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Milan, Fonseca: “Non è mai un buon momento per affrontare l’Atalanta”

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Milan-Genoa

Il tecnico del Milan, Paulo Fonseca, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’anticipo di Serie A contro l’Atalanta di Gasperini.

Paulo Fonseca, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del big match della 15° giornata di Serie A contro l’Atalanta di Gasperini.

Il match è in programma domani, venerdì 6 dicembre, alle ore 20:45 al Gewiss Stadium di Bergamo.

Milan

I DUBBI DI PAULO FONSECA CON RAFAEL LEAO, THEO HERNANDEZ E TAMMY ABRAHAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Milan, le parole di Fonseca

È il momento buono per affrontare l’Atalanta?

“Mai è un buon momento per affrontare l’Atalanta. Noi siamo in un buon momento, siamo in crescita e abbiamo fiducia. Però, affrontare l’Atalanta è sempre difficile, hanno fatto 8 vittorie nelle ultime 9 partite, segnando 25 gol e subendone solo 4; è una squadra fortissima. Sarà una partita difficilissima, ma siamo pronti per giocarcela con fiducia”.

La squadra ha intrapreso la direzione giusta?

“Sì. Penso che questo derivi molto da come la squadra difende, perché questo porta stabilità e fiducia a tutti. Tre o quattro partite fa c’era sconforto difensivamente, ma oggi no, la squadra sta bene difensivamente e questo porta fiducia per attaccare”.

Cos’è l’Atalanta a livello internazionale?

“Non si vedeva giocare una squadra così uomo a uomo da tanto tempo. Il calcio è come la vita: ciclico. Si ritorna sempre a ciò che c’è stato. Gasperini è stato pioniere di questo modo di giocare e ora tutti in Europa hanno la consapevolezza che sia difficile affrontare squadre come l’Atalanta e tante squadre seguono il modello Atalanta. Stavo leggendo uno studio tedesco e lì tante squadre giocano così ora: il Bayern Monaco, lo Stoccarda… Io penso che hanno seguito l’idea di Gasperini. È un riferimento a livello internazionale il modo di giocare dell’Atalanta”.

Partita decisiva per dare una svolta alla stagione?

“La squadra non ha bisogno di questa partita per essere consapevole di ciò che ci vuole. Partita importante, non decisiva. Siamo in un buon momento, ma vincere con l’Atalanta porterebbe più fiducia per il futuro”.

Esame di maturità per la fase difensiva?

“La squadra è fiduciosa grazie al nostro momento difensivo. Sarà una bella prova per noi, perché l’Atalanta è veramente forte offensivamente, creano tanto. Sarà un buon test per noi per vedere come difendiamo e anche come attacchiamo”.

Il Milan ritrova De Ketelaere, ex della partita…

“Magari si è adattato di più ad un modo diverso di giocare. Ma non voglio parlare dei giocatori dell’Atalanta, penso che la loro cosa più importante è il collettivo. E loro sono molto forti”.

Ti definisci un tecnico moderno, innovativo, che sa sorprendere? Come ti stai calando in questa realtà in Italia?

“Non mi piace parlare di me. Dovete essere voi a parlare di me. Quello che posso dire è che mi sento molto molto bene in Italia, è molto stimolante per un allenatore straniero. Qua è diverso, è più stimolante stare qui e trovare un modo diverso di vedere le cose. La Serie A è chiaramente diversa per me. In questi giorni parlavo con il mio staff e dicevo che solo stando qui puoi capire quanto è diverso. Gli allenatori che non sono qui non hanno l’idea esatta di com’è la Serie A e quello che porta di nuovo ad un allenatore. Vincere qui è molto molto difficile. Le grandi squadre europee adesso hanno la possibilità di affrontare le squadre italiane. Guardiamo i risultati. Come sono? Pensate quindi affrontare squadre italiane ogni settimana. È difficile”.

Cosa c’è di difficile?

“Il modo di difendere di molte squadre qui è diverso. Sono sicuro al 100% che affrontare una squadra che fa uomo a uomo è più difficile di affrontare una squadra che gioca a zona. Poi c’è la fisicità, il modo di difendere. Cercare spazio qui in Italia non è semplice. Se si parla di intensità l’Inghilterra è più intensa ma qui è diverso”.

Quella di domani è la partita tatticamente più difficile per il Milan in stagione? Pensa di usare ancora Musah a destra?

“Sì, Musah giocherà domani. Penso che abbiamo preparato bene la partita. La partita sarà tattica. È molto facile da capire come gioca l’Atalanta. È facile dire che fanno questo, questo e questo. Ma è difficile contrastarli, perché lo fanno molto bene. Offensivamente e difensivamente. Ma penso che siamo preparati per giocare contro l’Atalanta”.

Domani un pareggio è un buon risultato?

“Io penso sempre a vincere, non penso a questa possibilità. Prima delle partite nella mia testa ho solo un risultato: vincere. Non voglio pensare ad altri risultati”.

Non ha mai battuto Gasperini…

“Non ho nessuna voglia speciale di battere Gasperini. Sono il primo a dire che Gasperini è unico, dobbiamo riconoscere il lavoro che sta facendo: io una grande ammirazione per lui. Ho voglia di vincere domani come contro chiunque”.

Quanto l’ha soddisfatta la crescita di Leao?

“La sua crescita è la realtà, ma Rafa ha spazio per migliorare ancora. Ha fatto bene l’atteggiamento difensivo, ma non sono totalmente soddisfatto: ha le capacità per fare ancora meglio. E lui nella testa deve sapere che può fare sempre meglio. Ha fatto cinque gol, può farne venti. Noi dobbiamo esigere da noi stessi e lo deve fare anche Rafa: essere sempre ambizioso. È nella strada giusta, ma non si deve fermare ora”.

Chukwueze si sta adattando alla Musah?

“L’ho detto due partite fa: Chukwueze è entrato e ha fatto bene la fase difensiva. Sta facendo bene, sta progredendo. Poi Musah è più forte difensivamente, ma Chukwueze può fare un bel lavoro perché è molto responsabile”.

Il Milan non deve cambiare strategia?

“Le partite sono molto strategiche. Noi abbiamo le nostre caratteristiche, poi si può fare qualche adattamento. Noi vogliamo sempre avere iniziativa offensiva, ma contro l’Atalanta non è una partita in cui le squadre possono avere troppa iniziativa offensiva. Possono fare catenaccio? No, non mi ricordo partite in cui contro l’Atalanta si è fatto questo. Dove si gioca quindi questa partita? Non vicino alla loro porta”.

Qual è la cosa che l’ha soddisfatta di più fino ad ora?

“Ci sono tante cose che mi soddisfano ora, in particolare la crescita dei giocatori. Ovviamente voglio vincere, voglio dei titoli, ma vedere che chi lavora con me sta crescendo è ciò che mi fa avere più piacere. Poi: essere l’allenatore del Milan è un privilegio per me tutti i giorni. Poi non sono ancora totalmente soddisfatto di qualche cosa, sia sui singoli che sul collettivo, ma non le posso dire. Però ci sono, ci sono. Penso che sono ancora un po’ lontano da ciò che mi piacerebbe”.

Bollettino medico.

“Bennacer è più bello, ha fatto qualcosa ai capelli quindi è più bello (ride, ndr). Sta bene, ovviamente ha bisogno di tempo per lavorare come la squadra, ma penso che sia alla fine del periodo individuale. Gli altri sono tutti pronti, anche Sportiello e Loftus-Cheek”.

Serie A

Bologna, i convocati di Italiano in vista dell’Empoli

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Bologna Champions

Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano ha diramato la lista dei convocati in vista del match di campionato contro l’Empoli, valido per la 22^ giornata.

L’allenatore ex Fiorentina e attualmente al Bologna Vincenzo Italiano ha diramato la lista dei convocati in vista del match contro l’Empoli, valido per la 22^giornata ed in programma domani alle 20:45

Bologna, i convocati di Italiano

Bologna

VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

L’allenatore del Bologna Vincenzo Italiano ha diramato la lista dei convocati in vista del match contro l’Empoli valido per la 22^ giornata ed in programma domani alle 20:45.

In vista del match contro l’Empoli il tecnico rossoblù potrà contare sul ritorno dell’attaccante Nicolò Cambiaghi complice il brutto infortunio che lo ha tenuto fuori tutta la stagione.

Di seguito la lista completa dei convocati:

Portieri: Bagnolini, Ravaglia, Skorupski.

Difensori: Beukema, Casale, De Silvestri, Erlic, Holm, Lucumi, Lykogiannis, Miranda, Posch

Centrocampisti: El Azzouzi, Fabbian, Ferguson, Freuler, Moro, Pobega, Urbanski.

Attaccanti: Cambiaghi, Castro, Dallinga, Dominguez, Iling-Junior, Ndoye, Odgaard.

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Serie A

Como-Atalanta, probabili formazioni e dove vederla

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Como-Atalanta è uno dei match valevoli per la 22esima giornata di campionato e si giocherà allo stadio Sinigaglia sabato 25 gennaio alle ore 15.

ComoAtalanta è il secondo match di questo turno di campionato. La squadra di Fabregas, reduce dalla grande vittoria contro l’Udinese, cerca continuità in campionato per allontanare le zone basse della classifica.

Gli uomini di Gasperini, invece, in Champions hanno dato importanti segnali di ripresa dopo la sconfitta contro il Napoli e ora vogliono i tre punti per tenere il passo dei partenopei e dell’Inter.

Como-Atalanta

Qui Como

Fabregas dovrebbe optare nuovamente per il 4-2-3-1 con Butez ormai titolare in porta, ma con cambi nelle posizioni in difesa a causa dell’assenza dello squalificato Goldaniga. Nella linea a 4, infatti, dovrebbe esserci Iovine a destra, con Van der Brempt spostato a sinistra e Kempf al centro con Dossena. In mediana confermati Da Cunha e Caqueret. Sulla trequarti dovrebbe rientrare dal primo minuto Nico Paz, che completerà il tridente alle spalle di Cutrone con Diao e Fadera.

Como-Atalanta

SEAD KOLASINAC E MARCO CARNESECCHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Qui Atalanta

Gasperini, invece, tornerà al 3-4-2-1. Tra i pali sempre Carnesecchi, pronto dalla linea a tre formata da Scalvini, Djimsiti e il rientrante Kolasinac. A centrocampo confermati Bellanova e Ruggeri sulle fasce con Ederson e de Roon al centro. Sulla trequarti agiranno De Ketelaere e Lookman con Retegui riferimento centrale.

Como-Atalanta, probabili formazioni

Como (4-2-3-1): Butez; Iovine, Dossena, Kempf, Van der Brempt; Caqueret, Da Cunha; Diao, Paz, Fadera; Cutrone

Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, Ederson, de Roon, Ruggeri; De Ketelaere, Lookman; Retegui

Como-Atalanta, dove vederla

Como-Atalanta sarà visibile in esclusiva su DAZN a partire dalle ore 15 di sabato 25 gennaio.

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Serie A

Juventus, Motta: “Kolo Muani è disponibile e il Napoli è primo meritatamente. Non ho criticato la squadra dopo il Bruges”

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Barcellona, niente Araujo per Thiago Motta

L’allenatore della Juventus Thiago Motta ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di Serie A contro il Napoli, in programma domani sera alle 18:00 al Maradona.

Domani sera i bianconeri sono chiamati all’ennesima prova di forza, in occasione del match della 22° giornata di campionato. A seguire la conferenza stampa del mister Motta

Napoli-Juventus, le parole di Motta

Come si avvicina il gruppo alla trasferta di domani? Come va l’inserimento dei due nuovi ragazzi?
“L’inserimento dei due nuovi molto bene. Abbiamo tutti i giocatori della scorsa partita a disposizione”.

Napoli-Juventus cercavano in estate entusiasmo col cambio di allenatore. Conte ha inciso parecchio. Quanto è soddisfatto per come lei ha inciso?
“Non è una situazione simile. E’ molto diversa in tanti aspetti. Sono soddisfatto di tante cose, di altre meno. Soprattutto se penso a qualche pareggio di troppo che abbiamo avuto. La nostra idea è ottenere la vittoria con il lavoro fatto in settimana. Abbiamo una squadra giovane ma con tanto talento. Abbiamo avuto qualche infortunio e qualche difficoltà nel corso di questa stagione, come cambiamenti necessari nella rosa. Domani giocheremo una grande partita come Napoli-Juventus”.

Kolo Muani è pronto per giocare?
“E’ disponibile, vedremo domani se inizierà o meno. Abbiamo preso un giocatore del suo livello perché pensiamo che possa, come tutti i ragazzi che sono già in rosa, poter aiutare la squadra a vincere le partite”.

Juventus

Randal Kolo Muani in azione ( FOTO SALVATORE FORNELLI/KEYPRESS )

Questo distacco dal Napoli è per meriti loro o demeriti della Juventus?
“Si trovano primi meritatamente. Noi siamo dietro, ma domani sarà sicuramente una grande partita in cui vogliamo dare la nostra miglior versione per arrivare alla vittoria”.

Vi sentite 13 punti dietro il Napoli?
“La realtà è che il Napoli sta davanti, ma noi abbiamo fatto una buona preparazione per arrivare alla vittoria”.

Kolo Muani può aiutare anche Vlahovic?
“Kolo è arrivato perché è un giocatore di livello e pronto per la Juventus. Dopo la partita contro il Bruges ho fatto un richiamo ai nostri attaccanti ed è passata come una critica. Non mi sono mai permesso di farlo, anzi. Lo farei solo per l’atteggiamento. Ho fatto un richiamo perché conosco il valore che hanno per aiutare la squadra perché so che è difficile per tutti. Non è mai stata una critica, non l’ho mai fatto”.

Quanto è importante per alzare il livello degli allenamenti la concorrenza?
“La cosa più difficile è lasciare i giocatori in panchina. La concorrenza in allenamento fa crescere tantissimo le squadre, soprattutto se parliamo di grandi club come la nostra. E’ normale che esista la concorrenza tra i giocatori. Sono convinto che questa concorrenza alzerà il livello sia in allenamento ma anche durante le partite”.

Domani si aspetta un Napoli come quello dell’andata?
“Mi aspetto una partita diversa. La loro caratteristica è quella di compattarsi e avere con un blocco basso limitando la parte offensiva dell’avversario. Mi aspetto un Napoli che vorrà fare la partita. Noi dovremo fare una fase difensiva organizzata e utilizzare bene la palla quando l’avremo”.

Juventus

L’ESULTANZA DEL NAPOLI CON ROMELU LUKAKU, DAVID NERES, MATHIAS OLIVERA E SCOTT MC TOMINAY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Vlahovic è sempre centrale nel suo progetto?
“Dusan ha giocato tantissimo fino a oggi. Ha avuto quest’ultimo infortunio, ma ora sta tornando. Vedremo domani chi inizierà e chi invece giocherà a partita in corso”.

Quanto è sodisfatto di Locatelli?
“E’ diventato il capitano della squadra senza forzare niente. Se lo è guadagnato con esempio, con partite e con l’atteggiamento. E’ un giocatore molto funzionale. Si mette in difficoltà per il bene della squadra. Questo è quello che si chiede a un capitano”.

Si aspettava una Juve con meno difficoltà dopo 6 mesi?
“Quando ho parlato di difficoltà ho parlato anche degli infortuni non previsti e di tante altre cose che sono successe ma che abbiamo sempre superato. Abbiamo fatto bene anche nella difficoltà, anche se non abbiamo sempre ottenuto il risultato che volevamo. L’importante nella Juventus è avere il risultato che, a volte, abbiamo ottenuto meritatamente, mentre altre volte non siamo stati capaci di raggiungerlo. Continuo però a pensare che quando una squadra è superiore all’avversario ha più possibilità di arrivare alla vittoria. Ora testa a domani: un’altra bella partita da giocare, e come sempre vogliamo essere superiori e arrivare alla vittoria che resta la cosa più importante”.

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