Serie A
McKennie, rinnovo in salita: possibile addio a fine stagione
Il contratto che lega Weston McKennie alla Juventus scadrà nel 2025 e non si registrano passi avanti nel rinnovo dell’americano.
McKennie-Juventus, la situazione
A spiegare la situazione di stallo fra McKennie e la Juventus è Daniele Longo, esperto di calciomercato e redattore di Calciomercato.com, sulle pagine dell’omonima testata. Nei giorni scorsi, infatti, è andato in scena un incontro fra David Müller (uno dei procuratori dell’agenzia Wassermann Group) e la dirigenza bianconera.
Nel suddetto incontro, la Juventus avrebbe proposto all’americano un rinnovo del contratto annuale o biennale alle stesse cifre attualmente percepite. La Juventus, pur riconoscendo al giocatore la crescita che nella stagione in corso lo ha portato a fornire dieci assist, non può permettersi errori.
Sia dal punto di vista economico (il bilancio richiede parsimonia e massima attenzione) sia dal punto di vista tecnico, nell’impossibilità di conoscere chi sarà l’allenatore della prossima stagione e che giudizio darà dei giocatori presenti in rosa.

Senza rinnovo sarà cessione in estate
Da canto suo, l’ex-Schalke e il suo entourage vorrebbero che l’ottima stagione del centrocampista venisse riconosciuta attraverso un aumento dell’ingaggio. Una prospettiva che al momento da Vinovo non prendono in considerazione, considerando anche il probabile addio di Allegri a fine stagione.
Il tecnico labronico è colui che meglio ha valorizzato McKennie, che nel giro di pochi mesi è passato dall’essere un separato in casa e prossimo alla cessione a presenza fissa nell’undici titolare della Juventus.
Stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, nella mattinata odierna le trattative per il rinnovo si sono arenate. Considerato il contratto in scadenza il 30 Giugno del 2025, qualora le due parti non dovessero trovare un accordo last-minute è molto probabile che l’americano possa salutare Torino in estate.
Serie A
Bologna, piove sul bagnato: dopo Cambiaghi si ferma Rowe
Brutte notizie per il Bologna che dopo l’infortunio in nazionale di Cambiaghi deve fare i conti anche con quello di Rowe. Poco fa i risultati degli esami.
Non c’è pace per il tecnico rossoblu che rischia di rientrare dalla sosta senza due dei suoi uomini migliori, prima l’ex Empoli ora anche l’ex Marsiglia per il quale si conoscono già i tempi di recupero.
Bologna, per Rowe c’è lesione: quanto sta fuori
Di seguito il comunicato del club felsineo:
Gli esami cui è stato sottoposto Jonathan Rowe hanno evidenziato una lesione di basso grado del bicipite femorale destro: tempi di recupero di circa 3 settimane.
Dunque sicuramente l’esterno salterà il match di Udine mettendo nel mirino lo scontro casalingo con la Cremonese in programma il 1° dicembre.

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Serie A
Atalanta, quale sarà il sistema di gioco di Palladino?
L’Atalanta volta pagina e si affida a Raffaele Palladino per dare una scossa a una squadra in difficoltà. Proviamo a capire quale sarà il nuovo assetto tattico del tecnico.
Una nuova pagina bianca da scrivere per l’Atalanta, che dopo il lunghissimo ciclo targato Gasperini, ha completamente perso il controllo e la stabilità che li aveva portati sul piedistallo e a tratti anche nella suite del calcio europeo.
Qualcosa però è andato storto. Prima o poi era prevedibile che le strade si sarebbero dovute separare per una serie di motivi: la volontà di Gasperini di provare nuove esperienze e nuovi stimoli per misurarsi in un’altro contesto e in una piazza più blasonata, la chiamata della Roma di assoluto valore che non puoi rifiutare ecc..
La Dea ha deciso di chiamare Ivan Juric, uno dei suoi allievi per cercare di non fallire, ma le cose sono andate nel peggiore dei modi: esonero dopo l’11^ giornata. Adesso tocca a Raffaele Palladino, il supervisore e l’equilibratore che può risollevare una situazione drastica.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, il nuovo modulo di Palladino
Proviamo a fantasticare sul possibile modulo e gli interpreti a cui si affiderà il tecnico ex Fiorentina.
Per quanto concerne l’assetto tattico, Palladino dovrebbe ridisegnare ciò che era stato già tracciato dai suoi predecessori, con difesa a tre e i due trequartisti a supporto del centravanti.
In difesa agirà il trio composto da Ahanor, Hien e Scalvini. Sulle fasce di centrocampo due giocatori di spinta come Bellanova e Zalewski, in mezzo al campo gli intoccabili Ederson e De Roon. Sulla trequarti De Keteleare e Lookman alle spalle di un ballottaggio molto serrato tra Scamacca e Krstovic, anche se il centravanti italiano sembra essere in vantaggio per guidare l’attacco bergamasco.
Serie A
Serie A, chi ha collezionato più clean sheets nelle ultime 5 stagioni?
Spesso a vincere è la miglior difesa: vediamo dunque se questo detto viene confermato dalla classifica delle squadre in Serie A che hanno collezionato più clean sheets.
La serie A è il campionato in cui si verificano il maggior numero di porte inviolate. Storicamente gli allenatori italiani concentrano con gran parte del loro stile di gioco sulla solidità difensiva. Questo concetto è ovviamente abbastanza superato, ma ha lasciato le sue tracce nel tempo all’interno del campionato.
In questo inizio di stagione infatti si sono viste ben 17 partite terminate sul punteggio di 0-0 e tanti portieri che hanno mantenuto la porta inviolata. A proposito di ciò, vediamo qual’è la squadra che negli ultimi 5 anni ha collezionato il maggior numero di clean sheets.
Serie A, la top 10 delle ultime 5 stagioni
10) Torino= 88
9) Fiorentina= 95
8) Atalanta= 100
7) Bologna= 100

Lukasz Skorupski ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
6) Lazio= 103
5) Milan= 105
4) Napoli= 108
3) Roma= 117
2) Juventus= 122
1) Inter= 141

YANN SOMMER RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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