Serie A
Milan, si ferma il casting in panchina? Parlano i numeri
Milan, la vittoria di misura ottenuta ieri sera nel posticipo della 24a giornata di Serie A Tim contro il Napoli (dopo più di 8 anni dall’ultima volta tra le mure amiche) certifica il terzo posto in classifica, seppur con l’occhio sornione.
Se è vero che il Diavolo mantiene molto lontane le inseguitrici per la prossima Champions League, ed ha meritato la vittoria nel big match contro i partenopei, la squadra di Pioli ha comunque il vizio di tenere fino all’ultimo le partite aperte e non chiudere i conti.
Eppure, dopo 24 giornate ufficiali in stagione la classifica dice 52 punti, praticamente il terzo miglior risultato nella storia del Milan da quando segnare una rete in più dell’avversario garantisce (appunto) 3 punti.
Un campionato molto strano, quello condotto fin ora dai rossoneri, che blindano la terza posizione avvicinandosi al 2° posto occupato dalla Juventus (che giocherà stasera contro l’Udinese nel monday night), sempre a -8 dall’Inter capolista con ancora il derby da giocare.
Dalle parti di Via Aldo Rossi sognare non costa nulla, nonostante l’eventuale rimonta in A è praticamente impensabile, ma la matematica ancora non condanna i rossoneri che arrivano ai playoff di giovedì contro il Rennes da una striscia positiva di 9 partite (7 vittorie e 2 pareggi).
Inoltre, c’è tutta l’Europa League da giocare a testa alta, con la consapevolezza di essere (potenzialmente) tra le favorite alla vittoria finale: una serie di elementi che potrebbero rendere positiva la stagione da qui a Maggio-Giugno, quando arriveranno le fatidiche decisioni su chi siederà in panchina l’anno prossimo.
Il favorito era, e resterà Antonio Conte per approdare a Milanello: ma intanto Stefano Pioli si gioca tutte le sue carte a disposizione per (eventualmente) lasciare salvando la stagione.
Serie A
Serie A, Capello: “Allenatori? L’usato sicuro piace di meno”
Serie A, in un’intervista alla Gazzetta, Fabio Capello ha parlato degli allenatori presenti e futuri impegnati nella massima serie del campionato italiano.
Di squadre lui ne ha allenate tante, e con profitto: Milan, Roma, Real Madrid, Juventus e altre. Fabio Capello è un osservatore privilegiato e competente riguardo i continui valzer sulle panchine dei club italiani. E ha un punto di vista ben preciso in merito all’argomento, che ha esposto in un’intervista pubblicata su La Gazzetta dello Sport.
Panchine di Serie A, il punto di vista di Fabio Capello
Nell’intervista, Capello parte da una velata critica ai dirigenti dei club, che tendono ad ignorare i tecnici italiani titolati: “É così: gli allenatori italiani vincenti sono poco ricercati. Oggi si parla molto di stranieri e giovani in rampa di lancio, da De Rossi a Gilardino e Palladino.
Probabilmente l’idea dei dirigenti è quella di andare alla ricerca di qualcosa di nuovo, di diverso, ma anche a buon mercato. L’usato sicuro piace di meno“.
Per quanto riguarda la scelta di un allenatore italiano oppure straniero: “Dipende da quello che cerca una società, da che idea ha e che tipo di calcio vuole vedere in campo.
Abbiamo parlato di esperienza ma è anche vero che ci vuole coraggio. Se Berlusconi non lo avesse avuto non sarebbe esistito il Milan di Sacchi, di Capello, dello stesso Ancelotti. Giovani che stanno facendo bene ci sono”.
Poi Capello commenta le voci che vorrebbero De Zerbi di ritorno in Italia: “De Zerbi? Ha in Guardiola un grande sponsor. Ha fatto bene al Sassuolo, ora è un po’ in difficoltà. Ha vinto una Supercoppa in Ucraina, si può dire che sia un italiano con esperienza internazionale. E oggi per allenare Milan o Juve c’è bisogno di conoscere tante cose”.
Serie A
Napoli, primato in Serie A per Meret
Il Napoli ha il primo portiere per media di rigori parati
Alex Meret è l’estremo difensore che è riuscito a neutralizzare il 50% dei calci dagli 11 metri tirati, rimanendo stabilmente al primo posto. Poco dietro si trovano Marco Carnesecchi e Michele Di Gregorio con il 33%. Mile Svilar della Roma ha la stessa percentuale del numero uno dei partenopei ma ha parato 1 rigore su 2 contro i 2 su 4 capitate tra i guantoni del calciatore del Napoli. Fanno notizia due portieri del calibro di Maignan e Ochoa con uno 0 % nonostante i 7 penalty subiti.
Serie A
Lazio, cammino virtuoso con Tudor in panchina
La Lazio ha un primato in queste ultime giornate di campionato
Nonostante le critiche piovute addosso ad Igor Tudor per il pareggio esterno sul campo del Monza, i biancocelesti nelle ultime 5 giornate sono la squadra con il miglior rendimento. Dieci punti su quindici, al pari di Atalanta ed Inter ma i capitolini hanno una migliore differenza reti. Cambio di andamento, dunque, dalla sconfitta contro la Roma nel derby di campionato; dopo di allora tre vittorie ed un pari.
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