Serie A
Milan-Inter 1-1, De Vrij riacciuffa al 90′ un derby maledetto I Le pagelle nerazzurre

Milan-Inter 1-1, Reijnders punisce un errore di Calhanoglu e insacca. Tre pali e tre gol annullati negano ai nerazzurri la gioia, che arriva al fotofinish con De Vrij. Le pagelle nerazzurre.

Stefan de Vrij punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sommer 6: l’impegno più grande ce l’ha quando viene perforato da Reijnders. Nel resto del match rischia poco.
Pavard 6: lavora tanto di fisico per limitare Leao, alcune volte con difficoltà, ma non è mai davvero in affanno contro il portoghese (dal 63′ Bisseck 6,5: lascia il segno e cambia le sorti del derby con un palo che grida vendetta e un cross perfetto per De Vrij, che insacca il gol dell’ultima preghiera).
De Vrij 7: dopo tre pali e tre gol annullati (giustamente), la rete che vale il pari è una sua capocciata in area di rigore.
Bastoni 6: poco appariscente, bada molto alla sostanza e si spinge raramente in attacco (dal 63′ Carlos Augusto 6: porta freschezza nell’ultimo terzo di partita).
Dumfries 6,5: E’ l’autore di uno dei pali di serata, e se ne rammarica, soprattutto perché poteva valere tre punti. Al di la di tutto, una prestazione più che sufficiente.
Barella 6: quando l’Inter è in difficoltà, lui è quello che si sbatte più di tutti per cercare di giostrare al meglio il pallone a centrocampo e imbastire qualcosa di interessante.
Calhanoglu 5,5: perde il pallone sanguinoso che dà il via alla rete del vantaggio rossonero. Piuttosto pasticcione e molto poco “sul pezzo”, complice il rientro desiderato proprio per la stracittadina (dal 63′ Zielinski 6: ingresso positivo, ma non è ancora conformato del tutto per fare il regista).
Mkhitaryan 5: non emerge come al suo solito, prova a metterci carattere ma il centrocampo del Milan sa annullarlo (dal 76′ Frattesi 6,5: molto meglio rispetto all’armeno).
Dimarco 5: forse perché Walker ha una caratura elevata, forse perché non era in serata, fatto sta che non emergono spunti degni del suo calabro nell’arco di tutta la partita (dal 76′ Zalewski 6,5: la notizia più bella della serata per Inzaghi è che il polacco salta l’uomo ed è un potenziale creatore di superiorità numerica. Assist determinante alla prima in nerazzurro).
Thuram 6: si iscrive anche lui al club dei colpitori dei pali, ma oltre a quello si vede raramente un suo spunto interessante.
Lautaro 6: non entra nel tabellino per colpa del fuorigioco, ma si è sempre fatto trovare al posto giusto, e questo è importante.
Simone Inzaghi 6: decide di buttare nella mischia Zalewski per provare a rompere la difesa rossonera, e gli va di lusso. I cambi migliorano la formazione, ma alcune scelte iniziali lasciano perplessi. Il pareggio è meritato, ma la sfortuna si contrappone, sotto forma di pali e fuorigioco, tra i nerazzurri e una vittoria che sarebbe stata meritata.
Serie A
Napoli, Conte e Manna puntano Oumar Solet

Saltato Comuzzo, il Napoli mette i propri occhi sul gioiellino dell’Udinese, Oumar Solet. Può essere il profilo ideale per Antonio Conte?
Arrivato in sordina all’Udinese dopo essersi svincolato dal Salisburgo, in queste prime apparizioni in Serie A sta dimostrando di essere un ottimo giocatore.

LA DELUSIONE DI ANTONIO CONTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte aspetta Solet
Ha stupito nella partita di domenica, rendendo la vita difficile al reparto offensivo degli azzurri. Ha già collezionato un assist nelle poche partite disputate con l’Udinese, tutte valutate positivamente.
Oumar Solet si distingue per fisicità e forza nei duelli, eccelle nel gioco aereo e nei contrasti. Forte nell’impostazione ed è abituato al gioco dal basso, caratteristica essenziale per un difensore moderno.
L’interesse dei partenopei per Solet conferma la volontà del club di rafforzare la difesa con un profilo giovane ma già esperto. Solo nelle prossime settimane sapremo se la trattativa andrà in porto.
Serie A
Fiorentina, il momento della verità per Gudmundsson

Fiorentina, l’islandese deve dimostrare ancora il suo valore per convincere il club a puntare su di lui.
L’arrivo di Albert Gudmundsson alla Fiorentina è stato il colpo più importante del mercato estivo viola, ma finora l’islandese non è riuscito a esprimere tutto il suo potenziale. Complici alcuni problemi fisici, il suo impatto è stato altalenante, con cinque gol e un assist in diciassette presenze. Ora, però, è il momento di dimostrare di essere il giocatore su cui il club ha deciso di investire con convinzione.
Fiorentina, le cifre di Gudmundsson
Secondo quanto riportato dal Corriere Fiorentino, il suo contratto presenta condizioni economiche significative. L’operazione con il Genoa è stata strutturata con un prestito oneroso da 8 milioni di euro, a cui si aggiungono 3,5 milioni di bonus. Inoltre, la Fiorentina detiene un diritto di riscatto fissato a 17 milioni, che porterebbe il costo complessivo del suo acquisto a 28,5 milioni. Una cifra considerevole, che renderebbe Gudmundsson il giocatore più costoso della storia della società toscana.
Nonostante ciò, il suo futuro resta in bilico. Contrariamente a quanto emerso nei mesi scorsi, non esiste alcun obbligo di riscatto condizionato, ma solo una facoltà da parte della Fiorentina di acquisirlo a titolo definitivo. Per questo motivo, il club gigliato sta valutando attentamente se procedere con l’investimento o rispedirlo al Genoa. Una scelta che dipenderà dalle sue prestazioni nella seconda parte della stagione.
Gudmundsson ha quindi davanti a sé un’opportunità cruciale per dimostrare di meritare la permanenza a Firenze. La dirigenza viola si aspetta un contributo maggiore in termini di incisività e continuità. Se riuscirà a trovare la giusta condizione e ad avere un impatto decisivo nelle prossime partite, potrebbe convincere la Fiorentina a esercitare il riscatto e puntare su di lui per il futuro. In caso contrario, il suo passaggio in Toscana potrebbe restare solo una parentesi temporanea.
Serie A
Monza, Keita Baldé è l’uomo giusto?

Monza, dopo un girovagare tra Russia, Spagna e Turchia, l’ex Lazio, Inter e Cagliari cerca il rilancio personale in Italia
Keita Baldé è ufficialmente un nuovo giocatore del Monza. Il club brianzolo ha annunciato l’ingaggio dell’attaccante senegalese fino al termine della stagione, sancendo così il ritorno del classe ‘95 in Serie A dopo quasi tre anni di assenza. Una nuova opportunità per un giocatore che, tra alti e bassi, ha vissuto un percorso ricco di esperienze internazionali negli ultimi anni.
Monza, si punta sull’esperienza del senegalese
Dopo l’ultima esperienza italiana con il Cagliari nella stagione 2021/22, culminata con la retrocessione dei sardi, Keita ha lasciato l’Italia per approdare in Russia. Il 26 agosto 2022 ha firmato un contratto triennale con lo Spartak Mosca, ma la sua avventura russa è durata solo un anno. Con la maglia dello Spartak ha totalizzato 19 presenze e segnato quattro gol, prima di fare ritorno nella sua città natale, Barcellona, per vestire la maglia dell’Espanyol.
L’esperienza con il club catalano, in Segunda División, si è rivelata però poco fortunata: 24 presenze, quasi tutte da subentrato, e nessun gol all’attivo. A fine stagione, Keita ha interrotto il suo legame con lo Spartak Mosca, rescindendo il contratto con un anno d’anticipo, e ha scelto di ripartire dalla Turchia con il Sivasspor. Anche questa avventura si è rivelata breve e poco incisiva, con soli undici gettoni e una sola rete segnata. Alla fine del 2023, la separazione dal club turco e un periodo di attesa per trovare una nuova destinazione.
Ora, a distanza di circa un mese e mezzo dalla sua ultima esperienza, Keita Baldé ha la possibilità di rilanciarsi in Serie A con il Monza. Il club lombardo, sempre attento alle opportunità di mercato, ha deciso di puntare su di lui per rinforzare il reparto offensivo in vista del finale di stagione. Per Keita, che in passato ha mostrato lampi di talento con Lazio, Inter e Monaco, questa potrebbe rappresentare una delle ultime occasioni per dimostrare di poter ancora fare la differenza a grandi livelli.
Photo Source: Sito Ufficiale dell’Associazione Calcio Monza.
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