva che perdura da ben 21 partite.
La Roma si trova a cinque punti sotto i rossoneri, reduce dalla cinquina contro il Benevento e con una gran voglia di fare bene grazie ad una ritrovata condizione fisica soprattutto per quanto riguarda il reparto offensivo. I capitolini troveranno di fronte una squadra che sta facendo della difesa una delle sue migliori armi.
Fuori Calhanoglu
Quasi sicura l’assenza di Hakan Calhanoglu, il turco é reduce da una distorsione alla caviglia e nonostante i significativi miglioramenti Pioli non lo vuole rischiare. Il tecnico parmigiano non cambia modulo, davanti a Donnarumma tornerà Calabria sulla destra, sul versante opposto Theo Hernandez, centrali Romagnoli e Kjaer. In mediana confermato il tandem Kessié e Bennacer. Impossibile rinunciare ad Ibrahimovic che costituirà il terminale offensivo supportato sulla trequarti da Brahim Diaz ed agli esterni da Saelemaekers e da Leao.
Mancini out
La Roma perde Mancini per Covid, pertanto il tecnico Fonseca opterà per una difesa a tre. Davanti a Mirante troveranno quindi spazio Fazio, Ibanez e Kumbulla. I quattro di centrocampo saranno Santon che agirà da esterno,Pellegrini e Veretout centrali e Spinazzola nel versante opposto. Dietro all’unica punta Edin Dzeko spazieranno Mkhitaryan e Pedro.
Le probabili formazioni
Milan (4-2-3-1): Donnarumma, Calabria, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez, Kessié, Bennacer, Saelemaekers, Brahim Diaz, Leao, Ibrahimovic. Allenatore: Pioli.
Roma (3-4-2-1): Mirante, Fazio, Ibanez, Kumbulla, Santon, Pellegrini, Veretout, Spinazzola, Pedro, Mkhitaryan, Dzeko. Allenatore: Fonseca.
I precedenti
I confronti tra Milan e Roma a Milano sono in totale 85, i rossoneri dominano con 47 successi contro i 19 dei capitolini, 19 anche i pareggi. Per quanto riguarda il computo delle reti segnate é il Milan a dominare con 148 contro 91. La prima sfida a Milano tra le due compagini risale alla stagione 1929/1930, gara terminata con il risultato di 3-1. L’ultima sfida risale invece al 2019/2020 con il risultato di 2-0 per i rossoneri.
Dove vederla
La gara tra Milan e Roma sarà trasmessa su Sky sui canali Sky Sport Serie A e Sky Sport. Come di consueto sarà possibile assistere alla partita su pc, tablet e smartphone in streaming tramite l’applicazione Now Tv registrandosi ed acquistando uno dei pacchetti disponibili oppure tramite Sky Go, servizio dedicato agli abbonati Sky.
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Napoli, brutte notizie: infortunio di Anguissa in Nazionale
Non arrivano buone notizie alle orecchie di Antonio Conte. Il centrocampista camerunese del Napoli Zambo Anguissa si è infortunato in Nazionale: le condizioni.
Continua il periodo grigio per la squadra partenopea, alla quale si aggiunge anche l’infortunio di uno dei migliori giocatori. Anguissa ha rimediato un problema fisico nel suo primo allenamento con il Camerun. Si è trattato di un problema a livello muscolare e si teme addirittura uno stiramento.
Il giocatore nelle prossime ore farà nuovi aggiornamenti, ma non c’è particolare ottimismo per le sue condizioni. Il camerunese sicuramente salterà i suoi impegni con la Nazionale, e potrebbe rientrare a Napoli già nella giornata di oggi.
Antonio Conte può solo incrociare le dite e sperare che l’esito degli esami non riveli un infortunio di questo tipo.

André-Frank Anguissa in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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L’ex Sampdoria e Cagliari Albin Ekdal annuncia il ritiro
Una vecchia conoscenza della Serie A come Albin Ekdal annuncia il suo ritiro dal calcio giocato all’età di 36 anni, chiudendo una carriera ricca di successi e sfide.
Un addio al calcio dopo una carriera straordinaria
Albin Ekdal, centrocampista svedese noto per la sua versatilità e intelligenza tattica, ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. La notizia del suo ritiro è stata accolta con emozione e rispetto nel mondo del calcio. Dopo aver militato in squadre prestigiose come la Juventus, il Bologna e la Sampdoria, Ekdal lascia un segno indelebile nel panorama calcistico italiano. La sua carriera è stata caratterizzata da numerosi traguardi, tra cui oltre 60 presenze con la nazionale svedese, contribuendo alla crescita e al successo del calcio svedese a livello mondiale.
L’eredità di Ekdal nel calcio moderno
La decisione di Ekdal di ritirarsi arriva dopo una lunga riflessione, dettata anche dalle sfide fisiche che ha dovuto affrontare negli ultimi anni. La sua abilità nel gestire il centrocampo e la capacità di influenzare positivamente i compagni di squadra rimarranno un esempio per le future generazioni di calciatori. Ekdal ha sempre dimostrato grande professionalità, sia dentro che fuori dal campo, guadagnandosi il rispetto di allenatori, compagni e tifosi. Il suo ritiro segna la fine di un’era, ma il suo impatto sul gioco continuerà a essere avvertito per molti anni a venire.
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Fonte: l’account X di Schira
Albin #Ekdal has announced his retirement from football as player at 36. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 10, 2025
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Serie A è il campionato più indebitato in Europa
Serie A: un analisi chiara e semplice sui club che hanno situazioni finanziarie disastrose e alcune imbarazzanti. Perdite milionarie e malagestione.

Secondo i rapporti FIGC e Deloitte il campionato Serie A ha i seguenti dati:
- Perdite aggregate ultime 3 stagioni: ~1,6 miliardi di euro
- Debito finanziario totale campionato: oltre 3,5 miliardi di euro
Da questi rapporti emerge un fatto molto particolare che sarebbe il problema principale per cui la Serie A non sia mai arrivata ai livelli della Premier League in ottica di numeri.
I club italiani spendono più di quanto guadagnano, soprattutto tra ingaggi e costi di gestione.
L’Italia ha il secondo monte ingaggi più alto d’Europa. Molti club non possiedono lo stadio, perdendo potenziali introiti da merchandising e altri tipologie di entrate collaterali. L’equilibrio dei club dipende spesso da plusvalenze o interventi delle proprietà.
Tra le big-team resistono solo il Milan e il Napoli. Il Milan si muove tra controlli sui costi e da poco ha acquisito lo stadio San siro. Il Napoli cresce in modo lento ma costante.
Mentre l’Inter sta in alto rischio sistematico, 800 milioni di debito e 85 milioni di perdite nell’ultima stagione. Anche la Roma sta in una situazione particolare, ma è sostenuta dalla proprietà.
La Lazio invece sta meglio ma è fragile e senza altri introiti la società troverà ostacoli però ha un debito molto basso.
I club italiani si può dire che hanno il vizio di pensare ad avere lo stadio di proprietà. Solo 5 squadre su 20 possiedono uno stadio.
Non avere uno stadio significa niente:
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introiti da merchandising durante le partite
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naming partnerships
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hospitality
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eventi extra-calcistici
La conclusione di questa analisi sarebbe che ridurre i costi non è scelta ma un dovere per continuare a regalare emozioni ai propri tifosi, anche valutare di creare modelli sostenibili e smetterla di sopravvivere con bilanci precari e di interventi delle proprietà.
Di Omar Benz
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