Serie A
Milan, Paolo Berlusconi: “Con il Monza la partita dell’amore”
Il fratello di Silvio, presidente onorario del Monza, ha parlato della sfida di quest’oggi contro il Milan affrontando temi del passato e del futuro.
Questa sera alle 20:45 andrà in scena la sfida tra Monza e Milan, valida per l’undicesima giornata di Serie A. Una gara che avrà sempre un sapore particolare per moltissimi motivi.
Proprio di questa gara ha parlato Paolo Berlusconi, presidente onorario dei brianzoli e fratello di Silvio, che ha fatto la storia di tutti e due club.
“Questa la definirei la partita dell’amore”
“Silvio era e sarà sempre amore, poiché lui stesso ha avuto tanto amore nei confronti del Milan e del Monza. Ha voluto sempre insegnare ai più giovani il rispetto per gli avversari, facendo anche tanta beneficenza, ma sempre nell’ anonimato.”
“Daniel è la consacrazione di una bandiera”
“E’ molto bello che Daniel Maldini abbia iniziato con il Milan e adesso sia al Monza, grazie anche a Paolo Scaroni che lo ha liberato per una cifra quasi simbolica: è stato un atto di generosità. Al momento noi vorremmo tenerlo, ma il calcio di oggi ci obbliga a non fare ragionamenti a lungo termine: nel passato recente abbiamo già dovuto vendere Carlos Augusto, Colpani e Di Gregorio. Un eventuale cessione di Daniel all’Inter? Sarebbe una bestemmia.”
“Ritorno di Galliani al Milan? Noi vogliamo continuare con lui”
“Chiunque subentri alla presidenza del Monza dovrebbe continuare con lui, sarebbe un suicidio non farlo. Se Galliani ritornasse al Milan sarebbe molto bello, ma prima abbiamo la precedenza noi. Su Ibrahimovic c’è stata una volontà mediatica da parte della proprietà americana, ma penso che abbia ancora ampi margini di miglioramento.”
“Leao? Non lo capisco”
“Potenzialmente è un altro Vinicius, un campione. Deve lavorare sul carattere, anche se credo che sia solo esteriorità. Un po’ di bastone va bene, ma poi deve arrivare anche la carota.”
Serie A
Napoli, infortunio al ginocchio per Kvaratskhelia: torna nel 2025?
Brutte notizie per Antonio Conte e per il Napoli. Kvaratskhelia si è infortunato dopo uno scontro di gioco nel big match perso contro la Lazio.
Arrivano bruttissime notizie per il Napoli di Antonio Conte. Infatti, il club partenopeo dovrà fare a meno di Khvicha Kvaratskhelia per diverso tempo. L’attaccante georgiano ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio destro durante il big match giocato al Maradona contro la Lazio, terminato 0-1 a favore dei biancocelesti.
L’ex Rubin Kazan si è sottoposto questa mattina agli esami strumentali di rito che hanno evidenziato una lesione di basso grado del legamento collaterale mediale. Il giocatore ha già iniziato l’iter riabilitativo. Il numero 77 partenopeo dovrà restare fermo per circa un mese, ritornando a disposizione di Conte non prima del nuovo anno. Un’assenza importante per il club azzurro che si trova in piena lotta per la prima posizione in classifica.
Napoli, il report sull’infortunio di Kvaratskhelia
“Durante il match di domenica contro la Lazio, in seguito ad un contrasto di gioco, Khvicha Kvaratskhelia ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio destro. Oggi il calciatore azzurro si è sottoposto ad esami strumentali, presso il Pineta Grande Hospital, che hanno evidenziato una lesione di basso grado del legamento collaterale mediale. Kvaratskhelia ha già cominciato l’iter riabilitativo.”
Serie A
Juventus, Elkann: conferma la fiducia a Thiago Motta
Juventus, John Elkann nella giornata di ieri ha fatto visita alla Continassa dove i bianconeri stanno preparando una delle sfide più delicate dell’anno.
Dopo l’ennesimo pareggio contro il Bologna, il clima in casa Juventus non è dei più sereni. Un sentore percepito anche da Elkann che infatti ha deciso di recarsi, in segno di supporto alla squadra, nel centro di allenamento bianconero.
La visita del patron della Juventus assume un significato simbolico fondamentale all’interno dell’ambiente. Percepita come un chiaro segnale nella direzione di ricompattare l’organico in vista della sfida di Champions contro il Manchester City.
Juventus, il resoconto della visita di Elkann
Elkann, come riportato da La Gazzetta dello Sport, ha tenuto alla squadra un discorso recepito da tutti come un forte segnale della proprietà accanto all’attuale gestione. Il numero uno della famiglia Agnelli ha ribadito il sostegno completo al tecnico Thiago Motta, a cui ha confermato piena fiducia per il suo progetto tecnico.
Una fiducia necessaria visti i recenti risultati che sicuramente non sono soddisfacenti e da cui il patron si aspetta una svolta nel breve periodo.
Alcune delle parole pronunciate da Elkann vanno in una direzione precisa, verso la compattezza di tutto l’ambiente, dalla squadra alla società. Il patron ha ribadito che “non si attacca agli infortuni” e che il dato positivo è che “non tutti i pareggi sono uguali e contro il Bologna ho visto carattere“.
Le attenzioni del numero uno Exor sono rivolte alla prossima partita di Champions League contro il Manchester City. Una gara che potrebbe essere una delle più importanti della gestione Motta, che potrebbe addirittura valere l’accesso agli ottavi di finale. Ecco le parole di Elkann: “La partita contro il Manchester City è l’occasione per rilanciarsi subito“.
La fiducia, per ora, non è messa in discussione ma ora per la Juventus è arrivato il momento di ottenere dei risultati concreti.
Serie A
Bonucci sul Milan: “Spostare gli equilibri? Non è una roba mia. L’esultanza allo Stadium? La rifarei.”
Leonardo Bonucci, nel corso di un’intervista concessa a Prime Video, ha ricordato il suo trasferimento al Milan nella stagione 2017-2018, un’esperienza che ha suscitato opinioni contrastanti tra i tifosi.
Le sue parole:
“Era fine giugno, mi chiama il procuratore e mi dice che c’era questa possibilità. Alla Juve dopo la finale di Cardiff si era rotto qualcosa. Io e la Juve parliamo e diciamo che le strade si devono separare e spunta il Milan. Sarei stato il simbolo della rinascita, con la fascia da capitano”.
Sul Milan “Spostare gli equilibri? Non è una roba mia, io me la sono tenuta, ma era del mio addetto stampa. Voleva dire, aiutare il Milan a tornare vincente, per me quello che faceva la Juve non interessava e pensavo a me stesso. Ho vissuto talmente male quello che mi era stato fatto che ho pensato solo al mio bene. Pentito di aver lasciato la Juve? In quel momento fai scelte in base alle condizioni che stai vivendo. L’anno prima la società mi disse: non ti vendiamo nemmeno per 100 milioni. Poi mi hanno venduto al Milan per 42 milioni e c’era dentro anche De Sciglio, mi hanno venduto per 30 milioni. Non è che volessero tenermi a tutti i costi”.
Sull’esultanza allo Stadium: “La rifarei. In quel momento giocavo al Milan e io ho vissuto qualsiasi squadra dando tutto me stesso e una figura all’interno della Juve mi aveva trattato come non doveva. Per me non esultare è una mancanza di rispetto per i tifosi nuovi. Quando sono andato via dalla Juve ho ringraziato i tifosi, il presidente, il direttore, gli ex compagni e basta… Manca qualcuno? Hai capito…”.
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