Serie A
Legrottaglie: “Juve? nei prossimi 2-3 anni sarà vincente”
Nicola Legrottaglie, intervistato da Tuttosport, ha rilasciato delle dichiarazioni in merito alla Juventus di oggi, concentrandosi soprattutto sul rendimento di alcuni giocatori.
Legrottaglie: “Napoli e Inter sono ancora un passo avanti…”
A seguire, l’intervista completa di Nicola Legrottaglie:
Ora la Juve senza Bremer come fa?
«Si va avanti con Gatti, con Kalulu, con Cabal che può essere adattato da centrale. Ma per come intende il calcio Thiago Motta non ci sarebbe da meravigliarsi se vedessimo qualche giocatore in un ruolo diverso. Poi è chiaro a gennaio, considerando i tanti impegni, che un difensore lo prenderanno. Un difensore che abbia le però caratteristiche di Gleison»
Ardian Ismajli le ha?
«Ha caratteristiche simili: forte fisicamente, bravo nell’anticipo che può fare anche il terzino. Potrebbe essere il profilo giusto anche se Bremer ha più senso del gioco»
Tra i giocatori che si possono adattare c’è anche Danilo?
«Sarebbe un centrale di esperienza. Non è più un ventenne ma la Juventus avendo un gioco dominante difficilmente potrà essere sollecitato tante volte».
Quanto è cresciuto Gatti?
«E’ cresciuto nel gestire i momenti in campo. È arrivato da un’altra categoria, è arrivato alla Juventus e ora gioca anche con la fascia da capitano. In lui vedo un nuovo Torricelli. E la Juventus è brava a scoprire e creare queste belle storie…!
È una bella storia anche quelle di Savona…
«Bellissima. Mai come quest’anno ho entusiasmo a vedere la Juventus. Mi dà l’idea di novità e poi è bello vedere tanti giovani in campo. È un segno di forza e programmazione»
Poi c’è Kalulu…
«Mi piaceva già al tempo del Milan. È veloce, sa difendere, sa spingere. Ha tutto».
L’essere un jolly come Cambiaso è un bene o può creare confusione nel giocatore?
«Oggi non esiste esterno basso o alto. Lui riesce a coprire benissimo tutti i 60-70 metri di campo. Tocca tanti palloni, è sempre dentro il gioco e così diventi decisivo come è successo anche in maglia azzurra»

ANDREA CAMBIASO DA INDICAZIONI AI COMPAGNI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
È già una Juventus da scudetto o bisogna avere un po’ di pazienza?
«Dire che oggi si vincerà lo scudetto non si può dire. Ma c’è un progetto, un lavoro che nei prossimi 2-3 anni porterà la Juventus sicuramente a essere una squadra vincente. Quest’anno credo che Napoli e Inter siano un passo ancora avanti…».
Vince il Napoli di Antonio Conte?
«Ha solo una partita a settimana, ha un allenatore che in Serie A è un martello pneumatico e che difficilmente sbaglierà quest’anno a Napoli. E difficilmente lo vai a riprendere se prende “spazio” in classifica».
Antonio Conte oggi è un valore aggiunto in Serie A. Thiago Motta lo può diventare?
«Si ma con caratteristiche diverse, con un calcio diverso. Thiago Motta ha la sua identità di calcio. Quando entrerà a pieno nel mondo Juve migliorerà in tutto, ne sono sicuro».
Da ex difensore guardare i rigori che si fischiano oggi viene un po’ da ridere?
«Il Var ti ha tolto la possibilità del contatto fisico: quello naturale, quello che non per forza è un fallo da calcio di rigore. Era difficile per noi, lo è ancora di più per i difensori di oggi».
Quello di Conceiçao era simulazione?
«Secondo me deve essere molto chiara la simulazione prima di dare un cartellino. Ci deve essere l’idea che io ti prendo in giro. E lì non c’era. C’è la corsa di un ragazzo anche più basso rispetto al difensore che gli mette la mano sulla spalla, perché la mano sul corpo c’è. Si è lasciato andare? Può essere. Ma possiamo giudicare l’intensità da un’immagine? Io dico che non l’ha fatto per ingannare qualcuno».
Nico Gonzalez e Koopmeiners sono gli uomini giusti per accendere finalmente Vlahovic?
«Koopmeiners per me è un giocatore incredibile capace di vedere il gioco dieci secondi prima rispetto a tutti gli altri… Ha tutto per diventare un grandissimo. Nico invece è un giocatore più istintivo, più da uno contro uno. Ma deve avere pazienza. Non deve pretendere, come spesso fanno i giovani che arrivano alla Juve di strafare. È uno degli errori che ha fatto anche qualcuno che oggi è in rosa. È la Juve che valorizza il tuo talento, non il contrario. La Juventus ti dà possibilità di crescere ma devi farlo prima di tutto capendo dove sei».
Si riferisce anche a Vlahovic?
«Dusan è un attaccante completo. La Juventus deve avere un attaccante così, come lui, con la sua voglia di Juve. Ma deve entrare e mettersi a completa disposizione nel contenitore Juventus.

DUSAN VLAHOVIC IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Vuole dire che è stato un corpo estraneo alla squadra?
«Oggi si sente adatto a essere leader di questa squadra, prima no, c’erano altri giocatori che non gli hanno dato la possibilità di emergere. Oggi in una squadra con più giovani può essere il leader, il trascinatore e così viene fuori il suo talento».
Le manca la Sampdoria?
«Mi manca il mio ruolo da direttore. Ora mi sto concentrato nella preparazione e nel trovare un progetto, un ambiente e delle persone che mi stimano e che condividano con me le mie idee».
C’è chi dice che abbia pagato il fatto di essere l’uomo di Andrea Radrizzani…
«Normale pensarlo. Normale anche che Matteo Manfredi scelga persone sue, persone che stima. Lo stesso ha fatto prima Andrea Radrizzani. Non dico che Manfredi non avesse stima in me ma lui ha deciso di impostare il club con un’altra struttura».
Come giudica il suo lavoro?
«Abbiamo raggiunto quello che ci eravamo prefissati: raggiungere il primo anno i playoff per poi c’entrare la promozione nel secondo anno di B. Questo era l’obiettivo della società. Io sono soddisfatto di aver portato a casa il risultato nel primo anno da dirigente».
Serie A
Milan, Pulisic non parte per Torino a causa della febbre
Christian Pulisic non parte per Torino con i suoi compagni: la febbre ferma il talento del Milan, ulteriori valutazioni previste per domani.
Milan, ci risiamo: Pulisic out per febbre
Il Milan si trova a dover affrontare un’importante sfida contro il Torino senza uno dei suoi principali protagonisti, Christian Pulisic. Il talentuoso esterno americano, infatti, non è partito con la squadra a causa di un attacco di febbre che lo ha costretto a rimanere a Milano. L’assenza di Pulisic rappresenta un duro colpo per l’allenatore Massimiliano Allegri che dovrà rivedere i suoi piani tattici in vista della trasferta.
Le mosse di Allegri

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il club rossonero ha comunicato che ulteriori valutazioni mediche verranno effettuate per determinare la gravità della situazione e i tempi di recupero del giocatore. La speranza è di poter riavere Pulisic al più presto, vista la sua importanza nello scacchiere tattico del Milan. Intanto, Allegri dovrà trovare soluzioni alternative per garantire qualità e fantasia nel reparto offensivo. Per seguire gli aggiornamenti sullo stato di salute di Pulisic e le decisioni del tecnico milanista, è possibile seguire le notizie dell’ultima ora sui canali ufficiali del Milan e sui profili social dedicati.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@acmilan | Pulisic non parte per la trasferta di Torino causa febbre. Domani verranno fatte ulteriori valutazioni pazzidifanta.com/news-fantac…
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) Dec 7, 2025
Serie A
Milan, senti Josè Altafini: “Per lo scudetto serve uno come Vardy…”
Il Milan è una seria candidata allo scudetto, ma per vincerlo serve “un attaccante di spicco”: l’ex Josè Altafini “propone” la suggestione Jamie Vardy.

LE INDICAZIONI DI MASSIMILIANO ALLEGRI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, le parole di Josè Altafini
“Serve una punta di livello”
L’ex ex calciatore del Milan, Josè Altafini, in un’intervista concessa a Tuttosport ha espresso la sua opinione sulla situazione attuale del Diavolo. Secondo il celebre ex giocatore brasiliano, per diventare la squadra favorita per lo scudetto il Milan avrebbe bisogno di un attaccante di grande calibro. Altafini, tra il serio e il faceto, ha scherzato con l’intervistatore, suggerendo che un nuovo “Altafini” o un “Van Basten” potrebbero fare la differenza: sottolineando l’importanza di avere un centravanti in grado di segnare con continuità.
La “suggestione” Jamie Vardy
Sollecitato dall’intervistatore, Altafini ha aggiunto che anche un giocatore come Jamie Vardy potrebbe essere determinante per il Milan. Questo commento evidenzia la necessità per i rossoneri di rinforzare il reparto offensivo con un bomber capace di fare la differenza nelle partite cruciali. La ricerca di un attaccante di spessore potrebbe essere la chiave per il Milan per competere ai massimi livelli in Serie A.
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Fonte: l’account X di Schira.
#Altafini a Tuttosport: “Cosa manca all’ #ACMilan per diventare la candidata numero uno al tricolore? Un Altafini (ride). O anche un Van Basten non sarebbe male. A questo #Milan serve un grande attaccante: uno di quelli che la butta sempre dentro. Bastava anche uno come #Vardy…”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 7, 2025
Serie A
Torino-Milan, probabili formazioni e dove vederla
Domani sera andrà in scena il match tra Torino e Milan, posticipo della quattordicesima giornata di serie A. Il fischio d’inizio è fissato per le 20:45.
Un Milan scottato dall’eliminazione subita in Coppa Italia scenderà in campo domani sera per chiudere il sipario sulla quattordicesima giornata di serie A.
I rossoneri sono chiamati a rispondere alla vittoria dell’Inter, in attesa di capire come finirà Napoli–Juventus di questa sera.
La formazione allenata da Marco Baroni, invece, vuole riscattar il ko di Lecce con un altro scalpo eccellente.

Qui Torino
Da Lecce il Torino è tornato con zero punti in tasca e tanto rammarico. La sconfitta, infatti, non ha fatto piacere a Marco Baroni, che non ha nascosto la propria delusione in merito.
Non c’è tempo, tuttavia, per piangere sul latte versato per i granata, che avranno subito l’occasione di riscattarsi contro il Milan, una delle grandi del nostro campionato, quest’anno in lotta per tornare in Champions League.
L’allenatore granata, per l’occasione, tornerà a contare su Simeone. In avanti, tuttavia, giocheranno Adams e Zapata, con l’argentino pronto a subentrare, eventualmente, a gara in corso.
A centrocampo, infine, Asllani cerca riscatto dopo il rigore fallito al Via del Mare.
Qui Milan
Non con qualche sofferenza, ma in perfetto stile allegriano, il Milan esce con un 1-0 molto pesante dalla sfida contro la Lazio.
Contando sullo scontro diretto tra Napoli e Juventus di questa sera, inoltre, i rossoneri possono approfittarne per guadagnare punti su azzurri o bianconeri.
In campo il mister livornese riproporrà di certo il suo canonico 3-5-2, dove l’ormai collaudato binomio Leao–Pulisic condurrà le danze in attacco.
Loftus-Cheek e Ricci, invece, si disputeranno un posto in mediana al fianco di Rabiot e Modric.

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Probabili formazioni
Torino (3-5-2): Israel; Tameze, Maripan, Coco; Pedersen, Casadei, Asllani, Vlasic, Nkounkou; Zapata, Adams. Allenatore: Marco Baroni
Milan (3-5-2): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Ricci, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Leao. Allenatore: Massimiliano Allegri
Dove vederla
La sfida tra Torino e Milan sarà trasmessa in diretta da:
- Dazn
- Sky Sport Uno
- Sky Sport 4K
- Sky Sport Calcio
- Sky Sport 251
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