Serie A
Milan, Jashari si presenta: “Essere qui è un sogno: non avrei accettato altre squadre”
Ardon Jashari si presenta al Milan con entusiasmo: il centrocampista svizzero parla dei suoi obiettivi, di Allegri e del sogno rossonero.
Di seguito un estratto delle parole del nuovo centrocampista rossonero, arrivato dal Club Brugge dopo un’estenuante e lunghissima trattativa.
Milan, le parole di Jashari
Che impressione le ha fatto il Milan nei suoi primi giorni?
“Le sensazioni sono straordinarie. Vestire questa maglia è un sogno che si realizza, non solo per me ma anche per la mia famiglia. Sono qui da poco ma ho già percepito quanto sia speciale questo ambiente. Tutti mi hanno accolto benissimo, mi sto ambientando in fretta e sento già di far parte di qualcosa di grande.”
Non è stato semplice arrivare in rossonero.
“La trattativa è stata lunga, ma sin dal primo contatto con il Milan sapevo dove volevo andare. Ero considerato importante al Club Brugge, quindi non è stato facile sbloccarsi. Tare mi ha sempre dimostrato grande fiducia, mi ha detto che avrebbe fatto di tutto per portarmi qui e così è stato. Nonostante altri interessamenti, io avevo fatto la mia scelta. Ora siamo tutti felici.”

MASSIMILIANO ALLEGRI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come si è trovato con Allegri e il suo staff in questi primi allenamenti?
“In pochi giorni ho già capito che Allegri è un allenatore molto vicino ai suoi giocatori. C’è un clima molto positivo nello spogliatoio, tutti remano dalla stessa parte. Il suo modo di lavorare mi piace, c’è sempre l’obiettivo di migliorare e vincere.”
Sente la pressione che circonda il suo arrivo?
“Chi gioca nel Milan sa che ci sarà sempre pressione. Il paragone con De Ketelaere ci sta, ma siamo due giocatori diversi. So che le aspettative sono alte, ma è uno stimolo in più per lavorare duro e meritarmi questa maglia. Voglio guadagnarmi il rispetto e l’affetto dei tifosi sul campo.”
Aveva un idolo rossonero da bambino?
“Pirlo era il mio preferito. Come lui, ho iniziato da trequartista e poi mi sono spostato più indietro. Ovviamente siamo diversi, ma lui è stato un modello per il mio modo di pensare il calcio.”
Che sensazioni ha avuto dopo l’amichevole col Leeds?
“Ringrazio il mister per le parole. Venivo da un periodo di inattività, ma nonostante questo volevo lasciare subito un buon segno. Era importante dare una bella prima impressione. Posso crescere ancora tanto e lavorerò ogni giorno per migliorare.”
Com’è condividere il campo con uno come Modric?
“È un onore. Modric ha un bagaglio enorme di esperienza e imparare da lui è una grande opportunità. Cercherò di apprendere il più possibile e godermi ogni momento.”
Ha già immaginato l’emozione di giocare a San Siro?
“Da bambino ho visto partite del Milan allo stadio, ricordo in particolare un Milan-Barcellona. Tornare lì da protagonista sarà incredibile. Non ho parole per descrivere cosa significhi per me.”
Quando ha scoperto del reale interesse del Milan?
“A stagione finita, mentre ero in vacanza, il mio agente mi ha parlato del Milan. Poi è arrivata la chiamata di Tare, abbiamo parlato del progetto e da quel momento ho capito che volevo far parte di questa realtà.”
Quale ruolo sente più suo in campo?
“Mi sento un centrocampista completo. Posso giocare davanti alla difesa, da mezzala o anche più avanzato, dipenderà da cosa chiederà il mister. L’importante è essere utile alla squadra, in qualunque posizione.”
Serie A
Fiorentina, buona la prima? Vanoli all’esordio col Sassuolo
La Fiorentina aprirà la 14° giornata di Serie A in casa del Sassuolo, nel mirino c’è la prima vittoria in campionato e per Vanoli sarà una prima volta.
Subito in campo la viola che deve dimostrare di aver cambiato passo rispetto all’inizio di stagione. Nessuna vittoria finora ma dal confronto coi tifosi potrebbe essere nato qualcosa.
Fiorentina, Vanoli guarda anche la sorte: prima sfida al Sassuolo
Tra le curiosità della 14° giornata c’è soprattutto l’esordio del tecnico viola contro la società neroverde. Mai infatti in carriera ha incrociato il Sassuolo considerando Serie A, Serie B e Coppa Italia. Il dato curioso riguarda il n° di panchine collezionate tra Venezia e Torino, 110 in totale tra tutte le competizioni, e il fatto che appena è arrivata la chiamata dalla massima categoria il Sassuolo è stato retrocesso in cadetteria dopo 11 anni.
Una sorte beffarda dunque, che oggi potrebbe dare un altro segnale del destino a una squadra che è alla disperata ricerca dei 3 punti dopo un inizio di stagione tra i peggiori di sempre.
L’ultimo precedente tra le due squadre ha visto i neroverdi vincere di misura (1-0) contro la Fiorentina allora allenata da Vincenzo Italiano. Per Vanoli invece si tratterà di prima volta e spesso una situazione del genere può voltare a favore, come già successo in passato, di chi la vive in prima persona.

L’URLO DI PAOLO VANOLI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Bologna, contro la Lazio chance per il grande ex?
Ciro Immobile, attaccante del Bologna, torna a Roma per affrontare la sua grande ex squadra, la Lazio. Italiano potrebbe puntare su di lui all’Olimpico?
Dopo il passo falso contro la Cremonese, il Bologna ha ripreso subito il cammino eliminando in rimonta dalla Coppa Italia il Parma. Nel weekend la squadra rossoblù avrà davanti a se una trasferta complicata come quella dell’Olimpico contro la Lazio di Sarri. Il match è in programma domenica alle 18.00.
Una gara dal sapore speciale in particolare per un giocatore della squadra di Vincenzo Italiano, Ciro Immobile. L’esperto attaccante italiano affronta per la prima volta dal suo ritorno in Serie A la squadra biancoceleste, di cui è stato capitano e punto di riferimento per molti anni. 9 anni passati nella Capitale, dove Immobile ha totalizzato oltre 200 gol, vincendo per 3 volte il titolo da capocannoniere, eguagliando il record di gol di Higuain a quota 36 reti nel 2020.
Immobile, l’accoglienza del pubblico laziale

CIRO IMMOBILE E GIANLUCA MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tornato in Italia dopo un solo anno di permanenza al Besiktas, l’avventura di Immobile al Bologna è iniziata in salita. Mandato in campo da titolare alla prima stagionale, proprio all’Olimpico contro la Roma, l’attaccante ha dovuto lasciare terreno di gioco a causa di un grave stiramento; rimasto ai box per oltre 3 mesi, Immobile è tornato in campo per la prima volta dall’infortunio proprio contro il Parma in Coppa Italia.
Difficilmente Italiano si affiderà ad Immobile dal primo minuto, più probabile un suo impiego a gara in corso a seconda dell’andamento della gara. Quel che è certo sarà il tributo e l’accoglienza che avrà il pubblico laziale per il grande bomber che ha segnato un era. L’addio di Immobile alla Lazio ai tempi fu improvviso, e non permise all’Olimpico di salutare come meritava l’attaccante di Torre Annunziata.
Domenica sarà l’occasione giusta per i tifosi biancocelesti di dimostrare, anche se da avversario, il loro affetto per Immobile.
Serie A
Napoli, Conte pensa a una soluzione a sorpresa per sostituire Lobotka
Il Napoli prepara la sfida alla Juventus senza Lobotka: Conte valuta soluzioni d’emergenza e una possibile sorpresa per la mediana.
Dopo il passaggio del turno in Coppa Italia al batticuore, il Napoli è già concentrato sul big match contro la Juventus. Una sfida complicata, resa ancora più difficile dall’assenza di Stanislav Lobotka, fermato da un risentimento muscolare. Lo stop dello slovacco peggiora notevolmente la situazione di un reparto già ridotto all’osso, viste le assenze contemporanee di De Bruyne, Anguissa e Gilmour.
Conte, di fatto, può contare solo su McTominay, Elmas e Vergara, con quest’ultimo è stato provato in mediana soltanto nella sfida contro il Cagliari. Visto il calendario fitto tra campionato, Champions e Supercoppa, il tecnico sta iniziando a pensare anche a un’altra soluzione per alternare gli uomini senza rischiare nuovi stop. Da qui nasce l’idea Marianucci.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Marianucci in mediana?
Marianucci, classe 2004, quest’anno si è visto solo una volta, nella sconfitta interna contro il Milan. Nonostante l’errore che portò al vantaggio rossonero, il giovane difensore reagì con grande forza mentale, continuando a giocare con personalità. È un aspetto che a Conte non è passato inosservato, così come le sue caratteristiche: fisicità, muscoli, buona impostazione e la capacità di giocare davanti alla difesa, ruolo ricoperto anche ai tempi dell’Empoli.
Il tecnico starebbe quindi valutando l’idea di sfruttarlo in mediana come alternativa durante le prossime settimane. Contro la Juventus, però, è più probabile che Conte scelga l’esperienza e l’affidabilità di Elmas, che ha già giocato in quel ruolo con buoni risultati contro il Como.
Di certo, con un centrocampo così rimaneggiato, il Napoli dovrà trovare nuove soluzioni e arrangiarsi come può: in attesa dei rientri, ogni opzione diventa preziosa per non perdere equilibrio nelle prossime sfide.
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