Notizie
Milan, esperimento tattico a centrocampo
Milan, esperimento tattico a centrocampo. Stefano Pioli da abile e consumato trasformista quale è, sta provando posizioni e ruoli nel puzzle di mezzo
Si cerca di capire la posizione di Adli e spunta una sorpresa, da verificare in una partita vera. E se fosse il colpo da novanta per il centrocampo?
Nella quiete degli allenamenti rossoneri, fra Milanello e Villach, lo staff tecnico lavora per rifinire la condizione atletica e soprattutto per capire le posizioni più congeniali ai nuovi arrivati Yacine Adli e Tommaso Pobega.
Nelle partitelle il modulo di riferimento 4-2-3-1 viene abbandonato: via libera al 4-3-3, 4-3-1-2 e al 3-5-2. Un camaleontismo ricercato, per abituare i giocatori alla duttilità.
Stefano Pioli ha la fortuna di avere a disposizione molti giocatori poliedrici, capaci di interpretare con profitto ruoli diversi. I vari Calabria, Florenzi, Adli, Pobega, Diaz, Rebic, Saelemaekers per esempio, sono atleti che possono ricoprire più posizioni.
Il nuovo Marcel Desailly in casa ?
Alzi la mano chi non si ricorda del colosso francese, autore del quarto gol al Barcellona nella storica finale di Champions League ad Atene nel 1994 ? Arrivato come difensore centrale, Fabio Capello lo reinventò centrale in mezzo al campo. Il resto è storia.
La storia si sta per ripetere ? Con un colpo di mano, Stefano Pioli sta provando Pierre Kalulu a centrocampo. Dapprima nel 4-2-3-1, poi mezzala destra nel 4-3-3.
Con risultati abbastanza confortanti, che spingono giocatore e staff tecnico a insistere nelle prove. Il francesino ha fisico, senso della posizione e piede: non gli manca nulla per interpretare il ruolo.
Verso le prime prove nelle amichevoli
Non è escluso che Pierre Kalulu venga utilizzato nelle prossime amichevoli proprio in mezzo al campo. Paolo Maldini e Frederic Massara sono al corrente dell’idea.
Difficile comunque che esiti positivi sulla nuova collocazione tattica, facciano cambiare i programmi rispetto alla ricerca di un altro centrocampista in sostituzione di Frank Kessie.
Notizie
Milan-Conte, ci siamo? Le (ultime) resistenze di Furlani
Milan-Conte, un accostamento che noi di Calcio Style scriviamo da gennaio, mese del famoso accordo di massima con l’allenatore. Vediamo le evoluzioni della situazione.
“Vediamo cosa succede”, queste le poche parole di Antonio Conte dette a un tifoso rossonero il quale una settimana fa gli aveva chiesto se vi fossero possibilità concrete di vederlo sulla panchina del Milan la prossima stagione. Avrebbe potuto rispondere diversamente, con un no comment, oppure con un’altra frase di circostanza ed invece la speranza nel leccese di una chiamata è viva più che mai. Soprattutto nel day after la sconfitta contro la Roma che è valsa l’uscita dall’Europa League.
Il treno Conte non passa tante volte, bisogna salirci. Questa è un po’ l’idea di Zlatan Ibrahimovic il quale, fin dall’inizio della sua nuova esperienza da dirigente, ha fatto il nome del tecnico leccese stringendo con lui un accordo di massima a gennaio. Le vicende poi le abbiamo seguite tutti. Un Milan che si è fortemente ripreso in campionato, l’indagine della Procura di Milano che ha di fatto rallentato l’ingresso di nuovi soci di minoranza, operazione solo rimandata e la ritrosia di Giorgio Furlani il quale preferirebbe proseguire con Pioli o con altre tipologie di tecnici maggiormente aziendalisti.
Giusto o sbagliato che sia, un ministro senza portafoglio come Ibrahimovic può lanciare l’idea, ma ci vuole il consenso dell’Amministratore Delegato e della proprietà. Gerry Cardinale ha praticamente detto a Ibra di fare quello che serve per rilanciare il Milan, dimostrazione di piena fiducia, ma c’è ancora da scardinare quell’idea comune che vede in Conte un possibile destabilizzatore dell’ambiente. L’aspetto economico in questo caso sembra essere in secondo piano.
Lo svedese riuscirà a convincere Furlani? Per la risposta, questione di poche settimane.
Notizie
Pioli, secondo posto poi Napoli: il futuro del tecnico
Pioli, una serata da dimenticare quella di ieri sera in Europa League contro la Roma. Andiamo a vedere cosa gli riserverà il futuro in base alle informazioni che abbiamo raccolto.
“Portate pazienza fino alla fine della stagione”, questo ha detto ieri sera Stefano Pioli durante la conferenza stampa che ha messo i titoli di coda alla partecipazione in Europa League. E a dire il vero, di pazienza i tifosi ne hanno sempre meno.
Ma c’è un cammino in campionato da portare avanti, un secondo posto da difendere con le unghie e coi denti e soprattutto un derby da giocare lunedì sera. Ci si aspetta una reazione decisa, sebbene i cugini interisti abbiano mille motivazioni per fare bene proprio in quella serata.
Il futuro di Pioli è praticamente già scritto, noi di Calcio Style lo sosteniamo da tempo. Non è sicuramente una partita a spostare l’ago della bilancia a favore o contro il tecnico parmense. La decisione era già stata presa e, con la gara di ieri, si è solamente fortificata l’idea tra la dirigenza di avere fatto la scelta giusta.
Ci sono buone possibilità che Pioli possa scendere al sud Italia ed accasarsi al Napoli. Nonostante De Laurentiis abbia finora fatto una corte serrata ad Antonio Conte, anche l’ego ha una certa importanza. Vedersi respinto in almeno 3 occasioni non deve di certo essere piaciuto al vulcanico presidente partenopeo il quale avrebbe deciso di puntare su Pioli.
Un allenatore ideale per ricostruire un ambiente complicato. Lo abbiamo visto con il Milan quando da zero ha saputo portare la squadra allo scudetto. Anche dal punto di vista dell’ingaggio, Pioli sarebbe decisamente più a buon mercato rispetto al leccese. Tra De Laurentiis e Pioli ci sono stati contatti diverse settimane fa. Il tecnico parmense aveva fatto capire di essere lusingato dall’interesse, tuttavia non si era pronunciato perché concentrato sulla stagione in corso. Come più volte detto, si ragionerà a bocce ferme, ma siamo certi che le cose stiano andando avanti.
Notizie
Roma-Milan 2-1, De Rossi inchioda il Diavolo: le pagelle
Roma-Milan 2-1, i capitolini battono i rossoneri e si guadagnano il passaggio del turno in Europa League. All’Olimpico i giallorossi si impongono grazie ai gol di Mancini e Dybala. A nulla è servito il gol di Gabbia nel finale.
Maignan 6: ultimamente gli tocca spesso raccogliere palloni alle sue spalle, ma di colpe ne ha ben poche.
Calabria 4: concorso di colpa con il tecnico che lo utilizza (sbagliando) a centrocampo (dal 46 Reijnders 5: inspiegabile questo cambio)
Gabbia 5,5: errore su Dybala, ma tiene botta e segna la rete dei rossoneri
Tomori 5: cerca di reggere una situazione non facile. Balla in maniera eccessiva, ma ha l’attenuante del rientro
Theo Hernandez 4: si vede poco e si fa espellere nel finale
Musah 5: si innamora troppo del pallone, ma ha grinta da vendere. Uno dei meno peggio
Bennacer 5: prova complicata, viene sostituito per lasciare spazio ad un altro attaccante (dal 40’ Jovic 4: non incide)
Pulisic 4,5: sbaglia troppi palloni, la peggiore partita da quando è al Milan
Loftus-Cheek 4: in un pessimo stato di forma, si vede praticamente mai (dal 46’ Chukwueze 6: il più in forma)
Leao 3: grandi premesse, ma imbarazzante e al limite dell’irritante
Giroud 3: non gli si può chiedere di più, non ne ha
Pioli 2: sbaglia tutto, cambi inspiegabili e sotto l’aspetto della mentalità in campo non si commenta nemmeno. Subìsce in due occasioni una lezione di calcio da De Rossi
-
Serie A5 giorni fa
Bologna, indiscrezione clamorosa: ecco chi prende il posto di Motta
-
Notizie6 giorni fa
Milan, Ibrahimovic furioso a rapporto da Cardinale: i dettagli
-
Calciomercato5 giorni fa
La Fiorentina che verrà: le prime idee per il futuro
-
Notizie4 giorni fa
Esclusiva Calcio Style, Ibrahimovic chiama Conte:” Preparati”
-
Notizie4 giorni fa
Milan, Ibrahimovic rivede il settore giovanile: rottura totale con Vergine
-
Serie A3 giorni fa
Milan, capitolo allenatore: a sorpresa un nome dalla Germania
-
Notizie2 giorni fa
Conte al Milan? La risposta del tecnico:” Vediamo cosa succede”
-
Notizie6 giorni fa
Milan, Carlo Pellegatti è sicuro: c’è il nome per il dopo Pioli