Serie A
Marotta: “Mercato italiano limitato rispetto al Real”
Il mercato del calcio italiano è sempre più limitato: Marotta sottolinea le difficoltà economiche rispetto ai giganti europei.
Il divario economico tra Italia e Premier League
Giuseppe Marotta, noto dirigente del calcio italiano, ha recentemente espresso preoccupazioni riguardo alle limitazioni economiche che affliggono il mercato calcistico italiano. Durante un’intervista, ha evidenziato come il Real Madrid sia riuscito ad acquistare il giovane talento Mastantuono per la cifra astronomica di 60 milioni di euro. In contrasto, le squadre italiane, anche le più prestigiose, possono permettersi di spendere al massimo 30-35 milioni per giovani promesse nate nel 2005 o 2006.
La necessità del player trading
Marotta ha sottolineato che per le squadre italiane è fondamentale ricorrere al player trading. Senza generare plusvalenze, è praticamente impossibile mantenere un bilancio adeguato. Ha inoltre osservato come la vendita dei diritti televisivi all’estero abbia creato un enorme divario tra la Serie A e la Premier League. Mentre le squadre italiane hanno venduto i diritti per circa 200 milioni di euro, le loro controparti inglesi hanno raggiunto la cifra di 3 miliardi, un dato che mette in luce le sfide economiche che il calcio italiano deve affrontare.
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Fonte: l’account X di Schira
#Marotta: “Il nostro è un mercato limitante. Il Real Madrid ha preso Mastantuono e l’ha pagato 60M. Le squadre italiane, se comprano un 2005 o un 2006, possono arrivare al massimo a 30-35. Le big italiane devono fare ricorso al player trading, senza plusvalenze impossibile presentare un bilancio adeguato. Questa è la differenza tra Italia e Premier, noi abbiamo venduto i diritti all’estero a 200 mln, loro a 3 miliardi”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Oct 7, 2025
Serie A
Napoli, Conte: “È fondamentale pensare al gruppo e non solo ai propri interessi. Discuterò con il club”
Antonio Conte esprime il suo disappunto verso l’individualismo nel suo Napoli, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra.
Il messaggio di Conte al Napoli
Antonio Conte ha recentemente fatto delle dichiarazioni significative riguardo alla situazione attuale nel suo Napoli. Durante un’intervista, ha evidenziato come “ognuno guarda al proprio orticello”, un comportamento che non giova né ai calciatori né alla squadra. Conte ha sottolineato l’importanza di mettere il cuore nel gioco e di ragionare in termini di gruppo piuttosto che individualmente.
Conte ha espresso il desiderio di avere una conversazione aperta e onesta con il club, affermando che il club conosce già il suo pensiero, come ribadito tre settimane fa.
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Antonio #Conte: “Ognuno qua guarda al proprio orticello e non va bene. Serve cuore e ragionare di gruppo, altrimenti non va bene così. Ne voglio parlare bene con il club che però conosce già il mio pensiero come detto tre settimane fa…”. #Napoli
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 9, 2025
Serie A
Parma, qualità e grande cuore riacciuffano il Milan
Al Tardini il Parma di Cuesta blocca il Milan rimontando uno svantaggio di due reti. Ai gol di Saelemaekers e Leao hanno risposto Bernabé e Del Prato.
Stop improvviso per i rossoneri di Allegri che poco prima dell’intervallo erano convinti di poter agguantare la testa della classifica in solitaria, i padroni di casa però non si sono fatti abbattere dal doppio svantaggio.
È questo il vero Parma? Cuesta elogia il gruppo
Al termine dell’incontro il tecnico dei crociati ha parlato soprattutto di reazione del gruppo: “È stata la reazione del gruppo, di essere uno di fianco all’altro e che tutti si aiutano per fare il meglio”.
A pensarci meglio però alcuni meriti vanno anche alle scelte tattiche di Carlos Cuesta che ha deciso di adottare modulo differente rispetto alle ultime uscite ma soprattutto di avanzare un giocatore tecnico e qualitativo come Bernabé. Il 10 del Parma ha infatti agito da trequartista alle spalle di Pellegrino e Cutrone con il compito di inventare gioco per mettere i compagni nelle condizioni di segnare.
Alla fine a segnare è stato proprio lui grazie a un sinistro a giro che non ha dato scampo a Maignan, accendendo di fatto la luce e lanciando i suoi compagni verso la rimonta. Tra i protagonisti però c’è stato anche il portiere Suzuki, ormai una certezza del nostro campionato, infortunatosi però a una mano e fortemente a rischio intervento chirurgico. L’estremo difensore si è distinto per un paio di interventi sugli attaccanti rossoneri ed è riuscito a contribuire attivamente al pareggio.
Pareggio che è arrivato grazie al colpo di testa di Del Prato sugli sviluppi di una manovra offensiva, seguita anche appunto dal difensore centrale che ha anticipato tutti, Maignan compreso, e ha rimesso in carreggiata i compagni.
Il risultato finale dunque può essere visto come una vera e propria reazione di cuore da parte di tutto il gruppo che voleva fortemente riscattare le ultime prestazioni e risultati, riuscendoci quasi alla perfezione.

ZION SUZUKI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Napoli, da Hojlund a Neres: l’attacco non spara più e il rientro di Lukaku è ancora lontano
Napoli, l’attacco si e’ ingolfato e Antonio Conte aspetta solo il ritorno di Romelu Lukaku per tornare a gonfiare la rete.
Da quando Kevin De Bruyne e’ in infermeria l’attacco del Napoli ha iniziato un vero e proprio sciopero del gol.
Da quel calcio di rigore che ha sbloccato il risultato contro l’Inter, infatti, i partenopei hanno, di fatto, iniziato a soffrire in area di rigore.
Parlare sarebbe superfluo, quindi ecco i numeri nudi e crudi di una situazione tutt’altro che prolifica.
Tra Lecce, Como, Eintracht Francoforte e Bologna, infatti, gli azzurri hanno messo a segno un solo gol, ovvero quello al Via del Mare.
Troppo poco per sperare di portare a casa qualche vittoria, che infatti negli ultimi 360′, tra campionato e Champions League, non si e’ più vista.
L’alternanza degli uomini offensivi, da Politano a Hojlund, non ha cambiato il risultato finale, che parla di una pistola napoletana scarica.

ROMELU LUKAKU RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
E allora ecco che Antonio Conte guarda all’orizzonte, e conta le settimane che mancano al momento in cui potrà riaccogliere in rosa Romelu Lukaku.
Il belga, fermo da agosto, dovrebbe rivedere una gara ufficiale in Supercoppa, ovvero a dicembre inoltrato.
Intanto, il tecnico salentino dovrà fare in modo di risvegliare le sue bocche di fuoco, prima che il momento passi da negativo a drammatico, con inevitabili conseguenze sulla classifica.
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